Blefarite con calazi in bimba di due anni
Buongiorno a tutti.
La mia bimba di due anni presenta da due mesi una blefarite con calazi ad entrambi gli occhi ed entrambe le palpebre che non riusciamo a curare. Il contorno degli occhi è rosso e sulle palpebre superiori ha delle piccole vene rosse. Di tanto in tanto si strofina gli occhi, quindi credo che abbia prurito (è piccola e non mi descrive di certo i suoi sintomi).
Tempo addietro aveva già avuto episodi di occhi gonfi e con dei rigonfiamenti sulle palpebre sempre in concomitanza di raffreddori, ma nel giro di due o tre giorni la situazione si era normalizzata da sè.
Non mangia cibi grassi (la pediatra mi ha fatto togliere dalla dieta formaggi stagionati, latte della crescita e prodotti con conservanti) e non ha allergie (tutte le prove allergologiche hanno dato esito negativo).
Siamo in estate e lei suda tantissimo. L'eccesso di sudore nel viso e nella nuca può essere un fattore scatenante? Ho notato inoltre che quando siamo all'aperto manifesta una decisa insofferenza alla luce del sole; appena usciamo infatti mi chiede subito gli occhiali da sole.
Ha fatto le seguenti cure: eubetal antibiotico per 7 gg., poi successivamente tobraral collirio e tobradex pomata per 14 gg., alla sera blefariteshampoo.
Le cure non hanno dato alcun risultato.
Come possiamo individuare esattamente il tipo di blefarite di cui è affetta e quindi i rimedi per curarla visto che abbiamo già escluso motivi allergici e intolleranze alimentari che erano le ipotesi del suo oculista e della sua pediatra?
Vi ringrazio molto.
La mia bimba di due anni presenta da due mesi una blefarite con calazi ad entrambi gli occhi ed entrambe le palpebre che non riusciamo a curare. Il contorno degli occhi è rosso e sulle palpebre superiori ha delle piccole vene rosse. Di tanto in tanto si strofina gli occhi, quindi credo che abbia prurito (è piccola e non mi descrive di certo i suoi sintomi).
Tempo addietro aveva già avuto episodi di occhi gonfi e con dei rigonfiamenti sulle palpebre sempre in concomitanza di raffreddori, ma nel giro di due o tre giorni la situazione si era normalizzata da sè.
Non mangia cibi grassi (la pediatra mi ha fatto togliere dalla dieta formaggi stagionati, latte della crescita e prodotti con conservanti) e non ha allergie (tutte le prove allergologiche hanno dato esito negativo).
Siamo in estate e lei suda tantissimo. L'eccesso di sudore nel viso e nella nuca può essere un fattore scatenante? Ho notato inoltre che quando siamo all'aperto manifesta una decisa insofferenza alla luce del sole; appena usciamo infatti mi chiede subito gli occhiali da sole.
Ha fatto le seguenti cure: eubetal antibiotico per 7 gg., poi successivamente tobraral collirio e tobradex pomata per 14 gg., alla sera blefariteshampoo.
Le cure non hanno dato alcun risultato.
Come possiamo individuare esattamente il tipo di blefarite di cui è affetta e quindi i rimedi per curarla visto che abbiamo già escluso motivi allergici e intolleranze alimentari che erano le ipotesi del suo oculista e della sua pediatra?
Vi ringrazio molto.
[#1]
Oculista
Carissima,
la blefarite è un'infiammazione che interessa il margine palpebrale ed è caratterizzata dalla presenza di squame e detriti untuosi a livello dell'impianto delle ciglia. I sintomi più frequenti sono: bruciore, prurito ai bordi palpebrali, formazione di piccole croste tra le ciglia e irritazione. Esistono tre forme di blefarite: forma iperemica: i bordi delle palpebre sono gonfi e arrossati, gli occhi compaiono cerchiati di rosso. forma squamosa: nella zona di impianto delle ciglia si riscontrano delle pellicole sottili, facilmente asportabili, che altrettanto facilmente si riformano. forma ulcerativa: la causa è lo stafilococco . Si formano piccoli ascessi a livello dei follicoli piliferi con croste che tendono ad aprirsi. Queste tre forme possono comparire contemporaneamente e dare origine a complicanze come la congiuntivite e la cheratite. Le cause principali si possono ricondurre a:
astenopia od affaticamento visivo, ametropie non corrette oppure uno scorretto utilizzo degli occhiali.
alterazioni di carattere ortottico
seborrea, eczemi, eruzioni
diabete, iperuricemia, dislipidernie, forme reumatiche
Allergie
Il trattamento della blefarite consiste nell'eliminazione delle probabili cause locali : si esportano le squame che si vanno a depositare lungo il margine palpebrale e le ciglia e si esegue un'accurata applicando pomate all'ossido di zinco in associazione ad antibiotici cortisonici.
Come può ben comprendere spesso la blefarite porta all'ostruzione delle giandole palpebrali con il comparire di CALAZI ed ORZAIOLI!!
Il CALAZIO è una flogosi granulomatosa di una ghiandola di Meibomio, il cui dotto escretore risulta ostruito. Questo tipo di infiammazione è un processo cronico ed i sintomi sono incredibilmente lievi, se si esclude la sensazione di peso palpebrale o di fastidio per la presenza di “qualcosa” sull’occhio.
oltre quelli ovviamente estetici e quindi oggettivi.
IGIENE OCULARE
La prima efficace barriera difensiva dell’occhio è formata da
palpebre, ciglia e lacrime che “ lavano” la gran parte delle
sostanze o dei batteri che cercano di aggredire la superficie
oculare. Il lisozima contenuto nel film lacrimale è un potente
agente antibatterico.
Tuttavia è necessario adottare diverse norme igieniche per
ridurre il carico batterico locale e ,di conseguenza,il rischio di
infezione.
• L’igiene oculare quotidiana: lavare accuratamente le mani
e lavare delicatamente la regione perioculare due volte al
giorno. Utilizzare,durante ogni patologia oculare in atto, garze
sterili medicate preconfezionate.
L'evoluzione del calazio è condizionata dalla possibilità della ghiandola di svuotarsi, se ciò avviene, può guarire spontaneamente; l' applicazione ripetuta nel corso della giornata di impacchi caldi agevola questo processo. Se si associa una blefarite significativa, può essere utile un antibioticoterapia topica.
Quando il trattamento conservativo fallisce si ricorre all' infiltrazione di 0.05-0.2 ml di Triamcinolone 5 mg/dL, che determina la guarigione delle lesioni entro 1 o 2 settimane, questo approccio terapeutico si è dimostrato più efficace rispetto al solo trattamento
conservativo.
In ultimo si può ricorrere al curettage transcongiuntivale del granuloma. Qualunque sia la scelta terapeutica è bene tenere presente
che la presenza di calazi a livello della palpebra superiore può determinare un transitorio appiattimento della porzione centrale della cornea con conseguente diminuzione del visus, peraltro reversibile a seguito della guarigione. I soggetti affetti da calaziosi vanno educati ad una accurata e giornaliera detersione della rima palpebrale per la possibilità che il fenomeno si ripresenti; oltre a questo provvedimento di base, deve essere messo in opera quanto necessario per la terapia della patologia di fondo (Dermatite seborroica,rosacea) quando presente.
Inoltre devono essere fatti esmi dell'apparato gastroenterico,perchè ci possono essere problematiche di alterato transito,colecistopatie etc.etc.Quindi è bene controllare funzionalità epatic,alterazioni della colecisti e dell'intestino e/o del colon!!
L'ORZAIOLO è invece una affezione batterica spesso suppurativa delle stesse ghiandole del Meibonio,quindi deve essere curato con terapia topica antibiotica e non ha terapia chirurgica,se non a volte,la puntura evacuativa per facilitare il drenaggio di materiale purulento !
Un caro saluto
la blefarite è un'infiammazione che interessa il margine palpebrale ed è caratterizzata dalla presenza di squame e detriti untuosi a livello dell'impianto delle ciglia. I sintomi più frequenti sono: bruciore, prurito ai bordi palpebrali, formazione di piccole croste tra le ciglia e irritazione. Esistono tre forme di blefarite: forma iperemica: i bordi delle palpebre sono gonfi e arrossati, gli occhi compaiono cerchiati di rosso. forma squamosa: nella zona di impianto delle ciglia si riscontrano delle pellicole sottili, facilmente asportabili, che altrettanto facilmente si riformano. forma ulcerativa: la causa è lo stafilococco . Si formano piccoli ascessi a livello dei follicoli piliferi con croste che tendono ad aprirsi. Queste tre forme possono comparire contemporaneamente e dare origine a complicanze come la congiuntivite e la cheratite. Le cause principali si possono ricondurre a:
astenopia od affaticamento visivo, ametropie non corrette oppure uno scorretto utilizzo degli occhiali.
alterazioni di carattere ortottico
seborrea, eczemi, eruzioni
diabete, iperuricemia, dislipidernie, forme reumatiche
Allergie
Il trattamento della blefarite consiste nell'eliminazione delle probabili cause locali : si esportano le squame che si vanno a depositare lungo il margine palpebrale e le ciglia e si esegue un'accurata applicando pomate all'ossido di zinco in associazione ad antibiotici cortisonici.
Come può ben comprendere spesso la blefarite porta all'ostruzione delle giandole palpebrali con il comparire di CALAZI ed ORZAIOLI!!
Il CALAZIO è una flogosi granulomatosa di una ghiandola di Meibomio, il cui dotto escretore risulta ostruito. Questo tipo di infiammazione è un processo cronico ed i sintomi sono incredibilmente lievi, se si esclude la sensazione di peso palpebrale o di fastidio per la presenza di “qualcosa” sull’occhio.
oltre quelli ovviamente estetici e quindi oggettivi.
IGIENE OCULARE
La prima efficace barriera difensiva dell’occhio è formata da
palpebre, ciglia e lacrime che “ lavano” la gran parte delle
sostanze o dei batteri che cercano di aggredire la superficie
oculare. Il lisozima contenuto nel film lacrimale è un potente
agente antibatterico.
Tuttavia è necessario adottare diverse norme igieniche per
ridurre il carico batterico locale e ,di conseguenza,il rischio di
infezione.
• L’igiene oculare quotidiana: lavare accuratamente le mani
e lavare delicatamente la regione perioculare due volte al
giorno. Utilizzare,durante ogni patologia oculare in atto, garze
sterili medicate preconfezionate.
L'evoluzione del calazio è condizionata dalla possibilità della ghiandola di svuotarsi, se ciò avviene, può guarire spontaneamente; l' applicazione ripetuta nel corso della giornata di impacchi caldi agevola questo processo. Se si associa una blefarite significativa, può essere utile un antibioticoterapia topica.
Quando il trattamento conservativo fallisce si ricorre all' infiltrazione di 0.05-0.2 ml di Triamcinolone 5 mg/dL, che determina la guarigione delle lesioni entro 1 o 2 settimane, questo approccio terapeutico si è dimostrato più efficace rispetto al solo trattamento
conservativo.
In ultimo si può ricorrere al curettage transcongiuntivale del granuloma. Qualunque sia la scelta terapeutica è bene tenere presente
che la presenza di calazi a livello della palpebra superiore può determinare un transitorio appiattimento della porzione centrale della cornea con conseguente diminuzione del visus, peraltro reversibile a seguito della guarigione. I soggetti affetti da calaziosi vanno educati ad una accurata e giornaliera detersione della rima palpebrale per la possibilità che il fenomeno si ripresenti; oltre a questo provvedimento di base, deve essere messo in opera quanto necessario per la terapia della patologia di fondo (Dermatite seborroica,rosacea) quando presente.
Inoltre devono essere fatti esmi dell'apparato gastroenterico,perchè ci possono essere problematiche di alterato transito,colecistopatie etc.etc.Quindi è bene controllare funzionalità epatic,alterazioni della colecisti e dell'intestino e/o del colon!!
L'ORZAIOLO è invece una affezione batterica spesso suppurativa delle stesse ghiandole del Meibonio,quindi deve essere curato con terapia topica antibiotica e non ha terapia chirurgica,se non a volte,la puntura evacuativa per facilitare il drenaggio di materiale purulento !
Un caro saluto
[#2]
Utente
La ringrazio molto per la sua attenzione e mi permetto di disturbarla ancora per sottoporle quest'ultimo quesito. Il fatto che la mia bambina sia spesso soggetta a virus intestinali e solo un mese e mezzo prima della comparsa di questa blefarite abbia avuto due importanti episodi di gastroenterite acuta potrebbe avere una qualche relazione con il problema agli occhi.
Grazie ancora da una mamma preoccupata.
Grazie ancora da una mamma preoccupata.
[#4]
Utente
Buongiorno approfitto ancora della sua cortesia per chiederle un parere.
La blefarite ed i calazi sono ancora lì.
Abbiamo fatto un esame allergologico che ha dato tutti esiti negativi.
Siamo in attesa di una visita gastroenterologica.
L'oculista che ha in cura la mia bimba mi ha prescritto un altro ciclo di 10gg di Tobradex in collirio e in gocce (cura già fatta per 14 gg senza alcun risultato e sospesa 15gg fa per effettuare l'esame allergologico).
La nostra pediatra non condivide affatto il ripetersi di questa terapia.
Sono quindi tra due fuochi. Vorrei pertanto un suo parere.
La ringrazio.
La blefarite ed i calazi sono ancora lì.
Abbiamo fatto un esame allergologico che ha dato tutti esiti negativi.
Siamo in attesa di una visita gastroenterologica.
L'oculista che ha in cura la mia bimba mi ha prescritto un altro ciclo di 10gg di Tobradex in collirio e in gocce (cura già fatta per 14 gg senza alcun risultato e sospesa 15gg fa per effettuare l'esame allergologico).
La nostra pediatra non condivide affatto il ripetersi di questa terapia.
Sono quindi tra due fuochi. Vorrei pertanto un suo parere.
La ringrazio.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 11.3k visite dal 11/09/2008.
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