Corioretinopatia sierosa centrale
Salve. Da qualche settimana mi è stata diagnosticata una Corioretinopatia Sierosa Centrale ad un occhio, mi è stato prescritto di prendere il Proidema Crono per 4 mesi, e di insillare il collirio Indom monodose credo per tutta la durata della confezione. Poi per avere un riscontro, sono stato da un altro specialista, il quale mi prescrive il collirio Yellox. La mia dimanda è la seguente: questi due colliri, molto simili entrambe antinfimmatori non steroidei, agiscono solamente come analgesici al fine di alleviare il dolore, oppure contribuiscono anche a disifiniammare la retina e la coroide, e a far riassorbire il liquido che si è formato tra i due tessuti? Inoltre per quanto devo instillare questo collirio?
ringrazioni in anticipo eventuali risposte
ringrazioni in anticipo eventuali risposte
[#1]
buonasera
i colliri da lei citati hanno un effetto anti edemigeno ed anti infiammatorio
come lei ha perfettamente intuito.
la terapia va protratta per 3 mesi.
ma la cosa migliore e’ cambiare radicalmente STILE DI VITA, visto che e’ impossibile cambiare il
proprio carattere
Le allego un mio appunto che trova sul nostro sito MEDICINALI
spero possa esserLe utile
Corioretinopatia sierosa centrale che fare?
Cosa fare? Andare alle Terme!!
Riposarsi!
Cambiare drammaticamente lo stile di vita!
La corioretinopatia sierosa centrale è infatti il campanello d’allarme del fatto che stiamo esagerando.
La vita spericolata non è solo quella cantata da Vasco Rossi, ma anche quella di chi è dedito completamente al lavoro, tanto che dimenticare non solo lo spazio per la famiglia o gli affetti, ma anche se stessi.
Non fare mai un break non fa mai bene all’organismo.
Questa patologia è connessa ad una alterazione della barriera ematochimica. Vi è una trasudazione di liquidi (un vero e proprio ultra filtrato) che causa un distacco sieroso del neuro epitelio retinico, soprattutto in area maculare.
Un ruolo fondamentale della patogenesi è sicuramente legato all’affaticamento ed allo STRESS con il conseguente aumento del cortisolo endogeno quindi noradrenalina ed adrenalina che la fanno da padroni. Vengono compiti più gli uomini che le donne.
Fattori di rischio possono essere considerati:
1) Stress emotivo
2) Stress fisico (atleti –campioni)
3) Abuso di alcool
4) Gravidanza
5) Trapianti
6) Lupus eritematoso sistemico
7) Ipertensione arteriosa non trattata farmacologicamente
La sintomatologia è caratterizzata da un brusco calo di visus con una improvvisa ipermetropizzazione. Possono comparire metamorfopsie, miodesopsie, micropsie, scotoma centrale, distorsioni delle immagini, con test di AMSLER positivo.
La diagnostica per immagini in questi casi la fa da padrone: le rappresentazioni più significative le otteniamo con l’OCT (meglio se CIRRUS ZEISS ) che mostrano chiaramente il sollevamento della neuro retina che appare separata dall’epitelio pigmentato da una zona otticamente vuota relativa all'accumulo sieroso.
Terapia
Generalmente Il sollevamento sieroso regredisce spontaneamente nel corso di qualche mese, ma in questo ci aiuta il cambiamento delle abitudini di vita, a volte addirittura del lavoro.
Se non vi è alcun miglioramento si può eseguire un Laser per foto coagulare il forellino, il punto di rottura (accertato angiograficamente). Alcuni autori suggeriscono diuretici osmotici per lunghi periodi, altri invece integratori alimentari o colliri antinfiammatori. Un ruolo potrebbe avere un potente collirio antiinfiammatorio che recentemente è comparso sul mercato italiano e che previene Edema Maculare post chirurgico della cataratta.
i colliri da lei citati hanno un effetto anti edemigeno ed anti infiammatorio
come lei ha perfettamente intuito.
la terapia va protratta per 3 mesi.
ma la cosa migliore e’ cambiare radicalmente STILE DI VITA, visto che e’ impossibile cambiare il
proprio carattere
Le allego un mio appunto che trova sul nostro sito MEDICINALI
spero possa esserLe utile
Corioretinopatia sierosa centrale che fare?
Cosa fare? Andare alle Terme!!
Riposarsi!
Cambiare drammaticamente lo stile di vita!
La corioretinopatia sierosa centrale è infatti il campanello d’allarme del fatto che stiamo esagerando.
La vita spericolata non è solo quella cantata da Vasco Rossi, ma anche quella di chi è dedito completamente al lavoro, tanto che dimenticare non solo lo spazio per la famiglia o gli affetti, ma anche se stessi.
Non fare mai un break non fa mai bene all’organismo.
Questa patologia è connessa ad una alterazione della barriera ematochimica. Vi è una trasudazione di liquidi (un vero e proprio ultra filtrato) che causa un distacco sieroso del neuro epitelio retinico, soprattutto in area maculare.
Un ruolo fondamentale della patogenesi è sicuramente legato all’affaticamento ed allo STRESS con il conseguente aumento del cortisolo endogeno quindi noradrenalina ed adrenalina che la fanno da padroni. Vengono compiti più gli uomini che le donne.
Fattori di rischio possono essere considerati:
1) Stress emotivo
2) Stress fisico (atleti –campioni)
3) Abuso di alcool
4) Gravidanza
5) Trapianti
6) Lupus eritematoso sistemico
7) Ipertensione arteriosa non trattata farmacologicamente
La sintomatologia è caratterizzata da un brusco calo di visus con una improvvisa ipermetropizzazione. Possono comparire metamorfopsie, miodesopsie, micropsie, scotoma centrale, distorsioni delle immagini, con test di AMSLER positivo.
La diagnostica per immagini in questi casi la fa da padrone: le rappresentazioni più significative le otteniamo con l’OCT (meglio se CIRRUS ZEISS ) che mostrano chiaramente il sollevamento della neuro retina che appare separata dall’epitelio pigmentato da una zona otticamente vuota relativa all'accumulo sieroso.
Terapia
Generalmente Il sollevamento sieroso regredisce spontaneamente nel corso di qualche mese, ma in questo ci aiuta il cambiamento delle abitudini di vita, a volte addirittura del lavoro.
Se non vi è alcun miglioramento si può eseguire un Laser per foto coagulare il forellino, il punto di rottura (accertato angiograficamente). Alcuni autori suggeriscono diuretici osmotici per lunghi periodi, altri invece integratori alimentari o colliri antinfiammatori. Un ruolo potrebbe avere un potente collirio antiinfiammatorio che recentemente è comparso sul mercato italiano e che previene Edema Maculare post chirurgico della cataratta.
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9.6k visite dal 10/12/2014.
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