Blefarite e dermatite perioculare

buongiorno, nel mese di luglio ho avuto due cheratocongiuntiviti bilaterali, di cui la prima a eziologia ignota e la seconda, dopo due settimane, presumibilmente erpetica (o di altra origine virale: sulla cornea non si presentavano infatti formazioni "dendritiche"ma più "a mappa geografica"). Sono guarite ma mi hanno costretta ad alcuni giorni di occlusione e all'uso prima del solo exocin in pomata e poi in associazione al virgan. E lacrime artificiali
Alla fine di luglio, qualche giorno dopo la ripresa dei lavoro in ufficio, probabilmente in seguito al sollevamento di grandi quantità di polvere con la scopa elettrica nelle normali pulizie di casa, mi si è scatenata una reazione allergica con edema vistoso delle palpebre e del contorno inferiore degli occhi. Mi è stata prescritta una normale terapia con Naaxia e Venoruton (Ma mi sfugge il motivo di quest'ultima). Ad agosto sono stata in alta montagna e tutti i disturbi erano passati, neppure un accenno di gonfiore, occhi limpidi. Ora che sono nuovamente a Milano, gli occhi mi sembrano sempre impacciati, "sento l'aria", sono secchi o al contrario lacrimosi. In più la lacrimazione o anche solo l'acqua mi irrita la palpebra e il settore inferiore esterno del contorno occhi: al risveglio gran prurito, rossore, edema (l'occhio però è bianco). Può essere una blefarite, o una dermatite di qualche tipo, in seguito a tutti i farmaci che ho usato localmente? Una congiuntivite allergica? Temo che possa scatenarsi nuovamente una cheratite e la cosa mi preoccupa abbastanza. Come posso curare questa irritazione? Aggiungo che sono entrata da poco in menopausa e che la secchezza dell'occhio è in parte dovuta anche a questa condizione (per questo uso Hydraback). Grazie

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Dr. Federico Friede Oculista 232 6
Gentile paziente,
è stata molto completa nel descrivere la sua storia clinica, ma come ha giustamente intuito, gli attuali sintomi che lei descrive sono da secchezza oculare. Il collirio che usa attualmente contiene acqua con cloruro di sodio al 9% ( o soluzione fisiologica). Probabilmente è giunta l'ora di passare ad un collirio con maggiori proprietà lubrificanti. In questa sede non è possibile consigliare specifici prodotti, ma dati i suoi recenti trascorsi una visita oculistica di controllo sarebbe comunque consigliabile, ed in tale sede potranno prescriverle il collirio più idoneo.
Cordiali saluti

Dr. Federico Friede
http://www.friede.it

[#2]
Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
grazie dottore,
vuole dire che anche le irritazioni, il prurito e il gonfiore del contorno occhi sono un collaterale della secchezza oculare? Devo usare una crema o è meglio lasciare in pace la pelle? Ho molto beneficio con l'antiistaminico quando il prurito cresce, ma capisco che non posso abusarne. Il protettore dei capillari che mi è stato prescritto a che cosa serve? (per il rossore dell'occhio?).
Grazie ancora della sua celerità!
[#3]
Dr. Federico Friede Oculista 232 6
Durante la notte la secrezione lacrimale si riduce fisiologicamente, e per questo motivo i disturbi da secchezza sono spesso più pronunciati al mattino ed altrettanto spesso si associano ad irritazione e gonfiore.
Lo scopo è raggiungere un beneficio sufficiente con la terapia meno dannosa a lungo termine. Per questo motivo le consigliavo di partire con una lacrima artificiale più densa, magari in monodose. Successivamente, soprattutto se il prurito dovesse divenire il sintomo dominante durante tutta la giornata, potrà provare l'antiistaminico, che si può assumere anche a lungo, se necessario.
Quanto al capillaroprotettore condivido le sue perplessità, inoltre quell'antiistaminico è, per così dire, 'poco supportato' dalla stessa ditta che lo produce...
Saluti
[#4]
Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
la ringrazio ancora.
penso che passerò a una lacrima più densa e... cambierò antiistaminico (lo specialista me lo aveva presentato come di ultima generazione, ma potrei tornare al visuglican che usavo anni fa.
I consigli di questo portale sono preziosi, grazie a tutti
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