Disturbi visivi legati al computer
Salve, sono uno studente universitario di 27 anni. Premetto che fino a qualche mese fa non avevo mai avuto problemi di vista. Nel mese di giugno mi sono trovato a lavorare con un vecchio monitor a tubo catodico impostato su di una frequenza di aggiornamento molto bassa (60hz). Dopo due giorni di utilizzo di tale apparecchiatura sono comparsi dei sintomi quali forti bruciori ed arrossamenti degli occhi. Inoltre mi sono accorto che la mia vista non era più come quella di prima. Quindi mi sono fatto visitare da un oculista, il quale mi ha prescritto delle lenti da portare solo quando uso il pc oppure quando studio. La gradazione di tale lenti è la seguente:
OD: cil -0,25 Asse tabo 110
OS: cil -0.25 Asse tabo 55
Utilizzando gli occhiali ho notato un miglioramento del mio potere visivo, soprattutto quando devo mettere a fuoco piccoli dettagli quali i caratteri della pagina di un libro.
Volevo sapere, possibilmente, se il calo della vista che ho avuto sia imputabile al monitor CRT che ho utilizzato. Inoltre volevo sapere se il danno riscontrato sia temporaneo oppure permanente. Grazie in anticipo.
Cordiali saluti
OD: cil -0,25 Asse tabo 110
OS: cil -0.25 Asse tabo 55
Utilizzando gli occhiali ho notato un miglioramento del mio potere visivo, soprattutto quando devo mettere a fuoco piccoli dettagli quali i caratteri della pagina di un libro.
Volevo sapere, possibilmente, se il calo della vista che ho avuto sia imputabile al monitor CRT che ho utilizzato. Inoltre volevo sapere se il danno riscontrato sia temporaneo oppure permanente. Grazie in anticipo.
Cordiali saluti
[#3]
gli occhiali mi appaiono molto lievi
se non ha messo dei filtri
tipo polarizzati o contro la luce blu (blue controll hoya)
sono quasi inutili
le allego un mio appunto sui danni da luce blu
buona giornata
Nel mondo ci sono davvero miliardi di smartphone, tablet e personal computer. Sempre piu’ ragazzi si avvicinano al mondo digitale, i social network, facebook, twitter, i tablet e i telefonini fanno parte ormai del nostro corpo come un braccio o una mano.
Gli smartphone vengono usati anche mentre si mangia, si è al lavoro o a scuola, ci si fa la barba o ci si trucca, per troppe ore durante la giornata.
Questa modernizzazione e digitalizzazione così rapida crea conseguenze: il 21% dei ragazzi tra 18 e i 25 anni è MIOPE, e si prevede questa percentuale arriverà al 40% nei prossimio decennio.
I MEDICI OCULISTI di tutto il mondo si sono allarmati come di fronte ad una vera e propria epidemia di miopia.
Il primo grido d’allarme è stato lanciato nel maggio 2012 da uno studio australiano pubblicato su The Lancet.
Lo studio, effettuato nell’Asia del miracolo economico (Cina, Giappone, Taiwan, Singapore, Hongkong, Corea del sud) mostrava che alla fine del percorso scolastico addirittura il 90% dei giovani delle zone urbane non aveva più una perfetta acuità visiva, e presentava un qualche difetto visivo, prevalentemente una lieve miopia.
Nella miopia c’è naturalmente in ballo una predisposizione genetica.
Ci sono “famiglie di miopi”, anche per questo vizio di rifrazione può essere applicato il famoso binomio eredità/ambiente.
Trascorrere tante ore al chiuso davanti al computer, navigare su Internet, inviare sms e giocare ai videogames sono comportamenti che affaticano la vista dei nostri ragazzi e soprattutto dei nostri bambini.
Inoltre, l’utilizzo costante ed assiduo degli smartphone aggrava di certo la situazione.
La culla della miopia sono le civiltà che hanno sviluppato la scrittura (io affermo spesso: “dove c’e’ miopia c’e’ cultura...”).
L’evoluzione della specie umana non ce la fa a star dietro alla rapidissima evoluzione tecnologica. L'occhio umano non e' stato in grado di evolversi così rapidamente, di adattarsi.
i nostri occhi sono fondamentalmente quelli di un uomo di 2000 anni fa, cacciatore e nomade, che utilizzava gli occhi soprattutto per vedere da lontano.
Oggi in Europa una persona su tre soffre di una miopia più o meno marcata, vale a dire che siamo arrivati ad una percentuale del 35% contro il 20% degli anni Settanta e il 10% degli anni 30.
Ma per il diffondersi così rapido della miopia è stata ipotizzata anche un’altra causa: la scarsità di luce naturale.
Due studi pubblicati su Ophthalmology (realizzati uno a Taiwan, l’altro in Danimarca) hanno mostrato che se i bambini trascorrono più tempo all’aperto si riduce il rischio di miopia, perché la dopamina, un neurotrasmettitore prodotto nella retina sotto l’effetto della luce naturale, gioca un ruolo cruciale nella buona trasmissione delle immagini al cervello, e sembra anche che sia in grado di evitare una crescita eccessiva dell’occhio dalla nascita ai 25 anni, il cosiddetto “occhio troppo lungo” che rende l’occhio miope.
I bambini quindi non devono rimanere a lungo in ambienti confinati sia in casa che nelle aule scolastiche. La luce naturale sicuramente previene la miopia.
Un altro effetto spiacevole è causato dalla cosiddetta luce blu.
La luce blu è parte dello spettro solare e naturalmente viene diffusa dal sole, ma la luce artificiale, i Led, gli schermi degli smartphone, dei tablet, e altri videogiochi o gadgets riescono a emettere radiazioni Blu anche il 30% in piu’ di quella presente in natura.
La Luce Blu ha una lunghezza d’onda corta e quindi una maggior frequenza ed energia, che provoca sfocatura e una riduzione di contrasto sulla Retina.
E’ stato dimostrato che la lunga esposizione alla luce blu che provoca rossore e irritazione agli occhi, secchezza, affaticamento e visione offuscata , oltre a mal di testa e a disturbi del sonno, con alterazione del ritmo sonno/veglia.
se non ha messo dei filtri
tipo polarizzati o contro la luce blu (blue controll hoya)
sono quasi inutili
le allego un mio appunto sui danni da luce blu
buona giornata
Nel mondo ci sono davvero miliardi di smartphone, tablet e personal computer. Sempre piu’ ragazzi si avvicinano al mondo digitale, i social network, facebook, twitter, i tablet e i telefonini fanno parte ormai del nostro corpo come un braccio o una mano.
Gli smartphone vengono usati anche mentre si mangia, si è al lavoro o a scuola, ci si fa la barba o ci si trucca, per troppe ore durante la giornata.
Questa modernizzazione e digitalizzazione così rapida crea conseguenze: il 21% dei ragazzi tra 18 e i 25 anni è MIOPE, e si prevede questa percentuale arriverà al 40% nei prossimio decennio.
I MEDICI OCULISTI di tutto il mondo si sono allarmati come di fronte ad una vera e propria epidemia di miopia.
Il primo grido d’allarme è stato lanciato nel maggio 2012 da uno studio australiano pubblicato su The Lancet.
Lo studio, effettuato nell’Asia del miracolo economico (Cina, Giappone, Taiwan, Singapore, Hongkong, Corea del sud) mostrava che alla fine del percorso scolastico addirittura il 90% dei giovani delle zone urbane non aveva più una perfetta acuità visiva, e presentava un qualche difetto visivo, prevalentemente una lieve miopia.
Nella miopia c’è naturalmente in ballo una predisposizione genetica.
Ci sono “famiglie di miopi”, anche per questo vizio di rifrazione può essere applicato il famoso binomio eredità/ambiente.
Trascorrere tante ore al chiuso davanti al computer, navigare su Internet, inviare sms e giocare ai videogames sono comportamenti che affaticano la vista dei nostri ragazzi e soprattutto dei nostri bambini.
Inoltre, l’utilizzo costante ed assiduo degli smartphone aggrava di certo la situazione.
La culla della miopia sono le civiltà che hanno sviluppato la scrittura (io affermo spesso: “dove c’e’ miopia c’e’ cultura...”).
L’evoluzione della specie umana non ce la fa a star dietro alla rapidissima evoluzione tecnologica. L'occhio umano non e' stato in grado di evolversi così rapidamente, di adattarsi.
i nostri occhi sono fondamentalmente quelli di un uomo di 2000 anni fa, cacciatore e nomade, che utilizzava gli occhi soprattutto per vedere da lontano.
Oggi in Europa una persona su tre soffre di una miopia più o meno marcata, vale a dire che siamo arrivati ad una percentuale del 35% contro il 20% degli anni Settanta e il 10% degli anni 30.
Ma per il diffondersi così rapido della miopia è stata ipotizzata anche un’altra causa: la scarsità di luce naturale.
Due studi pubblicati su Ophthalmology (realizzati uno a Taiwan, l’altro in Danimarca) hanno mostrato che se i bambini trascorrono più tempo all’aperto si riduce il rischio di miopia, perché la dopamina, un neurotrasmettitore prodotto nella retina sotto l’effetto della luce naturale, gioca un ruolo cruciale nella buona trasmissione delle immagini al cervello, e sembra anche che sia in grado di evitare una crescita eccessiva dell’occhio dalla nascita ai 25 anni, il cosiddetto “occhio troppo lungo” che rende l’occhio miope.
I bambini quindi non devono rimanere a lungo in ambienti confinati sia in casa che nelle aule scolastiche. La luce naturale sicuramente previene la miopia.
Un altro effetto spiacevole è causato dalla cosiddetta luce blu.
La luce blu è parte dello spettro solare e naturalmente viene diffusa dal sole, ma la luce artificiale, i Led, gli schermi degli smartphone, dei tablet, e altri videogiochi o gadgets riescono a emettere radiazioni Blu anche il 30% in piu’ di quella presente in natura.
La Luce Blu ha una lunghezza d’onda corta e quindi una maggior frequenza ed energia, che provoca sfocatura e una riduzione di contrasto sulla Retina.
E’ stato dimostrato che la lunga esposizione alla luce blu che provoca rossore e irritazione agli occhi, secchezza, affaticamento e visione offuscata , oltre a mal di testa e a disturbi del sonno, con alterazione del ritmo sonno/veglia.
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Utente
Quindi il lieve astigmatismo che mi è stato riscontrato è stato causato dal vecchio monitor che ho utilizzato? Su internet ho letto che il computer non causa una perdita di diottrie, ma può solo provocare dei danni reversibili quali affaticamento, secchezza e irritazione degli occhi. Alla luce di quanto mi è accaduto, non so se questa teoria sia valida.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.4k visite dal 12/10/2014.
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