Si è poi rivelata cheratite erpetica
Salve,
da circa un anno soffro di un problema ad un occhio che non da tregua.
A dicembre 2005 ho effettuato una Lasik per la riduzione della miopia.
A fine marzo 2007 si è presentata una infiammazione oculare: inizialmente diagnosticata come congiuntivite infiammatoria, si è poi rivelata cheratite erpetica (mai sofferto di herpes prima). A distanza di un anno e mezzo ancora non sono uscito dal problema. Di recente c'è stata una ricaduta trattata con Virgan inizialmente e Nettildex poi. I miei 10/10 se ne sono andati all'inizio della malattia e nei momenti migliori di quest'anno di terapia ho raggiunto 6/7 decimi di visione con un leucoma che va e viene. Leggo di trapianti, cellule staminali e altro che potrebbero aiutarmi. Cosa potete consigliarmi? Devo convivere col virus e sperare che non si ripresenti o posso fare qualcosa in più?
grazie
Chicco
da circa un anno soffro di un problema ad un occhio che non da tregua.
A dicembre 2005 ho effettuato una Lasik per la riduzione della miopia.
A fine marzo 2007 si è presentata una infiammazione oculare: inizialmente diagnosticata come congiuntivite infiammatoria, si è poi rivelata cheratite erpetica (mai sofferto di herpes prima). A distanza di un anno e mezzo ancora non sono uscito dal problema. Di recente c'è stata una ricaduta trattata con Virgan inizialmente e Nettildex poi. I miei 10/10 se ne sono andati all'inizio della malattia e nei momenti migliori di quest'anno di terapia ho raggiunto 6/7 decimi di visione con un leucoma che va e viene. Leggo di trapianti, cellule staminali e altro che potrebbero aiutarmi. Cosa potete consigliarmi? Devo convivere col virus e sperare che non si ripresenti o posso fare qualcosa in più?
grazie
Chicco
[#1]
Egregio Chicco,
la cheratite erpetica è un evento ahimè non infrequente, e si verifica, come già saprà, quando le difese organiche si indeboliscono.
La terapia che le ha dato il collega è esatta, e credo che, quando la lesione non sarà più attiva attiva, le aggiungerà un ciclo di cortisonico locale .
E' possibile associare, per i casi più gravi o con recidive frequenti, un terapia di attacco per bocca con pastiglie di Aciclovir 800 ( 5 volte al giorno per 6-7 giorni) e poi di mantenimento fino alla risoluzione con Aciclovir 400.
Questa terapia va sempre iniziate solo su prescrizione del medico!
Questa terapia generale è di supporto a quella locale per accorciare i tempi della malattia: ne parli con il suo oculista ed anche con il suo medico curante.
Cordialmente
la cheratite erpetica è un evento ahimè non infrequente, e si verifica, come già saprà, quando le difese organiche si indeboliscono.
La terapia che le ha dato il collega è esatta, e credo che, quando la lesione non sarà più attiva attiva, le aggiungerà un ciclo di cortisonico locale .
E' possibile associare, per i casi più gravi o con recidive frequenti, un terapia di attacco per bocca con pastiglie di Aciclovir 800 ( 5 volte al giorno per 6-7 giorni) e poi di mantenimento fino alla risoluzione con Aciclovir 400.
Questa terapia va sempre iniziate solo su prescrizione del medico!
Questa terapia generale è di supporto a quella locale per accorciare i tempi della malattia: ne parli con il suo oculista ed anche con il suo medico curante.
Cordialmente
DOTT.DIEGO MICOCHERO
DOTTORE DI RICERCA e già PROFESSORE a c.dell' UNIVERSITA' di PADOVA
Corso del Popolo, 21 PADOVA
340 5240373-3388718992.
[#2]
Utente
Egregio Dott. Micochero,
la ringrazio per la celerità della risposta. Più che sulla correttezza della terapia mi chiedevo se e cosa si puo fare per ridurre il danno visivo attuale.
Devo solo aspettare che la situazione evolva e l'occhio si stabilizzi o è ipotizzabile agire subito in modo diverso?
Ho letto ad esempio di trapianto lamellare, intralase, ritocchi chirurgici laser per ripristinare la cornea danneggiata dal virus... Che percentuali ci sono di successo in questi casi?
Inoltre ho sentito parlare di vaccini per l'herpes. Ha qualche informazione sulla effettiva efficacia?
Mi preoccupa prevalentemente il fatto di andare incontro ad un trapianto che poi per l'ennesima ricaduta erpetica si riveli inutile...
La ringrazio anticipatamente
Chicco
la ringrazio per la celerità della risposta. Più che sulla correttezza della terapia mi chiedevo se e cosa si puo fare per ridurre il danno visivo attuale.
Devo solo aspettare che la situazione evolva e l'occhio si stabilizzi o è ipotizzabile agire subito in modo diverso?
Ho letto ad esempio di trapianto lamellare, intralase, ritocchi chirurgici laser per ripristinare la cornea danneggiata dal virus... Che percentuali ci sono di successo in questi casi?
Inoltre ho sentito parlare di vaccini per l'herpes. Ha qualche informazione sulla effettiva efficacia?
Mi preoccupa prevalentemente il fatto di andare incontro ad un trapianto che poi per l'ennesima ricaduta erpetica si riveli inutile...
La ringrazio anticipatamente
Chicco
[#3]
Direi che pensare già ad un eventuale intervento è quantomeno prematuro.
Diamo tempo al tempo, bruciare le tappe a volte è pericoloso.
Spesso i processi di cicatrizzazione e di conseguenti leucomi vanno soggetti ad uno spontaneo miglioramento, anche se molto lento.
Direi invece di seguire scrupolosamente le terapie prescritte,è possibile che il medico le prescriva in un secondo tempo una terapia cortisonica locale per diminuire le opacizzazioni corneali.
Cordialmente
Diamo tempo al tempo, bruciare le tappe a volte è pericoloso.
Spesso i processi di cicatrizzazione e di conseguenti leucomi vanno soggetti ad uno spontaneo miglioramento, anche se molto lento.
Direi invece di seguire scrupolosamente le terapie prescritte,è possibile che il medico le prescriva in un secondo tempo una terapia cortisonica locale per diminuire le opacizzazioni corneali.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 22/07/2008.
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