Occhio secco con dolore e appannamento visivo
Egregi dottori,
ormai da diverse settimane convivo con un calazio (occhio destro) che non vuole saperne di andare via, ho intrapreso diverse terapie suggeritemi da diversi oculisti ma non c'è stato nulla da fare.
Negli ultimi giorni ho avuto l'occhio destro piuttosto "umido", con della secrezione giallastra riscontrabile soprattutto al mattino.
Stamattina, invece, al risveglio ho accusato forte dolore, grosse difficoltà ad aprire l'occhio e copiosa lacrimazione. Il dolore è poi sensibilmente diminuito nel giro di un paio d'ore ma persiste tuttora un senso di corpo estraneo, un leggero bruciore e, soprattutto, un fastidioso appannamento visivo accompagnato da fotofobia.
Ho già prenotato una visita oculistica ma purtroppo dovrò aspettare sino al prossimo 6 maggio. Nell'attesa, quindi, ho chiesto consiglio al mio farmacista di fiducia, il quale mi ha consigliato il Netildex collirio da associare allo Xantergel. Considerate idonea la terapia che ho appena intrapreso? Ho bisogno di essere tranquillizzato, l'attesa da qui al 6 maggio sarà parecchio lunga.
Vi ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione e attendo speranzoso un Vostro gradito riscontro.
Cordiali saluti.
Un medico oculista?
Carlo Orione, MD
carlo.orione@orioneye.com
www.orioneye.com
Ringrazio per la risposta e resto in attesa di ulteriori consiglio/chiarimenti.
Posso dirle, però, che lo xantergel si utilizza in caso di abrasioni dell'epitelio corneale per accelerarne la riepitelizzazione, quindi se ha un calazio non serve a niente.
L'associazione antibiotico cortisonica (Netildex), invece, viene prescritta, in caso di calazio, per 15 giorni.
Se il calazio non viene riassorbito si consiglia la sua asportazione chirurgica o con iniezione cortisonica
Cordiali saluti
Quanto al calazio, mi fa piacere apprendere dalle sue parole che il Netildex è adeguato, per cui continuerò ad applicarlo 3 volte al dì per 15 giorni, sperando che stavolta sia la volta buona e venga riassorbito. A tal proposito, stamattina ho notato che la zona palpebrale colpita dal calazio, è già meno arrossata del solito, mentre le dimensioni del calazio sono pressoché identiche, più o meno rapportabili alla grandezza di una lenticchia.
Se mi è consentito, approfitto ancora un po' della sua gentilezza e disponibilità per chiederLe se per favorire il riassorbimento del calazio sia utile, oltre che applicare il Netildex, l'eventuale applicazione di impacchi caldo-umidi. Se sì, con che frequenza? Per l'occhio secco, invece, ha qualche consiglio da darmi in attesa della visita del 6 maggio?
La ringrazio ancora una volta e resto in attesa di un Suo graditissimo riscontro.
Cordiali saluti.
Rispondo alle sue domande:
D) per favorire il riassorbimento del calazio sia utile, oltre che applicare il Netildex, l'eventuale applicazione di impacchi caldo-umidi?
R) Gli impacchi servono quando é presente un orzaiolo in fase attiva.
D) Per l'occhio secco, invece, ha qualche consiglio da darmi in attesa della visita del 6 maggio?
R) Vi sono vari tipologie di DRY EYE e solo dopo una visita completa di appositi test si può prescrivere la terapia più appropriata
Per maggiori info:
http://orioneye.com/2462-giornata-occhio-secco-2014-2.html
Cordialmente
Ho già avuto modo di spulciare il Suo sito e sono consapevole che vi sono diverse tipologie di "dry eye" ma mi auguravo che potesse darmi quantomeno dei consigli di carattere generale onde evitare di incappare nuovamente in un risveglio sì traumatico come quello di due giorni fa.
Cordiali saluti.
Creano antibiotico resistenze, danno colliri al cortisone quando sono controindicati. Preferisco, allora, quelli che tanto per vendere danno delle lacrime artificiali, che anche se non servono in quella circostanza, ma almeno non danneggiano l'occhio.
Frequenti impacchi caldo umidi di 1 minuto durante il giorno.
Altro non potrei dire in quanto per prescrivere i giusti colliri, compresse o eventuali interventi dovrei visitarla.
Buona Domenica
mi permetto di disturbarvi nuovamente per dirVi che, dopo 12 giorni di Netildex (una goccia 3 volte al dì), il calazio non dà ancora segni di riassorbimento ed anzi appare più arrossato e leggermente più grande. In attesa della visita del 6 maggio (il primo slot disponibile, ahimè) cosa mi consigliate di fare? Sospendo l'applicazione del collirio o vado avanti? Se sì, per quanti giorni ancora?
Resto in attesa di un Vostro graditissimo riscontro. Grazie.
Personalmente trovo che sia alquanto paradossale che il calazio in seguito all'applicazione del Netildex sia visibilmente peggiorato piuttosto che riassorbirsi. Stavo meglio prima, insomma.
Francamente non so come comportarmi.
In assenza di dolore e sintomi significativi, credo che attenderò fino al 6 maggio, sperando che sia l'ultima tappa di questa processione senza fine.
La ringrazio per la rinnovata disponibilità.
Se nel frattempo uno dei suoi colleghi ha voglia di dire la propria, sarò ben lieto di leggere queste pagine.
Cordiali saluti.
Massimiliano
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