Erosione corneale recidivante, rimedi e cure
Buon Pomeriggio,
Chiedo un consulto ad uno specialista per il mio problema. Ho subito un abrasione corneale con un foglio di carta a metà luglio. Al pronto soccorso oculistico mi è stata prescritta una terapia con Vigamox e Lacriyal, poi sostituita 3 gg dopo con Pensulvit al posto del Vigamox. Nel giro di 7-10 gg mi sono ripreso completamente ed ho interrotto tutti i farmaci. Negli ultimi mesi ho avuto qualche isolato episodio di dolore, specie al risveglio, che trattavo con impacchi di camomilla, lacrime artificiali ed al massimo colliri decongestionanti. Ad un controllo fatto a settembre/ottobre mi è stato detto che l'occhio era sano, che andava mantenuto idratato al bisogno ma nulla di più. Due giorni prima di capodanno mi sono svegliato al mattino con l'occhio arrossato, dolorante, visione sfocata e forte fotofobia (non aprivo neanche l'occhio buono!). Al pronto soccorso hanno parlato di erosione corneale recidivante, favorita da una condizione di "occhio secco", ovvero di una riapertura della ferita a causa della poca idratazione dell'occhio. Ho iniziato una terapia con Pensulvit e Flarex, che ho modificato più volte ed infine interrotto all'ultimo controllo dopo 4 gg. Mi è stato prescritto il Nextal gel, da applicare alla sera prima di dormire. Non ho avuto problemi fino a domenica, quando l'occhio ha cominciato a darmi un lieve fastidio, che ho tenuto controllato con un po' di lacrime artificiali (celluvisc). Ieri mi sono svegliato con l' occhio rosso, non sento molto dolore, ma prevalentemente prurito e lieve bruciore (simile alla sensazione da corpo estraneo). Oggi ho iniziato nuovamente il pensulvit, e applico celluvisc continuamente (sento l'occhio molto secco). Se domani non noterò miglioramenti tornerò al pronto soccorso. Fatto un po' il punto della situazione, volevo chiedere:
Esiste un rimedio efficace che permetta di eliminare la sintomatologia o quantomeno conviverci ? sottolineo conviverci perché a 23 anni sapere di dover applicare a vita colliri prima di dormire, avere sempre a disposizione colliri e pomate e di non essere mai troppo lontani da un p.s. oculistico perché può riaprirsi la ferita in qualsiasi momento mi risulta parecchio poco compliante. Mi sembra di aver capito che ci sono molte scuole di pensiero, tra terapia farmacologica (lenti terapeutiche, uso prolungato di pomate ecc, collirio da siero autologo) e chirurgica ( laser, trapianto cornea)...mi farebbe piacere avere un parere.
Volevo chiedere un ultima cosa: l'occhio in questione è quello che ci vede "di meno", ovvero anche se il medico dice che ho 10/10 in entrambi gli occhi, uno dei due è leggermente difettoso (spero di essere chiaro...): dopo tutti questi episodi (anche dopo il primo) sento che la vista a quest'occhio è peggiorata ulteriormente, volevo sapere se si tratta di una cosa permanente oppure se col tempo tornerà come prima. Ringrazio tutti in anticipo per le risposte.
Chiedo un consulto ad uno specialista per il mio problema. Ho subito un abrasione corneale con un foglio di carta a metà luglio. Al pronto soccorso oculistico mi è stata prescritta una terapia con Vigamox e Lacriyal, poi sostituita 3 gg dopo con Pensulvit al posto del Vigamox. Nel giro di 7-10 gg mi sono ripreso completamente ed ho interrotto tutti i farmaci. Negli ultimi mesi ho avuto qualche isolato episodio di dolore, specie al risveglio, che trattavo con impacchi di camomilla, lacrime artificiali ed al massimo colliri decongestionanti. Ad un controllo fatto a settembre/ottobre mi è stato detto che l'occhio era sano, che andava mantenuto idratato al bisogno ma nulla di più. Due giorni prima di capodanno mi sono svegliato al mattino con l'occhio arrossato, dolorante, visione sfocata e forte fotofobia (non aprivo neanche l'occhio buono!). Al pronto soccorso hanno parlato di erosione corneale recidivante, favorita da una condizione di "occhio secco", ovvero di una riapertura della ferita a causa della poca idratazione dell'occhio. Ho iniziato una terapia con Pensulvit e Flarex, che ho modificato più volte ed infine interrotto all'ultimo controllo dopo 4 gg. Mi è stato prescritto il Nextal gel, da applicare alla sera prima di dormire. Non ho avuto problemi fino a domenica, quando l'occhio ha cominciato a darmi un lieve fastidio, che ho tenuto controllato con un po' di lacrime artificiali (celluvisc). Ieri mi sono svegliato con l' occhio rosso, non sento molto dolore, ma prevalentemente prurito e lieve bruciore (simile alla sensazione da corpo estraneo). Oggi ho iniziato nuovamente il pensulvit, e applico celluvisc continuamente (sento l'occhio molto secco). Se domani non noterò miglioramenti tornerò al pronto soccorso. Fatto un po' il punto della situazione, volevo chiedere:
Esiste un rimedio efficace che permetta di eliminare la sintomatologia o quantomeno conviverci ? sottolineo conviverci perché a 23 anni sapere di dover applicare a vita colliri prima di dormire, avere sempre a disposizione colliri e pomate e di non essere mai troppo lontani da un p.s. oculistico perché può riaprirsi la ferita in qualsiasi momento mi risulta parecchio poco compliante. Mi sembra di aver capito che ci sono molte scuole di pensiero, tra terapia farmacologica (lenti terapeutiche, uso prolungato di pomate ecc, collirio da siero autologo) e chirurgica ( laser, trapianto cornea)...mi farebbe piacere avere un parere.
Volevo chiedere un ultima cosa: l'occhio in questione è quello che ci vede "di meno", ovvero anche se il medico dice che ho 10/10 in entrambi gli occhi, uno dei due è leggermente difettoso (spero di essere chiaro...): dopo tutti questi episodi (anche dopo il primo) sento che la vista a quest'occhio è peggiorata ulteriormente, volevo sapere se si tratta di una cosa permanente oppure se col tempo tornerà come prima. Ringrazio tutti in anticipo per le risposte.
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Gentile utente,
l'erosione corneale recidivante è una affezione molto dolorosa e momentaneamente invalidante ma è un problema che bisogna ben comprendere per sapere bene affrontare. Innanzitutto non è una situazione che permarrà sempre così: molte volte i fastidi si attenuano nel tempo. Tipicamente dopo un variabile intervallo di benessere si può ripresentare la sintomatologia. Uno dei sistemi per minimizzare il danno è effettuare un bendaggio compressivo dopo aver applicato un collirio o una pomata a base di antibiotico ( come il Pensulvit). Presto imparerà a riconoscere i primi sintomi della erosione che si sta per ripresentare. Soprattutto di notte, le potrà capitare di avvertire una anomala e dolorosa sensazione di adesione della palpebra all'occhio. Potrà avere la sensazione che aprendo l'occhio si possa strappare qualcosa; in tal caso dovrà delicatamente lubrificare l'occhio con colliri ( come il Nextal) o pomate ed eseguire un bendaggio compressivo. Troverà così un sistema per minimizzare i fastidi che spesso si risolvono in poche ore. Se i fastidi durano a lungo o sono di notevole entità si può pensare di eseguire una PTK laser o delle punture corneali se si individuano delle aree con microcisti epiteliali, causa delle erosioni corneali recidivanti.
l'erosione corneale recidivante è una affezione molto dolorosa e momentaneamente invalidante ma è un problema che bisogna ben comprendere per sapere bene affrontare. Innanzitutto non è una situazione che permarrà sempre così: molte volte i fastidi si attenuano nel tempo. Tipicamente dopo un variabile intervallo di benessere si può ripresentare la sintomatologia. Uno dei sistemi per minimizzare il danno è effettuare un bendaggio compressivo dopo aver applicato un collirio o una pomata a base di antibiotico ( come il Pensulvit). Presto imparerà a riconoscere i primi sintomi della erosione che si sta per ripresentare. Soprattutto di notte, le potrà capitare di avvertire una anomala e dolorosa sensazione di adesione della palpebra all'occhio. Potrà avere la sensazione che aprendo l'occhio si possa strappare qualcosa; in tal caso dovrà delicatamente lubrificare l'occhio con colliri ( come il Nextal) o pomate ed eseguire un bendaggio compressivo. Troverà così un sistema per minimizzare i fastidi che spesso si risolvono in poche ore. Se i fastidi durano a lungo o sono di notevole entità si può pensare di eseguire una PTK laser o delle punture corneali se si individuano delle aree con microcisti epiteliali, causa delle erosioni corneali recidivanti.
Prof. Dr. Vincenzo Orfeo
Direttore U.O.Oculistica Clinica Mediterranea, Napoli
Prof. a contr. Scuola Spec.Oftalmologia Università di Trieste
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 17.3k visite dal 14/01/2014.
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