Retrazione cicatriziale palpebra superiore
Gentili dottori e professionisti di questo forum.
Recentemente a causa di un incidente stradale mia madre(60 anni) ha subito un trauma facciale con perdita di tessuto cutaneo vicino alla palpebra superiore sinistra e conseguente processo cicatriziale che ha causato ben presto una retrazione della stessa palpebra e l'impossibilità di chiuderla, lasciando così scoperto l'occhio con tutti i rischi del caso.
La totalità degli spacialisti e degli oculisti contattati hanno concordato nell'intervenire chirurgicamente con una certa urgenza per sbrogliare il cordone cicatriziale che esecitava trazione sulla palpebra e per fare un innesto cutaneo che compensasse la perdita subita.
Così il 9 maggio si è operata e, a detta del chirugo oftalmoplastico a cui ci siamo rivolti, il tutto è andato alla perfezione.
Il problema è che allo stato attuale cioè a più di un mese e mezzo dall'intervento la funzione palpebrale non è stata riacquistata (..se non in minima parte)ed è presente un accentuato lagoftalmo che costringe mia madre a ricorrere continuamente a pomate umettanti di tutti i tipi e con risultati non sempre positivi a causa di frequenti congiuntiviti.
Quello che vorrei chiedere è se la figura professionale a cui ci siamo rivolti, cioè il chirurgo oftalmoplastico, è indicata per intervenire in questa situazione o se sarebbe stato meglio rivolgersi ad un chirurgo plastico-ricostruttivo e soprattutto vorrei avere, se possibile, qualche nominativo per un eventuale consulto che possa fare chiarezza sulla situazione attuale e cioè se ci sono i margini per un recupero spontano delle funzioni palpebrali o se è necessario reintervenire chirurgicamente per apportare le necessarie migliorie.
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra attenzione.
Cordiali saluti
Recentemente a causa di un incidente stradale mia madre(60 anni) ha subito un trauma facciale con perdita di tessuto cutaneo vicino alla palpebra superiore sinistra e conseguente processo cicatriziale che ha causato ben presto una retrazione della stessa palpebra e l'impossibilità di chiuderla, lasciando così scoperto l'occhio con tutti i rischi del caso.
La totalità degli spacialisti e degli oculisti contattati hanno concordato nell'intervenire chirurgicamente con una certa urgenza per sbrogliare il cordone cicatriziale che esecitava trazione sulla palpebra e per fare un innesto cutaneo che compensasse la perdita subita.
Così il 9 maggio si è operata e, a detta del chirugo oftalmoplastico a cui ci siamo rivolti, il tutto è andato alla perfezione.
Il problema è che allo stato attuale cioè a più di un mese e mezzo dall'intervento la funzione palpebrale non è stata riacquistata (..se non in minima parte)ed è presente un accentuato lagoftalmo che costringe mia madre a ricorrere continuamente a pomate umettanti di tutti i tipi e con risultati non sempre positivi a causa di frequenti congiuntiviti.
Quello che vorrei chiedere è se la figura professionale a cui ci siamo rivolti, cioè il chirurgo oftalmoplastico, è indicata per intervenire in questa situazione o se sarebbe stato meglio rivolgersi ad un chirurgo plastico-ricostruttivo e soprattutto vorrei avere, se possibile, qualche nominativo per un eventuale consulto che possa fare chiarezza sulla situazione attuale e cioè se ci sono i margini per un recupero spontano delle funzioni palpebrali o se è necessario reintervenire chirurgicamente per apportare le necessarie migliorie.
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra attenzione.
Cordiali saluti
[#1]
Oculista
Carissimo,
il chirurgo oftalmoplastico è indicatissimo per l'intervento fatto a sua madre!
L'innesto cutaneo è stato praticato o no?
Nelle perdite di sostanza palpebrali piccole e a spessore parziale si può ricorrere alla chiusura diretta (fino ad ¼ ed 1/3 negli anziani). Se la perdita di sostanza è più vasta si possono utilizzare innesti semplici o composti (cute, cartilagine, muscolo, mucosa). I difetti a tutto spessore possono essere corretti, generalmente, mediante lembi.
Cher intervento ha esguito il chirurgo cui si è rivolta?
Un saluto
il chirurgo oftalmoplastico è indicatissimo per l'intervento fatto a sua madre!
L'innesto cutaneo è stato praticato o no?
Nelle perdite di sostanza palpebrali piccole e a spessore parziale si può ricorrere alla chiusura diretta (fino ad ¼ ed 1/3 negli anziani). Se la perdita di sostanza è più vasta si possono utilizzare innesti semplici o composti (cute, cartilagine, muscolo, mucosa). I difetti a tutto spessore possono essere corretti, generalmente, mediante lembi.
Cher intervento ha esguito il chirurgo cui si è rivolta?
Un saluto
[#2]
Utente
Innanzitutto, grazie per la risposta.
Per quanto riguarda il tipo di operazione tutto quello che sò è che è consistito in un intervento di "plastica a Z" (..mi sembra che queste sono le parole che ha usato il chirurgo...ma non vorrei sbagliare) e nell'innesto cutaneo di pelle presa dalla palpebra destra superiore.
L'innesto quindi è avvenuto ed il tessuto impiantato non è andato in necrosi e anzi allo stato attuale sembra essersi perfettamente stabilizzato.
L'unico dubbio che mi assale è che il quantitativo di cute prelevata potrebbe non essere stata molta o in misura sufficiente a causa di un pregresso intervento di blefaroplastica che ne ha ovviamente ridotto l'entità.
In effetti l'unica incognita che si è riservato di sollevare il chirurgo è proprio il quantitativo di cute impiantato appena sufficiente per eseguire l'operazione, fermo restando che un millimetro o 2 in più non avrebbero guastato!!
A questo punto, vista la scarsa chiusura della palpebra e vista ancora la presenza di zone cicatriziali che continuano ad esercitare trazione sulla palpebra, sarebbe da capire se con un innesto di dimesoini maggiori (..magari prelevato da altri punti che non siamo per forza le palpebre..anche se poi il risultato estetico sarà più scadente ) si possa arrivare alla chiusura completa o se, come mi auguro, l'innesto fatto sia davvero sufficiente e che quindi ci siano ancora buoni margini di recupero.
Ad essere sinceri fino ad ora abbiamo contattato e visto diversi specialisti tra chirurghi plastici, oftalmoplastici ed oculisti..anche dopo l'operazione, tuttavia molti di questi dubbi non sono stati ancora sciolti e prima di fare qualsiasi altra cosa vorrei veramente avere un quadro esaustivo della situazione magari interpellando dottori di vostra fiducia.
Sempre in questo forum ho trovato il nome di un certo dott. Giuseppe Davì di Milano...secondo lei potrebbe fare al caso mio ???
Attendo fiducioso un vostro consiglio e vi ringrazio clorosamente per l'attenzione e il tempo che mi concedete.
Per quanto riguarda il tipo di operazione tutto quello che sò è che è consistito in un intervento di "plastica a Z" (..mi sembra che queste sono le parole che ha usato il chirurgo...ma non vorrei sbagliare) e nell'innesto cutaneo di pelle presa dalla palpebra destra superiore.
L'innesto quindi è avvenuto ed il tessuto impiantato non è andato in necrosi e anzi allo stato attuale sembra essersi perfettamente stabilizzato.
L'unico dubbio che mi assale è che il quantitativo di cute prelevata potrebbe non essere stata molta o in misura sufficiente a causa di un pregresso intervento di blefaroplastica che ne ha ovviamente ridotto l'entità.
In effetti l'unica incognita che si è riservato di sollevare il chirurgo è proprio il quantitativo di cute impiantato appena sufficiente per eseguire l'operazione, fermo restando che un millimetro o 2 in più non avrebbero guastato!!
A questo punto, vista la scarsa chiusura della palpebra e vista ancora la presenza di zone cicatriziali che continuano ad esercitare trazione sulla palpebra, sarebbe da capire se con un innesto di dimesoini maggiori (..magari prelevato da altri punti che non siamo per forza le palpebre..anche se poi il risultato estetico sarà più scadente ) si possa arrivare alla chiusura completa o se, come mi auguro, l'innesto fatto sia davvero sufficiente e che quindi ci siano ancora buoni margini di recupero.
Ad essere sinceri fino ad ora abbiamo contattato e visto diversi specialisti tra chirurghi plastici, oftalmoplastici ed oculisti..anche dopo l'operazione, tuttavia molti di questi dubbi non sono stati ancora sciolti e prima di fare qualsiasi altra cosa vorrei veramente avere un quadro esaustivo della situazione magari interpellando dottori di vostra fiducia.
Sempre in questo forum ho trovato il nome di un certo dott. Giuseppe Davì di Milano...secondo lei potrebbe fare al caso mio ???
Attendo fiducioso un vostro consiglio e vi ringrazio clorosamente per l'attenzione e il tempo che mi concedete.
[#4]
Utente
Le foto dove le posso mandare ??? al suo indirizzo di posta elettrinica???
....per completare il messaggio precedente che avevo accidentalmente inviato incompleto.....
"Ad essere sinceri fino ad ora abbiamo contattato e visto diversi specialisti tra chirurghi plastici, oftalmoplastici ed oculisti..anche dopo l'operazione, tuttavia molti di questi dubbi non sono stati ancora sciolti e prima di fare qualsiasi altra cosa vorrei veramente avere un quadro esaustivo della situazione magari interpellando dottori di vostra fiducia.
Sempre in questo forum ho trovato il nome di un certo dott. Giuseppe Davì di Milano...secondo lei potrebbe fare al caso mio ???
Attendo fiducioso un vostro consiglio e vi ringrazio clorosamente per l'attenzione e il tempo che mi concedete."
....per completare il messaggio precedente che avevo accidentalmente inviato incompleto.....
"Ad essere sinceri fino ad ora abbiamo contattato e visto diversi specialisti tra chirurghi plastici, oftalmoplastici ed oculisti..anche dopo l'operazione, tuttavia molti di questi dubbi non sono stati ancora sciolti e prima di fare qualsiasi altra cosa vorrei veramente avere un quadro esaustivo della situazione magari interpellando dottori di vostra fiducia.
Sempre in questo forum ho trovato il nome di un certo dott. Giuseppe Davì di Milano...secondo lei potrebbe fare al caso mio ???
Attendo fiducioso un vostro consiglio e vi ringrazio clorosamente per l'attenzione e il tempo che mi concedete."
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.5k visite dal 23/06/2008.
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