Sottocorrezione astigmatismo
Gentili Dottori, sono miope ed astigmatico, vorrei un vostro parere sulla prescrizione delle lenti. Faccio prima una breve cronistoria:
1) Primo Oculista Anno 2005
OD: - 2,25 - 0,75 170° OS: - 2 - 1 180°
2) Secondo Oculista Anno 2007 e 2009
OD: - 3 - 0,75 180° OS: - 2,5 -1 180°
OD: - 3,5 -0,75 180° OS: - 3 - 1 180°
Premetto che con questa correzione a parte l'aumento nel tempo della miopia mi sono trovato bene.
3) Terzo Oculista Anno 2013
OD: - 4 -0,25 170° OS: - 3 -0,50 20° TABO
Durante la mia ultima visita l'oculista mi voleva togliere completamente l'Astigmatismo, io mi sono opposto sottolineando che in passato mi sono fidato di un Ottico che mi ha tolto l'Astigmatismo e tempo una settimana ho dovuto rifare le lenti poichè non ci vedevo. L'oculista ha così deciso di abbassarlo di 0,50 per accontentarmi ma io lo stesso non ero molto convinto. Arrivo al dunque, ho voluto comunque dare fiducia all'oculista e così ho fatto le lenti con la nuova correzione. Il risultato è che ci è voluto una settimana per abituarmi, ma ora la mia visione non è buona, gli occhi si affaticano di più, ma soprattutto quando guido di notte i fari delle auto che mi vengono contro mi abbagliano un po troppo. Anche la luminosità del PC mi da fastidio.
Per curiosità mi sono fatto misurare la vista dal macchinario elettronico dell'Ottico ed è risultato:
OD: - 4,75 - 0,50 164° OS: - 3,75 - 0,50 18°
Può essere che per le prossime settimane l'occhio si vada abituando alla nuova correzione? Oppure è necessario ritornare ai vecchi valori di Astigmatismo ed Asse aumentando solo la Miopia?
Grazie.
Cordiali Saluti.
1) Primo Oculista Anno 2005
OD: - 2,25 - 0,75 170° OS: - 2 - 1 180°
2) Secondo Oculista Anno 2007 e 2009
OD: - 3 - 0,75 180° OS: - 2,5 -1 180°
OD: - 3,5 -0,75 180° OS: - 3 - 1 180°
Premetto che con questa correzione a parte l'aumento nel tempo della miopia mi sono trovato bene.
3) Terzo Oculista Anno 2013
OD: - 4 -0,25 170° OS: - 3 -0,50 20° TABO
Durante la mia ultima visita l'oculista mi voleva togliere completamente l'Astigmatismo, io mi sono opposto sottolineando che in passato mi sono fidato di un Ottico che mi ha tolto l'Astigmatismo e tempo una settimana ho dovuto rifare le lenti poichè non ci vedevo. L'oculista ha così deciso di abbassarlo di 0,50 per accontentarmi ma io lo stesso non ero molto convinto. Arrivo al dunque, ho voluto comunque dare fiducia all'oculista e così ho fatto le lenti con la nuova correzione. Il risultato è che ci è voluto una settimana per abituarmi, ma ora la mia visione non è buona, gli occhi si affaticano di più, ma soprattutto quando guido di notte i fari delle auto che mi vengono contro mi abbagliano un po troppo. Anche la luminosità del PC mi da fastidio.
Per curiosità mi sono fatto misurare la vista dal macchinario elettronico dell'Ottico ed è risultato:
OD: - 4,75 - 0,50 164° OS: - 3,75 - 0,50 18°
Può essere che per le prossime settimane l'occhio si vada abituando alla nuova correzione? Oppure è necessario ritornare ai vecchi valori di Astigmatismo ed Asse aumentando solo la Miopia?
Grazie.
Cordiali Saluti.
[#1]
Gent. mo sig.re,
la componente soggettiva ,in qualsiasi tipo di correzione di natura refrattiva, occupa un ruolo significativamente poco importante rispetto alla definizione del difetto oggettivo.
Ovvero l'opinione del paziente. le sue preferenze, la sua maggiore o minore accettazione di una correzione rispetto ad un'altra che sia apparentemente più "forte " o più "leggera" riveveste un ruolo marginale rispetto allacondizione di stabilità visuale che , solo il medico oftalmologo, è in grado di accertare ,con ragionevole precisione.
Noi esaminiamo, per giungere a tale correzione del difetto, la visione binoculare, la motilità oculare,la refrazione cicloplegica, la copresenza di eventuali anomalie posturali o neurologiche.
Al termine di tale esame, che non può prescindere , ovviamente, dall'esame obiettivo delle condizioni oculari p.d., solo allora prescriviamo la correzione ottica che riteniamo più confacente a quello specifico paziente e lo seguiamo fino a che egli/ella non abbia ottenuto una sufficiente compliance con la correzione prescritta.
Eventuali modifiche , ovviamente, sono sempre possibili, nel tempo.
Nel suo caso pertanto le consiglio di affidarsi al suo oculista di riferimento il quale saprà certamente come consigliarla
Cordialità.
DDC
la componente soggettiva ,in qualsiasi tipo di correzione di natura refrattiva, occupa un ruolo significativamente poco importante rispetto alla definizione del difetto oggettivo.
Ovvero l'opinione del paziente. le sue preferenze, la sua maggiore o minore accettazione di una correzione rispetto ad un'altra che sia apparentemente più "forte " o più "leggera" riveveste un ruolo marginale rispetto allacondizione di stabilità visuale che , solo il medico oftalmologo, è in grado di accertare ,con ragionevole precisione.
Noi esaminiamo, per giungere a tale correzione del difetto, la visione binoculare, la motilità oculare,la refrazione cicloplegica, la copresenza di eventuali anomalie posturali o neurologiche.
Al termine di tale esame, che non può prescindere , ovviamente, dall'esame obiettivo delle condizioni oculari p.d., solo allora prescriviamo la correzione ottica che riteniamo più confacente a quello specifico paziente e lo seguiamo fino a che egli/ella non abbia ottenuto una sufficiente compliance con la correzione prescritta.
Eventuali modifiche , ovviamente, sono sempre possibili, nel tempo.
Nel suo caso pertanto le consiglio di affidarsi al suo oculista di riferimento il quale saprà certamente come consigliarla
Cordialità.
DDC
Dr. DANIELE DI CLEMENTE
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.1k visite dal 11/11/2013.
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