In seguito sono andata avanti con vari tipi di colliri fino a fare l'intervento di cataratta
gentilissimi medici,sono una donna di 47 anni. da 3 anni mi hanno riscontrato il glaucoma ad angolo chiuso ad entrambi gli occhi e ho fatto subito l'iridotomia yag laser. in seguito sono andata avanti con vari tipi di colliri fino a fare l'intervento di cataratta all'occhio sin. per circa 3 mesi il tono era sotto controllo fino a quando divento allergica ai beta-bloccanti e sospendendo tali colliri il tono aumenta fino a toccare 45 a destra e 39 a sinistra. premetto che continuavo a mettere il glaunorm per 4 volte e in sostituzione al combigan mettevo il lumigan solo la sera. il 24 aprile faccio la cataratta all'occhio destro, mentre a sin l'angolo è chiuso e la camera è bassa, sembra che a destra vada meglio, dicono che la camera è più aperta (ma solo per poco). a distanza di un mese dall'intervento, il tono arriva a 24 a sin e 34 a des. mi prospettano l'intervento di vitrectomia creando dei forellini per il deflusso dell'umore aqueo, escludendo la trabeculectomia in quanto peggiorerebbe la situazione spingendo la camera più giù. ora non vi dico la preoccupazione che ho in merito a questo intervento siccome sono un soggetto ansioso. il mio oculista non mi spiega la riuscita, il pericolo e se si risolve definitivamente il problema. vorrei dei chiarimenti in proposito, solo sapendo a cosa vado incontro posso affrontare l'intervento con meno ansia decidendo se farlo in anestesia locale o generale.gradirei una risposta se possibile subito, il ricovero è per venerdì 13 e l'intervento il 17 o 18 di giugno vi ringrazio anticipatamente. signora giovanna donatiello.
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Gentile signora,
l'intervento di cataratta di solito porta ad una stabile retrocessione del piano irideo e quindi all'apertura dell'angolo, in quanto il cristallino artificiale occupa meno spazio di quello naturale.
Il fatto che il suo angolo sia ancora chiuso porta a pensare che gli Specialisti che la hanno in cura abbiano ragione nell'indicare la vitrectomia come soluzione definitiva, perché non ci può essere altro che il vitreo, eventualmente gonfiato da anomali accumuli di umor acqueo, a spingere in avanti l'iride.
Per una vitrectomia semplice, che dura mediamente 40-50 minuti, io di solito consiglio l'anestesia retrobulbare e riservo la generale a quelli che si pensa non siano in grado di collaborare. I pazienti mi riferiscono che non si sente assolutamente nulla. Il penultimo che ho operato ha russato rumorosamente per dieci minuti.
Come tutti gli interventi ha una serie di possibili complicazioni, ma meno frequenti di quelle che possono verificarsi dopo la trabeculectomia (che peraltro difficilmente risolverebbe il problema in quanto il vitreo potrebbe bloccare la via di deflusso).
Le faccio i miei auguri per la miglior riuscita dell'intervento
l'intervento di cataratta di solito porta ad una stabile retrocessione del piano irideo e quindi all'apertura dell'angolo, in quanto il cristallino artificiale occupa meno spazio di quello naturale.
Il fatto che il suo angolo sia ancora chiuso porta a pensare che gli Specialisti che la hanno in cura abbiano ragione nell'indicare la vitrectomia come soluzione definitiva, perché non ci può essere altro che il vitreo, eventualmente gonfiato da anomali accumuli di umor acqueo, a spingere in avanti l'iride.
Per una vitrectomia semplice, che dura mediamente 40-50 minuti, io di solito consiglio l'anestesia retrobulbare e riservo la generale a quelli che si pensa non siano in grado di collaborare. I pazienti mi riferiscono che non si sente assolutamente nulla. Il penultimo che ho operato ha russato rumorosamente per dieci minuti.
Come tutti gli interventi ha una serie di possibili complicazioni, ma meno frequenti di quelle che possono verificarsi dopo la trabeculectomia (che peraltro difficilmente risolverebbe il problema in quanto il vitreo potrebbe bloccare la via di deflusso).
Le faccio i miei auguri per la miglior riuscita dell'intervento
Dr. Federico Friede
http://www.friede.it
[#2]
Utente
grazie per la risposta tempestiva, mi rimangono ancora dei dubbi a tal proposito: se dalle percentuali da voi in possesso si elimina definitivamente il problema del glaucoma, se dovrò mettere ancora colliri o basterà l'intervento per eliminare l'ipertono, e dopo l'intervento avrò una vita normale o se ci saranno degli accorgimenti da adottare per sempre? sarò seguita dal professor sborgia al policlinico di bari. sto in buone mani?
[#3]
Cara signora,
lei è senz'altro in buone mani. Un occhio sottoposto a vitrectomia è un occhio normale che non richiede particolari cautele, dopo la fine del decorso postoperatorio.
Non è scontato che il problema dell'ipertono sarà risolto senza necessità di terapia medica, ma il ragionamento che sta alla base della decisione di eseguire l'intervento è corretto, quindi ci si attende un risultato positivo.
Cordiali saluti
lei è senz'altro in buone mani. Un occhio sottoposto a vitrectomia è un occhio normale che non richiede particolari cautele, dopo la fine del decorso postoperatorio.
Non è scontato che il problema dell'ipertono sarà risolto senza necessità di terapia medica, ma il ragionamento che sta alla base della decisione di eseguire l'intervento è corretto, quindi ci si attende un risultato positivo.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
gentilissimo dottor friede, la ringrazio per la collaborazione, vorrei poterle dire che sono tranquilla nell'affrontare questo intervento ma non è così ma in ogni modo mi sembra che sia normale.non so se è complicato o è come si usa dire di routine. la paura maggiore è quella di perdere l'occhio perchè qualcosa andrà storto (non per incapacità dei medici ma di come si comporterà l'occhio). quando tornerò dall'ospedale sicuramente le farò sapere comè andata e spero tantissimo che le posso dare notizie positive. grazie ancora
[#8]
Cara signora,
capirà bene che non posso assicurarle che tutto andrà per il meglio con assoluta certezza. Non potrei farlo neanche se fossi io ad operarla, si figuri se posso farlo conoscendo il suo caso solo attraverso questo forum.
In medicina non esiste la certezza assoluta, esiste però la fiducia.
Quello che si fa in medicina è di valutare il rapporto rischio beneficio. Quale è il beneficio che ci si attende? La riduzione della pressione per evitare la cecità. Quale è il rischio? Quello connesso ad ogni altra vitrectomia. I Medici che la seguono le illustreranno, se non lo hanno già fatto, le possibili complicazioni dell'intervento.
Il bilancio è del tutto a favore del beneficio, non crede?
Io le ripeto che la vitrectomia è una buona soluzione, che è un intervento di routine per qualunque chirurgo vitreoretinico, che i presupposti per una buona soluzione del suo problema ci sono, che l'alternativa (non operare) è assolutamente peggiore.
Attendo sue (BUONE) notizie!
capirà bene che non posso assicurarle che tutto andrà per il meglio con assoluta certezza. Non potrei farlo neanche se fossi io ad operarla, si figuri se posso farlo conoscendo il suo caso solo attraverso questo forum.
In medicina non esiste la certezza assoluta, esiste però la fiducia.
Quello che si fa in medicina è di valutare il rapporto rischio beneficio. Quale è il beneficio che ci si attende? La riduzione della pressione per evitare la cecità. Quale è il rischio? Quello connesso ad ogni altra vitrectomia. I Medici che la seguono le illustreranno, se non lo hanno già fatto, le possibili complicazioni dell'intervento.
Il bilancio è del tutto a favore del beneficio, non crede?
Io le ripeto che la vitrectomia è una buona soluzione, che è un intervento di routine per qualunque chirurgo vitreoretinico, che i presupposti per una buona soluzione del suo problema ci sono, che l'alternativa (non operare) è assolutamente peggiore.
Attendo sue (BUONE) notizie!
[#9]
Utente
gentilissimo dott friede, ieri mi hanno dimessa dall'ospedale, l'intervento è andato bene anche se per avere un risultato migliore ne hanno dovuti fare tre contemporaneamente. vitrectomia, trabeculectomia, e apertura congiuntivale inferotemporale e la preparazione dello sportello sclerale.la novità è stata che non ha fatto effetto l'anestesia locale, il chirurgo vedendo la sofferenza che provavo voleva sospendere e farla un'altro giorno in anestesia totale.ho voluto che proseguisse pensando che prima o poi l'anestesia facesse effetto più andava avanti e meno potevo dire di fermarsi. è stato atroce ho provato torture inimmaginabili, alla fine il chirurgo ha detto che se dovrò fare l'altro occhio mi farà la totale. ora spero solo che l'intervento sia servito a eliminare definitivamente il problema, in questi giorni l'occhio operato il tono variava da 8 a 12. l'altro occhio con la stessa terapia di prima il tono è sceso da 40 a 14. c'è la probabilità che con l'intervento ad un occhio si possa mettere a posto anche l'altro? grazie ancora per tutto
[#10]
Cara signora,
rientro oggi dalle ferie, da questo deriva il ritardo nella risposta. Sono contento che sia andato tutto per il meglio, a parte il dolore. E' stata coraggiosa. L'anestesia generale per l'altro occhio è doverosa. In merito alla sua ultima domanda: no, l'intervento che Lei ha subito non ha alcun effetto sull'altro occhio.
Mi faccia sapere il risultato dei prossimi controlli.
Cordiali saluti
rientro oggi dalle ferie, da questo deriva il ritardo nella risposta. Sono contento che sia andato tutto per il meglio, a parte il dolore. E' stata coraggiosa. L'anestesia generale per l'altro occhio è doverosa. In merito alla sua ultima domanda: no, l'intervento che Lei ha subito non ha alcun effetto sull'altro occhio.
Mi faccia sapere il risultato dei prossimi controlli.
Cordiali saluti
[#11]
Utente
gentilissimo dott. friede, dopo tanti patemi mi sono regalata una vacanza di 2 mesi in campagna. nel frattempo ho continuato a fare i dovuti controlli per quanto riguarda il dopo intervento. il tono all'occhio operato( SINISTRO) oscilla da 16 di mattina a 12 il pomeriggio, senza l'ausilio di nessun collirio. il fatto strano è, con la stessa terapia di quando il tono era arrivato a 45, l'occhio DESTRO si mantiene a 12-15 di tono. dai controlli è stato riscontrato lo spostamento del cristallino sinistro (già sostituiti tutti e due prima dell'intervento) questo mi dà un pò di problemi, il chirurgo dice che non si deve intervenire ne ora ne tra anni, potrebbe compromettersi l'intervento. il mio oculista vuole metterlo a posto con una spatolina assicurandomi che non ci sono rischi.CHE FARE? inoltre vorrei risostituire il cristallino metterlo graduato a entrambi gli occhi per correggere la miopia (3)perchè non sopporto assolutamente gli occhiali tutto il giorno,( le assicuro non si tratta di estetica). l'intervento per la miopia sarebbe più invasivo o potrei fare quello? la ringrazio di vero cuore per la disponibilità dimostrata. a presto.giovanna
[#12]
Cara Giovanna,
segua assolutamente il consiglio del chirurgo: solo lui sa come è esattamente la situazione anatomica dell'occhio e spostare o cambiare un cristallino artificiale è sempre una cosa estremamente difficile e rischiosa, altro che spatolina!
Il tono dell'occhio destro ha del miracoloso, sono felice per lei.
Quanto ai problemi di vista lei deve cambiare radicalmente prospettiva: la vista che ha attualmente è un dono e deve abituarsi ai disagi che le provoca, perché l'alternativa è infinitamente peggiore.
Correggendo la miopia dovrebbe comunque usare gli occhiali per vicino. Personalmente le sconsiglio di affrontare qualsiasi intervento non necessario, ed in particolare escluderei la sostituzione del cristallino artificiale ed il laser per la miopia, che potrebbero rovinare il delicato equilibrio che i suoi occhi hanno attualmente.
Si dia tempo per abituarsi alla situazione, ricordi che c'è chi porta occhiali da una vita, e cerchi di VEDERE il bicchiere mezzo pieno: ogni decimo di vista è un decimo guadagnato vista la gravissima situazione di partenza.
Cordiali saluti
segua assolutamente il consiglio del chirurgo: solo lui sa come è esattamente la situazione anatomica dell'occhio e spostare o cambiare un cristallino artificiale è sempre una cosa estremamente difficile e rischiosa, altro che spatolina!
Il tono dell'occhio destro ha del miracoloso, sono felice per lei.
Quanto ai problemi di vista lei deve cambiare radicalmente prospettiva: la vista che ha attualmente è un dono e deve abituarsi ai disagi che le provoca, perché l'alternativa è infinitamente peggiore.
Correggendo la miopia dovrebbe comunque usare gli occhiali per vicino. Personalmente le sconsiglio di affrontare qualsiasi intervento non necessario, ed in particolare escluderei la sostituzione del cristallino artificiale ed il laser per la miopia, che potrebbero rovinare il delicato equilibrio che i suoi occhi hanno attualmente.
Si dia tempo per abituarsi alla situazione, ricordi che c'è chi porta occhiali da una vita, e cerchi di VEDERE il bicchiere mezzo pieno: ogni decimo di vista è un decimo guadagnato vista la gravissima situazione di partenza.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 11.4k visite dal 07/06/2008.
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