Lacrime artificiali ed escavazione...

Gentili medici,
chiedo pazienza se sono ancora qui a chiedere consigli: un mese fa ho eseguito una visita oculistica presso l'ospedale con misurazione pressione oculare e controllo del fundus oculare... Ennesima visita dovuta dai miei persistenti problemi di dolore/secchezza oculare e percezione di luci strane...
La dottoressa mi disse di stare assolutamente tranquilla che era tutto apposto e per il mio problema di occhi secchi e di dolore ad aprire la palpebra durante la notte mi ha consigliato il collirio:"Diclofil"...
Ho un dubbio: sono tornata a leggere il referto dove nella voce:
FOO leggo: papilla rosea a margini netti, accentuazione dell'escavazione fisiologica... Ecco quest'ultima frase cosa significa?
La dottoressa non mi ha detto nulla, ma parlando con mia sorella alla quale hanno detto che ha un inizio di glaucoma dato da un'escavazione accentuata (lei non sapeva dirmi i termini esatti) ho ora paura possa trattarsi anche per me di questo, anche se è la prima volta dopo molte visite fatte ultimamente che compare questa dicitura e aggiungo la dottoressa non avermi detto nulla in particolare. Aggiungo che la pressione in entrambi gli occhi risultava di 12...
L'altra domanda è che non chiesi per quanto potevo usare quel collirio, se devo fare delle pause o cambiarlo, anche perchè purtroppo di notte mi rimane questo fastidio, a volte anche di giorno ma ci son mattine che aprire la palpebra mi sembra come se si strappasse e prima di muovere gli occhi devo sbattere e aspettare poichè avverto dolore.
Grazie infinite per la Vostra immensa disponibilità...
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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima,
la papilla ottica rappresenta il punto in cui le fibre nervose, che sono distribuite sull'intera superficie retinica e che trasportano l'informazione visiva raccolta dai fotorecettori, convergono per formare il nervo ottico ed uscire dal bulbo oculare. Nel punto di uscita dal bulbo oculare tali fibre nervose attraversano la lamina cribrosa, una struttura formata da maglie di tessuto connettivale disposte a reticolo che è un punto paricolarmente delicato di interfaccia tra la stessa e le fibre che l'attraversano.
Tale pailla ottica o testa del nervo ottico o disco ottico è complanare al piano retinico,ha margini ben identificabli ed una piccola depressione al suo centro,con valori morfodimensionali ben conosciuti,detta appunto "escavazione fisiologica della Testa del Nervo Ottico".
Esistono escavazioni più o meno aumentate ma ancora fisiologiche perchè caratteristiche dell'individuo,coonnatali e non varianti sine die.
Importante è che tale escavazione NON AUMENTI NEL TEMPO in maniera OGGETTIVABILE,perchè questo è un segno del glaucoma.
La papilla ottica rappresenta il punto in cui le fibre nervose, che sono distribuite sull'intera superficie retinica e che trasportano l'informazione visiva raccolta dai fotorecettori, convergono per formare il nervo ottico ed uscire dal bulbo oculare. Nel punto di uscita dal bulbo oculare tali fibre nervose attraversano la lamina cribrosa, una struttura formata da maglie di tessuto connettivale disposte a reticolo che se alterate nella loro architettura possono costituire un elemento di compressione meccanica alla base dell'insorgenza del danno glaucomatoso. La sofferenza e la conseguente atrofia delle fibre nervose retiniche si estrinseca clinicamente con evidenti alterazioni morfofunzionali tipiche della malattia glaucomatosa.
Dal punto di vista morfologico assistiamo ad una serie di modificazioni della papilla ottica, costituite da un progressivo pallore ed assottigliamento del tessuto nervoso causato dalla riduzione del numero delle cellule nervose ben evidenziabile mediante esame oftalmoscopico. Dal punto di vista funzionale la perdita di fibre nervose comporta l'interruzione del trasporto del segnale visivo proveniente da determinate regioni della retina corrispondenti a relative regioni del campo visivo.
Quindi il consiglio che dò è di non preoccuparsi affatto che ci sia un aumento dell'escavazione fisiologica,ma che tale escavazione aumenti progressivamente nel tempo!
Si faccia oggetivare il suo CUP/DISK RATIO,lo controlli nel tempo e segua i CONSIGLI DEL SUO OCULISTA!!!!!
Un saluto
[#2]
Utente
Utente
Grazie per la temprestiva ed esaustiva risposta, forse il dubbio mi è sorto proprio per il fatto che non mi avevano mai detto prima dell'accentuazione dell'escavazione per questo ho pensato ad un inizio...
Farò come dice, intanto la ringrazio e se posso permettermi le chiederei se il collirio dicloftil posso usarlo tranquillamente per tempi prolungati come lacrime artificiali...
Grazie ancora e buon lavoro
[#3]
Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima,
in questi siti noi non usiamo nomi commerciali dei prodotti!
Comunque il prodotto da lei nomina to è un antinfiammatorio non stroideo e non una lacrima artificiale!
Un saluto
[#4]
Utente
Utente
Grazie...
infatti è per questo che ho posto la domanda: ho letto sul foglietto illustrativo il principio attivo e non capivo perchè la dottoressa mi disse "Adesso le do' delle lacrime artificiali" e poi invece si tratta di questo... Magari un errore o la fretta degli ospedali in cui si visitano un sacco di pazienti... insomma...
Credo che proverò ad usare delle lacrime artificiali in gel per la notte e lascerò da parte questo prodotto dopo un mese di utilizzo... (periodo oltre al quale per altro scade).
Grazie ancora per il consulto e la gentilezza dimostratami, auguro nuovamente buon lavoro e buona giornata.
[#5]
Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
OK,
ha compreso TUTTO!!
Mi faccia sapere.
Un saluto
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