In particolare all'igiene oculare
Buongiorno.
chiedo gentilmente un'opinione in merito ad un problema che, seppur non gravissimo, sta diventando decisamente seccante.
Nel mese di dicembre 2005 mi e' spuntato il mio primo calazio, esattamente al centro della palpebra superiore sinistra. E' iniziato come un semplice orzaiolo, trattato con pomata antibiotica fornitami in farmacia, che ha poi deciso di "mettere radici" e diventare la classica ciste. con il passare del tempo, nonostante impacchi caldi, creme, colliri, non faceva che ingrandirsi e infiammarsi. sono stata visitata da un oculista che ha cercato di "spremerlo" ottenendo solo un'ulteriore infiammazione e consigliandomi l'asportazione chirurgica. preso appuntamento con un chirurgo plastico, nel giro di qualche giorno, negli stessi tempi e modalita' del primo, me ne e' spuntato un altro nell'altro occhio. durante l'intervento li ho quindi fatti asportare entrambi. io allora non lo sapevo, ma in quel mese di dicembre e' iniziata un'odissea infinita che mi tormenta tutt'oggi: i calazi non fanno che formarsi e riformarsi, sia in punti nuovi che in quelli appena operati. tra due settimane ho l'appuntamento (sempre dallo stesso chirurgo plastico, che ormai mi segue fedelmente) per togliere il settimo e l'ottavo calazio, che si trovano in entrambe le palpebre inferiori e che sarebbero GIA' stati rimossi (forse non completamente?) con un precedente intervento del mese scorso. a questa situazione si aggiunge che, a seguito dell'ultimo recente intervento, il recupero e' stato molto piu' lento del solito. mi ritrovo infatti con le palpebre rosse, gonfie, doloranti, perdono le ciglia, di notte le ritrovo appiccicate e incrostate e talvolta ci sono piccole "squamette" sul bordo palpebrale. credo di aver provato ogni crema antibiotica presente sulla faccia della terra e il risultato e' che ora ho sviluppato una sorta di ipersensibilita' a molte di queste, che mi fa bruciare e lacrimare gli occhi e irritare anche il naso ogni volta che ne applico una.
il chirurgo in questione mi ha suggerito diverse spiegazioni:
- predisposizione naturale: infatti sia mia madre che mio fratello maggiore hanno avuto calazi in passato, curati chirurgicamente, ma solo 2 o 3... non ci tengo a detenere questo primato familiare!
- squilibri ormonali: ho fatto esami ormonali e per la tiroide e risulta tutto nei limiti della norma
- problemi alimentari: ma ho smesso da tempo di eccedere in grassi e zuccheri, per abbracciare un'alimentazione piu' salutare ricca di frutta e verdura.
mi ha inoltre suggerito di cercare il vaccino "antistreptococcico" che, in un altro suo paziente, nelle mie stesse condizioni, avrebbe risolto completamente il problema. ma mi ha anche detto che e' fuori produzione, come posso procurarmelo allora?
altri dati che potrebbero essere significativi: ho 23 anni; cerco di svolgere vita sana e presto molta attenzione all'igiene personale, in particolare all'igiene oculare; non soffro ne' ho mai sofferto di acne e pelle e capelli non sono particolarmente grassi; per lavoro passo 8 ore e mezza al giorno attaccata ad uno schermo, inoltre nel tempo libero mi piace molto leggere, ma questo affatica decisamente la vista e mi porta ad avere spesso occhi gonfi e stanchi; attualmente attraverso un periodo di particolare stress, ma ho notato che i calazi spuntano indipendentemente dal mio grado di rilassatezza (persino durante una vacanza al mare!); la mia vista non e' mai stata perfetta, mi hanno diagnosticato 6/10 (causa ipermetropia) di vista dall'occhio sinistro e 10/10 dal destro, porto infatti gli occhiali per supplire questo squilibrio; soffro inoltre di miodesopsie che vanno peggiorando di anno in anno.
ringrazio per la cortese attenzione e spero in una risposta che possa aiutarmi a risolvere questi fastidi che, credetemi, stanno decisamente diventando un problema anche a livello psicologico.
grazie mille!
chiedo gentilmente un'opinione in merito ad un problema che, seppur non gravissimo, sta diventando decisamente seccante.
Nel mese di dicembre 2005 mi e' spuntato il mio primo calazio, esattamente al centro della palpebra superiore sinistra. E' iniziato come un semplice orzaiolo, trattato con pomata antibiotica fornitami in farmacia, che ha poi deciso di "mettere radici" e diventare la classica ciste. con il passare del tempo, nonostante impacchi caldi, creme, colliri, non faceva che ingrandirsi e infiammarsi. sono stata visitata da un oculista che ha cercato di "spremerlo" ottenendo solo un'ulteriore infiammazione e consigliandomi l'asportazione chirurgica. preso appuntamento con un chirurgo plastico, nel giro di qualche giorno, negli stessi tempi e modalita' del primo, me ne e' spuntato un altro nell'altro occhio. durante l'intervento li ho quindi fatti asportare entrambi. io allora non lo sapevo, ma in quel mese di dicembre e' iniziata un'odissea infinita che mi tormenta tutt'oggi: i calazi non fanno che formarsi e riformarsi, sia in punti nuovi che in quelli appena operati. tra due settimane ho l'appuntamento (sempre dallo stesso chirurgo plastico, che ormai mi segue fedelmente) per togliere il settimo e l'ottavo calazio, che si trovano in entrambe le palpebre inferiori e che sarebbero GIA' stati rimossi (forse non completamente?) con un precedente intervento del mese scorso. a questa situazione si aggiunge che, a seguito dell'ultimo recente intervento, il recupero e' stato molto piu' lento del solito. mi ritrovo infatti con le palpebre rosse, gonfie, doloranti, perdono le ciglia, di notte le ritrovo appiccicate e incrostate e talvolta ci sono piccole "squamette" sul bordo palpebrale. credo di aver provato ogni crema antibiotica presente sulla faccia della terra e il risultato e' che ora ho sviluppato una sorta di ipersensibilita' a molte di queste, che mi fa bruciare e lacrimare gli occhi e irritare anche il naso ogni volta che ne applico una.
il chirurgo in questione mi ha suggerito diverse spiegazioni:
- predisposizione naturale: infatti sia mia madre che mio fratello maggiore hanno avuto calazi in passato, curati chirurgicamente, ma solo 2 o 3... non ci tengo a detenere questo primato familiare!
- squilibri ormonali: ho fatto esami ormonali e per la tiroide e risulta tutto nei limiti della norma
- problemi alimentari: ma ho smesso da tempo di eccedere in grassi e zuccheri, per abbracciare un'alimentazione piu' salutare ricca di frutta e verdura.
mi ha inoltre suggerito di cercare il vaccino "antistreptococcico" che, in un altro suo paziente, nelle mie stesse condizioni, avrebbe risolto completamente il problema. ma mi ha anche detto che e' fuori produzione, come posso procurarmelo allora?
altri dati che potrebbero essere significativi: ho 23 anni; cerco di svolgere vita sana e presto molta attenzione all'igiene personale, in particolare all'igiene oculare; non soffro ne' ho mai sofferto di acne e pelle e capelli non sono particolarmente grassi; per lavoro passo 8 ore e mezza al giorno attaccata ad uno schermo, inoltre nel tempo libero mi piace molto leggere, ma questo affatica decisamente la vista e mi porta ad avere spesso occhi gonfi e stanchi; attualmente attraverso un periodo di particolare stress, ma ho notato che i calazi spuntano indipendentemente dal mio grado di rilassatezza (persino durante una vacanza al mare!); la mia vista non e' mai stata perfetta, mi hanno diagnosticato 6/10 (causa ipermetropia) di vista dall'occhio sinistro e 10/10 dal destro, porto infatti gli occhiali per supplire questo squilibrio; soffro inoltre di miodesopsie che vanno peggiorando di anno in anno.
ringrazio per la cortese attenzione e spero in una risposta che possa aiutarmi a risolvere questi fastidi che, credetemi, stanno decisamente diventando un problema anche a livello psicologico.
grazie mille!
[#1]
Oculista
Carissima,
il calazio è una flogosi granulomatosa di una ghiandola di Meibomio, il cui dotto escretore risulta ostruito. Questo tipo di infiammazione è un processo cronico ed i sintomi sono incredibilmente lievi, se si esclude la sensazione di peso palpebrale o di fastidio per la presenza di “qualcosa” sull’occhio.
oltre quelli ovviamente estetici e quindi oggettivi.
IGIENE OCULARE
La prima efficace barriera difensiva dell’occhio è formata da
palpebre, ciglia e lacrime che “ lavano” la gran parte delle
sostanze o dei batteri che cercano di aggredire la superficie
oculare. Il lisozima contenuto nel film lacrimale è un potente
agente antibatterico.
Tuttavia è necessario adottare diverse norme igieniche per
ridurre il carico batterico locale e ,di conseguenza,il rischio di
infezione.
• L’igiene oculare quotidiana: lavare accuratamente le mani
e lavare delicatamente la regione perioculare due volte al
giorno. Utilizzare,durante ogni patologia oculare in atto, garze
sterili medicate preconfezionate.
L'evoluzione del calazio è condizionata dalla possibilità della ghiandola di svuotarsi, se ciò avviene, può guarire spontaneamente; l' applicazione ripetuta nel corso della giornata di impacchi caldi agevola questo processo. Se si associa una blefarite significativa, può essere utile un antibioticoterapia topica.
Quando il trattamento conservativo fallisce si ricorre all' infiltrazione di 0.05-0.2 ml di Triamcinolone 5 mg/dL, che determina la guarigione delle lesioni entro 1 o 2 settimane, questo approccio terapeutico si è dimostrato più efficace rispetto al solo trattamento
conservativo.
In ultimo si può ricorrere al curettage transcongiuntivale del granuloma. Qualunque sia la scelta terapeutica è bene tenere presente
che la presenza di calazi a livello della palpebra superiore può determinare un transitorio appiattimento della porzione centrale della cornea con conseguente diminuzione del visus, peraltro reversibile a seguito della guarigione. I soggetti affetti da calaziosi vanno educati ad una accurata e giornaliera detersione della rima palpebrale per la possibilità che il fenomeno si ripresenti; oltre a questo provvedimento di base, deve essere messo in opera quanto necessario per la terapia della patologia di fondo (Dermatite seborroica,rosacea) quando presente.
Inoltre devono essere fatti esami dell'apparato gastroenterico,perchè ci possono essere problematiche di alterato transito,colecistopatie etc.etc.Quindi è bene controllare funzionalità epatica,alterazioni della colecisti e dell'intestino e/o del colon,alterazioni ormonali spontanee o iatrogene(uso della pillola in soggetti predisposti)!!
Un saluto
il calazio è una flogosi granulomatosa di una ghiandola di Meibomio, il cui dotto escretore risulta ostruito. Questo tipo di infiammazione è un processo cronico ed i sintomi sono incredibilmente lievi, se si esclude la sensazione di peso palpebrale o di fastidio per la presenza di “qualcosa” sull’occhio.
oltre quelli ovviamente estetici e quindi oggettivi.
IGIENE OCULARE
La prima efficace barriera difensiva dell’occhio è formata da
palpebre, ciglia e lacrime che “ lavano” la gran parte delle
sostanze o dei batteri che cercano di aggredire la superficie
oculare. Il lisozima contenuto nel film lacrimale è un potente
agente antibatterico.
Tuttavia è necessario adottare diverse norme igieniche per
ridurre il carico batterico locale e ,di conseguenza,il rischio di
infezione.
• L’igiene oculare quotidiana: lavare accuratamente le mani
e lavare delicatamente la regione perioculare due volte al
giorno. Utilizzare,durante ogni patologia oculare in atto, garze
sterili medicate preconfezionate.
L'evoluzione del calazio è condizionata dalla possibilità della ghiandola di svuotarsi, se ciò avviene, può guarire spontaneamente; l' applicazione ripetuta nel corso della giornata di impacchi caldi agevola questo processo. Se si associa una blefarite significativa, può essere utile un antibioticoterapia topica.
Quando il trattamento conservativo fallisce si ricorre all' infiltrazione di 0.05-0.2 ml di Triamcinolone 5 mg/dL, che determina la guarigione delle lesioni entro 1 o 2 settimane, questo approccio terapeutico si è dimostrato più efficace rispetto al solo trattamento
conservativo.
In ultimo si può ricorrere al curettage transcongiuntivale del granuloma. Qualunque sia la scelta terapeutica è bene tenere presente
che la presenza di calazi a livello della palpebra superiore può determinare un transitorio appiattimento della porzione centrale della cornea con conseguente diminuzione del visus, peraltro reversibile a seguito della guarigione. I soggetti affetti da calaziosi vanno educati ad una accurata e giornaliera detersione della rima palpebrale per la possibilità che il fenomeno si ripresenti; oltre a questo provvedimento di base, deve essere messo in opera quanto necessario per la terapia della patologia di fondo (Dermatite seborroica,rosacea) quando presente.
Inoltre devono essere fatti esami dell'apparato gastroenterico,perchè ci possono essere problematiche di alterato transito,colecistopatie etc.etc.Quindi è bene controllare funzionalità epatica,alterazioni della colecisti e dell'intestino e/o del colon,alterazioni ormonali spontanee o iatrogene(uso della pillola in soggetti predisposti)!!
Un saluto
[#2]
Ex utente
Gentilissimo Dott.Siravo,
la ringrazio per la cortese e celere risposta.
purtroppo, come dicevo, presto gia' moltissima attenzione all'igiene oculare: non tocco mai gli occhi se prima non ho accuratamente pulito le mani e li detergo mane e sera con quadratini di garze sterili imbevuti di semplice acqua tiepida. dopo gli interventi, per sicurezza, utilizzo acqua fisiologica che mi viene fornita direttamente dal mio medico. inoltre non mi trucco mai ne' l'occhio ne' la palpebra ne' le ciglia, per evitare contatti anche di minimo rischio. in periodi di particolare stanchezza o irritazione applico impacchi di camomilla, dopo aver fatto bollire l'acqua.
onestamente, non saprei cosa fare piu' di cosi'...
mi interessa invece l'eventualita' che sia tutto di origine gastroenterica. che tipo di esami dovrei richiedere?
ringrazio ancora e auguro una buona giornata!
la ringrazio per la cortese e celere risposta.
purtroppo, come dicevo, presto gia' moltissima attenzione all'igiene oculare: non tocco mai gli occhi se prima non ho accuratamente pulito le mani e li detergo mane e sera con quadratini di garze sterili imbevuti di semplice acqua tiepida. dopo gli interventi, per sicurezza, utilizzo acqua fisiologica che mi viene fornita direttamente dal mio medico. inoltre non mi trucco mai ne' l'occhio ne' la palpebra ne' le ciglia, per evitare contatti anche di minimo rischio. in periodi di particolare stanchezza o irritazione applico impacchi di camomilla, dopo aver fatto bollire l'acqua.
onestamente, non saprei cosa fare piu' di cosi'...
mi interessa invece l'eventualita' che sia tutto di origine gastroenterica. che tipo di esami dovrei richiedere?
ringrazio ancora e auguro una buona giornata!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.2k visite dal 05/06/2008.
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