Chirurgia refrattiva: tecniche, tempi di recupero e controindicazione

Buongiorno,
premetto che sono ancora all’inizio dell’iter che mi porterà a sostenere, se risultassi dionea, l’operazione di chirurgia refrattiva per correggere una forte miopia ( - 11 o.s., - 10,50 o.d.) ed un medio astigmatismo (- 2,25 o.s., - 2,25 o.d). Ho fissati due appuntamenti con specialisti per la fine del prossimo mese. Nel frattempo però vorrei documentarmi.
Ho 28 anni, ho iniziato ad avere problemi di vista dall’età di sei anni. Attualmente il mio difetto è complessivamente stabile: i controlli annuali a cui mi sottopongo raramente rilevano dei peggioramenti ed in ogni caso si tratta di minime differenze.
Vengo alle mie domande:
1) c’è una tecnica preferibile alle altre, per tempi di recupero e risultati? In particolare sui tempi di recupero è possibile fare una stima approssimativa su tempi necessari per tornare a leggere e studiare?
2) molte persone, dopo essersi sottoposte all’intervento, lamentano una scarsa qualità della vista (es. difficoltà visive di notte, luci sfocate, sdoppiamento della vista ecc.). Tali “effetti collaterali” da cosa dipendono? variano da soggetto a soggetto? sono maggiori se vengono utilizzate alcune tecniche piuttosto che altre? sono definitivi? Ho sentito esperienze di persone che a distanza di molti mesi dall'operazione non avevano ancora recuperato un uso ottimale della vista tanto da risultar loro impedita le guida notturna, la lettura di libri con caratteri piccoli ecc. Non capisco se questi episodi siano casi marginali o si tratti dei normali tempi di recupero post operatori.
3) c’è la possibilità che con l’intervento non si riesca a correggere completamente il difetto? tale rischio è maggiore per i casi, come il mio, in cui il difetto è sensibile?
4) c’è la possibilità che con il tempo si abbia una nuova regressione? in questo senso può influire il fatto che, per lavoro, io passi anche dieci ore al computer?
Ringrazio per l’attenzione prestatami. Saluti.
[#1]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
Gent.ma,
le rispondo dopo ogni domanda:

1) c’è una tecnica preferibile alle altre, per tempi di recupero e risultati?
NEL SUO CASO L'INTERVENTO DA PREFERIRE, SE CI SONO LE INDICAZIONI,è L'INTRODUZIONE DI UNA ICL TORICA

In particolare sui tempi di recupero è possibile fare una stima approssimativa su tempi necessari per tornare a leggere e studiare?
IL GIORNO DOPO
2) molte persone, dopo essersi sottoposte all’intervento, lamentano una scarsa qualità della vista (es. difficoltà visive di notte, luci sfocate, sdoppiamento della vista ecc.). Tali “effetti collaterali” da cosa dipendono?
PRINCIPALMENTE DAL FATTO CHE HANNO FATTO UN TIPO DI INTERVENTO DOVE NON VI ERANO LE CORRETTE INDICAZIONI, MA Può SUCCEDERE, ANCHE SE RARAMENTE DOPO INTERVENTO LASER
variano da soggetto a soggetto?
SI
sono maggiori se vengono utilizzate alcune tecniche piuttosto che altre?SI
sono definitivi?
DIPENDE
Ho sentito esperienze di persone che a distanza di molti mesi dall'operazione non avevano ancora recuperato un uso ottimale della vista tanto da risultar loro impedita le guida notturna, la lettura di libri con caratteri piccoli ecc. Non capisco se questi episodi siano casi marginali o si tratti dei normali tempi di recupero post operatori.
CASI MARGINALI SOLITAMENTE PER ERRATE INDICAZIONI
3) c’è la possibilità che con l’intervento non si riesca a correggere completamente il difetto?
CERTO, LO SCOPO è DI CORREGGERLO COMPLETAMENTE
tale rischio è maggiore per i casi, come il mio, in cui il difetto è sensibile?
COSA INTENDE PER DIFETTO SENSIBILE?
4) c’è la possibilità che con il tempo si abbia una nuova regressione?
SOLITAMENTE NO, SE IL DIFETTO è STABILE, MA NEL TEMPO CHI PUò DIRE CHE NON AUMENTI NUOVAMENTE LA MIOPIA? (ANCHE SE RARO, PUò CAPITARE)
in questo senso può influire il fatto che, per lavoro, io passi anche dieci ore al computer?
NO

Cordiali saluti

Carlo Orione, MD
carlo.orione@orioneye.com
www.orioneye.com

[#2]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Innanzitutto grazie per le tempestività e completezza delle risposte.

Sub n. 1)
quando parla di inserimento icr torica intende l'inserimento di una sorta di lente all'interno dell'occhio?
se si, tale lente a distanza di anni necessita di sostituzione?
è possibile sostituirla nel caso in cui la miopia peggiori?
questa tecnica ha un nome (per potermi documentare a riguardo)?

Sub n. 3)
per sensibile intendevo dire grave. non capisco se in caso di elevata miopia associata ad astigmatismo sia più difficile avere una correzione totale del difetto.

Grazie infinite.
V.
[#3]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
Sub n. 1)
quando parla di inserimento icr torica intende l'inserimento di una sorta di lente all'interno dell'occhio?
SI, IL NOME è ICL
se si, tale lente a distanza di anni necessita di sostituzione?
NO, MA L'INTERVENTO è REVERSIBILE
è possibile sostituirla nel caso in cui la miopia peggiori?
SI
questa tecnica ha un nome (per potermi documentare a riguardo)?
IMPIANTO DI IOL FACHICA

Sub n. 3)
per sensibile intendevo dire grave. non capisco se in caso di elevata miopia associata ad astigmatismo sia più difficile avere una correzione totale del difetto.
NO
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