Cheratite infiltrativa
Buongiorno, mi è stata diagnosticata una lieve cheratite infiltrativa (essa segue di circa due settimane una iperemia congiuntivale con infiltrati corneali centrali, che si era risolta senza conseguenze). Terapia consigliata: sospensione delle lenti a contatto e Vigamox collirio 3 volte al giorno per 7 giorni. Vi scrivo per sapere se, in caso di assoluta necessità, nel corso di questa settimana potrei utilizzare per una sola volta per circa 3 ore lenti a contatto giornaliere da cestinare subito dopo, senza interrompere la cura. Grazie infinite a chi vorrà rispondermi.
[#1]
assolutamente butti via le lenti a contatto,
non vi sono casi di estrema necessita' di utilizzo di una lente a contatto
e pensi seriamente a guarire
ha gia' avuto una CHERATITE CON INFILTRATI
e' gia' un GRAVE SEGNO DI ALLARME
non vi sono casi di estrema necessita' di utilizzo di una lente a contatto
e pensi seriamente a guarire
ha gia' avuto una CHERATITE CON INFILTRATI
e' gia' un GRAVE SEGNO DI ALLARME
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
[#2]
Utente
La ringrazio per il suo parere. Nel frattempo ho avuto modo di essere visitata dal mio oculista che mi ha confermato la guarigione e mi ha autorizzato ad indossare le lenti a contatto giornaliere per non più di 5 ore al giorno, a giorni alterni. Non mi è sembrato particolarmente preoccupato della diagnosi perciò io ero completamente tranquilla fino a quando ho letto la sua risposta. Le chiedo pertanto, se possibile, di spiegarmi meglio cosa intende con “GRAVE SEGNO DI ALLARME”. Cordiali saluti.
[#3]
mia cara signora
faccio il medico oculista
da molti anni
e purtroppo riconosco subito i segni di ABUSO da lente a contatto
in bocca al lupo e speriamo in bene
buone vacanze
le allego un mio appunto
presente sul sito MEDICITALIA
Fattori di rischio di cheratite batterica in soggetti che usano quotidianamente le lenti a contatto.
Mentre da parte di molti studiosi vi è stata sempre una grande attenzione sui rischi di cheratite batterica legati all' uso notturno o prolungato di lenti a contatto, Stapleton et all. (p 1516) hanno orientato la loro ricerca sui fattori di rischio legati all’uso giornaliero di lenti a contatto, che rappresentano il 50% degli individui che contraggono questa grave patologia: la chearatite batterica.
In questo studio prospettico di 12 mesi, basato su una popolazione omogenea, condotto in Australia e che ha coinvolto 90 utilizzatori giornalieri di lenti a contatto con moderata e severa cheratite e l'effettuazione di circa 1090 visite mediche oculistiche di controllo, gli autori hanno trovato che: sia coloro che conservavano le lenti a contatto in contenitori igienicamente scadenti, sia coloro che procedevano alla sostituzione dei liquidi e dei contenitori raramente, presentavano un enorme rischio di contrarre una forma da moderata a severa di cheratite microbica per questo gruppo di pazienti che usa lenti a contatto tutti i giorni.
Gli autori hanno sottolineato anche che una maggior cura nell’igiene dei contenitori delle lenti, associata un ottimizzazione della pratica di sostituzione frequente dei liquidi conservanti può arrivare a far diminuire del 62% la carica batterica ed il conseguente rischio di infezione.
Altri fattori di rischio sono associati:
all’uso notturno occasionale di di lenti a contatto (quante dimenticanze di toglerle), al fumo e alle classi sociali più agiate.
Gli autori concludono che l'informazione e l’educazione dei pazienti sui gravi fattori di rischio associati all’uso di lenti a contatto può ridurre considerevolmente la gravità e la possibile incidenza di queste gravi patologie.
Fonte: il lavoro è stato pubblicato su OPHTHALMOLOGY Volume 119, numero 8, agosto 2012 da Fiona Stapleton e collaboratori. www.aao.org
faccio il medico oculista
da molti anni
e purtroppo riconosco subito i segni di ABUSO da lente a contatto
in bocca al lupo e speriamo in bene
buone vacanze
le allego un mio appunto
presente sul sito MEDICITALIA
Fattori di rischio di cheratite batterica in soggetti che usano quotidianamente le lenti a contatto.
Mentre da parte di molti studiosi vi è stata sempre una grande attenzione sui rischi di cheratite batterica legati all' uso notturno o prolungato di lenti a contatto, Stapleton et all. (p 1516) hanno orientato la loro ricerca sui fattori di rischio legati all’uso giornaliero di lenti a contatto, che rappresentano il 50% degli individui che contraggono questa grave patologia: la chearatite batterica.
In questo studio prospettico di 12 mesi, basato su una popolazione omogenea, condotto in Australia e che ha coinvolto 90 utilizzatori giornalieri di lenti a contatto con moderata e severa cheratite e l'effettuazione di circa 1090 visite mediche oculistiche di controllo, gli autori hanno trovato che: sia coloro che conservavano le lenti a contatto in contenitori igienicamente scadenti, sia coloro che procedevano alla sostituzione dei liquidi e dei contenitori raramente, presentavano un enorme rischio di contrarre una forma da moderata a severa di cheratite microbica per questo gruppo di pazienti che usa lenti a contatto tutti i giorni.
Gli autori hanno sottolineato anche che una maggior cura nell’igiene dei contenitori delle lenti, associata un ottimizzazione della pratica di sostituzione frequente dei liquidi conservanti può arrivare a far diminuire del 62% la carica batterica ed il conseguente rischio di infezione.
Altri fattori di rischio sono associati:
all’uso notturno occasionale di di lenti a contatto (quante dimenticanze di toglerle), al fumo e alle classi sociali più agiate.
Gli autori concludono che l'informazione e l’educazione dei pazienti sui gravi fattori di rischio associati all’uso di lenti a contatto può ridurre considerevolmente la gravità e la possibile incidenza di queste gravi patologie.
Fonte: il lavoro è stato pubblicato su OPHTHALMOLOGY Volume 119, numero 8, agosto 2012 da Fiona Stapleton e collaboratori. www.aao.org
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.6k visite dal 24/07/2013.
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