Laser alla retina, diagnosi discordanti
Buongiorno a tutti, vorrei esporre un mio problema (relativo alla retina), e una mia perplessità (relativa ad una differenza di comportamento e di diagnosi da parte di due medici che ho consultato).
Vivo a Torino, ho 43 anni, non ho malattie importanti, sono un soggetto allergico e ansioso, sono miope da sempre (2,5 per occhio). Erano 7 anni che non mi sottoponevo ad una visita oculistica. Troppi, lo so.
Mi sono deciso perché lamentavo i seguenti disturbi: vista non peggiorata, ma un po’ più “buia”, e aumento notevole delle cosiddette “mosche” o bastoncelli durante la visione, da entrambi gli occhi, soprattutto il sx. Non lampi di luce; almeno, non mi sembra (salvo, forse, qualche volta, in occasione di passaggi repentini dalla luce al buio). Per quanto riguarda i “punti luminosi” di cui si accenna nel vostro sito, considerati segni premonitori di un distacco retinico, non so dire se li avverto. Vorrei che me li descriveste, se possibile, con più precisione.
Il mio oculista abituale, dopo i controlli di routine, mi manda nello studio accanto, dal suo specialista in retine (che non conoscevo), il quale mi sottopone all’esame relativo (quello fastidioso, con la lente applicata all’occhio). Riscontra un “buco” in ciascuno dei due occhi, mi pare uno a ore 9, uno a ore 5, in periferia. Mi dice che bisogna eseguire un intervento con il laser al più presto. Che, anche se la patologia è normale in un miope, il rischio è il distacco della retina. Non mi ha detto altro, a parte chiedermi se negli ultimi tempi avevo avuto traumi al capo. Mi ha subito spedito nella segreteria dello studio, per farmi prenotare al più presto l’intervento (su tutti e due gli occhi nella stessa seduta), eseguito privatamente presso di loro, e anche abbastanza caro. Dopodiché più nessun dottore dello studio mi ha parlato.
Non ho purtroppo la documentazione relativa a quella visita (cercherò di procurarmela).
Il giorno successivo ho fissato un appuntamento con un altro specialista, per verifica della diagnosi.
Ecco il responso:
Occhio dx: “Giviè ore 12”
Occhio sx: “Giviè ore 12; microforo ore 5 autosbarrato”
Fare argon laser in occhio sx su microforo ore 5 e valutare settore inferiore.
Rivedere per sicurezza occhio dx (porterà documentazione precedente).
Aggiungo che l’esame della retina dx è stato effettuato con insistenza e attenzione, proprio per cercare l’eventuale buco segnalato nella visita precedente.
Insomma, questo dottore non ha riscontrato nulla di significativo all’occhio dx. Quanto all’occhio sx ha confermato l’utilità della terapia laser, ma non l’urgenza. Inoltre mi ha subito prospettato la possibilità di eseguire l’intervento tramite la mutua, pagando solo il ticket; o privatamente, pagando un terzo rispetto al costo dell’altro specialista. Mi ha detto infine che se avessi avuto problemi ad ambedue gli occhi, non avrebbe eseguito gli interventi nella stessa seduta.
Ora le mie riflessioni e le mie domande, sperando che abbiate il tempo di rispondermi (in caso contrario, vi ringrazio ugualmente).
Ho avuto l’impressione di non essere stato trattato in modo proprio limpido, nel primo studio in cui mi sono recato. Non entro nel merito dei costi: ciascuno chiede quello che ritiene opportuno. Però mi sembra quanto meno poco gentile non informarsi se un proprio paziente dispone di una assicurazione privata (non è il mio caso), e non informarlo che l’operazione che gli si consiglia può tranquillamente essere passata dalla mutua.
Ma l’aspetto più inquietante è la differenza nella diagnosi, rispetto al secondo medico.
Nel primo caso si parla di due occhi interessati, e di urgenza (quindi suppongo di buchi perforati, per quanto piccoli), nel secondo di non particolare urgenza e di un solo occhio interessato.
Che cosa devo fare, secondo voi?
1) archiviare l’episodio della prima visita, non fidandomi più di un’equipe di cui non ho particolarmente apprezzato la condotta generale, e affidarmi al nuovo specialista a cui mi sono rivolto?
oppure:
2) cercare un terzo responso, che confermi la diagnosi del secondo specialista?
in questo caso, però:
3) non rischio di sottoporre i miei occhi a troppi strapazzi? (ne approfitto per chiedervi se è normale rimanere con la vista un po’ affaticata e “squilibrata” e un po’ di mal di testa per qualche giorno, dopo l’esame alla retina; voglio dire: è un esame che si può fare a cuor leggero, o è meglio andarci piano?)
4) secondo voi è giusto da parte mia essere insoddisfatto della condotta dei medici del primo studio? (a prescindere dalla correttezza della diagnosi ovviamente)
Non vi segnalo il nome dei suddetti, a meno che me lo chiediate espressamente. Non è mia intenzione danneggiarli. Certo, in caso di diagnosi sbagliata l’episodio risulterebbe un po’ increscioso (da un punto di vista professionale o, peggio, da un punto di vista morale). Ma non avendo io subito alcun danno, né fisico né economico, non avrebbe senso da parte mia cercare una qualche forma di rivalsa psicologica.
Vi segnalo invece il nome del secondo medico:
Il dottor Ettore Miraglia, responsabile del reparto oculista dell’Ospedalino Koelliker di Torino.
Chissà se potete darmi un parere spassionato sulla scelta di questo specialista.
Mi sono rivolto a lui perché è stato il primo a ricevermi fra i tre (tutti operanti sul territorio torinese) che mi sono stati consigliati da amici.
Gli altri 2 sono:
Il dottor Felice Miranti
Il dottor Guido Maria Brunetti
5) conviene che io contatti uno di questi due specialisti, per il terzo consulto?
6) conviene che io scelga decisamente per l’intervento uno di questi due specialisti?
7) conviene che io mi rivolga ad un quarto specialista, che voi sarete così gentili da segnalarmi, in base al mio specifico problema?
Come tutti, tengo molto alla mia vista. Ma forse più di tutti, perché sono fotografo e disegnatore. Vedo ciò che vedo, ciò che ho visto, ciò che non si vede, ciò che vorrei vedere. L’occhio insomma deve essere efficiente, perché lo sguardo si produca.
Vi ringrazio per la pazienza.
Oliviero
Vivo a Torino, ho 43 anni, non ho malattie importanti, sono un soggetto allergico e ansioso, sono miope da sempre (2,5 per occhio). Erano 7 anni che non mi sottoponevo ad una visita oculistica. Troppi, lo so.
Mi sono deciso perché lamentavo i seguenti disturbi: vista non peggiorata, ma un po’ più “buia”, e aumento notevole delle cosiddette “mosche” o bastoncelli durante la visione, da entrambi gli occhi, soprattutto il sx. Non lampi di luce; almeno, non mi sembra (salvo, forse, qualche volta, in occasione di passaggi repentini dalla luce al buio). Per quanto riguarda i “punti luminosi” di cui si accenna nel vostro sito, considerati segni premonitori di un distacco retinico, non so dire se li avverto. Vorrei che me li descriveste, se possibile, con più precisione.
Il mio oculista abituale, dopo i controlli di routine, mi manda nello studio accanto, dal suo specialista in retine (che non conoscevo), il quale mi sottopone all’esame relativo (quello fastidioso, con la lente applicata all’occhio). Riscontra un “buco” in ciascuno dei due occhi, mi pare uno a ore 9, uno a ore 5, in periferia. Mi dice che bisogna eseguire un intervento con il laser al più presto. Che, anche se la patologia è normale in un miope, il rischio è il distacco della retina. Non mi ha detto altro, a parte chiedermi se negli ultimi tempi avevo avuto traumi al capo. Mi ha subito spedito nella segreteria dello studio, per farmi prenotare al più presto l’intervento (su tutti e due gli occhi nella stessa seduta), eseguito privatamente presso di loro, e anche abbastanza caro. Dopodiché più nessun dottore dello studio mi ha parlato.
Non ho purtroppo la documentazione relativa a quella visita (cercherò di procurarmela).
Il giorno successivo ho fissato un appuntamento con un altro specialista, per verifica della diagnosi.
Ecco il responso:
Occhio dx: “Giviè ore 12”
Occhio sx: “Giviè ore 12; microforo ore 5 autosbarrato”
Fare argon laser in occhio sx su microforo ore 5 e valutare settore inferiore.
Rivedere per sicurezza occhio dx (porterà documentazione precedente).
Aggiungo che l’esame della retina dx è stato effettuato con insistenza e attenzione, proprio per cercare l’eventuale buco segnalato nella visita precedente.
Insomma, questo dottore non ha riscontrato nulla di significativo all’occhio dx. Quanto all’occhio sx ha confermato l’utilità della terapia laser, ma non l’urgenza. Inoltre mi ha subito prospettato la possibilità di eseguire l’intervento tramite la mutua, pagando solo il ticket; o privatamente, pagando un terzo rispetto al costo dell’altro specialista. Mi ha detto infine che se avessi avuto problemi ad ambedue gli occhi, non avrebbe eseguito gli interventi nella stessa seduta.
Ora le mie riflessioni e le mie domande, sperando che abbiate il tempo di rispondermi (in caso contrario, vi ringrazio ugualmente).
Ho avuto l’impressione di non essere stato trattato in modo proprio limpido, nel primo studio in cui mi sono recato. Non entro nel merito dei costi: ciascuno chiede quello che ritiene opportuno. Però mi sembra quanto meno poco gentile non informarsi se un proprio paziente dispone di una assicurazione privata (non è il mio caso), e non informarlo che l’operazione che gli si consiglia può tranquillamente essere passata dalla mutua.
Ma l’aspetto più inquietante è la differenza nella diagnosi, rispetto al secondo medico.
Nel primo caso si parla di due occhi interessati, e di urgenza (quindi suppongo di buchi perforati, per quanto piccoli), nel secondo di non particolare urgenza e di un solo occhio interessato.
Che cosa devo fare, secondo voi?
1) archiviare l’episodio della prima visita, non fidandomi più di un’equipe di cui non ho particolarmente apprezzato la condotta generale, e affidarmi al nuovo specialista a cui mi sono rivolto?
oppure:
2) cercare un terzo responso, che confermi la diagnosi del secondo specialista?
in questo caso, però:
3) non rischio di sottoporre i miei occhi a troppi strapazzi? (ne approfitto per chiedervi se è normale rimanere con la vista un po’ affaticata e “squilibrata” e un po’ di mal di testa per qualche giorno, dopo l’esame alla retina; voglio dire: è un esame che si può fare a cuor leggero, o è meglio andarci piano?)
4) secondo voi è giusto da parte mia essere insoddisfatto della condotta dei medici del primo studio? (a prescindere dalla correttezza della diagnosi ovviamente)
Non vi segnalo il nome dei suddetti, a meno che me lo chiediate espressamente. Non è mia intenzione danneggiarli. Certo, in caso di diagnosi sbagliata l’episodio risulterebbe un po’ increscioso (da un punto di vista professionale o, peggio, da un punto di vista morale). Ma non avendo io subito alcun danno, né fisico né economico, non avrebbe senso da parte mia cercare una qualche forma di rivalsa psicologica.
Vi segnalo invece il nome del secondo medico:
Il dottor Ettore Miraglia, responsabile del reparto oculista dell’Ospedalino Koelliker di Torino.
Chissà se potete darmi un parere spassionato sulla scelta di questo specialista.
Mi sono rivolto a lui perché è stato il primo a ricevermi fra i tre (tutti operanti sul territorio torinese) che mi sono stati consigliati da amici.
Gli altri 2 sono:
Il dottor Felice Miranti
Il dottor Guido Maria Brunetti
5) conviene che io contatti uno di questi due specialisti, per il terzo consulto?
6) conviene che io scelga decisamente per l’intervento uno di questi due specialisti?
7) conviene che io mi rivolga ad un quarto specialista, che voi sarete così gentili da segnalarmi, in base al mio specifico problema?
Come tutti, tengo molto alla mia vista. Ma forse più di tutti, perché sono fotografo e disegnatore. Vedo ciò che vedo, ciò che ho visto, ciò che non si vede, ciò che vorrei vedere. L’occhio insomma deve essere efficiente, perché lo sguardo si produca.
Vi ringrazio per la pazienza.
Oliviero
[#1]
Oculista
Carissimo,
le degenazioni retiniche sono o regmatogene(danno distacco retinico) o non regmatogene(basso o bassissimo di regmatogenicità).
Le prime devono essere sempre trattate con il laser ,le seconde lo posssono!!
I fori retinici devono essere sempre sottoposti a barrage perilesionale laser.
Quindi a mio avviso deve farlo!
Un saluto
le degenazioni retiniche sono o regmatogene(danno distacco retinico) o non regmatogene(basso o bassissimo di regmatogenicità).
Le prime devono essere sempre trattate con il laser ,le seconde lo posssono!!
I fori retinici devono essere sempre sottoposti a barrage perilesionale laser.
Quindi a mio avviso deve farlo!
Un saluto
[#2]
Gentile paziente,
un terzo consulto non sarebbe dannoso, (i disturbi da dilatazione farmacologica ripetuta della pupilla passeranno) ma non sarebbe neanche poi così utile.
Il trattamento laser, come avrà modo di scoprire tra poco, lascia l'occhio totalmente abbagliato per alcune ore, ergo non è mai il caso di farlo in tutti e due gli occhi nella stessa seduta. Non che ci siano controindicazioni reali, ma bisogna pensare anche al disagio del paziente.
Noi abbiamo il tempo di rispondere, ma alcune cose non possiamo dirle.
Si faccia guidare dal suo intuito, che appare ben orientato, e si sottoponga al barrage laser proposto in OS ed ai controlli delle lesioni minori.
Cordiali saluti
un terzo consulto non sarebbe dannoso, (i disturbi da dilatazione farmacologica ripetuta della pupilla passeranno) ma non sarebbe neanche poi così utile.
Il trattamento laser, come avrà modo di scoprire tra poco, lascia l'occhio totalmente abbagliato per alcune ore, ergo non è mai il caso di farlo in tutti e due gli occhi nella stessa seduta. Non che ci siano controindicazioni reali, ma bisogna pensare anche al disagio del paziente.
Noi abbiamo il tempo di rispondere, ma alcune cose non possiamo dirle.
Si faccia guidare dal suo intuito, che appare ben orientato, e si sottoponga al barrage laser proposto in OS ed ai controlli delle lesioni minori.
Cordiali saluti
Dr. Federico Friede
http://www.friede.it
[#3]
Utente
Cari dottori, grazie per le vostre risposte.
Scusate se ho posto domande troppo "esplicite". E' la prima volta che partecipo a questo forum. Sono contento però del risultato. Per il futuro dovrò cercare di essere forte e tenere sotto controllo la mia ipocondria - sento comunque (spero solo a causa di quest'ultima) che ricorrerò ancora ai vostri preziosi consigli.
Per quanto riguarda il caso in questione, dott. Friede, ho afferrato il concetto.
Cordiali saluti.
Scusate se ho posto domande troppo "esplicite". E' la prima volta che partecipo a questo forum. Sono contento però del risultato. Per il futuro dovrò cercare di essere forte e tenere sotto controllo la mia ipocondria - sento comunque (spero solo a causa di quest'ultima) che ricorrerò ancora ai vostri preziosi consigli.
Per quanto riguarda il caso in questione, dott. Friede, ho afferrato il concetto.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 31.3k visite dal 01/06/2008.
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