Accentuata escavazione nervo ottico
Egr. Dottore,
Ho 51 anni e mi sono sottoposta ( a dicembre 2012 ) ad una visita oculistica dove mi è stato riscontrato:
- un lieve astigmatismo,
- sospetta ipertensione oculare (17 + 5),
- pachimetria ( 475 + 5 /479 )
- accentuata escavazione del nervo ottico.
Prima di questo periodo ho eseguito areosol e spray con cortisone per una rinite - sinusite, ( e a ottobre sull'occhio desto mi è caduta una scatola da un armadio non so se questo episodio può aver influito).
A gennaio ho eseguito il CAMPO VISIVO, OCT , CONTROLLO PRESSORIO
Il referto di OCT è il seguente:
" OO: Normale il profilo foveale. Spessore retinico foveale nei limiti (150 micron circa) .
- Assenza di edema retinico. Complesso epitelio pigmentato-coriocapillare regolare.
- Rapporto escavazione/area papilare OD 0,46 - OS 0,5.
- Lo spessore dello strato delle fibbre nervose peripapillari è nei limiti della norma.
La pressione ( 15 ) che ho rimisurato a marzo e si mantiene sotto i 20 .
Sono preoccupata, so in parte cosa può portare la pressione oculare alta
( premetto che non sono ipertesa, anzi ) . Cosa ho o potrei andare incontro?
Grazie.
Ho 51 anni e mi sono sottoposta ( a dicembre 2012 ) ad una visita oculistica dove mi è stato riscontrato:
- un lieve astigmatismo,
- sospetta ipertensione oculare (17 + 5),
- pachimetria ( 475 + 5 /479 )
- accentuata escavazione del nervo ottico.
Prima di questo periodo ho eseguito areosol e spray con cortisone per una rinite - sinusite, ( e a ottobre sull'occhio desto mi è caduta una scatola da un armadio non so se questo episodio può aver influito).
A gennaio ho eseguito il CAMPO VISIVO, OCT , CONTROLLO PRESSORIO
Il referto di OCT è il seguente:
" OO: Normale il profilo foveale. Spessore retinico foveale nei limiti (150 micron circa) .
- Assenza di edema retinico. Complesso epitelio pigmentato-coriocapillare regolare.
- Rapporto escavazione/area papilare OD 0,46 - OS 0,5.
- Lo spessore dello strato delle fibbre nervose peripapillari è nei limiti della norma.
La pressione ( 15 ) che ho rimisurato a marzo e si mantiene sotto i 20 .
Sono preoccupata, so in parte cosa può portare la pressione oculare alta
( premetto che non sono ipertesa, anzi ) . Cosa ho o potrei andare incontro?
Grazie.
[#1]
mia cara
il Glaucoma è una patologia molto grave e rappresenta la prima causa di cecità nei Paesi industrializzati.
Il glaucoma è caratterizzato da un aumento della pressione intra – oculare (IOP) a cui corrisponde un conseguente lento e grave danno al NERVO OTTICO che si manifesta clinicamente con alterazioni del campo visivo con perdita della visione periferica.
Il glaucoma è una patologia cronica che per le sue specifiche manifestazioni (ladro silenzioso della vista) non si manifesta mai al paziente, se non nelle fasi più avanzate della malattia, mai una sintomatologia dolorosa, né manifestando danni della funzione visiva centrale se non negli stadi terminali .
E' quindi di fondamentale importanza poter diagnosticare la malattia nelle fasi molto iniziali quando il Glaucoma è ancora asintomatico.
Con il progressivo invecchiamento della popolazione europea , si calcola un incremento dei pazienti Glaucomatosi del 21% nel 2010 e del 35% nel 2020, rispetto ai dati attuali.
Per questo ma soprattutto per la gravità del deficit visivo che il glaucoma può determinare, il GLAUCOMA viene giustamente considerato una PATOLOGIA SOCIALE .
Il valore di pressione intraoculare che determina l'insorgenza o la progressione del danno oculare è variabile da soggetto a soggetto e poco noti sono i fattori che condizionano tale variabilità. In ogni caso, quando la pressione risulta troppo elevata per il paziente in esame, si possono produrre danni irreversibili che portano lentamente ma inesorabilmente alla perdita della vista.
Da qui l'importanza di controlli regolari (tonometria, pachimetria corneale, campo visivo computerizzato , esame OCT della testa del nervo ottico, esame OCT della Camera anteriore con misurazione angolo irido corneale) per poter stabilire se la pressione oculare sia nei limiti, ben controllata o troppo elevata.
Nel caso ci trovassimo di fronte ad una pressione intraoculare superiore ai 22 mm Hg
( tonometria eseguita con metodica ad applanazione) instaurare il trattamento più idoneo che oggi è sempre più personalizzato (customizzato) per ogni paziente.
Il valore della pressione intraoculare è il risultato dell'equilibrio tra la continua produzione ed il deflusso di un liquido "umore acqueo". In condizioni normali, tanto UMOR ACQUEO si forma e tanto ne viene riassorbito. Nel GLAUCOMA invece esiste un ostacolo, a diversi livelli a seconda del tipo di glaucoma, che impedisce la fuoriuscita dell'umore acqueo cui consegue un innalzamento della pressione intraoculare (IOP). La struttura che soffre maggiormente di un aumento della IOP è la cosiddetta papilla ottica (TESTA del NERVO OTTICO).
La papilla ottica rappresenta il punto in cui le fibre nervose, che sono distribuite sull'intera superficie retinica e che trasportano l'informazione visiva raccolta dai fotorecettori (coni e bastoncelli) , convergono per formare il nervo ottico ed uscire dal bulbo oculare. Nel punto di uscita dal bulbo oculare tali fibre nervose attraversano la lamina cribrosa, una struttura formata da maglie di tessuto connettivale disposte a reticolo che se alterate nella loro architettura possono costituire un elemento di compressione meccanica alla base dell'insorgenza del danno glaucomatoso. La sofferenza e la conseguente atrofia delle fibre nervose retiniche si manifesta clinicamente con evidenti alterazioni morfofunzionali tipiche della malattia glaucomatosa.
Capira' dunque che diagnosi e terapia vanno impostate dopo una attenta valutazione clinica
a napoli e' molto bravo il dottor ANTONIO PASCOTTO, al quale potra' sottoporre i suoi esami ed avere un parere terapeutico appropriato.
il Glaucoma è una patologia molto grave e rappresenta la prima causa di cecità nei Paesi industrializzati.
Il glaucoma è caratterizzato da un aumento della pressione intra – oculare (IOP) a cui corrisponde un conseguente lento e grave danno al NERVO OTTICO che si manifesta clinicamente con alterazioni del campo visivo con perdita della visione periferica.
Il glaucoma è una patologia cronica che per le sue specifiche manifestazioni (ladro silenzioso della vista) non si manifesta mai al paziente, se non nelle fasi più avanzate della malattia, mai una sintomatologia dolorosa, né manifestando danni della funzione visiva centrale se non negli stadi terminali .
E' quindi di fondamentale importanza poter diagnosticare la malattia nelle fasi molto iniziali quando il Glaucoma è ancora asintomatico.
Con il progressivo invecchiamento della popolazione europea , si calcola un incremento dei pazienti Glaucomatosi del 21% nel 2010 e del 35% nel 2020, rispetto ai dati attuali.
Per questo ma soprattutto per la gravità del deficit visivo che il glaucoma può determinare, il GLAUCOMA viene giustamente considerato una PATOLOGIA SOCIALE .
Il valore di pressione intraoculare che determina l'insorgenza o la progressione del danno oculare è variabile da soggetto a soggetto e poco noti sono i fattori che condizionano tale variabilità. In ogni caso, quando la pressione risulta troppo elevata per il paziente in esame, si possono produrre danni irreversibili che portano lentamente ma inesorabilmente alla perdita della vista.
Da qui l'importanza di controlli regolari (tonometria, pachimetria corneale, campo visivo computerizzato , esame OCT della testa del nervo ottico, esame OCT della Camera anteriore con misurazione angolo irido corneale) per poter stabilire se la pressione oculare sia nei limiti, ben controllata o troppo elevata.
Nel caso ci trovassimo di fronte ad una pressione intraoculare superiore ai 22 mm Hg
( tonometria eseguita con metodica ad applanazione) instaurare il trattamento più idoneo che oggi è sempre più personalizzato (customizzato) per ogni paziente.
Il valore della pressione intraoculare è il risultato dell'equilibrio tra la continua produzione ed il deflusso di un liquido "umore acqueo". In condizioni normali, tanto UMOR ACQUEO si forma e tanto ne viene riassorbito. Nel GLAUCOMA invece esiste un ostacolo, a diversi livelli a seconda del tipo di glaucoma, che impedisce la fuoriuscita dell'umore acqueo cui consegue un innalzamento della pressione intraoculare (IOP). La struttura che soffre maggiormente di un aumento della IOP è la cosiddetta papilla ottica (TESTA del NERVO OTTICO).
La papilla ottica rappresenta il punto in cui le fibre nervose, che sono distribuite sull'intera superficie retinica e che trasportano l'informazione visiva raccolta dai fotorecettori (coni e bastoncelli) , convergono per formare il nervo ottico ed uscire dal bulbo oculare. Nel punto di uscita dal bulbo oculare tali fibre nervose attraversano la lamina cribrosa, una struttura formata da maglie di tessuto connettivale disposte a reticolo che se alterate nella loro architettura possono costituire un elemento di compressione meccanica alla base dell'insorgenza del danno glaucomatoso. La sofferenza e la conseguente atrofia delle fibre nervose retiniche si manifesta clinicamente con evidenti alterazioni morfofunzionali tipiche della malattia glaucomatosa.
Capira' dunque che diagnosi e terapia vanno impostate dopo una attenta valutazione clinica
a napoli e' molto bravo il dottor ANTONIO PASCOTTO, al quale potra' sottoporre i suoi esami ed avere un parere terapeutico appropriato.
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 29.8k visite dal 14/05/2013.
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