Stafilococco epidermis e blefarite
Salve,
ho 45 anni e 15 anni fà sono stata operata con intervento orbitale
con accesso trans-cranico, per l'asportazione di un meningioma del
nervo ottico sx, presso l'ospedale Umberto I di Roma. A distanza di anni
sono evidenti degli affossamenti cicatriziali in corrispondenza delle incisioni
ossee frontali e temporali, nonchè la progressiva atrofia del bulbo, che cerco
di nascondere utilizzando una lente oculare in resina. Periodicamente
l'occhio sx ha sofferto di infiammazioni da Stafilococco Epidermis, che
trattate con antibiotico riuscivo a curare, ma la frequenza negli anni è
diventata sempre maggiore, fino ad arrivare, da Marzo 2012 a non riuscire più a
debellare il batterio, ormai resistente alla maggior parte degli antibiotici
utilizzati. Attualmente ho l'infiammo cronico, con momenti di acuzie
alternati a momenti di apparente remissione, nonchè evidenti perdite
soprattutto notturne di secrezione dall'occhio. Il mio oculista dice che
non si può fare niente e continua a prescrivermi antibiotici da somministrare
alternandoli, per ridurne le possibilità di resistenza, ma non mi ha
prospettato possibilità di guarigione.
Inoltre proprio in questi giorni, mi è stata diagnosticata sempre
all'occhio sx, la Blefarite, con irritazione della palbebra, caduta di
ciclia, tracce di polverina bianca nell'area cigliare. La terapia
prescritta è a base di Blefarolin pomata.
La mia paura più grande è che questi problemi possano contagiare
l'occhio destro.
Cosa mi consigliate?
Quali sono le possibilità terapeutiche?
Possibile che non esista un trattamento in grado di debellare lo
stafilococco?
Devo preoccuparmi per la blefarite?
Vi prego di aiutarmi.
In attesa di risposte, ringrazio anticipatamente.
ho 45 anni e 15 anni fà sono stata operata con intervento orbitale
con accesso trans-cranico, per l'asportazione di un meningioma del
nervo ottico sx, presso l'ospedale Umberto I di Roma. A distanza di anni
sono evidenti degli affossamenti cicatriziali in corrispondenza delle incisioni
ossee frontali e temporali, nonchè la progressiva atrofia del bulbo, che cerco
di nascondere utilizzando una lente oculare in resina. Periodicamente
l'occhio sx ha sofferto di infiammazioni da Stafilococco Epidermis, che
trattate con antibiotico riuscivo a curare, ma la frequenza negli anni è
diventata sempre maggiore, fino ad arrivare, da Marzo 2012 a non riuscire più a
debellare il batterio, ormai resistente alla maggior parte degli antibiotici
utilizzati. Attualmente ho l'infiammo cronico, con momenti di acuzie
alternati a momenti di apparente remissione, nonchè evidenti perdite
soprattutto notturne di secrezione dall'occhio. Il mio oculista dice che
non si può fare niente e continua a prescrivermi antibiotici da somministrare
alternandoli, per ridurne le possibilità di resistenza, ma non mi ha
prospettato possibilità di guarigione.
Inoltre proprio in questi giorni, mi è stata diagnosticata sempre
all'occhio sx, la Blefarite, con irritazione della palbebra, caduta di
ciclia, tracce di polverina bianca nell'area cigliare. La terapia
prescritta è a base di Blefarolin pomata.
La mia paura più grande è che questi problemi possano contagiare
l'occhio destro.
Cosa mi consigliate?
Quali sono le possibilità terapeutiche?
Possibile che non esista un trattamento in grado di debellare lo
stafilococco?
Devo preoccuparmi per la blefarite?
Vi prego di aiutarmi.
In attesa di risposte, ringrazio anticipatamente.
[#1]
Buonasera, prima di arrendermi al cronicizzarsi della congiuntivite, io non metterei gocce antibiotiche nell'occhio per almeno 7 giorni, limitandomi a pulirli con quelle salviettine medicate che si trovano in farmacia, ogni qualvolta sia necessario.
Dopo di che andrei in un laboratorio di analisi al mattino, con gli occhi non lavati, a fare un esame che si chiama "tampone del secreto congiuntivale con antibiogramma".
In questo modo sarà possibile capire se l'infiammazione da cui il suo occhio è affetto è ancora legata allo stesso batterio o se ci fosse una nuova e diversa causa. Allo stesso tempo l'antibiogramma indicherà quale sia il farmaco più adatto alla cura.
La blefarite non è un problema di semplice soluzione ed in genere è bilaterale, ma non è poi così grave.
Il blefarolin, a mio modo di vedere, è un po' insufficiente, ma bisogna anche dire che in genere la blefarite è foriera solo di piccoli fastidi con i quali si riesce a convivere. Spesso l'uso di colliri cortisonici può indurre lunghi periodi di remissione, ma è indispensabile che l'uso venga monitorato da un oftalmologo.
cordiali saluti
Dopo di che andrei in un laboratorio di analisi al mattino, con gli occhi non lavati, a fare un esame che si chiama "tampone del secreto congiuntivale con antibiogramma".
In questo modo sarà possibile capire se l'infiammazione da cui il suo occhio è affetto è ancora legata allo stesso batterio o se ci fosse una nuova e diversa causa. Allo stesso tempo l'antibiogramma indicherà quale sia il farmaco più adatto alla cura.
La blefarite non è un problema di semplice soluzione ed in genere è bilaterale, ma non è poi così grave.
Il blefarolin, a mio modo di vedere, è un po' insufficiente, ma bisogna anche dire che in genere la blefarite è foriera solo di piccoli fastidi con i quali si riesce a convivere. Spesso l'uso di colliri cortisonici può indurre lunghi periodi di remissione, ma è indispensabile che l'uso venga monitorato da un oftalmologo.
cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.3k visite dal 02/04/2013.
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