Sindrome vitreoretinica e fibrillazioni.come comportarsi?
Avrei bisogno,se possibile,di un vostro consiglio riguardante un intervento chirurgico dovuto ad una "OSF S.INTERFACCIA VITRORETINICA" in una paziente(61 anni) affetta da episodi di fibrillazione atriale (Circa 3 in 3 anni).
Un famoso studio oculistico di Roma ci aveva anticipato due tipologie di intervento.
*Una più invasiva,con anestesia totale,effettuata da un Dottore(Il più rinomato nella clinica)
*L'altra meno invasiva con tecnologie differenti da quella precedente,effetuata da un altro medico.
E' necessario effettuare questo intervento,pur non essendo peggiorata la vista a distanza di più di un anno dall'ultimo controllo?
A causa degli episodi di fibrillazione quale tecnica ci rende più "tranquilli"?
Vi ringrazio...
Un famoso studio oculistico di Roma ci aveva anticipato due tipologie di intervento.
*Una più invasiva,con anestesia totale,effettuata da un Dottore(Il più rinomato nella clinica)
*L'altra meno invasiva con tecnologie differenti da quella precedente,effetuata da un altro medico.
E' necessario effettuare questo intervento,pur non essendo peggiorata la vista a distanza di più di un anno dall'ultimo controllo?
A causa degli episodi di fibrillazione quale tecnica ci rende più "tranquilli"?
Vi ringrazio...
[#1]
Dr. Federico Friede
Oculista
232 6
Gentile signora,
la presenza di fibrillazione atriale è una controindicazione relativa ad un intervento in anestesia generale. Se è necessario si può affrontare.
Al giorno d'oggi, però, la maggior parte degli interventi sulla retina possono essere effettuati in anestesia locale. In questo caso molto dipende dalla 'personalità del paziente', che deve dare buone garanzie di saper restare immobile per la durata dell'intervento.
Sulla base dei dati che Lei fornisce non è possibile darle una indicazione all'intervento.
Come ogni intervento chirurgico la vitrectomia comporta dei rischi, che si affrontano solo sulla base del beneficio ottenibile. Molto più importante della stabilità della vista è l'entità della stessa, in decimi, e la presenza di altri disturbi associati, quali la deformazione delle immagini.
Nel dubbio è sempre meglio chiedere una altro parere, anche se alla fine chi deve realmente decidere se tollerare i disturbi o cercare di risolverli è il paziente.
Cordiali saluti
la presenza di fibrillazione atriale è una controindicazione relativa ad un intervento in anestesia generale. Se è necessario si può affrontare.
Al giorno d'oggi, però, la maggior parte degli interventi sulla retina possono essere effettuati in anestesia locale. In questo caso molto dipende dalla 'personalità del paziente', che deve dare buone garanzie di saper restare immobile per la durata dell'intervento.
Sulla base dei dati che Lei fornisce non è possibile darle una indicazione all'intervento.
Come ogni intervento chirurgico la vitrectomia comporta dei rischi, che si affrontano solo sulla base del beneficio ottenibile. Molto più importante della stabilità della vista è l'entità della stessa, in decimi, e la presenza di altri disturbi associati, quali la deformazione delle immagini.
Nel dubbio è sempre meglio chiedere una altro parere, anche se alla fine chi deve realmente decidere se tollerare i disturbi o cercare di risolverli è il paziente.
Cordiali saluti
Dr. Federico Friede
http://www.friede.it
[#2]
Dr. Marco Leozappa
Oculista
158 7
Occorrerebbe ripetere un altro OCT per valutare se c'è peggioramento e capire in che stadio della patologia si trovi la paziente.
Se è necessario l'intervento, si puo' fare tranquillamente in anestesia locale.
Dr Marco Leozappa
Ospedale Regionale F.Miulli
Acquaviva delle Fonti(Bari)
Se è necessario l'intervento, si puo' fare tranquillamente in anestesia locale.
Dr Marco Leozappa
Ospedale Regionale F.Miulli
Acquaviva delle Fonti(Bari)
Dr. M. Leozappa, Dirigente Medico Oculistica Ospedale Perrino Brindisi ; S.Vito dei N. (Br) v.C.Battisti 4;
Tel 333 3176670
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 03/05/2008.
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