Autosiero
Buongiorno,
Riassumo la mia storia.
Fin da bambina sono sempre stata sofferente di congiuntiviti e bruciore agli occhi che mi costringevano a portare sempre e costantemente occhiali da sole. Nel corso degli anni ho effettuato varie visite da numerosi specialisti. I sintomi sono stati curati con farmaci per congiuntiviti, antistaminici, Tilavist, Visuglican, Visumetazone Visucloben, cortisone, antibiotici, senza alcun risultato soddisfacente. Dal 1987 sono stata riconosciuta dal medico del lavoro sofferente di cheratocongiuntiviti secche ad ambedue gli occhi, negativi i test allergici. Nel 1997 l’oculista dell’ASL di Trento ha riscontrato delle lacerazioni corneali e congiuntivali e instabilità del film lacrimale. Inizia la somministrazione di varie componenti sostitutive delle lacrime (liquidi, pomate e gel) con scarsi risultati (nei periodi caldi dovevo rimanere quasi sempre al buio e non fare attività all’aria aperta). Nel 2002 l’oftalmologo mi manda a Verona, presso studio oculistico universitario, dove hanno effettuato un’analisi della funzionalità del film lacrimale e ne hanno verificato la totale assenza, di film lacrimale, sospettano una possibile sindrome di Sjogren, quindi vengo sottoposta a controlli internistici reumatologici.
La mia reumatologa mi prescrive una biopsia delle ghiandole salivari con il seguente esito: ghiandola salivare minore con flogosi cronica aspecifica, esame che mi ha provocato la semiparalisi labbro inferiore. Effettuata anche un’analisi della funzionalità del film lacrimale presso Università di Verona.
Seguono anni di vere torture, dovute all’apertura continua di ulcere corneali, fastidi alla luce, contrasti che non esistono più, cali improvvisi della vista, nel corso dei quali ho provato numerose e infinite terapie prescritte da vari medici.
Infine mi viene consigliato di provare a rivolgermi presso qualche clinica univeristaria. Prendo contatto con il prof. Andrea Leonardi della Clinica universitaria di Padova. Mi reco presso il Suo studio e mi propone di provare con l’autosiero e mi mette in contatto con il laboratorio di Citologia oculare. Vengo messa al corrente che sono poche le Cliniche in cui viene effettuata una simile terapia, in quanto complessa, comporta tempo e coordinazione fra vari reparti dell’ospedale e soprattutto riesce a soddisfare poche persone affette da questa grave patologia.
Presso il laboratorio di citologia oculare vengo sottoposta a vari esami e pian piano, assieme a loro, riprendo il mio equilibrio psicofisico. La terapia con siero autologo si è rivelata per me una cura salvavita, già dopo alcuni mesi ho potuto constatare i primi migliormenti, che con il passare del tempo si sono rivelati fondamentali per la qualità della mia vita. Mi viene detto che dovrò continuare la terapia con autosiero per sempre.
Sono passati tre anni da allora, m ora a Padova hanno interrotto il servizio.
Dove posso rivolgermi ora? Ringrazio chiunque mi possa fornire una risposta che possa aiutarmi
Riassumo la mia storia.
Fin da bambina sono sempre stata sofferente di congiuntiviti e bruciore agli occhi che mi costringevano a portare sempre e costantemente occhiali da sole. Nel corso degli anni ho effettuato varie visite da numerosi specialisti. I sintomi sono stati curati con farmaci per congiuntiviti, antistaminici, Tilavist, Visuglican, Visumetazone Visucloben, cortisone, antibiotici, senza alcun risultato soddisfacente. Dal 1987 sono stata riconosciuta dal medico del lavoro sofferente di cheratocongiuntiviti secche ad ambedue gli occhi, negativi i test allergici. Nel 1997 l’oculista dell’ASL di Trento ha riscontrato delle lacerazioni corneali e congiuntivali e instabilità del film lacrimale. Inizia la somministrazione di varie componenti sostitutive delle lacrime (liquidi, pomate e gel) con scarsi risultati (nei periodi caldi dovevo rimanere quasi sempre al buio e non fare attività all’aria aperta). Nel 2002 l’oftalmologo mi manda a Verona, presso studio oculistico universitario, dove hanno effettuato un’analisi della funzionalità del film lacrimale e ne hanno verificato la totale assenza, di film lacrimale, sospettano una possibile sindrome di Sjogren, quindi vengo sottoposta a controlli internistici reumatologici.
La mia reumatologa mi prescrive una biopsia delle ghiandole salivari con il seguente esito: ghiandola salivare minore con flogosi cronica aspecifica, esame che mi ha provocato la semiparalisi labbro inferiore. Effettuata anche un’analisi della funzionalità del film lacrimale presso Università di Verona.
Seguono anni di vere torture, dovute all’apertura continua di ulcere corneali, fastidi alla luce, contrasti che non esistono più, cali improvvisi della vista, nel corso dei quali ho provato numerose e infinite terapie prescritte da vari medici.
Infine mi viene consigliato di provare a rivolgermi presso qualche clinica univeristaria. Prendo contatto con il prof. Andrea Leonardi della Clinica universitaria di Padova. Mi reco presso il Suo studio e mi propone di provare con l’autosiero e mi mette in contatto con il laboratorio di Citologia oculare. Vengo messa al corrente che sono poche le Cliniche in cui viene effettuata una simile terapia, in quanto complessa, comporta tempo e coordinazione fra vari reparti dell’ospedale e soprattutto riesce a soddisfare poche persone affette da questa grave patologia.
Presso il laboratorio di citologia oculare vengo sottoposta a vari esami e pian piano, assieme a loro, riprendo il mio equilibrio psicofisico. La terapia con siero autologo si è rivelata per me una cura salvavita, già dopo alcuni mesi ho potuto constatare i primi migliormenti, che con il passare del tempo si sono rivelati fondamentali per la qualità della mia vita. Mi viene detto che dovrò continuare la terapia con autosiero per sempre.
Sono passati tre anni da allora, m ora a Padova hanno interrotto il servizio.
Dove posso rivolgermi ora? Ringrazio chiunque mi possa fornire una risposta che possa aiutarmi
[#1]
la sua testimonianza e' suggestiva, mi spiace davvero che la Clinica oculistica di padova
abbia drasticamente ridotto la sua attivita'
Visto che pero' lei ha trovato la soluzione con l'autosiero, non penso sia difficile farsi preparare il prodotto cosi come generalmente facciamo noi oculisti e poi farselo somministrare,
A Padova un professionista di riferimento e' il prof Diego Micochero
Altrimenti a Trento la dottoressa Grazia Biscaro.
mi tenga aggiornato
abbia drasticamente ridotto la sua attivita'
Visto che pero' lei ha trovato la soluzione con l'autosiero, non penso sia difficile farsi preparare il prodotto cosi come generalmente facciamo noi oculisti e poi farselo somministrare,
A Padova un professionista di riferimento e' il prof Diego Micochero
Altrimenti a Trento la dottoressa Grazia Biscaro.
mi tenga aggiornato
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.1k visite dal 26/02/2013.
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