Convenienza dell'intervento prk per miopia elevata
Gentilissimi, scrivo per chiedere un parere in merito all'opportunità o meno di fare l'intervento al laser per miopia o.d. -9.50, o.s. -9.25. Ho effettuato la visita con mappa corneale, ecc. Il medico mi ha detto innanzitutto che l'unico intervento che può indicarmi considerando la mia situazione è il PRK, che può correggermi tutta la miopia ma che l'intervento lo fa chi non sopporta più le lenti a contatto. Io le sopporto molto bene, ma sono preoccupata perché è da 16 anni che le uso, e mi domando quanto ancora potrò continuare. Inoltre per motivi igienici preferisco usare quelle mensili, ma non ho la correzione su misura per me. Con gli occhiali invece ci vedo bene, ma non mi ci vedo molto bene, a causa degli antiestetici effetti delle lenti. E' vero che per me tutto questo "non è un dramma" perché ci sono abituata, però dal momento che adesso c'è la possibilità di risolvere, ho pensato: perché non provare? Se aspetto magari non avrò più le condizioni adatte per farlo! Il medico più volte mi ha ripetuto che se non sono "al limite di sopportazione" delle lenti a contatto e/o degli occhiali non è necessario fare l'intervento. Poi mi ha anche detto che non devo aspettarmi di vederci meglio che con le lenti a contatto, perché sono loro la migliore correzione possibile per la miopia. Infine, ed è la cosa che mi ha turbato di più, mi ha parlato della possibilità, poiché parto da una miopia piuttosto elevata, che in seguito all'intervento mi rimanga il problema degli aloni notturni. Avevo sentito parlare di questo da una mia amica che in passato si è sottoposta all'intervento, ma dopo un mese e mezzo le era passato tutto. Invece il medico mi ha detto che potrebbe essere una cosa permanente e mi ha mostrato delle foto che simulano l'effetto di questi aloni notturni. Non ho capito se abbia voluto "spaventarmi" per testare la mia motivazione e determinazione (già in precedenza mi aveva detto che bisogna essere molto motivati per fare l'intervento, così si sopportano meglio gli eventuali problemi) oppure se davvero gli aloni notturni nel mio caso siano più una "quasi certezza" che un semplice "rishio". Gli ho chiesto se dunque mi consiglia l'intervento o no, ma non ho avuto una risposta chiara: ha ripetuto che mi correggerebbe tutta la miopia ma mi consiglia di partire dal presupposto che questi aloni mi verranno, che ciò deve essere determinante nella mia decisione, poi se sarò fortunata e non mi verranno tanto meglio. Ma per me è fondamentale sapere, per decidere, se nei casi di miopia elevata come la mia questi aloni notturni sono "automatici" dopo un intervento prk. Sono sempre permanenti? Possono arrivare ad essere così fastidiosi da impedire la guida notturna? Inoltre con questi aloni si riesce ancora a guardare le stelle, la luna, a fare una passeggiata serale, a leggere sul pc? Grazie in anticipo per l'attenzione.
[#1]
Buongiorno,
Bisognerebbe prima di tutto capire quali sono le motivazioni che escludono una LASIK. Spessore corneale (pachimetria) insufficiente? Nelle miopie elevate come la sua sarebbe la tecnica migliore. La PRK deve essere eseguita in questo caso con l'utilizzo della mitomicina per limitare i rischi di un possibile haze (opacità parziale della parte più superficiale della cornea che può insorgere anche dopo molti mesi dall'intervento), che sono più frequenti con le miopie elevate.
La possibilità di percepire aloni di notte dipende dal diametro pupillare in condizioni di scarsa luminosità e dalla zona ottica (area della cornea) trattata con il laser. Ovviamente quest'ultima dovrebbe essere più grande o prossima alle dimensioni della pupilla in condizioni di scarsa luminosità per avere una buona garanzia che nella maggior parte delle situazioni di scarsa luminosità gli aloni non siano significativi. Pertanto una pupillometria risulta indispensabile e un esame chiamato aberrometria le indicherà esattamente se al momento la sua cornea presenta già delle irregolarità che, se aumentate dalla chirurgia, la possono inoltre favorire la percezione di questi aloni nel post operatorio. Oggi esistono tecnologie che, se è possibile applicare al suo caso, possono ridurre al minimo questa possibilità (non sono sempre applicabili, bisogna valutare caso per caso: trattamento customizzato o trattamento asferico). Qualora dovessero comparire aloni notturni, questi sono generalmente percepiti particolarmente durante la guida notturna in strade con scarsa illuminazione (cioè quando la pupilla è estremamente dilatata).
Le consiglio di chiedere una secondo parere non avendo nessuna urgenza nell'eseguire un intervento chirurgico.
Cordiali saluti
Bisognerebbe prima di tutto capire quali sono le motivazioni che escludono una LASIK. Spessore corneale (pachimetria) insufficiente? Nelle miopie elevate come la sua sarebbe la tecnica migliore. La PRK deve essere eseguita in questo caso con l'utilizzo della mitomicina per limitare i rischi di un possibile haze (opacità parziale della parte più superficiale della cornea che può insorgere anche dopo molti mesi dall'intervento), che sono più frequenti con le miopie elevate.
La possibilità di percepire aloni di notte dipende dal diametro pupillare in condizioni di scarsa luminosità e dalla zona ottica (area della cornea) trattata con il laser. Ovviamente quest'ultima dovrebbe essere più grande o prossima alle dimensioni della pupilla in condizioni di scarsa luminosità per avere una buona garanzia che nella maggior parte delle situazioni di scarsa luminosità gli aloni non siano significativi. Pertanto una pupillometria risulta indispensabile e un esame chiamato aberrometria le indicherà esattamente se al momento la sua cornea presenta già delle irregolarità che, se aumentate dalla chirurgia, la possono inoltre favorire la percezione di questi aloni nel post operatorio. Oggi esistono tecnologie che, se è possibile applicare al suo caso, possono ridurre al minimo questa possibilità (non sono sempre applicabili, bisogna valutare caso per caso: trattamento customizzato o trattamento asferico). Qualora dovessero comparire aloni notturni, questi sono generalmente percepiti particolarmente durante la guida notturna in strade con scarsa illuminazione (cioè quando la pupilla è estremamente dilatata).
Le consiglio di chiedere una secondo parere non avendo nessuna urgenza nell'eseguire un intervento chirurgico.
Cordiali saluti
Dr. Alex Bosone
it.linkedin.com/in/alexbosone/
[#2]
Utente
Grazie per la risposta dottore. Effettivamente penso che chiederò un secondo parere. Che lei sappia, sono frequenti gli interventi su persone con miopia elevata come la mia? I risultati come sono? Esistono centri specializzati in interventi su miopie elevate?
Purtroppo l'oculista che mi segue abitualmente non si occupa di interventi e mi sono rivolta a un altro che non conosco bene, se non per sentito dire. Mi spiace che questi studi medici siano sempre così affollati che non c'è tempo di parlare quanto si vorrebbe per chiarire questi dubbi, eppure se ci si pensa bene, non è uno scherzo un intervento agli occhi.
Avevo fatto una visita preliminare con un altro oculista dello stesso centro medico, e lui mi aveva consigliato di farlo! Comunque i valori della pachimetria sono 518 su entrambi gli occhi. Pupillometria 5. Sono buoni? A parte gli aloni notturni, non mi è stato detto nulla sull' haze. C'è scritto qualcosa nel prospetto che mi è stato dato da leggere.
Inoltre volevo chiederle se è "eccessivo" aspettarsi i 10/10 dopo l'intervento. Sulla scheda che mi ha dato il medico c'è scritto 9/10. Perché? Io vorrei tanto operarmi per vedere poi finalmente BENE! Mi sono davvero stancata dell'approssimazione delle correzioni. Desidero una correzione al 100% del mio difetto. E' possibile ottenere questo?
Un'ultima cosa: in famiglia ho casi di glaucoma ed altri problemi agli occhi, oltre alla miopia. Se faccio il laser, e poi un domani insorgono anche a me questi problemi... Ci sono ulteriori complicazioni? La ringrazio nuovamente.
Purtroppo l'oculista che mi segue abitualmente non si occupa di interventi e mi sono rivolta a un altro che non conosco bene, se non per sentito dire. Mi spiace che questi studi medici siano sempre così affollati che non c'è tempo di parlare quanto si vorrebbe per chiarire questi dubbi, eppure se ci si pensa bene, non è uno scherzo un intervento agli occhi.
Avevo fatto una visita preliminare con un altro oculista dello stesso centro medico, e lui mi aveva consigliato di farlo! Comunque i valori della pachimetria sono 518 su entrambi gli occhi. Pupillometria 5. Sono buoni? A parte gli aloni notturni, non mi è stato detto nulla sull' haze. C'è scritto qualcosa nel prospetto che mi è stato dato da leggere.
Inoltre volevo chiederle se è "eccessivo" aspettarsi i 10/10 dopo l'intervento. Sulla scheda che mi ha dato il medico c'è scritto 9/10. Perché? Io vorrei tanto operarmi per vedere poi finalmente BENE! Mi sono davvero stancata dell'approssimazione delle correzioni. Desidero una correzione al 100% del mio difetto. E' possibile ottenere questo?
Un'ultima cosa: in famiglia ho casi di glaucoma ed altri problemi agli occhi, oltre alla miopia. Se faccio il laser, e poi un domani insorgono anche a me questi problemi... Ci sono ulteriori complicazioni? La ringrazio nuovamente.
[#3]
Buongiorno,
con questi dati sono in grado di darle alcune informazioni in più. Con la gradazione di -9,50 sph, una pupilla di 5 mm (in condizioni di scarsa luminosità?) e una pachimetria di 518 microns potrebbe eseguire una PRK o un LASIK con flap sottile (90-100 microns max). Il tessuto rimosso dipende dalla zona ottica scelta e dal tipo di laser utilizzato, ma ad esempio con un Tissue Saving di Technolas userebbe 120 microns di tessuto con zona ottica 6 mm. Il punto fondamentale è che non ha possibilità di ritrattamenti, a breve (pochi mesi dopo l'intervento) o a lungo termine (10 anni dopo, ad esempio). Le dico questo perchè mi ha chiesto se la sua gradazione sarà assolutamente 0 dopo l'intervento. La risposta è che nessuno può garantirglielo, piccole gradazioni residue (-0,50 o + 0,50 ad esempio) sono sempre possibili. Con gradazioni basse questa probabilità è molto ridotta, e aumenta via via che la gradazione da correggere con il laser diventa più importante. Probabilmente direi che ha una probabilità del 5% di avere una gradazione che non è zero con la LASIK (ma -0,50, ad esempio) dopo 3 mesi dall'intervento, e leggermente superiore a distanza di 5-10 anni. Con la PRK la possibilità a 3 mesi è leggermente superiore. Questi numeri dipendono dall'esperienza del chirurgo, dal tipo di tecnica, dal laser utilizzato, etc. Nel suo caso ricordi comunque che un secondo intervento (ritocco) non sarebbe più possibile, perchè lo spessore corneale (pachimetria) non lo permetterebbe.
Alternative? Una lente intraoculare (lente fachica) le permetterebbe, nel caso dovesse anche a distanza di anni riavere una piccola gradazione, un piccolo ritocco laser sulla cornea per raggiungere lo 0 tanto sperato.
Tuttavia le ricordo che la finalità dell'intervento di chirurgia refrattiva non deve essere la perfezione assoluta, che è difficilmente raggiungibile: piccoli difetti visivi post-intervento dovrebbero essere accettati serenamente e considerati "fisiologici". Con una gradazione di -0,50 in entrambi gli occhi potrebbe fare una vita assolutamente normale e magari necessitare di un piccolo occhiale solamente per la guida notturna o quando va al cinema. In quest'ottica il laser ad eccimeri è sicuramente la tecnica di correzione del difetto visivo migliore nel suo caso.
Il glaucoma non è una controindicazione all'intervento, anche se deve tenere conto che dopo un intervento chirurgico i valori rilevati della pressione oculare sono sottostimati. Dovrà semplicemente affidarsi a controlli oculistici periodici e ad altri esami strumentali per rilevare l'insorgenza di un eventuale glaucoma e non affidarsi semplicemente alla misurazione della pressione intraoculare con le strumentazioni oggi normalmente utilizzate.
Cordiali saluti
con questi dati sono in grado di darle alcune informazioni in più. Con la gradazione di -9,50 sph, una pupilla di 5 mm (in condizioni di scarsa luminosità?) e una pachimetria di 518 microns potrebbe eseguire una PRK o un LASIK con flap sottile (90-100 microns max). Il tessuto rimosso dipende dalla zona ottica scelta e dal tipo di laser utilizzato, ma ad esempio con un Tissue Saving di Technolas userebbe 120 microns di tessuto con zona ottica 6 mm. Il punto fondamentale è che non ha possibilità di ritrattamenti, a breve (pochi mesi dopo l'intervento) o a lungo termine (10 anni dopo, ad esempio). Le dico questo perchè mi ha chiesto se la sua gradazione sarà assolutamente 0 dopo l'intervento. La risposta è che nessuno può garantirglielo, piccole gradazioni residue (-0,50 o + 0,50 ad esempio) sono sempre possibili. Con gradazioni basse questa probabilità è molto ridotta, e aumenta via via che la gradazione da correggere con il laser diventa più importante. Probabilmente direi che ha una probabilità del 5% di avere una gradazione che non è zero con la LASIK (ma -0,50, ad esempio) dopo 3 mesi dall'intervento, e leggermente superiore a distanza di 5-10 anni. Con la PRK la possibilità a 3 mesi è leggermente superiore. Questi numeri dipendono dall'esperienza del chirurgo, dal tipo di tecnica, dal laser utilizzato, etc. Nel suo caso ricordi comunque che un secondo intervento (ritocco) non sarebbe più possibile, perchè lo spessore corneale (pachimetria) non lo permetterebbe.
Alternative? Una lente intraoculare (lente fachica) le permetterebbe, nel caso dovesse anche a distanza di anni riavere una piccola gradazione, un piccolo ritocco laser sulla cornea per raggiungere lo 0 tanto sperato.
Tuttavia le ricordo che la finalità dell'intervento di chirurgia refrattiva non deve essere la perfezione assoluta, che è difficilmente raggiungibile: piccoli difetti visivi post-intervento dovrebbero essere accettati serenamente e considerati "fisiologici". Con una gradazione di -0,50 in entrambi gli occhi potrebbe fare una vita assolutamente normale e magari necessitare di un piccolo occhiale solamente per la guida notturna o quando va al cinema. In quest'ottica il laser ad eccimeri è sicuramente la tecnica di correzione del difetto visivo migliore nel suo caso.
Il glaucoma non è una controindicazione all'intervento, anche se deve tenere conto che dopo un intervento chirurgico i valori rilevati della pressione oculare sono sottostimati. Dovrà semplicemente affidarsi a controlli oculistici periodici e ad altri esami strumentali per rilevare l'insorgenza di un eventuale glaucoma e non affidarsi semplicemente alla misurazione della pressione intraoculare con le strumentazioni oggi normalmente utilizzate.
Cordiali saluti
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Utente
Gentilissimo dottore, buon pomeriggio. La ringrazio nuovamente e le vorrei porre ulteriori domande. Innanzitutto ricordo che in un cartellone in sala d'aspetto c'era scritto che la lasik non è fattibile nei casi di miopia elevata (oltre -6). Nel prospetto da leggere che mi è stato consegnato è scritto invece che "non tutte le miopie elevate possono essere trattate con la lasik". La scelta dipende da fattori oggettivi o anche dall'impostazione e dalla preferenza di ciascun medico?
Poi, dopo aver letto quanto mi ha scritto, ho controllato meglio la cartella e ho notato che risulta "cornea regolare". Questo dovrebbe dunque essere positivo nell'evitare il fenomento di opacità (haze) di cui mi parlava? Probabilmente è più preoccupante l'haze degli aloni notturni? Il medico mi ha parlato con tanta enfasi degli aloni che temo di sottostimare l'entità del problema. Mi riesce difficile pensare che possa diventare invalidante. Non vorrei ripetermi, perché ho già scritto queste cose. Ad ogni modo, l'haze può essere sempre corretto?
Il macchinario utilizzato nel centro dove sono stata si chiama effettivamente Technolas e pare essere molto nuovo, e permette il tissue saving. Quando ho esposto al medico il mio dubbio su cosa si debba intendere per miopia stabilizzata, lui mi ha chiarito, come temevo, che le miopie elevate come la mia sono effettivamente imprevedibili, e quindi possono dar luogo, ogni 10 anni o giù di lì, a nuovi peggioramenti, ma molto piccoli, e che comunque nella maggior parte dei casi si fa volentieri un ritocco (con laser), anche se per solamente un -0,50 non si fa. Possibile che sia stato così superficiale da dimenticarsi per un attimo dell'entità della mia miopia e illudermi che anche per me sia possibile un ritocco anche significativo (oltre -0,50)?? Sono un po' sbigottita!
Sul prospetto che mi è stato dato da leggere c'è anche scritto che "sono da escludere" dall'intervento i pazienti che desiderano ottenere i 10/10. Per i motivi che mi ha indicato anche lei... Sono abbastanza delusa, e vorrei comunque capire se l'obiettivo iniziale su cui basare l'impostazione dell'intervento è in ogni caso puntare ai 10/10, e non prefissarsi magari, già in partenza, 9/10. Dico questo perché da qualche parte ho letto che l'intervento mira a dare la stessa qualità della vista che si ha con gli occhiali, ma io non vedo perfettamente con gli occhiali, perché 10/10 li vedo, ma un po' a stento, invece mi piacerebbe così tanto (come ho già detto) provare la sensazione di vederci finalmente bene! Una mia amica dopo nove anni dall'intervento vede 12/10, partendo da una miopia di -6 circa. Magari potessi anch'io avere una vista così! Mi preoccupa quella scritta "9/10" sulla cartella...
Non le ho detto che oltre a problemi di glaucoma tra i miei parenti ci sono anche problemi di distacco della retina. L'intervento può favorire questo tipo di problema?
Poi, dopo aver letto quanto mi ha scritto, ho controllato meglio la cartella e ho notato che risulta "cornea regolare". Questo dovrebbe dunque essere positivo nell'evitare il fenomento di opacità (haze) di cui mi parlava? Probabilmente è più preoccupante l'haze degli aloni notturni? Il medico mi ha parlato con tanta enfasi degli aloni che temo di sottostimare l'entità del problema. Mi riesce difficile pensare che possa diventare invalidante. Non vorrei ripetermi, perché ho già scritto queste cose. Ad ogni modo, l'haze può essere sempre corretto?
Il macchinario utilizzato nel centro dove sono stata si chiama effettivamente Technolas e pare essere molto nuovo, e permette il tissue saving. Quando ho esposto al medico il mio dubbio su cosa si debba intendere per miopia stabilizzata, lui mi ha chiarito, come temevo, che le miopie elevate come la mia sono effettivamente imprevedibili, e quindi possono dar luogo, ogni 10 anni o giù di lì, a nuovi peggioramenti, ma molto piccoli, e che comunque nella maggior parte dei casi si fa volentieri un ritocco (con laser), anche se per solamente un -0,50 non si fa. Possibile che sia stato così superficiale da dimenticarsi per un attimo dell'entità della mia miopia e illudermi che anche per me sia possibile un ritocco anche significativo (oltre -0,50)?? Sono un po' sbigottita!
Sul prospetto che mi è stato dato da leggere c'è anche scritto che "sono da escludere" dall'intervento i pazienti che desiderano ottenere i 10/10. Per i motivi che mi ha indicato anche lei... Sono abbastanza delusa, e vorrei comunque capire se l'obiettivo iniziale su cui basare l'impostazione dell'intervento è in ogni caso puntare ai 10/10, e non prefissarsi magari, già in partenza, 9/10. Dico questo perché da qualche parte ho letto che l'intervento mira a dare la stessa qualità della vista che si ha con gli occhiali, ma io non vedo perfettamente con gli occhiali, perché 10/10 li vedo, ma un po' a stento, invece mi piacerebbe così tanto (come ho già detto) provare la sensazione di vederci finalmente bene! Una mia amica dopo nove anni dall'intervento vede 12/10, partendo da una miopia di -6 circa. Magari potessi anch'io avere una vista così! Mi preoccupa quella scritta "9/10" sulla cartella...
Non le ho detto che oltre a problemi di glaucoma tra i miei parenti ci sono anche problemi di distacco della retina. L'intervento può favorire questo tipo di problema?
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Quando si tratta una miopia elevata come la sua, deve sempre considerare che una piccola percentuale di pazienti a breve termine e/o a lungo termine non rimarrà con lo 0 sperato. Nessuno le potrà mai dare una garanzia del 100% che la refrazione sarà 0, ma questo non significa che lei non possa avere una vita normale e senza occhiali nella maggior parte del suo tempo con una piccola gradazione residua.
Le indicazioni dell'FDA americano al trattamento con laser ad eccimeri sono molto chiare: ridurre la dipendenza dall'uso degli occhiali e/o lenti a contatto. E' questo che si deve aspettare anche nel suo caso dopo l'intevento chirurgico. Nonostante i progressi tecnologici e l'estrema precisione del laser, bisogna ricordare che il trattamento viene indirizzato sulla cornea e che c'è una certa variabilità di guarigione da paziente a paziente da cui derivano le piccole variazioni dallo 0 sperato.
Per quanto riguarda il limite di -6,00 diottrie per il trattamento LASIK, non è assolutamente vero. In alcuni paesi è di -10,00 sph in altri paesi anche di più. -10,00 sph dovrebbe essere il limite massimo per garantire una buona qualità visiva postoperatoria. Ricordo che il difetto correggibile e la tecnica utilizzabile dipendono dalle caratteristiche individuali della cornea, etc e solo una visita oculistica accurata le potrà effettivamente dire quale intervento è possibile e quale è la tecnica migliore per il suo caso.
Cordiali saluti
Le indicazioni dell'FDA americano al trattamento con laser ad eccimeri sono molto chiare: ridurre la dipendenza dall'uso degli occhiali e/o lenti a contatto. E' questo che si deve aspettare anche nel suo caso dopo l'intevento chirurgico. Nonostante i progressi tecnologici e l'estrema precisione del laser, bisogna ricordare che il trattamento viene indirizzato sulla cornea e che c'è una certa variabilità di guarigione da paziente a paziente da cui derivano le piccole variazioni dallo 0 sperato.
Per quanto riguarda il limite di -6,00 diottrie per il trattamento LASIK, non è assolutamente vero. In alcuni paesi è di -10,00 sph in altri paesi anche di più. -10,00 sph dovrebbe essere il limite massimo per garantire una buona qualità visiva postoperatoria. Ricordo che il difetto correggibile e la tecnica utilizzabile dipendono dalle caratteristiche individuali della cornea, etc e solo una visita oculistica accurata le potrà effettivamente dire quale intervento è possibile e quale è la tecnica migliore per il suo caso.
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Gentilissimo Dottor Bosone, buongiorno.
Le riscrivo oggi per aggiornarla e chiederle un ulteriore parere in proposito. Ho contattato l'oculista, chiedendogli il motivo di quel 9/10 riportato sulla cartella. Dice che per lui se non si leggono bene tutte le lettere dell'ultima riga, ma solo una sì e una no, allora non può scrivere 10/10. Effettivamente io sono stata confusa nella lettura dell'ultima riga in occasione dell'ultima visita. Quindi secondo lui entrambi i miei occhi non vedono 10/10. Ma solo due mesi prima, in quello stesso studio, con i miei occhiali ho letto senza minimo sforzo ciascuna lettera dell'ultima riga... Credo che la mia oculista abituale mi avrebbe segnalato questo "limite" nel corso degli anni, invece con l'ausilio degli occhiali vedo 10/10. Nel corso del tempo ho avuto modo di effettuare visite anche con altri oculisti, e ogni volta ho letto 10/10 con i miei occhiali. La risposta dell'ultimo oculista quando ho espresso queste considerazioni e ho chiesto un chiarimento in merito mi ha detto che lui è più severo di uno che prescrive occhiali, perché un occhiale se è sbagliato si può cambiare, ma un'intervento una volta fatto è irreversibile. Ma possono essere sbagliati degli occhiali che ti fanno vedere bene???
Insomma, io ho capito che vedere 9 o 10 decimi è una caratteristica individuale, come uno è basso e un altro è alto, ma se fino a oggi ho visto bene 10/10, perché dovrei ora rassegnarmi a farmi correggere il difetto come se ne vedessi solo 9??? Per un'unica visita in cui non sono riuscita a leggerli? Stavolta mi ha fatto la prova non con i miei occhiali, ma con quell'attrezzo pesantissimo in cui si mettono le varie lenti ...Da profana, mi appare più probabile che non mi abbia messo la correzione adeguata, e per questo non ho letto bene. Non mi ostino a voler veder 10/10 a tutti i costi se questo non è vero, ma non voglio neanche che mi si voglia convincere di non vederli se con gli occhiali li vedo!
Lei cosa ne pensa?
Inoltre un'altra cosa che mi ha lasciato perplesssa è che dai suoi esami vedo meglio con l'occhio destro e peggio con l'occhio sinistro. A me risulta il contrario, da oltre 10 anni a questa parte! In particolare, per l'occhio sinistro c'è una notevole discrepanza, risulterebbe una miopia di -0,75 più alta di quello che mi risultava dalle precedenti visite. E' possibile che la mia oculista abituale abbia sbagliato a misurarmi la vista per tutto questo tempo??? Secondo lei questi risultati sono compatibili con il fatto che con i miei occhiali vedo bene? Vedo infatti che sulla cartella è ben specificato "valutazione non valida per prescrizione lenti". Probabilmente sono io che non me ne intendo e mi faccio ingannare da tutti questi numeri, ma è lecito voler capire bene, dato che si tratta dei miei occhi! La ringrazio in anticipo.
Le riscrivo oggi per aggiornarla e chiederle un ulteriore parere in proposito. Ho contattato l'oculista, chiedendogli il motivo di quel 9/10 riportato sulla cartella. Dice che per lui se non si leggono bene tutte le lettere dell'ultima riga, ma solo una sì e una no, allora non può scrivere 10/10. Effettivamente io sono stata confusa nella lettura dell'ultima riga in occasione dell'ultima visita. Quindi secondo lui entrambi i miei occhi non vedono 10/10. Ma solo due mesi prima, in quello stesso studio, con i miei occhiali ho letto senza minimo sforzo ciascuna lettera dell'ultima riga... Credo che la mia oculista abituale mi avrebbe segnalato questo "limite" nel corso degli anni, invece con l'ausilio degli occhiali vedo 10/10. Nel corso del tempo ho avuto modo di effettuare visite anche con altri oculisti, e ogni volta ho letto 10/10 con i miei occhiali. La risposta dell'ultimo oculista quando ho espresso queste considerazioni e ho chiesto un chiarimento in merito mi ha detto che lui è più severo di uno che prescrive occhiali, perché un occhiale se è sbagliato si può cambiare, ma un'intervento una volta fatto è irreversibile. Ma possono essere sbagliati degli occhiali che ti fanno vedere bene???
Insomma, io ho capito che vedere 9 o 10 decimi è una caratteristica individuale, come uno è basso e un altro è alto, ma se fino a oggi ho visto bene 10/10, perché dovrei ora rassegnarmi a farmi correggere il difetto come se ne vedessi solo 9??? Per un'unica visita in cui non sono riuscita a leggerli? Stavolta mi ha fatto la prova non con i miei occhiali, ma con quell'attrezzo pesantissimo in cui si mettono le varie lenti ...Da profana, mi appare più probabile che non mi abbia messo la correzione adeguata, e per questo non ho letto bene. Non mi ostino a voler veder 10/10 a tutti i costi se questo non è vero, ma non voglio neanche che mi si voglia convincere di non vederli se con gli occhiali li vedo!
Lei cosa ne pensa?
Inoltre un'altra cosa che mi ha lasciato perplesssa è che dai suoi esami vedo meglio con l'occhio destro e peggio con l'occhio sinistro. A me risulta il contrario, da oltre 10 anni a questa parte! In particolare, per l'occhio sinistro c'è una notevole discrepanza, risulterebbe una miopia di -0,75 più alta di quello che mi risultava dalle precedenti visite. E' possibile che la mia oculista abituale abbia sbagliato a misurarmi la vista per tutto questo tempo??? Secondo lei questi risultati sono compatibili con il fatto che con i miei occhiali vedo bene? Vedo infatti che sulla cartella è ben specificato "valutazione non valida per prescrizione lenti". Probabilmente sono io che non me ne intendo e mi faccio ingannare da tutti questi numeri, ma è lecito voler capire bene, dato che si tratta dei miei occhi! La ringrazio in anticipo.
[#7]
Buonasera,
Considerate le limitazioni che le ho elencato precedentemente (impossibilità di ritrattamento nel caso di una anche minima refrazione post-intervento) e la sua alta aspettativa, le consiglio di continuare con l'utilizzo delle lenti a contatto che, da quanto dice, sopporta molto bene e senza nessun problema.
Il giorno in cui non le sopporterà più accetterà molto più serenamente l'intervento e l'eventualità di portare una piccola gradazione in occasioni specifiche (guidare l'auto, al cinema ...) qualora dovesse residuare anche una minima gradazione.
Cordiali saluti
Considerate le limitazioni che le ho elencato precedentemente (impossibilità di ritrattamento nel caso di una anche minima refrazione post-intervento) e la sua alta aspettativa, le consiglio di continuare con l'utilizzo delle lenti a contatto che, da quanto dice, sopporta molto bene e senza nessun problema.
Il giorno in cui non le sopporterà più accetterà molto più serenamente l'intervento e l'eventualità di portare una piccola gradazione in occasioni specifiche (guidare l'auto, al cinema ...) qualora dovesse residuare anche una minima gradazione.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 10.4k visite dal 11/02/2013.
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