Gli occhi diagnosticatami dall'oculista

Salve, sto curando da una ventina di giorni una blefarite in entrambi gli occhi diagnosticatami dall'oculista. Mi ha indicato delle gocce di Thealoz e impacchi caldi 1 volta al giorno per 30 gg. Ora, una settimana fa nella palpebra superiore dell'occhio destro è spuntato una sorta di foruncoletto terminante all'esterno con una pallina biancastra che con gli impacchi s'è rotta e il foruncoletto è scomparso. Ieri mi sono accorto di una cosa similare alla palpebra inferiore sinistra. Ho un gonfiore sotto la palpebra, talvolta un po' di bruciore e fastidio e questo puntino biancastro proprio sul bordo della palpebra. Chiedo se questo può essre dovuto alla blefarite, o all'uso di queste gocce o degli impacchi, se continuare o farmi vedere ancora da qualche altro oculista perché si tratta di altro, o come altrimenti curare questo problema. Grazie per la risposta e cordiali saluti.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17.1k 576
Direi che l'approccio con il medico oculista ci deve essere sempre
come costanti devono essere le cure e le visite di controllo
l'approccio terapeutico che lei sta eseguendo
e' letteralmente desueto
ma evidentemente ricco di successo
continui con la terapia.
la base eziopatologica a calazio ed orzaioli e' comune alla blefariti


le allego un mio breve appunto

a presto

SUO DOC


Con blefarite intendiamo una infiammazione o una infezione delle palpebre. Le blefariti possono essere classificate secondo la loro topografia o eziologia.

Dalpunto di vista topografico distinguiamo una blefarite anteriore ed una blefarite posteriore.

La blefarite anteriore interessa la parte cutanea del bordo libero palpebrale e ne sono esempi tipici:

la blefarite stafilococcica con il caratteristico collare intorno alle ciglia,
la blefarite seborroica caratterizzata da scaglie al di sopra del bordo palpebrale
la blefarite meiboniana che interessa la zona mucosa , il bordo palpebrale cutaneo e l'area mucosa del bordo palpebrale è la blefarite posteriore per eccellenza.
Dal punto di vista eziologico la blefarite generalmente ha due cause: una origine immunitaria o auto immunitaria come nella blefarite seborroica ed una origne infettiva. Molto spesso i due fattori eziologici coesistono.

Le più frequenti Blefariti di origine infettiva sono:

la blefarite stafilococcica caratterizzata da una colonizzazione di stafilococchi alla base delle ciglia e nei follicoli ciliali associate spesso ad una drammatica reazione della palpebra. La risposta immunitaria gioca quindi un ruolo fondamentale anche in questa blefarite infettiva, nel siero di questi pazienti troviamo infatti spesso l'ANTISTAFILONISINA.
I collaretti, patognomonici di questa infezione, sono formati da anelli o sfere di cute ulcerata che seguono le ciglia nell'accrescimento.
La blefarite da Demodex è dovuta alla localizzazione di questo parassita sui follicoli piliferi delle Ciglia.
La blefarite erpetica è generalmente più rara, sia nella forma legata ad Herpes Simplex sia a quella dello Zoster (zona oftalmica).
La blefarite di origine micotica è spessso legata alla Candida. La blefarite legata a parassitosi al Microsporidium.
L'eziologia della blefarite meimoniana sia primaria che secondaria può essere di natura infettiva.

Anche se come abbiamo detto la blefarite ha spesso una eziologia mista è sempre fondamentale accertare l'eziologia predominante per ciascun caso per trovare la terapia medica locale o generale giusta.



Ma cosa sono le ghiandole del Meibomio?
le ghiandole del meibomio sono localizate nella cartilagine tarsale perpendicolare al bordo palpebrale e si uniscono a questo margine nella zona mucosa o cutaneo-mucosa.

Il loro numero varia da 15 a 25 per ciascun Tarso e da 30 a 50 per ciascun occhio.

Si tratta di ghiandole SEBACEE ma molto più grandi, che partendo da una secrezione olocrina producono MEIBUM, una combinazione di lipidi tensioattivi che ricopre lo strato acquoso del film Pre-corneale rendendolo molto liscio e prevenendo la rapida evaporazione del film

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808

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Utente
Utente
Mi scusi dottore, ma non capisco bene quanto lei mi suggerisce. Da un canto, infatti, mi dice che l'approccio terapeutico che seguo è "desueto", il che mi fa ritenere che in teoria non dovrebbe portare ad alcun risultato o quanto meno è poco praticato. D'altro canto è ricco di successo, il che mi fa capire che tuttavia sta raggiungendo risultati inattesi, mentre io mi sorprendo nel ritrovarmi con questi problemi che prima della cura non avevo. Mi ero sottoposto a visita di controllo dall'oculista per altre ragioni, infatti, e non poco ero stato sorpreso dalla diagnosi. Non avendo strumenti per ritenere giusta o sbagliata la diagnosi e la cura, altro non potevo fare che seguire. Le mie perplessità sono sorte in concomitanza con questi fenomeni che in vita mia (ed ormai sono tanti gli anni) non avevo mai avuti.
Le sono grato per avermi voluto rispondere e continuerò la cura nella speranza che porti ai risultati che mi attendo. Grazie e cordialità
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17.1k 576
impacchi caldi 1 volta al giorno per 30 gg

fanno parte della storia della medicina

ma in questo caso forse risolvono...

io in genere preferisco una cura con antibiotici mirati...

buona serata
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Utente
Utente
Grazie, dottore, spero che la cura sia veramente efficace, in caso contrario riandrò dal medico per chiedere un'alternativa. Cordialità.
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Utente
Utente
Egr. Dott., mi scusi se la disturbo ancora, ma il rigonfiamento della palpebra sinistra di cui le avevo parlato non è scomparso e allora sono andato dal mio medico di famiglia, le ho portato la prescrizione dello specialista e mi ha visitato. Esito: un calazio. Mi ha prescritto il Tobradex pomata x 3 volte al d' per 7 gg e mi ha detto di sospendere subito gli impacchi in quanto dice, potrebbero essere stati portatori dei germi che provocano il calazio stesso. Ho seguito la prescrizione, il calazio si è ridotto abbastanza, ma non è scomparso del tutto. Solo che ora di tanto in tanto mi sembra di avvertire come dei piccoli flah all'angolo sinistro dell'occhio. Può esserci rapporto con la cura? Mi conviene tornare dallo specialista? Consultarne un altro? Provare a farmi cambiar cura?
In attesa della sua cortese risposta, la ringrazio ancora per la sua pazienza e le porgo le mie cordialità.