Congiuntivite da stafilococco epidermidis
Mio figlio, 14 mesi, soffre di congiuntiviti ricorrenti. La prima volta aveva solo 15 giorni; solitamente si tratta di congiuntiviti catarrali, poi qualche mese fa abbiamo notato che a volte ha come delle righe in rilievo nell'occhio, tipo congiuntiva "plissettata" e una riga permanente che corre lungo l'iride...
Su prescrizione dei pediatri, ogni volta che si presentava la secrezione l'abbiamo sempre trattato con colliri antibiotici (tobramicina, tetracicline). Addirittura, una volta, su indicazione di un oculista dell'ospedale Koelliker, con un collirio cortisonico, Betabioptal... Ma il problema si è sempre ripresentato.
Sulla congiuntiva "plissettata", c'è chi dice che sono infiltrati batterici (l'oculista), e chi dice che è semplicemente occhio troppo asciutto, e consiglia di utilizzare la soluzione fisiologica (i pediatri).
Piu' volte ho chiesto se era consigliabile eseguire un batteriologico ma mi è sempre stato detto che non era necessario.
Mentre eravamo in Francia, la scorsa settimana abbiamo immediatamente prenotato una visita oculistica e fatto il tampone in laboratorio in giornata... con esito stafilococco epidermidis, appunto, resistente a tobramicine, tetracicline, pennicilline e altri antibiotici.
Il test dava sensibilità a Rifampicina, ma a quanto pare la molecola piu' simile che usano per i colliri è la rifamycina, o almeno cosi' ci è stato spiegato, per cui stiamo usando il collirio francese di colore rosso Rifamycine Chibret (Thea).
Ora è ancora in trattamento (deve fare in totale 14 gg e siamo solo alla prima settimana). Ha gli occhi che si arrossano per un nonnulla, poverino, è sufficiente una leggera brezza.
Secondo lei è normale che gli occhi siano ancora cosi' delicati e sia ancora presente una lineetta di circa 4/5 mm lungo l'iride? Di cosa puo' trattarsi (infiltrati)? Consiglia un batteriologico a fine trattamento?
La ringrazio infinitamente se vorrà rispondermi.
Grazie
Rosanna Napoli
Su prescrizione dei pediatri, ogni volta che si presentava la secrezione l'abbiamo sempre trattato con colliri antibiotici (tobramicina, tetracicline). Addirittura, una volta, su indicazione di un oculista dell'ospedale Koelliker, con un collirio cortisonico, Betabioptal... Ma il problema si è sempre ripresentato.
Sulla congiuntiva "plissettata", c'è chi dice che sono infiltrati batterici (l'oculista), e chi dice che è semplicemente occhio troppo asciutto, e consiglia di utilizzare la soluzione fisiologica (i pediatri).
Piu' volte ho chiesto se era consigliabile eseguire un batteriologico ma mi è sempre stato detto che non era necessario.
Mentre eravamo in Francia, la scorsa settimana abbiamo immediatamente prenotato una visita oculistica e fatto il tampone in laboratorio in giornata... con esito stafilococco epidermidis, appunto, resistente a tobramicine, tetracicline, pennicilline e altri antibiotici.
Il test dava sensibilità a Rifampicina, ma a quanto pare la molecola piu' simile che usano per i colliri è la rifamycina, o almeno cosi' ci è stato spiegato, per cui stiamo usando il collirio francese di colore rosso Rifamycine Chibret (Thea).
Ora è ancora in trattamento (deve fare in totale 14 gg e siamo solo alla prima settimana). Ha gli occhi che si arrossano per un nonnulla, poverino, è sufficiente una leggera brezza.
Secondo lei è normale che gli occhi siano ancora cosi' delicati e sia ancora presente una lineetta di circa 4/5 mm lungo l'iride? Di cosa puo' trattarsi (infiltrati)? Consiglia un batteriologico a fine trattamento?
La ringrazio infinitamente se vorrà rispondermi.
Grazie
Rosanna Napoli
[#1]
cara ROSANNA,
Gli stafilococchi sono batteri Gram positivi, ubiquitari , sono presenti nelle cavità nasali e orali .
Mi pare che l'approccio partendo dallo striscio congiuntivale sia stato molto corretto, valuti anche la possibilità di integrare la giusta terapia mirata in collirio in locale ad una terapia per via generale, parlandone con il suo medico pediatra.
Per piacere mi tenga informato.
Gli stafilococchi sono batteri Gram positivi, ubiquitari , sono presenti nelle cavità nasali e orali .
Mi pare che l'approccio partendo dallo striscio congiuntivale sia stato molto corretto, valuti anche la possibilità di integrare la giusta terapia mirata in collirio in locale ad una terapia per via generale, parlandone con il suo medico pediatra.
Per piacere mi tenga informato.
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
[#5]
Oculista
Carissima,
ovviamente le Congiuntiviti batteriche sono infiammazioni della congiuntiva provocate da batteri, che sul piano patogenetico e sintomatologico si distinguono in:
Catarrali: Haemophilus, Kock Weeks Pneumococco
Sierose
Purulente: stafilococco, streptococco, gonogocco
Membranose: corinebacterium
Normalmente c’è una flora batterica commensale nella superficie della congiuntiva che non supera una certa carica batterica; in condizioni particolari (per ragioni sistemiche o locali) essa può vincere la difese dell’organismo e dare una infezione. La principale ragione di una aumentata carica batterica congiuntivale è la riduzione di produzione di lisozima.
Più frequente lo Stafilococco epidermidis (75-90%), seguito da Corynebacterium (20-75%) e Streptococco aureo.
La diagnosi è:
Anamnestica: (in genere gli occhi sono presi simultaneamente, o con un intervallo massimo di 24 ore, diagnosi differenziale con forme virali)
Clinica: Rossore vivo, secrezione abbondante, sensazione di corpo estraneo, bruciore ed edema palpebrale.
Esami colturali con tampone: dal punto di vista teorico i tamponi congiuntivali dovrebbero indicare l’antibiotico più adatto, ma in realtà non c’è nessun miglioramento a seguire la procedura, quindi di solito si danno antibiotici per uso topico a largo spettro prima di fare il tampone, e poi se c’è resistenza alla terapia polimicrobica si fanno i tamponi.
Sintomi:
Iperemia congiuntivale
Edema palpebrale
Interessamento bilaterale
Secrezione mucosa o purulenta
Bruciore
Sensazione di corpo estraneo
Oltre che primitiva la congiuntivite batterica può essere un fenomeno secondario ad un altro fenomeno infiammatorio (ad es. una dacriocistite) per diffusione locale del patogeno, e in questi casi è importante dare anche una terapia sistemica che eradichi il patogeno anche dal sacco lacrimale.
Quindi cosiglio sempre una buon esame delle vie lacrimali.
In questi casi la terapia antibiotica deve essre topica e sistemica.
ovviamente le Congiuntiviti batteriche sono infiammazioni della congiuntiva provocate da batteri, che sul piano patogenetico e sintomatologico si distinguono in:
Catarrali: Haemophilus, Kock Weeks Pneumococco
Sierose
Purulente: stafilococco, streptococco, gonogocco
Membranose: corinebacterium
Normalmente c’è una flora batterica commensale nella superficie della congiuntiva che non supera una certa carica batterica; in condizioni particolari (per ragioni sistemiche o locali) essa può vincere la difese dell’organismo e dare una infezione. La principale ragione di una aumentata carica batterica congiuntivale è la riduzione di produzione di lisozima.
Più frequente lo Stafilococco epidermidis (75-90%), seguito da Corynebacterium (20-75%) e Streptococco aureo.
La diagnosi è:
Anamnestica: (in genere gli occhi sono presi simultaneamente, o con un intervallo massimo di 24 ore, diagnosi differenziale con forme virali)
Clinica: Rossore vivo, secrezione abbondante, sensazione di corpo estraneo, bruciore ed edema palpebrale.
Esami colturali con tampone: dal punto di vista teorico i tamponi congiuntivali dovrebbero indicare l’antibiotico più adatto, ma in realtà non c’è nessun miglioramento a seguire la procedura, quindi di solito si danno antibiotici per uso topico a largo spettro prima di fare il tampone, e poi se c’è resistenza alla terapia polimicrobica si fanno i tamponi.
Sintomi:
Iperemia congiuntivale
Edema palpebrale
Interessamento bilaterale
Secrezione mucosa o purulenta
Bruciore
Sensazione di corpo estraneo
Oltre che primitiva la congiuntivite batterica può essere un fenomeno secondario ad un altro fenomeno infiammatorio (ad es. una dacriocistite) per diffusione locale del patogeno, e in questi casi è importante dare anche una terapia sistemica che eradichi il patogeno anche dal sacco lacrimale.
Quindi cosiglio sempre una buon esame delle vie lacrimali.
In questi casi la terapia antibiotica deve essre topica e sistemica.
[#6]
Utente
Gent.mo Dott. Siravo,
mi scusi se chiedo chiarimenti ma sono del tutto a digiuno di terminologia medica.
Mi pare di capire che, nel caso di mio figlio, presentando queste piccole "righe" in rilievo, potrebbe trattarsi di batteri che abbiano superato la congiuntiva. in questo caso l'infezione potrebbe essersi diffusa ad altre parti del corpo? come accertarlo?
E l'esame delle vie lacrimali in cosa consiste?
Grazie cordialità
Rosanna
mi scusi se chiedo chiarimenti ma sono del tutto a digiuno di terminologia medica.
Mi pare di capire che, nel caso di mio figlio, presentando queste piccole "righe" in rilievo, potrebbe trattarsi di batteri che abbiano superato la congiuntiva. in questo caso l'infezione potrebbe essersi diffusa ad altre parti del corpo? come accertarlo?
E l'esame delle vie lacrimali in cosa consiste?
Grazie cordialità
Rosanna
[#7]
Oculista
Assolutamente NO!!!
Non sia così apprensiva e sia invece serena,perchè NON ESISTONO MOTIVI PER PREOCCUPARSI!!!!
Le pieghette di cui lei parla nella congiuntiva,sono sempre presenti nelle congiuntiviti,per un edema flogistico congiuntivale che,ai movimenti dell'occhio,fa plissettare vla congiuntiva stessa!
Faccia visitare suo figlio da un Oculista e Lui sicuramente saprà dirle se esiste o no un problema alle vie lacrimali,abbastanza frequente nei neonati(rallentato sviluppo parafisiologico delle stesse che spesso si definisce positivamente entro i 30 mesi).
Non sia così apprensiva e sia invece serena,perchè NON ESISTONO MOTIVI PER PREOCCUPARSI!!!!
Le pieghette di cui lei parla nella congiuntiva,sono sempre presenti nelle congiuntiviti,per un edema flogistico congiuntivale che,ai movimenti dell'occhio,fa plissettare vla congiuntiva stessa!
Faccia visitare suo figlio da un Oculista e Lui sicuramente saprà dirle se esiste o no un problema alle vie lacrimali,abbastanza frequente nei neonati(rallentato sviluppo parafisiologico delle stesse che spesso si definisce positivamente entro i 30 mesi).
[#8]
Utente
Dott. Siravo,
come mi piace la sua risposta! è molto rasserenante, perchè in effetti sono preoccupata. E' già stato visitato da due oculisti: il primo non ha detto nulla a proposito delle vie lacrimali e si è limitato a diagnosticare, a settembre, congiuntivite con infiltrati e a prescrivere Betabioptal. Il secondo ci ha consigliato, senza nemmeno visitare il bambino, constatando solo la presenza delle secrezioni, di prevedere un sondaggio alle vie lacrimali in anestesia...
come mi piace la sua risposta! è molto rasserenante, perchè in effetti sono preoccupata. E' già stato visitato da due oculisti: il primo non ha detto nulla a proposito delle vie lacrimali e si è limitato a diagnosticare, a settembre, congiuntivite con infiltrati e a prescrivere Betabioptal. Il secondo ci ha consigliato, senza nemmeno visitare il bambino, constatando solo la presenza delle secrezioni, di prevedere un sondaggio alle vie lacrimali in anestesia...
[#9]
Cara Signora,
ma a suo figlio è stato valutato bene il dotto naso lacrimale?
Deve sapere che nei primi mesi di vita spesso i bambini hanno i canalini che portano le lacrime verso il naso occlusi,
pertanto la lacrima ristagna e si accumulano batteri tipo Stafilococco epidermidis (che è tra i piu' comuni batteri presenti NORMALMENTE sulla superficie dell'occhio ) provocando infiammazione e secrezione.
Pertanto consiglio un lavaggio delle vie lacrimali ed eventuale sondaggio delle stesse, soprattutto se il quadro non si risolva entro i 2 anni di vita.
Dr Marco Leozappa
ma a suo figlio è stato valutato bene il dotto naso lacrimale?
Deve sapere che nei primi mesi di vita spesso i bambini hanno i canalini che portano le lacrime verso il naso occlusi,
pertanto la lacrima ristagna e si accumulano batteri tipo Stafilococco epidermidis (che è tra i piu' comuni batteri presenti NORMALMENTE sulla superficie dell'occhio ) provocando infiammazione e secrezione.
Pertanto consiglio un lavaggio delle vie lacrimali ed eventuale sondaggio delle stesse, soprattutto se il quadro non si risolva entro i 2 anni di vita.
Dr Marco Leozappa
Dr. M. Leozappa, Dirigente Medico Oculistica Ospedale Perrino Brindisi ; S.Vito dei N. (Br) v.C.Battisti 4;
Tel 333 3176670
[#10]
Utente
Grazie Dott. Leozappa,
l'esito delle visite dai due oculisti è stato quanto scritto prima...cioè solo uno dei due ci ha consigliato il sondaggio dei dotti, e comunque nessuno ci ha parlato del "lavaggio", che a prima impressione sembrerebbe una procedura meno invasiva e senza anestesizzare il bambino...
l'esito delle visite dai due oculisti è stato quanto scritto prima...cioè solo uno dei due ci ha consigliato il sondaggio dei dotti, e comunque nessuno ci ha parlato del "lavaggio", che a prima impressione sembrerebbe una procedura meno invasiva e senza anestesizzare il bambino...
[#11]
Sia il sondaggio che il lavaggio delle vie lacrimali, mia cara signora, richiedono che il paziente "collabori" stando fermo...
Pertanto in genere si fa quanto meno con una sedazione.
Ma è un intervento di breve durata, quindi nela caso doveste fare l'intevento, stia tranquilla.
Pertanto in genere si fa quanto meno con una sedazione.
Ma è un intervento di breve durata, quindi nela caso doveste fare l'intevento, stia tranquilla.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 26.7k visite dal 15/04/2008.
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Approfondimento su Congiuntivite
La congiuntivite: quali sono le cause (batterica, virale o allergica) e i sintomi più comuni (occhi rossi, prurito, gonfiore). Come riconoscerla e come si cura.