Calo della vista - referto oct
Gentile dottore,
mia madre, 72 anni e da sempre miope, lamenta da qualche tempo un calo della vista che attualmente è stata valutata in -16 e -11. Quindici anni fa era -7, gradazione su cui sono state realizzate le lenti montate sugli occhiali che attualmente utilizza.
Non lamenta nulla, se non il calo visivo da lontano e stanchezza durante la lettura. Nessuna distorsione, quando legge non sbaglia, legge la seconda riga della tabella utilizzata da voi specialisti. Mi preoccupa la sua più recente affermazione sul non essersi accorta della fiamma del gas accesa se non attraverso il tatto.
Purtroppo non ho potuto essere presente alla visita medica cui si è sottoposta.
Le scrivo quindi per avere informazioni sul significato del referto OCT che riporto di seguito.
Profilo retinico irregolare con presenza di foro retinico incompleto. Spessori retinici irregolari. Normoreflettività dell’interfaccia vitreo retinica. Strati retinici interni iporeflettenti a sede perifoveale da edema. Linea ipereflettente di separazione se/si dei fotorecettori disorganizzata e di decorso irregolare. Complesso epr-coriocapillare.
La mappa del bulbo, divisa in tre settori, indica una zona periferica a 280-295 micron che circonda la zona centrale 320 circa che diventa 334 micron nella parte interna.
Profilo retinico irregolare con presenza della fisiologica depressione foveale. Spessori retinici nella norma. Normoreflettività dell’interfaccia vitreo retinica. Strati retinici interni normoreflettenti. Linea ipereflettente di separazione se/si dei fotorecettori disorganizzata e di decorso irregolare. Complesso epr-coriocapillare distrofico.
La mappa del bulbo, divisa in tre settori, indica una zona periferica a 250 micron che circonda un anello di 260 circa; quest’ultimo include la zona centrale a 228 micron.
Le chiedo inoltre INDICAZIONI sugli ospedali o cliniche specializzate alla diagnosi e cura del problema di mia madre, la cui abilità sia certificabile attraverso dati statistici. Ho sentito parlare di un ospedale a Larino, mi può dare qualche recapito? Oppure un riferimento di un professionista serio e scrupoloso qui a Napoli, o nei dintorni anche avellinesi.
La ringrazio anticipatamente e le auguro un buon 2013
mia madre, 72 anni e da sempre miope, lamenta da qualche tempo un calo della vista che attualmente è stata valutata in -16 e -11. Quindici anni fa era -7, gradazione su cui sono state realizzate le lenti montate sugli occhiali che attualmente utilizza.
Non lamenta nulla, se non il calo visivo da lontano e stanchezza durante la lettura. Nessuna distorsione, quando legge non sbaglia, legge la seconda riga della tabella utilizzata da voi specialisti. Mi preoccupa la sua più recente affermazione sul non essersi accorta della fiamma del gas accesa se non attraverso il tatto.
Purtroppo non ho potuto essere presente alla visita medica cui si è sottoposta.
Le scrivo quindi per avere informazioni sul significato del referto OCT che riporto di seguito.
Profilo retinico irregolare con presenza di foro retinico incompleto. Spessori retinici irregolari. Normoreflettività dell’interfaccia vitreo retinica. Strati retinici interni iporeflettenti a sede perifoveale da edema. Linea ipereflettente di separazione se/si dei fotorecettori disorganizzata e di decorso irregolare. Complesso epr-coriocapillare.
La mappa del bulbo, divisa in tre settori, indica una zona periferica a 280-295 micron che circonda la zona centrale 320 circa che diventa 334 micron nella parte interna.
Profilo retinico irregolare con presenza della fisiologica depressione foveale. Spessori retinici nella norma. Normoreflettività dell’interfaccia vitreo retinica. Strati retinici interni normoreflettenti. Linea ipereflettente di separazione se/si dei fotorecettori disorganizzata e di decorso irregolare. Complesso epr-coriocapillare distrofico.
La mappa del bulbo, divisa in tre settori, indica una zona periferica a 250 micron che circonda un anello di 260 circa; quest’ultimo include la zona centrale a 228 micron.
Le chiedo inoltre INDICAZIONI sugli ospedali o cliniche specializzate alla diagnosi e cura del problema di mia madre, la cui abilità sia certificabile attraverso dati statistici. Ho sentito parlare di un ospedale a Larino, mi può dare qualche recapito? Oppure un riferimento di un professionista serio e scrupoloso qui a Napoli, o nei dintorni anche avellinesi.
La ringrazio anticipatamente e le auguro un buon 2013
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Gentile utente,
In base a ciò che scrive, credo che Sua madre abbia delle "parafisiologiche" alterazioni corioretiniche, tipiche degli occhi con miopia medio-elevata e, dato il forte incremento della miopia, sono portato a pensare che vi sia anche una cataratta nucleare incipiente che, se rimossa, potrebbe dare a Sua madre la possibilità di ottenere un relativo recupero visivo.
Non credo che per far seguire Sua madre siano necessari grandi spostamenti: l'oculistica partenopea può certamente essere in grado di dare il giusto supporto terapeutico per questa patologia e per la gran parte delle altre malattie oculari.
Le auguro un sereno 2013!
In base a ciò che scrive, credo che Sua madre abbia delle "parafisiologiche" alterazioni corioretiniche, tipiche degli occhi con miopia medio-elevata e, dato il forte incremento della miopia, sono portato a pensare che vi sia anche una cataratta nucleare incipiente che, se rimossa, potrebbe dare a Sua madre la possibilità di ottenere un relativo recupero visivo.
Non credo che per far seguire Sua madre siano necessari grandi spostamenti: l'oculistica partenopea può certamente essere in grado di dare il giusto supporto terapeutico per questa patologia e per la gran parte delle altre malattie oculari.
Le auguro un sereno 2013!
Dottor Antonio Pascotto
Tel. 081 554 2792
www.oculisticapascotto.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 29/12/2012.
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