Occhi arrossati,indolenziti,senso di sabbia
Buongiorno,sono un uomo di 39 anni ed ho gia scritto in merito al problema evidenziato, che ancora non trova una soluzione.Assumo norvasc 10 per lieve ipertensione ed eutirox 50-75 per un gozzo.
Scrivo ancora una volta perché, dopo un anno di consulti specialistici (4) e altre cure date dal medico curante, non riesco ancora a trovare la strada giusta per il problema che pongo in evidenza, ovvero disturbi agli occhi quali bruciori, arrossamento, indolenzimenti.
Nel mese di gennaio 2012, in una visita oculistica di routine,determinata anche da disturbi quali secchezza,sensibilità e senso di sabbia negli occhi, hanno diagnosticato meibomite e congiuntivite secca da curare con netildex per 5 giorni e xiloial a tempo indeterminato per almeno 2-3 volte al di.
Dopo due mesi, persistendo i disturbi,il mio medico mi ha rimandato a controllo.
Presso altra struttura, persistendo un canale lacrimale non eccezionale,è emersa una “piccola drusen paramaculare”.
E’ stato fatto anche esame oct, che sembra negativo; in questo caso mi sono stati prescritti ketofill e optive, per la drusen molta frutta e verdura,anche se io ne sono gia un buon consumatore.
L'occhio interessato dalla drusen (magari è un caso) ha presentato a volte, nei mesi scorsi, problemi di vista, nel senso che vedo male, come se ci fosse un deficit visivo diverso da quello diagnosticato, anche se poi è un problema che rientra da solo
Ho effettuato un terza visita che ha confermato la congiuntivite, consigliandomi Iridium, salviettine per gli occhi.
Nella 4 visita oculistica completa, a giugno scorso, è stata confermata, ormai in forma cronica, la congiuntivite allergica e la meibomite, per le quali mi è stata data cura con visumerazone collirio prima e ketofill poi; inoltre, optive al bisogno sin da subito.
Hanno anche riscontrato delle congestioni, presumibilmente dovute all'ipertensione.
Ma la cosa che piu mi ha preoccupato è che alla drusen paramaculare destra si è aggiunta "un'area di bianco senza pressione nei settori inferiori occhio sinistro".
A parte le diagnosi, le cui considerazioni lascio a chi è piu esperto di me,la cosa che più mi da pensiero è che ancora una volta il medico che mi ha visto la prima volta il fondo, ha chiamato il collega piu esperto per una migliore comparazione di giudizio.(come nel 2° consulto)
La "white" può essere altro? Dopo un anno dalla prima visita oculistica (di 4) il problema, seppur abbastanza attenuato, è comunque persistente; arrossamenti, a volte bruciori o disturbo come la presenza di sabbia, a volte anche occhi indolenziti o senso di gonfiore o fastidi a guidar la notte.
Dir recente il mio medico mi ha prescritto tilavist per 20 gg e tobradex per 3-4 giorni, questo per un incidente domestico dato che,come se non bastasse, mi è schizzato un po di diluente nell’occhio destro; oltre"optive" a bisogno.
Subentra sinceramente un pò di sfiducia; è per tale motivo che spero in un’idea diversa che possa farmi risolvere la problematica.saluti
Scrivo ancora una volta perché, dopo un anno di consulti specialistici (4) e altre cure date dal medico curante, non riesco ancora a trovare la strada giusta per il problema che pongo in evidenza, ovvero disturbi agli occhi quali bruciori, arrossamento, indolenzimenti.
Nel mese di gennaio 2012, in una visita oculistica di routine,determinata anche da disturbi quali secchezza,sensibilità e senso di sabbia negli occhi, hanno diagnosticato meibomite e congiuntivite secca da curare con netildex per 5 giorni e xiloial a tempo indeterminato per almeno 2-3 volte al di.
Dopo due mesi, persistendo i disturbi,il mio medico mi ha rimandato a controllo.
Presso altra struttura, persistendo un canale lacrimale non eccezionale,è emersa una “piccola drusen paramaculare”.
E’ stato fatto anche esame oct, che sembra negativo; in questo caso mi sono stati prescritti ketofill e optive, per la drusen molta frutta e verdura,anche se io ne sono gia un buon consumatore.
L'occhio interessato dalla drusen (magari è un caso) ha presentato a volte, nei mesi scorsi, problemi di vista, nel senso che vedo male, come se ci fosse un deficit visivo diverso da quello diagnosticato, anche se poi è un problema che rientra da solo
Ho effettuato un terza visita che ha confermato la congiuntivite, consigliandomi Iridium, salviettine per gli occhi.
Nella 4 visita oculistica completa, a giugno scorso, è stata confermata, ormai in forma cronica, la congiuntivite allergica e la meibomite, per le quali mi è stata data cura con visumerazone collirio prima e ketofill poi; inoltre, optive al bisogno sin da subito.
Hanno anche riscontrato delle congestioni, presumibilmente dovute all'ipertensione.
Ma la cosa che piu mi ha preoccupato è che alla drusen paramaculare destra si è aggiunta "un'area di bianco senza pressione nei settori inferiori occhio sinistro".
A parte le diagnosi, le cui considerazioni lascio a chi è piu esperto di me,la cosa che più mi da pensiero è che ancora una volta il medico che mi ha visto la prima volta il fondo, ha chiamato il collega piu esperto per una migliore comparazione di giudizio.(come nel 2° consulto)
La "white" può essere altro? Dopo un anno dalla prima visita oculistica (di 4) il problema, seppur abbastanza attenuato, è comunque persistente; arrossamenti, a volte bruciori o disturbo come la presenza di sabbia, a volte anche occhi indolenziti o senso di gonfiore o fastidi a guidar la notte.
Dir recente il mio medico mi ha prescritto tilavist per 20 gg e tobradex per 3-4 giorni, questo per un incidente domestico dato che,come se non bastasse, mi è schizzato un po di diluente nell’occhio destro; oltre"optive" a bisogno.
Subentra sinceramente un pò di sfiducia; è per tale motivo che spero in un’idea diversa che possa farmi risolvere la problematica.saluti
[#1]
Le allego un mio appunto
Vernal conjunctivitis o Congiuntivite allergica primaverile gigantopapillare
la Congiuntivite Allergica è legata spesso ad una reazione ai pollini, agli acari della polvere, al pelo di animali domestici ed all’aria delle nostre città sempre piena di polveri sottili e di smog.
Questo tipo di congiuntivite si presenta con occhi rossi, prurito incessante, lacrimazione copiosa, fotofobia marcata e bilaterale che sono sintomi costanti ed esaltati alla esposizione agli allergeni. La congiuntivite allergica è caratterizzata dalla marcata secrezione sierosa, solo a volte vi è una sovrapposizione batterica e compare anche i secrezione purulenta.
La congiuntivite allergica è caratterizzata dal forte prurito e dal gonfiore delle palpebre e dalla chemosi congiuntivale.
Nella forma Vernal , primaverile o giganto – papillare è patognomonica la presenza delle papille congiuntivali tarsali ipertrofiche disposte ad “acciottolato romano”,
come le antiche strade di Roma. A volte tra queste papilla si possono riscontrare tracce di muco, secrezione purulenta e nelle Donne addirittura depositi pigmentati legati all’uso di cosmetici : tale fenomeno è conosciuto con il nome di
“tatuaggio congiuntivale” L'arrossamento oculare e il prurito interessanoi sempre entrambi gli occhi e sono accompagnati da intensa lacrimazione.
.
Sovente, nelle donne la causa è da ricercarsi in un'intolleranza ai prodotti per truccare e struccare gli occhi e ai cosmetici in generale, compresi quelli definiti ipoallergenici.
La semplice sospensione dell'applicazione del cosmetico irritante consente di ottenere il miglioramento dei sintomi.
TERAPIA
Evitare o ridurre al minimo il contatto con l'allergene, laddove però si riesca ad identificarlo , se invece si riusciti ad identificare l’allergene o gli allergeni si procederà a una vaccinoterapia specifica sotto la guida di un buon medico allergologo.
La terapia di una congiuntivite allergica , soprattutto del tipo primaverile o gigantopapillare (Vernal conjunctivitis) è sempre di competenza del medico oculista .
La terapia locale che in genere suggerisco si base su prodotti fondamentali
- colliri cortisonici
- colliri antistaminici
ma va iniziata ampiamente prima dell’inizio della Primavera o dell’esposizione prevista all’allergene o al polline.
In genere i miei piccoli pazienti cominciano la terapia
Il 15 febbraio con una settimana di un collirio cortisonico con un antibiotico di
“copertura” va benissimo ad esempio
la tobramicina associata al desametasone
la posologia è una goccia di collirio per 4 volte al di per una settimana
poi invece si passa ad un collirio antistaminico
qui la posologia cambia a seconda della molecola, ma il periodo di trattamento deve essere di almeno 4-5 mesi.
Ad ogni buon fine mai e sottolineo mai, ricorrere anche in casi urgenti ai prodotti di libera vendita e molto pubblicizzati che associano antistaminici e vasocostrittori, ma
se si utilizzano di lenti a contatto , sospenderne immediatamente l’ uso ,
sospendere immediatamente i trucchi ed i cosmetici in generale (fondo tinta, creme, tonici)
mettere lacrime artificiali meglio se monodose anche 1 goccia ogni mezzora
lavare gli occhi con acqua ghiacchiata o
addirittura applicare un cubetto di ghiaccio sugli occhi
L'approccio ad una congiuntivite primaverile
deve poi avere sempe un approccio medico multidisciplinare
- specialista allergologo
- specialista immunologo
- specialista pediatra e specialista oculista.
Vernal conjunctivitis o Congiuntivite allergica primaverile gigantopapillare
la Congiuntivite Allergica è legata spesso ad una reazione ai pollini, agli acari della polvere, al pelo di animali domestici ed all’aria delle nostre città sempre piena di polveri sottili e di smog.
Questo tipo di congiuntivite si presenta con occhi rossi, prurito incessante, lacrimazione copiosa, fotofobia marcata e bilaterale che sono sintomi costanti ed esaltati alla esposizione agli allergeni. La congiuntivite allergica è caratterizzata dalla marcata secrezione sierosa, solo a volte vi è una sovrapposizione batterica e compare anche i secrezione purulenta.
La congiuntivite allergica è caratterizzata dal forte prurito e dal gonfiore delle palpebre e dalla chemosi congiuntivale.
Nella forma Vernal , primaverile o giganto – papillare è patognomonica la presenza delle papille congiuntivali tarsali ipertrofiche disposte ad “acciottolato romano”,
come le antiche strade di Roma. A volte tra queste papilla si possono riscontrare tracce di muco, secrezione purulenta e nelle Donne addirittura depositi pigmentati legati all’uso di cosmetici : tale fenomeno è conosciuto con il nome di
“tatuaggio congiuntivale” L'arrossamento oculare e il prurito interessanoi sempre entrambi gli occhi e sono accompagnati da intensa lacrimazione.
.
Sovente, nelle donne la causa è da ricercarsi in un'intolleranza ai prodotti per truccare e struccare gli occhi e ai cosmetici in generale, compresi quelli definiti ipoallergenici.
La semplice sospensione dell'applicazione del cosmetico irritante consente di ottenere il miglioramento dei sintomi.
TERAPIA
Evitare o ridurre al minimo il contatto con l'allergene, laddove però si riesca ad identificarlo , se invece si riusciti ad identificare l’allergene o gli allergeni si procederà a una vaccinoterapia specifica sotto la guida di un buon medico allergologo.
La terapia di una congiuntivite allergica , soprattutto del tipo primaverile o gigantopapillare (Vernal conjunctivitis) è sempre di competenza del medico oculista .
La terapia locale che in genere suggerisco si base su prodotti fondamentali
- colliri cortisonici
- colliri antistaminici
ma va iniziata ampiamente prima dell’inizio della Primavera o dell’esposizione prevista all’allergene o al polline.
In genere i miei piccoli pazienti cominciano la terapia
Il 15 febbraio con una settimana di un collirio cortisonico con un antibiotico di
“copertura” va benissimo ad esempio
la tobramicina associata al desametasone
la posologia è una goccia di collirio per 4 volte al di per una settimana
poi invece si passa ad un collirio antistaminico
qui la posologia cambia a seconda della molecola, ma il periodo di trattamento deve essere di almeno 4-5 mesi.
Ad ogni buon fine mai e sottolineo mai, ricorrere anche in casi urgenti ai prodotti di libera vendita e molto pubblicizzati che associano antistaminici e vasocostrittori, ma
se si utilizzano di lenti a contatto , sospenderne immediatamente l’ uso ,
sospendere immediatamente i trucchi ed i cosmetici in generale (fondo tinta, creme, tonici)
mettere lacrime artificiali meglio se monodose anche 1 goccia ogni mezzora
lavare gli occhi con acqua ghiacchiata o
addirittura applicare un cubetto di ghiaccio sugli occhi
L'approccio ad una congiuntivite primaverile
deve poi avere sempe un approccio medico multidisciplinare
- specialista allergologo
- specialista immunologo
- specialista pediatra e specialista oculista.
[#2]
Utente
La ringrazio dell'appunto Dottore, che reputo prezioso.
Per quanto mi riguarda non hopruriti e, come le scrivevo, è ormai da un anno che vado avanti, a fasi alterne, con i sintomi sopra descritti, quali arrossamenti continui, stanchezza oculare, disturbi visivi soprattutto notturni o in presenza di forti luci/pc,senso di sabbia negli occhi ed ultimamente indolenzimento oculare soprattutto toccando gli occhi.
In movimento, invece, non avverto pèarticolari dolori, se non un leggero fastidio/lieve dolore muovendo ultimamente all'occhio sinistro, ma sembra essere determinato più dal gonfiore o dallo stato di infiammazione.
Anche se, mi scusi se magari posso risultare patetico, ho notato (dato che soffro di cervicale), che quando sento contratta la parte destra del collo fa male l'occhio corrispondente e viceversa.
Quindi mi consiglia accertamenti allergici? O potrei fare altro ???
Mi appariva strano che una congiuntivite allergica (o meibomite o qualcunque altra cosa sia) fosse cosi lunga nel tempo e desse problemi cosi coipiosi anche in inverno; ma il mio è un parere da profano, mi affido a chi ne sa di piu.
Tornerò dal mio medico, riproveremo di nuovo effettuando la 5° visita specialistica in 11 mesi e gli eventuali test allergici che vorrà prescrivermi.
Speriamo bene!
cordiali saluti e grazie
Per quanto mi riguarda non hopruriti e, come le scrivevo, è ormai da un anno che vado avanti, a fasi alterne, con i sintomi sopra descritti, quali arrossamenti continui, stanchezza oculare, disturbi visivi soprattutto notturni o in presenza di forti luci/pc,senso di sabbia negli occhi ed ultimamente indolenzimento oculare soprattutto toccando gli occhi.
In movimento, invece, non avverto pèarticolari dolori, se non un leggero fastidio/lieve dolore muovendo ultimamente all'occhio sinistro, ma sembra essere determinato più dal gonfiore o dallo stato di infiammazione.
Anche se, mi scusi se magari posso risultare patetico, ho notato (dato che soffro di cervicale), che quando sento contratta la parte destra del collo fa male l'occhio corrispondente e viceversa.
Quindi mi consiglia accertamenti allergici? O potrei fare altro ???
Mi appariva strano che una congiuntivite allergica (o meibomite o qualcunque altra cosa sia) fosse cosi lunga nel tempo e desse problemi cosi coipiosi anche in inverno; ma il mio è un parere da profano, mi affido a chi ne sa di piu.
Tornerò dal mio medico, riproveremo di nuovo effettuando la 5° visita specialistica in 11 mesi e gli eventuali test allergici che vorrà prescrivermi.
Speriamo bene!
cordiali saluti e grazie
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9.7k visite dal 10/12/2012.
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Approfondimento su Congiuntivite
La congiuntivite: quali sono le cause (batterica, virale o allergica) e i sintomi più comuni (occhi rossi, prurito, gonfiore). Come riconoscerla e come si cura.