Durata lenti a contatto e effetti collaterali dati dall'uso improprio

Buongiorno,
vorrei capire come mai le lenti a contatto giornaliere si possono usare solo per un giorno, le quindicinali per un massimo di 15 giorni , le mensili per massimo un mese; mi spiego meglio, questo valore è dato dalle caratteristiche chimico-fisiche della lente che determinano un naturale deterioramento della lente stessa? E Che cosa succede se non si rispettano queste indicazioni e, per esempio, si utilizza una lente giornaliera per un mese, avendo cura della lente come una mensile ( come sta facendo mio fratello da qualche mese)?
Cordiali saluti
Grazie per l'attenzione
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17.2k 578
Fattori di rischio di cheratite batterica in soggetti che usano quotidianamente le lenti a contatto

Mentre da parte di molti studiosi vi è stata sempre una grande attenzione sui rischi di cheratite batterica legati all' uso notturno o prolungato di lenti a contatto, Stapleton et all. (p 1516) hanno orientato la loro ricerca sui fattori di rischio legati all’uso giornaliero di lenti a contatto, che rappresentano il 50% degli individui che contraggono questa grave patologia: la chearatite batterica.

In questo studio prospettico di 12 mesi, basato su una popolazione omogenea, condotto in Australia e che ha coinvolto 90 utilizzatori giornalieri di lenti a contatto con moderata e severa cheratite e l'effettuazione di circa 1090 visite mediche oculistiche di controllo, gli autori hanno trovato che:

sia coloro che conservavano le lenti a contatto in contenitori igienicamente scadenti,

sia coloro che procedevano alla sostituzione dei liquidi e dei contenitori raramente

presentavano un enorme rischio di contrarre una forma da moderata a severa di cheratite microbica per questo gruppo di pazienti che usa lenti a contatto tutti i giorni.

Gli autori hanno sottolineato anche che una maggior cura nell’igiene dei contenitori delle lenti, associata un ottimizzazione della pratica di sostituzione frequente dei liquidi conservanti può arrivare a far diminuire del 62% la carica batterica ed il conseguente rischio di infezione.

Altri fattori di rischio sono associati:

all’uso notturno occasionale di di lenti a contatto (quante dimenticanze di toglerle),

al fumo e

alle classi sociali più agiate.

Gli autori concludono che l'informazione e l’educazione dei pazienti sui gravi fattori di rischio associati all’uso di lenti a contatto può ridurre considerevolmente la gravità e la possibile incidenza di queste gravi patologie.



Fonte: il lavoro è stato pubblicato su OPHTHALMOLOGY Volume 119, numero 8, agosto 2012 da Fiona Stapleton e collaboratori. www.aao.org

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808

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