Od vitreo degenerato, pucker maculare

Nel 2003 improvvisamente, nel campo visivo del mio occhio destro, è cominciata a comparire una macchia scura.
Dopo alcune visite il mio medico oculista curante mi ha consigliato una terapia laser, a cui mi sono sottoposto nel Maggio del 2004.
Nel periodo tra il 2003 e Maggio 2004 sono stato curato con cortisone.
Nel Mrzo del 2005 mi sono sottoposto ad un secondo intervento laser dopo una FAG.

Da allora continuo a sottopormi a visite periodiche (1 ogni 6 mesi) ma la mia capacità visiva dell’occhio destro, stazionaria fino a Gennaio 2008 è improvvisamente peggiorata e compromessa in quest'ultimo mese: vedo infatti distorto ed a macchie di leopardo.
Dopo il secondo intervento laser, inoltre, nelle zone dove penso di essere stato “operato” con il laser, continuo ad avere difficoltà nella percezione del colore verde (che identifico come tonalità di grigio). Anche questo fenomeno si presenta al centro della macchia scura ed in alcune altre zone del campo visivo dell’occhio destro.

A fine Febbraio 2008 mi sono sottoposto a visita di controllo oculistica ottenendo i seguenti esiti:

Visus:
OD 0.4 + 0.40=+4@90° OS 1.0 -1.25=-1@180

ODT 13 OST 14

Segmento anteriore:
OO calmo

Fundus:
OD Vitreo degenerato (distacco posteriore parziale con veli e un tralcio vitreale), pucker maculare, esiti di fotocoagulazione retinica, non segni di vasculite attiva.

L’oculista a cui mi sono rivolto mi ha prospettato una vitrectomia.



Che cos’è?
Quali saranno gli esiti?.
Mi potete consigliare un centro oculistico a cui rivolgermi per avere una diagnosi completa ed una certezza circa la mia malattia (quale?).
Potrò bloccare questa degenerazione della capacità visiva?

Ringrazio anticipatamente.
Come sempre, vi sono grato per la vostra opera (consulto regolarmente il vostro sito).
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17.1k 576
gentile signore,
purtroppo molto spesso ci troviamo di fronte a degenerazioni o distrofie maculari associati a pucker maculare o maculopatia a cellophane in soggetti giovani...
Direi che ormai la diagnosi è definita anche se mi sarebbe piaciuto avere uno stralcio dell ' OCT e della ultima fluorangiografia eseguita.
Il pucker maculare va sicuramente rimosso con la vitrectomia, oggi ci sono tecniche di chirurgia mini invasiva molto valide e che non danno notevoli disturbi al paziente.
In Lombardia ottimi chirurghi Vitreo-retinici sono
Prof CLAUDIO AZZOLINI e Prof ROBERTO RATIGLIA...
a presto
SUO LUIGI MARINO

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808

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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissimo Signore,
sicuramente deve essere sottoposto ad intervento chirurgico.
La membrana Epiretinica di cui trattiamo o pucker maculare o sindrome dell'interfaccia vitreoretinica è' una sottile membrana che si sviluppa al di sopra della parte centrale della retina (la macula) provocandone la progressiva distorsione. Può insorgere spontaneamente (generalmente dopo i 50 anni) o secondariamente a processi infiammatori, esiti di distacchi di retina o trattamenti laser. I sintomi sono rappresentati da una lenta e progressiva distorsione delle immagini con la comparsa di una macchia grigia centrale. L'unico trattamento è chirurgico con intervento di vitrectomia e rimozione meccanica (peeling) della membrana. I risultati migliori sono attesi per membrane epiretiniche di recente insorgenza (inferiore ai 6 mesi) e consistono essenzialmente nella quasi completa risoluzione della distorsione ed un certo recupero dell’acuità visiva.
Esame diagnostico di fondamentale importanza per la diagnosi e il controllo post operatorio è l’OCT.
Come detto tale membrana patologica presente sulla superficie della retina esercita una trazione e una deformazione della retina centrale. Questo comporta una riduzione visiva con distorsione delle immagini. Lo scopo dell'intervento chirurgico sopra detto è quello di rimuovere tale membrana, consentendo un miglioramento dell'acuità visiva. L'intervento viene eseguito in anestesia locale e consiste nella rimozione del corpo vitreo centrale e nella rimozione della membrana patologica retinica. Questo intervento viene eseguito anche con una nuova tecnica MININVASIVA che permette l'utilizzo di strumenti sottilissimi e non richiede l'uso di punti di sutura a fine intervento. Questo consente un più rapido recupero anatomico e funzionale nel post-intervento.
Quindi come vede la necissità dell'intervento è di non fare peggiorare inesorabilmente ed irreversibilmente la vista nell'occhio in questione.
Un saluto
http://siravoduilio.beepworld.it
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Dr. Diego Micochero Oculista 1.4k 61
Egregio utente,
a quanto giustamente detto dai colleghi aggiungo che è bene intervenire senza far passare troppo tempo dal momento della diagnosi.Questo permette al chirurgo vitreoretinico di intervenire finchè la membrana è limitata, dando all'intervento migliori probabilità di un buon recupero funzionale.
cordialmente

DOTT.DIEGO MICOCHERO
DOTTORE DI RICERCA e già PROFESSORE a c.dell' UNIVERSITA' di PADOVA
Corso del Popolo, 21 PADOVA
340 5240373-3388718992.

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Utente
Utente
Ringrazio tutti con sincera e commossa gratitudine.

Mai avrei pensato di trovare in internet un servizio così puntuale e professionale..

Nel rispetto dei vostri consigli provvederò immediatamente ad attivarmi per l'intervento di vitrectomia.

Nel rinnovare ancora i miei ringrazionemti, porgo i miei riconoscenti saluti.

Luigi G.
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Dr. Diego Micochero Oculista 1.4k 61
Grazie a lei per aver chiesto consigli allo staff di Medicitalia.
Per noi le sue parole di gratitudine sono un aiuto importante per continuare a migliorare sempre più il servizio.
Cordialità
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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Grazie a lei e quando vuole ci chieda pure consigli.
Un saluto
http://siravoduilio.beepworld.it