Ulcera corneale per probabile cheratite erpetica
Almeno 3 - 4 volte l'anno (ci sono state anche circa una decina di recidive in un solo anno), da almeno 10 anni, mi si ulcera la cornea!
inizialmente i medici non mi hanno dato alcuna risposta quando chiedevo le cause scatenanti l'ulcera!... da circa 3 anni mi è stata diagnosticaa la "cheratite erpetica". Faccio presente che la posizione della lesione è prevalentemente la stessa ma può capitare che la lesione si formi in altre zone della cornea dello stesso occhio o addirittura è capitato che la lesione, generalmente presente all'acchio sx, si sia presentata all'occhio dx!
Comunque, mi sono illuso che finalmente trovata la causa dovevo solo capire quale fosse la cura più indicata per una definitiva guarigione.
Purtroppo i pareri discordanti tra i medici che mi hanno avuto in cura negli ultimi anni, mi hanno nuovamente sconfortato e confuso! Infatti un oculista mi ha detto che non ho MAI sofferto di cheratite erpetica ma semplicemente di "ulcera recidivante"... un'altro oculista mi ha detto che non riesce a capire quale delle due cause mi procuri l'alcera alla cornea, forse entrambe le cause!
Viste le continue recidive mi è stato consigliato di provare con il vacciono presente da qualche anno sul mercato, ma considerati i pareri discordanti dei medici, mi chiedevo se prima di fare questo "vaccino" si possa effettuare qualche analisi di laboratorio per essere sicuro di essere affetto da cheratite erpetica.
Ringrazio.
Daniele
inizialmente i medici non mi hanno dato alcuna risposta quando chiedevo le cause scatenanti l'ulcera!... da circa 3 anni mi è stata diagnosticaa la "cheratite erpetica". Faccio presente che la posizione della lesione è prevalentemente la stessa ma può capitare che la lesione si formi in altre zone della cornea dello stesso occhio o addirittura è capitato che la lesione, generalmente presente all'acchio sx, si sia presentata all'occhio dx!
Comunque, mi sono illuso che finalmente trovata la causa dovevo solo capire quale fosse la cura più indicata per una definitiva guarigione.
Purtroppo i pareri discordanti tra i medici che mi hanno avuto in cura negli ultimi anni, mi hanno nuovamente sconfortato e confuso! Infatti un oculista mi ha detto che non ho MAI sofferto di cheratite erpetica ma semplicemente di "ulcera recidivante"... un'altro oculista mi ha detto che non riesce a capire quale delle due cause mi procuri l'alcera alla cornea, forse entrambe le cause!
Viste le continue recidive mi è stato consigliato di provare con il vacciono presente da qualche anno sul mercato, ma considerati i pareri discordanti dei medici, mi chiedevo se prima di fare questo "vaccino" si possa effettuare qualche analisi di laboratorio per essere sicuro di essere affetto da cheratite erpetica.
Ringrazio.
Daniele
[#1]
Caro Daniele,
la sua storia clinica effettivamente farebbe pensare ad una cheratite erpetica recidivante.
Ovviamente la sua relazione, sebbene ben fatta, ci dà pochi elementi utili per darle dei consigli.
In particolare mancano le esatte decrizioni del tipo di lesione corneale, che però nella cheratite da Herpes è tipicamente MONOLATERALE, e non ci dice se è stata valutata un' eventuale ipoestesia o anestesia corneale tipica del virus.
Gli esami eseguibili su materiale prelevato mirano all'individuazione del virus con metodi di osservazione diretta: oltre a procedimenti tradizionali, quali la prova di etero-sensibilità, la reazione di fissazione del complemento e la reazione di neutralizzazione dell'infettività, sono ora disponibili metodi più recenti come la microscopia elettronica, i saggi di immunofluorescenza, immunoistochimici ed immunoenzimatici e l'analisi del DNA virale.
Nella Sua bella città visita anche il dott. Pascotto dello staff medico di Medicicitalia: può chiedere consiglio anche a lui che visitandola potrà consigliarLa in proposito.
Cordialmente
la sua storia clinica effettivamente farebbe pensare ad una cheratite erpetica recidivante.
Ovviamente la sua relazione, sebbene ben fatta, ci dà pochi elementi utili per darle dei consigli.
In particolare mancano le esatte decrizioni del tipo di lesione corneale, che però nella cheratite da Herpes è tipicamente MONOLATERALE, e non ci dice se è stata valutata un' eventuale ipoestesia o anestesia corneale tipica del virus.
Gli esami eseguibili su materiale prelevato mirano all'individuazione del virus con metodi di osservazione diretta: oltre a procedimenti tradizionali, quali la prova di etero-sensibilità, la reazione di fissazione del complemento e la reazione di neutralizzazione dell'infettività, sono ora disponibili metodi più recenti come la microscopia elettronica, i saggi di immunofluorescenza, immunoistochimici ed immunoenzimatici e l'analisi del DNA virale.
Nella Sua bella città visita anche il dott. Pascotto dello staff medico di Medicicitalia: può chiedere consiglio anche a lui che visitandola potrà consigliarLa in proposito.
Cordialmente
DOTT.DIEGO MICOCHERO
DOTTORE DI RICERCA e già PROFESSORE a c.dell' UNIVERSITA' di PADOVA
Corso del Popolo, 21 PADOVA
340 5240373-3388718992.
[#2]
Oculista
Gentile DAniele,
LE ULCERE CORNEALI consistono in una perdita di sostanza dovuta per lo più a lesioni anche minime dell'epitelio corneale, attraverso cui penetrano soprattutto batteri.
Alla penetrazione dei germi nella cornea fa seguito un processo infiltrativo e si parla di infiltrato corneale che nei casi più semplici si riassorbe, ma di solito si ha caduta per necrosi dell'epitelio corneale con la formazione dell'ulcera corneale la quale può andare incontro a guarigione dando luogo all'ulcera detersa con la ricomparsa della trasparenza normale.
Nel contempo le cellule fisse del parenchima corneale iniziano a proliferare contribuendo alla riparazione della perdita di sostanza con fibrille connettivali che non hanno la trasparenza del tessuto corneale ma l'opacità di un tessuto cicatriziale.
In questo modo ha origine il leucoma corneale che a seconda della sua sede, dimensioni e densità, potrà incidere in modo più o meno notevole sulla riduzione della capacità visiva.
In altri casi l'ulcera corneale infiltrata può progredire verso un processo infiammatorio più serio con abbondante distruzione del tessuto corneale.
Per quanto riguarda la terapia della cheratite herpetica posso dirle che in caso di cheratite erpetica acuta,subacuta e/o in fase di recidiva,ormai sono d'accordo che l'uso del GANCICLOVIR(VIRGAN)per usotopico è la via elettiva del trattamento.
Personalmente uso negli adulti contempore anche il FAMVIR COMPRESSE 500mgcon la posologia:per la prima sett. 4 cpr/die e per altre 3sett. 3 cpr/die.(Nei bambini di solito non lo uso)
In casi in cui la recidiva dovesse farsi subentrante uso anche il vaccino LUPIDON.(che nulla serve come terapia ,ma ha valenza solamente di immunoprofilassi alle recidive).
Sia per il Lupidon H che per il Lupidon G(ovviamente a noi interessa l'H per HSV1 che è il virus che interessa la cornea,mentre per l'HSV2 ovvero il virus che interessa i genitali si usa il LUPIDON G) le fiale devono essere iniettate sottocute dopo essere state accuratamente agitate. La cura richiede una serie di somministrazioni opportunamente intervallate: 1 fiala per settimana per 12 settimane, al 4° e 5° mese 1 fiala ogni 14 giorni, dal 6° al 9° mese 1 fiala al mese e quindi 1 richiamo ogni 2 o 3 mesi per un totale di ulteriori 10 fiale.
In seguito possono rendersi necessari ulteriori richiami da effettuarsi ogni 3-6 mesi.
Un saluto.
http://siravoduilio.beepworld.it
LE ULCERE CORNEALI consistono in una perdita di sostanza dovuta per lo più a lesioni anche minime dell'epitelio corneale, attraverso cui penetrano soprattutto batteri.
Alla penetrazione dei germi nella cornea fa seguito un processo infiltrativo e si parla di infiltrato corneale che nei casi più semplici si riassorbe, ma di solito si ha caduta per necrosi dell'epitelio corneale con la formazione dell'ulcera corneale la quale può andare incontro a guarigione dando luogo all'ulcera detersa con la ricomparsa della trasparenza normale.
Nel contempo le cellule fisse del parenchima corneale iniziano a proliferare contribuendo alla riparazione della perdita di sostanza con fibrille connettivali che non hanno la trasparenza del tessuto corneale ma l'opacità di un tessuto cicatriziale.
In questo modo ha origine il leucoma corneale che a seconda della sua sede, dimensioni e densità, potrà incidere in modo più o meno notevole sulla riduzione della capacità visiva.
In altri casi l'ulcera corneale infiltrata può progredire verso un processo infiammatorio più serio con abbondante distruzione del tessuto corneale.
Per quanto riguarda la terapia della cheratite herpetica posso dirle che in caso di cheratite erpetica acuta,subacuta e/o in fase di recidiva,ormai sono d'accordo che l'uso del GANCICLOVIR(VIRGAN)per usotopico è la via elettiva del trattamento.
Personalmente uso negli adulti contempore anche il FAMVIR COMPRESSE 500mgcon la posologia:per la prima sett. 4 cpr/die e per altre 3sett. 3 cpr/die.(Nei bambini di solito non lo uso)
In casi in cui la recidiva dovesse farsi subentrante uso anche il vaccino LUPIDON.(che nulla serve come terapia ,ma ha valenza solamente di immunoprofilassi alle recidive).
Sia per il Lupidon H che per il Lupidon G(ovviamente a noi interessa l'H per HSV1 che è il virus che interessa la cornea,mentre per l'HSV2 ovvero il virus che interessa i genitali si usa il LUPIDON G) le fiale devono essere iniettate sottocute dopo essere state accuratamente agitate. La cura richiede una serie di somministrazioni opportunamente intervallate: 1 fiala per settimana per 12 settimane, al 4° e 5° mese 1 fiala ogni 14 giorni, dal 6° al 9° mese 1 fiala al mese e quindi 1 richiamo ogni 2 o 3 mesi per un totale di ulteriori 10 fiale.
In seguito possono rendersi necessari ulteriori richiami da effettuarsi ogni 3-6 mesi.
Un saluto.
http://siravoduilio.beepworld.it
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