Emorragie maculari
Salve, sono una ragazza di 25 anni, con elevata miopia.Dal 2002 ho iniziato ad avere emorragie maculari all' ordine dell' anno.Sono stata assistita in regime di day hospital all' Umberto 1 di Roma, dove mi sono state eseguite fluorangiografie, oct e fondo dell'occhio quasi tutti gli anni.Non sono state mai trovate membrane o anomalie;sembra ke la causa sia solo la forte miopia e fragilità capillare.Un mese fà ho avuto l' ennesima emorragia all'occhio sin, un' emorragia abbastanza estesa che mi ha impedito perfino di studiare, in quanto la distorsione dell' immagine era molto vicina al centro della visuale.Premetto che ne avevo già un' altra in corso di riassorbimento nell'altro occhio, avuta a luglio.Ormai siamo alla media di 2 emorragie l'anno.Sono stata anche da diversi oculisti, anche di fama che, come i dott.ri del Policlinico, mi hanno ribadito di non preoccuparmi, in quanto si sarebbero riassorbirte da sole.L' unica "cura" datami é la vitamina c da un g fino al riassorbimento(cioé per mesi) e Mirtlux a fasi alterne.Premetto di avere la pressione arteriosa un po' alta, che cerco di tenere sotto controllo, inoltre sono un soggetto facilmente irritabile e stressato.
Devo rassegnarmi ad avere emorragie di questo tipo per tutta la vita?Potrei rischiare un distacco di retina?Sforzare l'occhio nello studio può peggiorare la situazione?C'è qualche farmaco che aiuta nel rinforzo dei capillari, oltre mirtilux?C'é un oculista che si occupa in modo specifico di emorragie di questo tipo?
Grazie della vostra attenzione.
Devo rassegnarmi ad avere emorragie di questo tipo per tutta la vita?Potrei rischiare un distacco di retina?Sforzare l'occhio nello studio può peggiorare la situazione?C'è qualche farmaco che aiuta nel rinforzo dei capillari, oltre mirtilux?C'é un oculista che si occupa in modo specifico di emorragie di questo tipo?
Grazie della vostra attenzione.
[#1]
cara signorina,
oggi per fortuna abbiamo dei farmaci antiangiogenetici tipo lucentis, macucen e avastin che davvero ci sono molto di aiuto nel trattamento delle maculopatie legate alla miopia elevata...
le rispondo da casa stasera...ora sono sul cell a Bologna ...a presto
oggi per fortuna abbiamo dei farmaci antiangiogenetici tipo lucentis, macucen e avastin che davvero ci sono molto di aiuto nel trattamento delle maculopatie legate alla miopia elevata...
le rispondo da casa stasera...ora sono sul cell a Bologna ...a presto
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
[#2]
Gentile signorina,
io ho molti successi terapeutici con Avastin ed ora con Lucentis le allego alcune notule presenti in letteratura
La terapia della degenerazione maculare neovascolare consiste nella fotocoagulazione laser in altrl può essere effettuata la terapia fotodinamica che rappresenta lo “standard care” nella terapia delle CNV localizzate sotto il centro della fovea. Lo scopo principale della terapia è quello di stabilizzare la lesione neovascolare cercando di impedirne l’allargamento e quindi la perdita visiva.
La PDT non è però ugualmente efficace in tutti i casi, dunque vi è la necessità di avere qualche altra alternativa terapeutica, come la possibilità di effettuare trattamenti combinati che possano potenziarne l’efficacia.
L’angiogenesi e la terapia antiangiogenetica: Lo straordinario patrimonio di conoscenze scientifiche acquisite nell’ultimo decennio nel campo dell’angiogenesi e della terapia anti-angiogenica ci sta aiutando a trovare nuove soluzioni nella terapia di alcune malattie oculari ad impronta vasogenica, emorragica ed essudativa come la degenerazione maculare miopica e quella legata all’età, dove è necessario intervenire con trattamenti altamente selettivi per evitare la distruzione delle cellule neurosensoriali della retina centrale.
Alcuni trials clinici hanno dimostrato il beneficio clinico della terapia farmacologica anti-angiogenica che, attraverso l’inibizione del VEGF umano (acronimo di Vascular Endothelial Growth Factor) ovvero del fattore di crescita delle cellule endoteliali, blocca la genesi vascolare della malattia.
Attualmente, si stanno utilizzando con successo alcuni farmaci (AVATIN e LUCENTIS) che, iniettati dentro l’occhio, tendono a far regredire i neovasi e ad arrestare la perdita delle funzioni visive centrali.
IL bevacizumab (AVASTIN®) è un anticorpo monoclonale umanizzato anti-VEGF, prodotto mediante la tecnica del DNA ricombinante, che ha dimostrato di possedere spiccate attività antiangiogeniche/antiedemigene e di arrestare la genesi vascolare della malattia.
La terapia prevede l’iniezione intraoculare della sostanza che, diffondendo nel corpo vitreo e nello spessore della retina, giunge a contatto con la CNV dove esercita essenzialmente una serie di effetti caratterizzati da:
-Inibizione della crescita e dell’estensione del processo neovascolare.
-Regressione della neovascolarizzazione.
-Stabilizzazione delle membrane endoteliali e decremento del grado di permeabilità nel microcircolo della CNV.
-Riduzione dell’intensità di diffusione delle molecole proteiche e lipidiche negli spazi extravascolari, diminuzione dell’edema e normalizzazione dello spessore retinico maculare centrale.
IL LUCENTIS (Ranibizumab)
Il ranibizumab è un frammento anticorpale umanizzato derivato dal bevacizumab che lega e blocca tutte le forme di VEGF (VEGF165, VEGF121, and VEGF110) nello spazio extracellulare.
Rispetto al bevacizumab, Lucentis è una molecola più piccola che ha delle proprietà peculiari quali il piccolo raggio e il minor peso molecolare (48 kD) che giustificano la maggior capacità di penetrare tutti gli strati della retina e quindi di diffondere nello spazio sottoretinico dopo somministrazione intravitreale.
Il meccanismo di azione consiste nell’inibizione della crescita neovascolare e nella riduzione della permeabilità vascolare.
Il farmaco viene iniettato per via intravitreale per massimizzare l’effetto inibitorio del VEGF nella retina mentre si minimizza l’inibizione sistemica del VEGF e non si interferisce con il suo ruolo fisiologico nei tessuti dei territori extraoculari.
Spero di esserLe stato d'aiuto
SUO LUIGI MARINO
io ho molti successi terapeutici con Avastin ed ora con Lucentis le allego alcune notule presenti in letteratura
La terapia della degenerazione maculare neovascolare consiste nella fotocoagulazione laser in altrl può essere effettuata la terapia fotodinamica che rappresenta lo “standard care” nella terapia delle CNV localizzate sotto il centro della fovea. Lo scopo principale della terapia è quello di stabilizzare la lesione neovascolare cercando di impedirne l’allargamento e quindi la perdita visiva.
La PDT non è però ugualmente efficace in tutti i casi, dunque vi è la necessità di avere qualche altra alternativa terapeutica, come la possibilità di effettuare trattamenti combinati che possano potenziarne l’efficacia.
L’angiogenesi e la terapia antiangiogenetica: Lo straordinario patrimonio di conoscenze scientifiche acquisite nell’ultimo decennio nel campo dell’angiogenesi e della terapia anti-angiogenica ci sta aiutando a trovare nuove soluzioni nella terapia di alcune malattie oculari ad impronta vasogenica, emorragica ed essudativa come la degenerazione maculare miopica e quella legata all’età, dove è necessario intervenire con trattamenti altamente selettivi per evitare la distruzione delle cellule neurosensoriali della retina centrale.
Alcuni trials clinici hanno dimostrato il beneficio clinico della terapia farmacologica anti-angiogenica che, attraverso l’inibizione del VEGF umano (acronimo di Vascular Endothelial Growth Factor) ovvero del fattore di crescita delle cellule endoteliali, blocca la genesi vascolare della malattia.
Attualmente, si stanno utilizzando con successo alcuni farmaci (AVATIN e LUCENTIS) che, iniettati dentro l’occhio, tendono a far regredire i neovasi e ad arrestare la perdita delle funzioni visive centrali.
IL bevacizumab (AVASTIN®) è un anticorpo monoclonale umanizzato anti-VEGF, prodotto mediante la tecnica del DNA ricombinante, che ha dimostrato di possedere spiccate attività antiangiogeniche/antiedemigene e di arrestare la genesi vascolare della malattia.
La terapia prevede l’iniezione intraoculare della sostanza che, diffondendo nel corpo vitreo e nello spessore della retina, giunge a contatto con la CNV dove esercita essenzialmente una serie di effetti caratterizzati da:
-Inibizione della crescita e dell’estensione del processo neovascolare.
-Regressione della neovascolarizzazione.
-Stabilizzazione delle membrane endoteliali e decremento del grado di permeabilità nel microcircolo della CNV.
-Riduzione dell’intensità di diffusione delle molecole proteiche e lipidiche negli spazi extravascolari, diminuzione dell’edema e normalizzazione dello spessore retinico maculare centrale.
IL LUCENTIS (Ranibizumab)
Il ranibizumab è un frammento anticorpale umanizzato derivato dal bevacizumab che lega e blocca tutte le forme di VEGF (VEGF165, VEGF121, and VEGF110) nello spazio extracellulare.
Rispetto al bevacizumab, Lucentis è una molecola più piccola che ha delle proprietà peculiari quali il piccolo raggio e il minor peso molecolare (48 kD) che giustificano la maggior capacità di penetrare tutti gli strati della retina e quindi di diffondere nello spazio sottoretinico dopo somministrazione intravitreale.
Il meccanismo di azione consiste nell’inibizione della crescita neovascolare e nella riduzione della permeabilità vascolare.
Il farmaco viene iniettato per via intravitreale per massimizzare l’effetto inibitorio del VEGF nella retina mentre si minimizza l’inibizione sistemica del VEGF e non si interferisce con il suo ruolo fisiologico nei tessuti dei territori extraoculari.
Spero di esserLe stato d'aiuto
SUO LUIGI MARINO
[#3]
Oculista
Assolutamente d'accordo con Marino.
Volevo solamente chiedere se, oltre al problema refrattivo,esistono altre problematiche sistemiche ovvero dismetaboliche,epatiche,intestinali etc.etc. e se gli esami ematochiici sono normali.
Un saluto.
http://siravoduilio.beepworld.it
Volevo solamente chiedere se, oltre al problema refrattivo,esistono altre problematiche sistemiche ovvero dismetaboliche,epatiche,intestinali etc.etc. e se gli esami ematochiici sono normali.
Un saluto.
http://siravoduilio.beepworld.it
[#4]
Utente
Gent.mo prof. Marino, la ringrazio innanzitutto di aver preso a cuore il mio caso e di tutte le info che mi ha dato.Il referto dell'Umberto I parla di emorragie retiniche spontanee al palo posteriore di entrambi gli occhi e non di degenerazione maculare.Le mie lesioni dopo un po' di tempo si ritirano da sole e i medici hanno sempre ritenuto inutile sia l'uso del laser che dei farmaci specifici per le degenerazioni.Ho fatto caso che spesso l'emorragia si verifica in periodi di stress, quando mi arrabbio, guardando qcs di molto luminoso o con alzate improvvise della testa.Quindi, secondo lei, anche la mia é una degenerazione maculare da trattare con i farmaci?Visto che abito a Roma, la posso chiamare per un appuntamento?Il mio nome é Natascia.
La ringrazio e la saluto sentitamente.
Colgo l'occasione per rispondere anche al dott. Siravo, che tanto gentilmente ha risposto al mio appello.Ho eseguito più volte gli esami ematologici che sono nella norma, solo le amilasi leggermente sopra per via di una pancreatite acuta avuta nel 2001;la tiroide sembra perfetta anche se sono sempre in sottopeso, essendo molto iperattiva ed anche alta di statura;aggiungo anche l'eccessiva bradicardia(media di 44 e minima di 31 al min. di notte)
La saluto cordialmente.
Natascia
La ringrazio e la saluto sentitamente.
Colgo l'occasione per rispondere anche al dott. Siravo, che tanto gentilmente ha risposto al mio appello.Ho eseguito più volte gli esami ematologici che sono nella norma, solo le amilasi leggermente sopra per via di una pancreatite acuta avuta nel 2001;la tiroide sembra perfetta anche se sono sempre in sottopeso, essendo molto iperattiva ed anche alta di statura;aggiungo anche l'eccessiva bradicardia(media di 44 e minima di 31 al min. di notte)
La saluto cordialmente.
Natascia
[#5]
Oculista
Fortunata lei ad avere una bradicardia molto simile a quella di Coppi(sembrerebbe quindi un vero cuore da atleta!).
Ci informi sull'evoluzione della sua condizione retinica e se può vada da Luigi Marino a Roma e vedrà che saprà risolvere i suoi problemi.
Un saluto.
http://siravoduilio.beepworld.it
Ci informi sull'evoluzione della sua condizione retinica e se può vada da Luigi Marino a Roma e vedrà che saprà risolvere i suoi problemi.
Un saluto.
http://siravoduilio.beepworld.it
[#6]
Utente
Senz'altro.Spero davvero di riuscire a risolvere questo problema o , per lo meno, ad alleviarlo.Purtroppo studio anche delle materie dove la vista serve: giapponese e musica.Quindi le emorragie mi creano dei veri e propri disagi e ormai mi viene l'ansia per ogni minima cosa, magari passeggera, che vedo davanti alla visuale...
A presto, allora.Le auguro una buona giornata e grazie ancora.
Cordiali saluti.
Natascia
A presto, allora.Le auguro una buona giornata e grazie ancora.
Cordiali saluti.
Natascia
[#7]
Oculista
Cara Natascia,
mi saluti Teramo!
Grazie di aver partecipato a medicitalia.
Un saluto.
http://siravoduilio.beepworld.it
mi saluti Teramo!
Grazie di aver partecipato a medicitalia.
Un saluto.
http://siravoduilio.beepworld.it
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 27.9k visite dal 23/02/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disturbi della vista
Controllare regolarmente la salute degli occhi aiuta a diagnosticare e correggere in tempo i disturbi della vista: quando iniziare e ogni quanto fare le visite.