2 mesi e mezzo di congiuntivite in un bimbo di 15 mesi
Gentili Dottori,
chiedo il vostro parere sul caso che sta interessando mio figlio di 15 mesi.
Praticamente dai primi di dicembre si sono manifestate in entrambe gli occhi delle secrezioni di colore giallastro. Seguendo i consigli del nostro pediatra abbiamo iniziato a trattarlo con dei colliri. Prima colliri blandi Euprhalia, poi antibiotici (tipo Tobrastil). Solo gli antibiotici hanno dato qualche risultato. Il problema è che a tutt'oggi, non appena si interrompe il ciclo dell'antibiotico di turno (facciamo un ciclo completo di 7-8 giorni dove già al 3-4 giorno di trattamento le secrezioni scompaiono) tempo 2-3 giorni e queste secrezioni ritornano fuori in prossimità del dotto lacrimale.
Dopo 4 colliri antibiotici diversi (di cui alcuni anche ripetuti 2 volte) dati dal pediatra, ci siamo rivolti ad uno specialista (oculista) che ci ha consigliato un 5° collirio da affiancare ad un massaggio ai dotti lacrimali. Purtroppo anche qui il risultato è stato identico ai casi precedenti: iniziamo la terapia col collirio antibiotico, dopo 3 giorni di trattamento i sintomi scompaiono, continuiamo il trattamento per altri 3-4 giorni. Gli occhi sono pulitissimi. Si interrompe il trattamento e dopo 2-3 giorni le secrezioni ricompaiono.
Siamo in attesa di una nuova visita specialistica dall'oculista ma mi rivolgo a voi nella speranza di avere un ulteriore parere in merito.
Grazie in anticipo.
chiedo il vostro parere sul caso che sta interessando mio figlio di 15 mesi.
Praticamente dai primi di dicembre si sono manifestate in entrambe gli occhi delle secrezioni di colore giallastro. Seguendo i consigli del nostro pediatra abbiamo iniziato a trattarlo con dei colliri. Prima colliri blandi Euprhalia, poi antibiotici (tipo Tobrastil). Solo gli antibiotici hanno dato qualche risultato. Il problema è che a tutt'oggi, non appena si interrompe il ciclo dell'antibiotico di turno (facciamo un ciclo completo di 7-8 giorni dove già al 3-4 giorno di trattamento le secrezioni scompaiono) tempo 2-3 giorni e queste secrezioni ritornano fuori in prossimità del dotto lacrimale.
Dopo 4 colliri antibiotici diversi (di cui alcuni anche ripetuti 2 volte) dati dal pediatra, ci siamo rivolti ad uno specialista (oculista) che ci ha consigliato un 5° collirio da affiancare ad un massaggio ai dotti lacrimali. Purtroppo anche qui il risultato è stato identico ai casi precedenti: iniziamo la terapia col collirio antibiotico, dopo 3 giorni di trattamento i sintomi scompaiono, continuiamo il trattamento per altri 3-4 giorni. Gli occhi sono pulitissimi. Si interrompe il trattamento e dopo 2-3 giorni le secrezioni ricompaiono.
Siamo in attesa di una nuova visita specialistica dall'oculista ma mi rivolgo a voi nella speranza di avere un ulteriore parere in merito.
Grazie in anticipo.
[#1]
gentile Signore,
queste congiuntiviti catarrali nel bambino sono spese legate ad una immaturità dello sviluppo del Dotto naso lacrimale, quindi le lacrime ristagnano e creano l'ambiente ideale per la proliferazione batterica (caldo ,umido,zuccheri etc etc)
Direi che l'ultimo oculista che ha visitato il piccolo ha consigliato la cosa giusta terapia locale e massaggini.
L'importante è istillare correttamente le gocce di collirio, a volte manovra difficile in un bambino per cui a volte consiglio prodotti in gel o in pomata da mettere durante il sonno del piccolo.
Anche delle pezzoline bagnate vanno bene per l'accurata detersione della cute palpebrale, come ad esempio IRIDIUM GARZE, è poi fondamentale tenere libero da muchi il nasino del piccolo, va benissimo della soluzione fisiologica o Argotone o NARLISIM gocce nasali da mettere la sera prima che il piccolo si addormenti...
Insomma un pò di "torture"per il piccolo ed un pò di paziente assistenza per lei e la sua signora, ma non demordiamo.
Spesso i piccoli hanno una ostruzione congenita del dotto nasolacrimale anche se solo parziale.
Questa ostruzione è legata all’occlusione, parziale o completa delle vie di deflusso delle lacrime, con secrezione mucocatarrale.
E' comunque un problema molto comune in età infantile, che tende a risolversi spontaneamente nei primi mesi di vita.
Qualora la lacrimazione, e la secrezione purulenta dovessero persistere senza remissioni per 3 mesi il piccolo ad un lavaggio con sondaggio delle vie lacrimali se non addirittura a una chirurgia delle vie lacrimali.
Il sondaggio delle vie lacrimali consiste nell'introduzione di uno specillo smusso, attraverso i puntini lacrimali, seguendo le vie di deflusso, sino allo sbocco del canale. L'intervento dura alcuni minuti e può essere eseguito con una leggera sedazione. Nella maggior parte dei casi il sondaggio è sufficiente a risolvere il disturbo.
Sperando di esserLe stato di aiuto
le auguro di risolvere presto la situazione
SUO LUIGI MARINO
queste congiuntiviti catarrali nel bambino sono spese legate ad una immaturità dello sviluppo del Dotto naso lacrimale, quindi le lacrime ristagnano e creano l'ambiente ideale per la proliferazione batterica (caldo ,umido,zuccheri etc etc)
Direi che l'ultimo oculista che ha visitato il piccolo ha consigliato la cosa giusta terapia locale e massaggini.
L'importante è istillare correttamente le gocce di collirio, a volte manovra difficile in un bambino per cui a volte consiglio prodotti in gel o in pomata da mettere durante il sonno del piccolo.
Anche delle pezzoline bagnate vanno bene per l'accurata detersione della cute palpebrale, come ad esempio IRIDIUM GARZE, è poi fondamentale tenere libero da muchi il nasino del piccolo, va benissimo della soluzione fisiologica o Argotone o NARLISIM gocce nasali da mettere la sera prima che il piccolo si addormenti...
Insomma un pò di "torture"per il piccolo ed un pò di paziente assistenza per lei e la sua signora, ma non demordiamo.
Spesso i piccoli hanno una ostruzione congenita del dotto nasolacrimale anche se solo parziale.
Questa ostruzione è legata all’occlusione, parziale o completa delle vie di deflusso delle lacrime, con secrezione mucocatarrale.
E' comunque un problema molto comune in età infantile, che tende a risolversi spontaneamente nei primi mesi di vita.
Qualora la lacrimazione, e la secrezione purulenta dovessero persistere senza remissioni per 3 mesi il piccolo ad un lavaggio con sondaggio delle vie lacrimali se non addirittura a una chirurgia delle vie lacrimali.
Il sondaggio delle vie lacrimali consiste nell'introduzione di uno specillo smusso, attraverso i puntini lacrimali, seguendo le vie di deflusso, sino allo sbocco del canale. L'intervento dura alcuni minuti e può essere eseguito con una leggera sedazione. Nella maggior parte dei casi il sondaggio è sufficiente a risolvere il disturbo.
Sperando di esserLe stato di aiuto
le auguro di risolvere presto la situazione
SUO LUIGI MARINO
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
[#2]
Utente
Gentile dott. Marino
La ringrazio per la veloce riposta,
in effetti il bimbo, in questo periodo, manifesta sintomi catarrali e lo stiamo già trattando con soluzioni fisiologiche più volte al giorno.
Avevamo già letto di questo sondaggio delle vie lacrimali e un pochino ci spaventa. Speriamo bene.
Grazie di nuovo
Saluti.
La ringrazio per la veloce riposta,
in effetti il bimbo, in questo periodo, manifesta sintomi catarrali e lo stiamo già trattando con soluzioni fisiologiche più volte al giorno.
Avevamo già letto di questo sondaggio delle vie lacrimali e un pochino ci spaventa. Speriamo bene.
Grazie di nuovo
Saluti.
[#3]
State sereni lei e la signora, il sondaggio ed il lavaggio sono davvero una chirurgia non invasiva...si tratta di alargare un pochino un tubicino che c'è già...sul sito del PROF.PAOLO NUCCI, la metodica è descritta molto correttamente con belle immagini esplicative
a presto
SUO DOC
a presto
SUO DOC
[#4]
Oculista
Gentile signore,
come descritto in maniera esaustiva dal Dr Marino,abbastanza comunemente, nel corso dei primi mesi, compare un’infezione cronica, di solito ad un solo occhio, con fasi di benessere alternate ad altre di intensa lacrimazione. Di solito, sia l'arrossamento sia la lacrimazione, sono accompagnate dalla presenza di una secrezione biancastra all'angolo interno dell'occhio. La secrezione durante il sonno diventa secca e provoca un vero e proprio incollamento delle palpebre che, al risveglio, non possono aprirsi.
Questa situazione è dovuta alla chiusura, parziale o totale, del dotto lacrimale. Si tratta di un piccolissimo condotto che, partendo dall'angolo interno dell'occhio, attraverso le ossa craniche e nasali, arriva all'interno del naso. La sua funzione è quella di permettere alle lacrime e alle normali secrezioni dell'occhio (che non vediamo ma che sono prodotte di continuo per proteggere i nostri occhi) di avere una valvola di sfogo. Se questa via è ostruita, le lacrime prima si accumulano e poi, non trovando altra strada, vengono eliminate all'esterno. Il normale ricambio delle lacrime non avviene più perché tendono a fermarsi più del dovuto all'interno dell'occhio che, a lungo andare, si arrossa e poi si infetta.
La diagnosi del pediatra(molto meglio però se la cosa è gestita ab initio da un Oculista) sarà rapida e sicura perché si tratta di una forma piuttosto comune. Contemporaneamente ti verranno date tutte le assicurazioni possibili che l'occhio del tuo bambino non subirà alcun danno permanente. Con la visita, l'oculista capirà se il dotto è totalmente chiuso oppure solo parzialmente ostruito. In quest'ultimo caso sono sufficienti alcuni massaggi particolari all'angolo dell'occhio per permettere la graduale apertura del tubicino. I massaggi devono essere molto delicati e praticati dai genitori solo dopo un'accurata istruzione da parte dell'oculista. Poiché queste manovre devono essere poco traumatiche e graduali, è possibile che la soluzione del problema avvenga nel giro anche di qualche mese.
Se invece il dotto è ostruito completamente è necessario ricorrere ad un piccolo intervento chirurgico. Si tratta di un intervento molto rapido che richiede soltanto una blanda sedazione e per il quale non è necessario il ricovero in ospedale.
Ecco perchè spesso l'uso di colliri antibiotici non esitano nella guarigione!
Un saluto
http://siravoduilio.beepworld.it
come descritto in maniera esaustiva dal Dr Marino,abbastanza comunemente, nel corso dei primi mesi, compare un’infezione cronica, di solito ad un solo occhio, con fasi di benessere alternate ad altre di intensa lacrimazione. Di solito, sia l'arrossamento sia la lacrimazione, sono accompagnate dalla presenza di una secrezione biancastra all'angolo interno dell'occhio. La secrezione durante il sonno diventa secca e provoca un vero e proprio incollamento delle palpebre che, al risveglio, non possono aprirsi.
Questa situazione è dovuta alla chiusura, parziale o totale, del dotto lacrimale. Si tratta di un piccolissimo condotto che, partendo dall'angolo interno dell'occhio, attraverso le ossa craniche e nasali, arriva all'interno del naso. La sua funzione è quella di permettere alle lacrime e alle normali secrezioni dell'occhio (che non vediamo ma che sono prodotte di continuo per proteggere i nostri occhi) di avere una valvola di sfogo. Se questa via è ostruita, le lacrime prima si accumulano e poi, non trovando altra strada, vengono eliminate all'esterno. Il normale ricambio delle lacrime non avviene più perché tendono a fermarsi più del dovuto all'interno dell'occhio che, a lungo andare, si arrossa e poi si infetta.
La diagnosi del pediatra(molto meglio però se la cosa è gestita ab initio da un Oculista) sarà rapida e sicura perché si tratta di una forma piuttosto comune. Contemporaneamente ti verranno date tutte le assicurazioni possibili che l'occhio del tuo bambino non subirà alcun danno permanente. Con la visita, l'oculista capirà se il dotto è totalmente chiuso oppure solo parzialmente ostruito. In quest'ultimo caso sono sufficienti alcuni massaggi particolari all'angolo dell'occhio per permettere la graduale apertura del tubicino. I massaggi devono essere molto delicati e praticati dai genitori solo dopo un'accurata istruzione da parte dell'oculista. Poiché queste manovre devono essere poco traumatiche e graduali, è possibile che la soluzione del problema avvenga nel giro anche di qualche mese.
Se invece il dotto è ostruito completamente è necessario ricorrere ad un piccolo intervento chirurgico. Si tratta di un intervento molto rapido che richiede soltanto una blanda sedazione e per il quale non è necessario il ricovero in ospedale.
Ecco perchè spesso l'uso di colliri antibiotici non esitano nella guarigione!
Un saluto
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[#6]
Utente
Grazie per l'interessamento.
Abbiamo chiesto un secondo parere specialistico ad un oculista che tratta soltanto bambini. Questo dottore ci ha confermato quanto detto precedentemente aggiungendo che il dotto lacrimale che causa questi sintomi potrebbe, in realtà, essere semplicemente infiammato causa una forte forma di raffreddore che, in effetti, da qualche mese stressa il piccolo.
Ora abbiamo una nuova cura antibiotica da protrarre per circa 15-20 prima di un nuovo controllo.
Abbiamo chiesto un secondo parere specialistico ad un oculista che tratta soltanto bambini. Questo dottore ci ha confermato quanto detto precedentemente aggiungendo che il dotto lacrimale che causa questi sintomi potrebbe, in realtà, essere semplicemente infiammato causa una forte forma di raffreddore che, in effetti, da qualche mese stressa il piccolo.
Ora abbiamo una nuova cura antibiotica da protrarre per circa 15-20 prima di un nuovo controllo.
[#8]
Oculista
Non dimentichiamo la contemporanea azione dei micromassaggi.
Un saluto.
http://siravoduilio.beepworld.it
Un saluto.
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[#10]
Oculista
Si ricordi comunque che la cosa è abbastanza comune,nella mia gestione dell'oftalmologia pediatrica ho visto decine e decine di questi casi che poi si sono risolti benissimo nel tempo senza alcuna preoccupazione!
Un saluto.
http://siravoduilio.beepworld.it
Un saluto.
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[#14]
Oculista
Volevo sapere se la cura antibiotica da protrarsi per 15-20 gg.è topica ovvero colliri?
Un saluto.
http://siravoduilio.beepworld.it
Un saluto.
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[#17]
Oculista
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 16.2k visite dal 11/02/2008.
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