Neovascolarizzazione coroideale maculare

Gentile dottore,
ho visto sul sito occhioallaretina.it delle discussioni molto interessanti relativamente alla mia malattia.
Sono una donna di 58 anni. Nel 1999 sono stata operata di cataratta bilaterale per una forte miopia, os -26 od -16. Dopo l'intervento vedevo perfettamente con l'occhio destro, mentre il sinistro recuperava qualcosa. Per la visione da vicino usavo occhiali.
Nel 2002 sono stata colpita da una neovascolarizzazione coroideale maculare nell'occhio destro. Sono stata sottoposta ad un'unica seduta di terapia fotodinamica con buon esito.
Nel 2011 ho avuto una recidiva e questa volta, sotto consiglio dello specialista che mi seguiva, sono stata sottoposta a due iniezioni intravitreali di Avastin. Da quel momento non ho più avuto una visione chiara, l'immagine è appannata; in seguito mi è stato diagnosticato un'appannamento del vitreo.
Nel 2012 mi hanno riscontrato una nuova recidiva di neovascolarizzazione; al contrario di quanto avvenuto nel 2002, dove avevo chiari sintomi della malattia, come visione distorta, adesso non ho visione distorta e l'unica sintomatologia è questo appannamento con un piccolo calo di visus.

Inoltro questo messaggio per chiedere un parere professionale su due questioni:
1. L'appannamento del vitreo è dovuto alle punture o alla neovascolarizzazione?
2. Qual è la scelta migliore per il mio caso? Terapia fotodinamica oppure iniezioni intravitreali? I medici mi consigliano la moderna terapia delle iniezioni, malgrado le controindicazioni, come il rischio di infezione, l'ulteriore appannamento del vitreo e il tipo di esecuzione non certo confortevole. Se la fotodinamica non presenta particolari controindicazioni, perchè non dovrei ricorrere a questo metodo?
Grazie anticipatamente per la cortese attenzione.
In attesa, porgo i miei più cordiali saluti.
Elisa
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Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
1) potrebbe essere stata anche la PDT, non si può dire con certezza
2) ci sono indicazioni precise valutando i vari esami (OCT, FAG, ICG) per decidere la terapia più indicata

Cordiali saluti

Carlo Orione, MD
carlo.orione@orioneye.com
www.orioneye.com

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