Proteus mirabilis, infezione congiuntivale
A seguito di una fastidiosa congiuntivite mi sono recato presso l'ospedale oftalmico dove sottopostomi a esame striscio-congiuntivo-lacrimale mi è stata riscontrata la presenza di "Proteus Mirabilis". Alla sorpresa di non trovare in Rete casistiche simili alla mia vorrei chiedere:
- quali le cause del contagio?
- è forse sintomo di un altro problema?
- sono a mia volta contagioso?
Grazie della cortesia e a presto
- quali le cause del contagio?
- è forse sintomo di un altro problema?
- sono a mia volta contagioso?
Grazie della cortesia e a presto
[#1]
innanzitutto l'antibiogramma ci chiarirà a quali antibiotici il batterio è sensibile o resistente, faremo una adeguata terapia ed guarirà presto...
Le vie di infezone possibile ce le deve indicare lei:che lavoro fa?
che frequentazioni ha?? E' uno sportivo?? Frequenta luoghi affollati
etc etc
Le vie di infezone possibile ce le deve indicare lei:che lavoro fa?
che frequentazioni ha?? E' uno sportivo?? Frequenta luoghi affollati
etc etc
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
[#2]
Oculista
Gentile signore,
la specie proteus comprende quei microrganismi gram negativi che non fermentano il lattoso e che deaminizzano la fenilalanina. Costituiscono almeno tre generi: Proteus (P. mirabilis, P. vulgaris e P. myxofaciens), Morganella (M. morgani) e Providencia (P. rettgei, P. alcalifaciens e P. stuartii). Il P. mirabilis provoca la maggior parte delle infezioni umane e si distingue dagli altri per la sua incapacità di formare indolo. Questi microrganismi si ritrovano comunemente nel terreno, nell'acqua e nella flora normale delle feci. Essi sono spesso presenti nelle ferite superficiali, nel secreto auricolare e nell'escreato, specialmente in pazienti la cui flora normale sia stata eradicata da terapie antibiotiche. Possono provocare infezioni profonde (specialmente nell'orecchio e nei seni mastoidei, nella cavità peritoneale e nel tratto urinario di pazienti con IVU croniche o con calcoli renali o vescicali) oltre a batteriemia.
Il P. mirabilis è spesso ma non sempre sensibile ad ampicillina, carbenicillina, ticarcillina, piperacillina, cefalosporine e aminoglicosidi. Le altre specie tendono a essere più resistenti ma generalmente sono sensibili alle ultime tre penicilline (non all'ampicillina) e a gentamicina, tobramicina e amikacina.
Sono a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
la specie proteus comprende quei microrganismi gram negativi che non fermentano il lattoso e che deaminizzano la fenilalanina. Costituiscono almeno tre generi: Proteus (P. mirabilis, P. vulgaris e P. myxofaciens), Morganella (M. morgani) e Providencia (P. rettgei, P. alcalifaciens e P. stuartii). Il P. mirabilis provoca la maggior parte delle infezioni umane e si distingue dagli altri per la sua incapacità di formare indolo. Questi microrganismi si ritrovano comunemente nel terreno, nell'acqua e nella flora normale delle feci. Essi sono spesso presenti nelle ferite superficiali, nel secreto auricolare e nell'escreato, specialmente in pazienti la cui flora normale sia stata eradicata da terapie antibiotiche. Possono provocare infezioni profonde (specialmente nell'orecchio e nei seni mastoidei, nella cavità peritoneale e nel tratto urinario di pazienti con IVU croniche o con calcoli renali o vescicali) oltre a batteriemia.
Il P. mirabilis è spesso ma non sempre sensibile ad ampicillina, carbenicillina, ticarcillina, piperacillina, cefalosporine e aminoglicosidi. Le altre specie tendono a essere più resistenti ma generalmente sono sensibili alle ultime tre penicilline (non all'ampicillina) e a gentamicina, tobramicina e amikacina.
Sono a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
[#3]
Utente
Gentilissimi,
anzitutto grazie del tempo dedicatomi.
L'antibiogramma ha evidenziato una serie di antibiotici a cui il batterio è sensibile, tra cui la tobramicina. Il farmacista dell'ospedale mi ha suggerito un collirio che contiene questo principio.
Svolgo un'attività a contatto con il pubblico, spesso al loro domicilio, ho una bimba di 20 mesi e abito in una località con un basso tasso di umidità (spesso al di sotto del 30%), con molto verde. Non so se questa cosa può in qualche modo aver favorito la mia infezione: tant'è.
Da qualche mese ho spesso una specie di rinite che ho fino ad ora considerato un effetto della sinusite di cui storicamente soffro e che ora potrei riconsiderare con più attenzione...
Ancora grazie della cortesia e a presto!
anzitutto grazie del tempo dedicatomi.
L'antibiogramma ha evidenziato una serie di antibiotici a cui il batterio è sensibile, tra cui la tobramicina. Il farmacista dell'ospedale mi ha suggerito un collirio che contiene questo principio.
Svolgo un'attività a contatto con il pubblico, spesso al loro domicilio, ho una bimba di 20 mesi e abito in una località con un basso tasso di umidità (spesso al di sotto del 30%), con molto verde. Non so se questa cosa può in qualche modo aver favorito la mia infezione: tant'è.
Da qualche mese ho spesso una specie di rinite che ho fino ad ora considerato un effetto della sinusite di cui storicamente soffro e che ora potrei riconsiderare con più attenzione...
Ancora grazie della cortesia e a presto!
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 12.2k visite dal 30/01/2008.
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