Aberrazione di ordine superiore

Salve.. Sono miope (4,25 dx, 2,50 sx) e astigmatico (0,50 dx, 1 sx) Ho da parecchio tempo degli sdoppiamenti monoculari verticali solo sull'occhio sinistro solo su contrasti chiaro su fondo scuro, in particolare riguardanti led e scritte me non solo,sempre presenti ma a volte appena notabili a volte evidenti come la sera e la mattina presto, e che si spostano a destra o sinistra piegando la testa.. L'unico modo per farli scomparire è guardare lo sdoppiamento attraverso il bordo inferiore dell'occhiale oppure accedendo una forte luce. Ho visto diversi oculisti e ho fatto diversi test che non hanno evidenziato nulla e mi hanno detto che poteva dipendere dalla forte differenza che c'è tra i 2 occhi. All'ultimo esame l'oculista ha usato uno strumento chiamato aberrometro che ha evidenziato proprio nell'occhio sinistro delle "aberrazioni di ordine superiore" e l'oculista ha detto che i miei fastidi potrebbero dipendere da questo, ma mi ha anche detto che non aveva mai visto nessuno a cui queste abberrazioni avessero dato così fastidio e che la maggiorparte della gente neanche se ne accorge, mentre i miei sdoppiamenti a volte sono evidenti e tutti se ne accorgerebero. Secondo voi è possibile che questi fastidi dipendano da queste "aberrazioni"? Se sì sono correggibili con quale efficenza dai laser customizzati personalizzati?

Grazie
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17.1k 576
carissimo
direi che dovremmo vedere la sua aberrometria per fornirle un parere.
Le aberrazioni sono dovute alla Suoi cornea, cristallino e corpo vitreo e sono congenite , o post traumatiche o post chirurgia.
Vi sono dei laser di ultima generazione che utilizzano maschere fotoablative a guida aberrometrica e topografica.
Faccia un giro su ZYOPTIX.COM
in bocca al lupo ed a presto
suo Prof LUIGI MARINO
MILANO

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808

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Dr. Antonio Pascotto Oculista 3k 84
Una delle chiavi per il successo di una tecnica di chirurgia refrattiva è la misurazione che fa l’oculista per la determinazione precisa dell’errore refrattivo. Piccole imperfezioni dell’occhio possono causare il passaggio della luce all’interno dell’occhio con angolazioni differenti, facendo sì che la luce colpisca la retina in diversi punti; complessivamente, queste imperfezioni sono chiamate aberrazioni ottiche.

La misurazione del fronte d’onda può essere definita come “l’impronta digitale dell’occhio.” Le misurazioni del fronte d’onda rivelano lievi, fini variazioni dell’occhio del paziente. Tali variazioni possono essere uniche, proprio come le impronte digitali.

La tecnica del fronte d’onda usa un dispositivo di misurazione per creare una “mappa” (aberrometria) che descrive il modo in cui l’occhio focalizza la luce, per determinare con precisione le irregolarità specifiche e le variazioni rispetto alla media dell’occhio del paziente in esame.

La mappa aberrometrica è molto dettagliata: anziché creare una semplice descrizione generale della capacità di messa a fuoco dell’occhio (per esempio se è miope, ipermetrope o astigmatico), la mappa registra ogni lieve distorsione nel percorso che la luce compie passando attraverso l’occhio. In aggiunta, fini misurazioni della conformazione corneale possono essere effettuate con un topografo di superficie.

Il vantaggio di avere una PRK o LASIK guidata dal fronte d’onda, in luogo di una tecnica tradizionale, sta nel fatto che si riduce la possibilità di avere disturbi nella qualità della visione, come la scarsa visione notturna, difficoltà nella guida notturna, abbagliamenti (glare), aloni e immagini offuscate nel post-operatorio. Ci sono, inoltre, alcune aberrazioni ottiche che possono distorcere la visione e che non possono essere corrette con occhiali o lenti a contatto. Queste possono essere svelate solo con l’analisi del fronte d’onda.


Come viene fatta l’aberrometria (o analisi del fronte d’onda)?

Nei pazienti che devono sottoporsi ad intervento con laser ad eccimeri con la tecnica del fronte d’onda (detta anche aberrometria), l’oculista crea una “mappa” di entrambi gli occhi utilizzando uno scanner del fronte d’onda chiamato aberrometro.

L’aberrometro produce una mappa molto dettagliata dei raggi luminosi che passano attraverso l’occhio, mettendo in evidenza le imperfezioni visive.

Uno specifico flusso di luce viene inviato attraverso l’occhio e viene messo a fuoco sulla retina. Un onda di raggi luminosi viene riflessa dalla retina e passa attraverso il cristallino, la pupilla e la cornea. Un sensore, quindi, misura le irregolarità delle immagini del fronte d’onda luminoso che emerge dall’occhio. Con questo tipo di misurazione, il computer che analizza il fronte d’onda crea un’accurata mappa tridimensionale dei raggi luminosi che si creano all’interno del sistema ottico di ciascun occhio.

I dati ottenuti dalla mappa aberrometrica vengono poi utilizzati per impostare il laser, consentendo così all’oculista di personalizzare il trattamento corneale durante la procedura chirurgica.

Saluti,
Antonio Pascotto

Dottor Antonio Pascotto
Tel. 081 554 2792
www.oculisticapascotto.it

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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Gentile paziente,
lei ha una anisometropia miopica con con in Od una miopia quasi doppia dell'occhio adelfo.
Gli occhi, come tanti altri sistemi ottici, possono essere interessati da imperfezioni che causano una cattiva visione. Oltre ai comuni difetti visivi come la miopia, l’astigmatismo e l’ipermetropia, l’occhio umano può, infatti, essere affetto da difetti che vengono chiamati aberrazioni d’ordine superiore, non evidenziabili con la comune misurazione della vista e che sono causa di una cattiva performance visiva, specialmente in condizioni di scarsa luminosità, come avviene al crepuscolo o di notte”, prosegue il dr. Messina. Questi difetti non sono correggibili con occhiali, né con lenti a contatto e tanto meno con trattamenti con laser ad eccimeri standard. “Le aberrazioni d’ordine superiore non sono sempre correlate con i classici difetti di vista. Possono essere trovate anche in persone con difetti refrattivi minimi che tuttavia presentano una bassa qualità visiva specialmente in condizioni di scarsa luminosità, come ad esempio avviene durante la guida notturna. Ecco perché la moderna chirurgia refrattiva deve mirare non solo a consentire al paziente di fare a meno degli occhiali, ma soprattutto a dare una funzione visiva postoperatoria di qualità”. Oggi, grazie a strumentazioni altamente tecnologiche, è possibile misurare tali aberrazioni e programmare trattamenti personalizzati per neutralizzarle.
Come abbiamo visto gli occhi “normali”,proprio a seguito della struttura“reale” del sistema ottico, hanno una quota di aberrazioni di basso e alto ordine che, normalmente vengono convenientemente annullate da lenti tempiali o corneali e pertanto l’indagine aberrometrica dell’occhio normale difficilmente ci aggiunge
informazioni utili se non una conferma della normalità del sistema ottico indagato e,al limite, una conferma delle aberrazioni di basso ordine(ametropia sferica e cilindrica) presente a patto di eseguire una aberrometria totale. La aberrometria risulta ben più importante e utile al fine di un indirizzo sia nella scelta della strategia chirurgica che nel followup dei pazienti da sottoporre a chirurgia
fotorefrattiva. Infatti se è vero che una quota variabile dall’85 a
oltre il 90% dei pazienti che richiedono trattamenti fotorefrattivi presentano una presenza di aberrazioni di alto ordine all’interno del range di normalità (cioè inferiore a 0,5 microns
di RMS) e comunque in oltre il 95% dei casi inferiore a 0,75 microns
in una percentuale di circa il 10% dei casi la asimmetricità del fronte d’onda rilevato richiede un trattamento personalizzato sul fronte d’onda per ottenere Massima importanza ed
informatività la troviamo nella programmazione e nello studio di trattamenti non perfettamente riusciti.
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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Gentile paziente,
lei ha una anisometropia miopica con con in Od una miopia quasi doppia dell'occhio adelfo e già questo di per se induce lievi problematiche correttive con occhiali meno con LAC.
Gli occhi, come tanti altri sistemi ottici, possono essere interessati da imperfezioni che causano una cattiva visione. Oltre ai comuni difetti visivi come la miopia, l’astigmatismo e l’ipermetropia, l’occhio umano può, infatti, essere affetto da difetti che vengono chiamati aberrazioni d’ordine superiore, non evidenziabili con la comune misurazione della vista e che sono causa di una cattiva performance visiva, specialmente in condizioni di scarsa luminosità, come avviene al crepuscolo o di notte”, prosegue il dr. Messina. Questi difetti non sono correggibili con occhiali, né con lenti a contatto e tanto meno con trattamenti con laser ad eccimeri standard. “Le aberrazioni d’ordine superiore non sono sempre correlate con i classici difetti di vista. Possono essere trovate anche in persone con difetti refrattivi minimi che tuttavia presentano una bassa qualità visiva specialmente in condizioni di scarsa luminosità, come ad esempio avviene durante la guida notturna. Ecco perché la moderna chirurgia refrattiva deve mirare non solo a consentire al paziente di fare a meno degli occhiali, ma soprattutto a dare una funzione visiva postoperatoria di qualità”. Oggi, grazie a strumentazioni altamente tecnologiche, è possibile misurare tali aberrazioni e programmare trattamenti personalizzati per neutralizzarle.
Come abbiamo visto gli occhi “normali”,proprio a seguito della struttura“reale” del sistema ottico, hanno una quota di aberrazioni di basso e alto ordine che, normalmente vengono convenientemente annullate da lenti tempiali o corneali e pertanto l’indagine aberrometrica dell’occhio normale difficilmente ci aggiunge
informazioni utili se non una conferma della normalità del sistema ottico indagato e,al limite, una conferma delle aberrazioni di basso ordine(ametropia sferica e cilindrica) presente a patto di eseguire una aberrometria totale. La aberrometria risulta ben più importante e utile al fine di un indirizzo sia nella scelta della strategia chirurgica che nel followup dei pazienti da sottoporre a chirurgia
fotorefrattiva. Infatti se è vero che una quota variabile dall’85 a
oltre il 90% dei pazienti che richiedono trattamenti fotorefrattivi presentano una presenza di aberrazioni di alto ordine all’interno del range di normalità (cioè inferiore a 0,5 microns
di RMS) e comunque in oltre il 95% dei casi inferiore a 0,75 microns
in una percentuale di circa il 10% dei casi la asimmetricità del fronte d’onda rilevato richiede un trattamento personalizzato sul fronte d’onda per ottenere massima importanza ed
informatività la troviamo nella programmazione e nello studio di trattamenti non perfettamente riusciti.
Quindi realmente il trattamento parachirurgico può eliminare i suoi problemise realmente il disturbo è così importante.

Sono a Sua disposizione per qualsiasi chiarimento!
DR DUILIO SIRAVO
https://www.medicitalia.it
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