Trapianto cornea/cecità
Cari Dottori, Vi scrivo in merito al caso di mia nonna 89enne. Quattro e 3 anni fa è stata sottoposta ad intervento di cataratta (prima l'occhio dx e poi il sx) con sostituzione del cristallino. L'occhio sx ha avuto un postoperatorio caratterizzato da fenomeni infiammatori rilevanti risoltisi solo dopo qualche mese di terapia. La funzione visiva è comunque andata progressivamente peggiorando per entrambi gli occhi fino ad essere notevolmente ridotta. Questa Signora sarebbe perfettamente autosufficiente se non avesse questo problema. Quest'anno, dopo diversi giri e consulti, le è stato diagnosticato edema bilaterale delle cornee oltre ad un mal posizionamento del cristallino nell'occhio sx. Le è stato quindi proposto di affrontare per primo l'occhio sx con un intervento di riposizionamento del cristallino e contestuale trapianto di cornea. L'occhio in questione è stato sottoposto ad OCT ed UBA e si è quindi proceduto al suddetto intervento. Il post operatorio è andato bene: niente infiammazione o dolore ma purtroppo la funzionalità visiva è rimasta tale e quale, cioè quasi nulla. Alla luce di questo mia nonna è stata sottoposta ad una nuova OCT con esito negativo. Ad una ulteriore visita di controllo il medico che l'aveva operata ha deciso di sottoporla ad un nuovo intervento chirurgico sostenendo che un punto era troppo tirato e quindi la cornea faceva una piega. Fatto anche questo ed andato bene mia nonna continua a non vederci. E' passato un'altro mese ed è subentratata una forte infiammazione che è stata imputata ad un rigetto parziale che però si è risolto con tre giorni di terapia topica.
Allo stato attuale lei non ha minimamente recuperato la funzione visiva ma nessuno ci ha dato spiegazioni a riguardo. A questo punto che cosa dobbiamo fare per arrivare per lo meno ad una diagnosi?
Grazie per l'attenzione
un cordiale saluto
Allo stato attuale lei non ha minimamente recuperato la funzione visiva ma nessuno ci ha dato spiegazioni a riguardo. A questo punto che cosa dobbiamo fare per arrivare per lo meno ad una diagnosi?
Grazie per l'attenzione
un cordiale saluto
[#1]
In Toscana può rivolgersi presso la Divisione Oculistica dell'Università di Siena dove sono molto preparati sui problemi corneali.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Carlo Orione, MD
carlo.orione@orioneye.com
www.orioneye.com
[#2]
Utente
Gentile Dottore, la ringrazio molto per la sua celere risposta. Mi hanno già parlato dell'Ospedale di Siena e credo proprio che seguiremo il Suo consiglio anche se da un punto di vista logistico non sarà semplicissimo.
Ho però omesso di informarla nel mio primo post che il medico che ha in cura mia nonna ha a questo punto ipoitizzato un problema a livello della retina. Tale ipotesi è figlia del fatto che comunque la capacità visiva di mia nonna non è mai migliorata, neanche quando l'occhio era privo di qualsiasi fenomeno infiammatorio.
Mi permetto quindi di porgerle un ulteriore quesito prima di organizzare una non semplice trasferta a Siena e soprattutto dare ulteriori speranze a questa Signora: oltre all'OCT (che non ha rilevato anomalie) esistono altri esami utili ad indagare la funzionalità retinica?
Grazie dell'attenzione
Cordiali saluti
Ho però omesso di informarla nel mio primo post che il medico che ha in cura mia nonna ha a questo punto ipoitizzato un problema a livello della retina. Tale ipotesi è figlia del fatto che comunque la capacità visiva di mia nonna non è mai migliorata, neanche quando l'occhio era privo di qualsiasi fenomeno infiammatorio.
Mi permetto quindi di porgerle un ulteriore quesito prima di organizzare una non semplice trasferta a Siena e soprattutto dare ulteriori speranze a questa Signora: oltre all'OCT (che non ha rilevato anomalie) esistono altri esami utili ad indagare la funzionalità retinica?
Grazie dell'attenzione
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 07/09/2011.
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