Cheratocono e cure
Buonasera, vorrei chiedere se potrebbe essere possibile che in un futuro magari non ultralontano si potrà arrivare a curare in qualche maniera il cheratocono senza implicare donatori esterni, eliminando quindi tutti i rischi dei trapianti da donatore?
Verrebbe da dire che c'è già il cross linking, è vero, ma non è una vera cura, cioè serve solo a cercare di rallentare l'evoluzione della malattia, ma anche dopo il cross linking la cornea ha sempre il heratocono,e nessuno può garantire una stabilizzazione definitiva.
Perciò io vorrei chiederese ci sono sforzi da parte della ricerca scientifica e medica per arrivare a traguardi e a tecniche per curare la malattia senza appunto implicare tessuti di un altro individuo, oppure comunque almeno per cercare di eliminare i rischi che i trapianti oggi hanno.
Ringrazio e porgo cordiali saluti.
Verrebbe da dire che c'è già il cross linking, è vero, ma non è una vera cura, cioè serve solo a cercare di rallentare l'evoluzione della malattia, ma anche dopo il cross linking la cornea ha sempre il heratocono,e nessuno può garantire una stabilizzazione definitiva.
Perciò io vorrei chiederese ci sono sforzi da parte della ricerca scientifica e medica per arrivare a traguardi e a tecniche per curare la malattia senza appunto implicare tessuti di un altro individuo, oppure comunque almeno per cercare di eliminare i rischi che i trapianti oggi hanno.
Ringrazio e porgo cordiali saluti.
[#1]
Gentile Signora,
la ricerca va avanti anche nel campo del cheatocono. La sua giovane eta' probabilmente le consentira' di vedere applicate clinicamente alcuni studi che riguardano per esempio la cornea artificiale. Molti studi sono in corso inoltre per stabilire le cause del cheratocono, se esistono dei geni coinvolti in modo specifico.
Chi subisce una malattia spesso viene preso dallo sconforto perche' teme che la ricerca vada avanti solo per le malattie che colpiscono gli altri. Non tema non e' cosi'.
un caro saluto,
la ricerca va avanti anche nel campo del cheatocono. La sua giovane eta' probabilmente le consentira' di vedere applicate clinicamente alcuni studi che riguardano per esempio la cornea artificiale. Molti studi sono in corso inoltre per stabilire le cause del cheratocono, se esistono dei geni coinvolti in modo specifico.
Chi subisce una malattia spesso viene preso dallo sconforto perche' teme che la ricerca vada avanti solo per le malattie che colpiscono gli altri. Non tema non e' cosi'.
un caro saluto,
Massimo Nicolò - medico Oculista
Professore Associato Malattie Apparato Visivo
Università di Genova
www.occhioallaretina.it - www.biosanitas.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 03/09/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.