Corioretinopatia sierosa centrale
Gentilissimi dottori, ho nuovamente bisogno del vostro parere. Da aprile 2011 è in corso una recidiva di c.s.c. o.s. che sto curando con 1/2 compressa di diamox per tre volte al dì + codrase. A lugio fatto fluorangiografia: Falda iporiflettente al di sotto della neuroretina e dell'ERP., materiale iperriflettente adeso alla superfice posteriore della neuroretina, scompenso cronico dell'E.P.R.. Visus senza correzione 7/10 ( sono astigmatica e ho +1,50 90° OS). Uno specialista ha escluso categoricamente il trattamento laser PDT bassa fluenza per rischi iatrogeni possibili, un altro specialista mi ha detto che è necessario poichè altrimenti i fotorecettori si danneggeranno permanentemente con rischio di perdita gravissima e irreversibile della vista. Si tratta del mio occhio cosa devo fare?? Il laser PDT arreca spesso danni con punti di cecità assoluta?? Questa confusione sta costituendo una reale condizione di stress perchè entrambe gli specialisti sono validi professionisti ma di differenti scuole di pensiero, io ho bisogno di sapere cosa fare per salvare il mio occhio. Grazie sin d'ora
[#1]
La Pdt a bassa fluenza funziona nella CRSC e solitamente è indicata quando dopo qualche mese di cure e RIPOSO (la cura migliore) non si hanno miglioramenti.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Carlo Orione, MD
carlo.orione@orioneye.com
www.orioneye.com
[#2]
Buongiorno,
mi permetto di intervenire in quanto gia' a suo tempo avevo avuto l'occasione di rispondere ad alcuni suoi quesiti circa la csc. La terapia fotodinamica e' ad oggi l'unico trattamento disponibile per la csc. Il profilo di sicurezza ed efficacia e' molto elevato. In circa il 90% dei casi si verifica un riassorbimento completo del fluido sottoretinico. Non sono noti effetti indesiderati o complicanze dopo tale trattamento eseguito a bassa fluenza o mezza dose. La persistenza del fluido sotto la retina col tempo danneggia i fotorecettori e puo' determinare anche una diminuzione irreversibile della funzione visiva anche una volta che il fluido si e' riassorbito.
Per cui, se e' presente fluido sottoretinico, il mio consiglio nuovamente e' di eseguire la PDT.
saluti,
mi permetto di intervenire in quanto gia' a suo tempo avevo avuto l'occasione di rispondere ad alcuni suoi quesiti circa la csc. La terapia fotodinamica e' ad oggi l'unico trattamento disponibile per la csc. Il profilo di sicurezza ed efficacia e' molto elevato. In circa il 90% dei casi si verifica un riassorbimento completo del fluido sottoretinico. Non sono noti effetti indesiderati o complicanze dopo tale trattamento eseguito a bassa fluenza o mezza dose. La persistenza del fluido sotto la retina col tempo danneggia i fotorecettori e puo' determinare anche una diminuzione irreversibile della funzione visiva anche una volta che il fluido si e' riassorbito.
Per cui, se e' presente fluido sottoretinico, il mio consiglio nuovamente e' di eseguire la PDT.
saluti,
Massimo Nicolò - medico Oculista
Professore Associato Malattie Apparato Visivo
Università di Genova
www.occhioallaretina.it - www.biosanitas.com
[#3]
Utente
Gentilissimi Dottori, vorrei conoscere le percentuali di danni che un trattamento laser PDT a fluenza bassa può, secondo le statistiche mediche , arrecare al paziente. Ritengo che le differenti scuole di pensiero si basino proprio su questo dato.Quando il punto di fuga è centrale e determinante per la parte più nobile della vista un trattamento laser pdt potrebbe arrecare punti di cecità assoluta, in che percentuale di casi ??? O quali altri danni?? Cosa si intende per danni permanenti ai fotorecettori se il liquido persiste?? Prima di fare un eventuale PDT occorre necessariamente una ICG o è sufficiente l'OCT e la Fluorangiografia?? Scusate ma ritengo che la vista sia fondamentale anche perchè il problema ce l'hai avanti agli occhi ogni volta che li apri e non è facile dimenticarsene. Grazie mille per la Vostra disponibilità.
[#4]
Gentile Signore,
la sua richiesta è piu' che legittima.
Ad oggi in letteratura non sono riportate complicanze secondarie a PDT a bassa fluenza o mezza dose. In letteratura ci sono numerosi lavori scientifici a riguardo. Nella mia esperienza (che verrà pubblicata in parte sull'America Journal of Ophthalmology), ho trattato con PDT a mezza dose o bassa fluenza circa 100 pazienti affetti da CSC e in nessun caso si è verificata una complicanza.
Le dirò di piu', sull'ultimo numero dell'American Journal of Ophthalmology, è stato pubblicato un lavoro che dimostra in modo obiettivo che lo stato di salute dei fotorecettori dopo il riassorbimento del fluido è migliore nei pazienti trattati con PDT a mezza dose rispetto ai pazienti non trattati e nei quali il riassorbimento o non avveniva o avveniva spontanemanete.
Questo ovviamente non significa rischio zero, ma statisticamente il rischio è decisamente trascurabile.
La PDT a bassa fluenza o mezza dose nella CSC si e' iniziata a fare ormai da diversi anni proprio in quei casi in cui il punto di fuga è troppo vicino al centro per essere trattato con la fotocoagulazione laser.
Per eseguire al meglio la PDT è fondamentale eseguire oltre all'OCT e alla fluorangiografia anche l'angiografia con verde di indocianina e l'autofluorescenza che servono a indirizzare il trattamento.
saluti,
la sua richiesta è piu' che legittima.
Ad oggi in letteratura non sono riportate complicanze secondarie a PDT a bassa fluenza o mezza dose. In letteratura ci sono numerosi lavori scientifici a riguardo. Nella mia esperienza (che verrà pubblicata in parte sull'America Journal of Ophthalmology), ho trattato con PDT a mezza dose o bassa fluenza circa 100 pazienti affetti da CSC e in nessun caso si è verificata una complicanza.
Le dirò di piu', sull'ultimo numero dell'American Journal of Ophthalmology, è stato pubblicato un lavoro che dimostra in modo obiettivo che lo stato di salute dei fotorecettori dopo il riassorbimento del fluido è migliore nei pazienti trattati con PDT a mezza dose rispetto ai pazienti non trattati e nei quali il riassorbimento o non avveniva o avveniva spontanemanete.
Questo ovviamente non significa rischio zero, ma statisticamente il rischio è decisamente trascurabile.
La PDT a bassa fluenza o mezza dose nella CSC si e' iniziata a fare ormai da diversi anni proprio in quei casi in cui il punto di fuga è troppo vicino al centro per essere trattato con la fotocoagulazione laser.
Per eseguire al meglio la PDT è fondamentale eseguire oltre all'OCT e alla fluorangiografia anche l'angiografia con verde di indocianina e l'autofluorescenza che servono a indirizzare il trattamento.
saluti,
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.1k visite dal 31/08/2011.
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