Cheratite puntata da adenovirus

Buongiorno,
da giorno 22 giugno 2011 mia moglie ha manifestato i sintomi di una congiuntivite all'occhio sinistro, la cura iniziale prevedeva l'utilizzo di due gocce di collirio antibiotico e due cogge di cortisonico (Letemax) 4 volte al giorno (Nettacin), poi ha continuato per 4 giorni a dosi dimezzate, dopo una successiva visita dall'oculista e' stata diagnosticata una congiuntivite virale da adenovirus che ha interessato anche l'epitelio, ha parlato di cheratite puntata, ha modificato la cura, ha sospeso l'antibiotico, mia moglie adesso sta usando due gocce di lacrima artificiale ogni ora (Hylocomod), un blando cortisonico due gocce tre volte al giorno, (Fluaton), e una crema a base di vitamina A la sera (Vitan). L'oculista ha detto che non esiste un antivirale specifico, piu' precisamente ce ne ha parlato vagamente di uno ma non lo ha mai usato, ha degli effetti collaterali importanti, per cui preferisce non prescriverlo. Il problema e' che mia moglie dall'occhio sinistro ci vede appannato, non puo' guidare l'auto ed e' giu' di morale in quanto non e' certa che possa riacquistare pienamente il visus iniziale.
L'oculista stesso non ha visto che pochissimi casi di cheratite puntata iniziata da congiuntivite virale, ha detto di non preoccuparsi, nel frattempo pero' ogni due giorni ci rechiamo dall'oculista per una visita di controllo per tenere sotto controllo l'evoluzione della malattia. Il linfonodo preauricolare che prima era molto gonfio, adesso si e' sgonfiato notevolmente, l'altro occhio e' poco interessato, alla visita di ieri non presentava alcun problema. Da quanto letto nelle faq, ho capito che questa malattia si dovrebbe curare anche a livello sistemico, in quanto il virus potrebbe interessare anche altri organi, ma mia moglie non ha altri sintomi se non quelli manifestati all'occhio, oltre al linfonodo preauricolare.
Esiste un farmaco antivirale specifico per gli adenovirus ?
L'oculista ci ha detto che questa congiuntivite, ora purtroppo cheratite, e' molto contagiosa, spesso e' a carattere epidemico, ma non siamo a conoscenza di parenti , amici o conoscenti che abbiano manifestato sintomi di questa malattia negli ultimi mesi. Una settimana prima dell'inizio dei sintomi della congiuntivite, diagnosticata il giorno dopo dal proprio oculista, mia moglie si era sottoposta a visita presso un pronto soccorso oculistico per dei lampi all'occhio sinistro, dove e' stata utilizzata una lente di Goldman; dalla visita non e' stato riscontrato nulla, i lampi erano probabilmente dovuti a cali pressori a detta del medico di turno. La mia ipotesi e' che quella lente non fosse stata disinfettata adeguatamente, da normativa dovrebbe essere immersa in soluzione di amuchina al 10% per almeno 30 minuti, ma dopo il suo utilizzo l'ho vista posare nella custodia senza essere prima disinfettata, ma solo pulita dal gel (lacrima artificiale) con un semplice fazzoletto. Inoltre il fatto che il medico non utilizzase uil camice e non si sia lavato le mani o abbia utilizzato i guanti, propende per una ipotesi di insufficiente attenzione alle norme igieniche. Vorrei avere per favore un VS. parere in proposito, e' possibile che sia stata un'altra la causa del contagio ? aggiungo che mia moglie non ha mai avuto in passato congiuntiviti virali o batteriche, e che non usa, ne' ha mai usato, lenti a contatto.
Distinti saluti
[#1]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
Gentile utente,
le cause dell'infezione possono essere molteplici, in Piemonte da 30 giorni è in atto una epidemia di congiuntiviti virali che durano circa 1 mese.
Se sua moglie è in buona salute, non deve fare terapie per via generale, ma attendere che il proprio organismo produca gli anticorpi contro il virus.
Vedrà che tutto si risolverà per il meglio.
Cordiali saluti

Carlo Orione, MD
carlo.orione@orioneye.com
www.orioneye.com

[#2]
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Grazie Dottore della risposta,
qui pero' non sono a conoscenza di altri casi, ne' lo e' l'oculista che segue mia moglie. L'effetto di un contagio credo dipenda anche dalla carica virale, e se fosse stata la lente usata durante la visita a causare l'infezione, cio' potrebbe spiegare perche' questa si sia evoluta in cheratite, quando pare che normalmente si limiti a rimanere congiuntivite.
Comunque la cosa piu' importante e' che mia moglie guarisca, ho capito che Lei e' d'accordo con la terapia che mia moglie sta seguendo, e' in buona salute generale, e' ovviamente giu' di morale perche' come ho detto non vede bene dall'occhio sinistro, ha letto in rete che non e' certo che il visus ritorni com'era prima, la Sua risposta l'ha comunque un po' rincuorata, grazie.

Cordiali saluti
[#3]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
Dipende dalla profondità delle lesioni sulla cornea provocate dal virus.
Solitamente, comunque, una cheratite come quella che ha descritto non dovrebbe lasciare segni.
Mi tenga informato
[#4]
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Gentile Dottore,
la visita di questo pomeriggio ha riscontrato un notevole miglioramento rispetto a due giorni fa (stiamo andando dall'oculista ogni due giorni), il medico ha detto di continuare la cura e di non sospendere il cortisone (Fluaton, due gocce due volte al giorno) che di per se' e blando, perche' e' vero che da' una immunosoppressione che diminuisce le difese al virus, ma e' anche vero che se non utilizzato il virus tende a lasciare delle cicatrici che in alcuni casi sono permanenti, con una riduzione anche notevole del visus (ha citato un esempio di un paziente). Il prossimo controllo e' fra una settimana, se ci dovessero essere delle "macchie" piu' profonde (non ricordo bene il termine che ha usato) allora si dovra' utilizzare un cortisone piu' forte che vada piu' in profondita', dato che quello utilizzato e' blando. Abbiamo avuto modo di discutere qualche minuto sugli effetti di questo tipo di virus, ed ho capito che non e' infrequente che lasci delle cicatrici permanenti con perdita del visus, l'infezione si ferma, l'organismo riesce a sconfiggere il virus, ma questo a volte lascia dei danni permanenti. Mi e' stato detto che il contagio e' possibile anche tramite l'aria respirata, si prende il virus come una influenza stagionale, puo' interessare non solo gli occhi, puo' anche portare febbre. Sinceramente penso che il contagio sia avvenuto per contatto, ci sono troppe coincidenze, come avevo gia' scritto, per non ipotizzare che il contagio sia avvenuto tramite la lente usata durante la visita in ospedale. Sarebbe stato interessante se si fosse identificato il tipo di virus, e quale ceppo, posto che ci siano studi in merito sul tipo di contagio relativamente al tipo e ceppo del virus. L'adenovirus comunque, da quanto ho letto in rete, e' si' resistente nell' ambiente, ma non certo dentro soluzione di amuchina al 10%, dovrebbe scomparire. Il nostro oculista immerge tonometri in questa soluzione, si disinfetta le mani (usa dei guanti) ad ogni paziente, anche piu' volte durante la visita, quando ha toccato l'occhio di mia moglie ha subito gettato poi il guanto, disinfetta le parti a contatto con la testa del paziente ad ogni cambio visita, ho avuto modo di constatare personalmente in passato che non tutti agiscono in questo modo. Ho saputo che il tonometro in passato non veniva neanche disinfettato, era equiparato al misuratore di pressione, nel senso che tanto non si disinfettava l'uno quanto l'altro, si pensava non ci fosse pericolo di contagio, ma se si cerca in rete si trova notizia del contrario, un esempio di contagio di un virus che ha interessato tre pazienti di cui uno ha avuto un danno permanente con perdita notevole del visus. Quanti ad oggi non disinfettano il tonometro ?
Quanti ad oggi non disinfettano la lente di Goldman ? Quando vado dal nostro oculista non penso a quale malattia posso prendere, perche' non ero cosi' sicuro quando ho accompagnato mia moglie al pronto soccorso oculistico ? probabilmente perche' il medico del ps non si e' lavato le mani prima della visita, perche' non aveva il camice, perche' l'ho dovuto cercare dopo 20 minuti che aspettavamo senza che nessuno fosse nella stanza delle visite urgenti ... eravamo andati per dei fosfeni, quindi spaventati e tutto il resto ci e' sembrato essere in secondo piano ... credo che il medico del ps sia preparato, mi fido della sua diagnosi (fosfeni probabilmente dovuti a cali pressori, niente di preoccupante) ma perche' diversi medici, anche in altro ambito, non hanno quell'attenzione verso l'igiene che invece la loro professione impone ? ricordo che tempo fa c'e' stata una campagna che invitava, se ricordo bene specialmente i medici ospedalieri, a lavarsi spesso le mani per non diffondere malattie; se ricordo bene c'e' stato qualche studio che mette in evidenza dove nei reparti ospedalieri dove e' stata imposta questa ferrea regola, la frequenza delle malattie contratte in ospedale si e' ridotta sensibilmente.
Mi scusi e scusatemi per la divagazione, solo una domanda ? posto che quella lente non fosse disinfettata, quali altri rischi si possono correre ? e' possibile trasmettere virus epatici ? o qualche altro virus che va a livello sistemico ? il nostro oculista ha detto che e' molto raro, ma ricorda studi in cui e' stato dimostrato il contagio del virus dell'epatite B (HBV). Un bravissimo farmacista mi ha spiegato che ci sono due barriere, una encefalica e l'altra che riguarda l'occhio (non ricordo il termine) che i virus non dovrebbero poter attraversare ed andare a livello sistemico. Vorrei sapere per favore un Suo parere al riguardo: e' possibile un contagio di tutto l'organismo per contatto di questi virus (epatiti, hiv, ...) con gli occhi ?

Cordiali saluti
[#5]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
In via del tutto teorica, qualsiasi virus può essere trasmesso tramite contatto indiretto.
I virus, però, sono molto labili e sopravvivono molto poco al di fuori dell'ospite umano o animale.
Lei ha ragione quando parla dell'igiene, infatti ora si cerca di usare tonometri a soffio e non più a contatto.
Non avendo visto la cornea di sua moglie non posso pronunciarmi circa gli eventuali residui cicatriziali, comunque il fluorometolone è un ottimo cortisonico e le assicuro che penetra nella cornea.
Vedrà che si risolverà tutto per il meglio, deve solo pazientare perchè una infezione virale dura a lungo.

Buon Week End
[#6]
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Buongiorno,
oggi pomeriggio c'e' stato il controllo settimanale dal nostro oculista, l'epitelio e' guarito, ma sono rimaste delle "infiltrazioni infiammatorie sotto l'epitelio" ragion per cui mia moglie non vede ancora bene, anche se il visus e' migliorato molto ma non e' tornato come prima. La cura e' cambiata: 2 gocce per due volte al giorno di visumetazone, 2 gocce di hylocomod (lacrima artificiale, lo scrivo per gli altri utenti del sito) 4 volte al giorno, e la sera sempre la pomata vitan (vitamina A), il tutto per due settimane. Alla fine della cura queste cicatrici provocate dal virus dovrebbero sparire. Quindi non si parla piu' di cheratite puntata, queste infiltrazioni sono sotto l'epitelio, non profonde, ma neanche cosi' superficiali da poter "guarire" con il blando cortisonico, fluaton, usato nelle ultime due settimane circa. Purtroppo queste infiltrazioni sono nella parte centrale, altrimenti si sarebbe potuto evitare di usare il nuovo collirio cortisonico che in questo caso deve essere usato altrimenti si ha un danno permanente con una riduzione del visus di uno due decimi.
Ci ha parlato di un potenziale pericolo di assottigliamento della cornea con l'utilizzo di questo cortisonico, ma in questo caso non ci sono rischi perche' queste infiltrazioni non sono profonde, altro effetto collaterale dell'uso del cortisonico, e' un aumento della pressione oculare, ma secondo il medico non ci dovrebbero essere problemi. Mia moglie ha usato inizialmente il lotemax, due gocce quattro volte al giorno dal 23 giugno al 30 giugno (insieme al colirrio antibiotico, a distanza di almeno 15 minuti), poi ha dimezzato le dosi fino al 3 luglio, dal 4 luglio ad oggi 15 luglio ha invece usato il fluaton (dovrebbe essere piu' blando del lotemax), ed ora per due settimane deve usare il visumetazone, due gocce per 2 volte al giorno. Stiamo quindi parlando di usare complessivamente per 5 settimane colliri cortisonici, alternative non ce ne sono a questa cura, e' necessario continuare per altre due settimane con il collirio cortisonico. Una domanda, che rivolgo a Lei Dr. Orione e ai suoi colleghi :- secondo la VS. esperienza pratica sul campo, l'utilizzo di tali dosi di cortisone prolungato nel tempo ha portato mai a pericolosi effetti collaterali ?
Grazie dell'attenzione, cordiali saluti
[#7]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
Ci sono pazienti responder e non responder, cioè in alcuni pazienti dopo solo 2 settimane di cura bisogna sospendere il cortisone perchè la pressione si alza troppo, in altri dopo 3 mesi di collirio cortisonico la pressione si mantiene sempre uguale.

Per quanto riguarda la cataratta vale lo stesso discorso, ma i tempi sono più lunghi e quindi non si riesce a capire subito se il paziente è un responder o meno.
Buona serata
[#8]
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Buongiorno,
ad oggi gli infiltrati corneali non sono ancora scomparsi, anzi, sono pure aumentati e mia moglie ha continuato la cura a base di colliri cortisonici. Abbiamo consultato altri oculisti, ed ora la confusione e' grande, ma siamo certi di dover seguirne solo uno e di non mischiare le cure, perche' appunto le cure sono state differenti. C'e' chi asserisce che questi infiltrati devono sparire nel giro di qualche giorno con il visumetazone, ma sono dimunuiti inizialmente e poi sono ricomparsi; c'e' chi sostiene che la cura deve durare mesi, anche uno o due anni, solo a base di cortisone per collirio (lotemax), che gli infiltrati corneali sono dovuti alla risposta immunitaria dell'organismo, sono costituiti da macrofagi e linfociti e che il virus non c'e' piu', ma c'e' un ricordo delle nostre difese immunitarie su cui agisce il cortisone; infine c'e' chi sostiene che il virus c'e' ancora, in basse dosi se cosi' si puo' dire, motivo per cui ci sono ancora gli infiltrati corneali (che sono a livello di stroma).
A questo punto sono molto confuso, medici che io reputo preparati danno differenti spiegazioni e cure. Qual e' la verita' ?
Da quanto sono riuscito a capire sui forum medici, compreso questo che reputo il migliore in Italia, purtroppo la congiuntivite virale puo' evolversi in cheratite puntata e, anche se curata, lasciare degli infiltrati corneali (ho visto che sono come dei punti bianchi sulla cornea) che possono durare mesi ed anni, ripeto, anche se si segue una valida cura. Perche' si creano questi infiltrati ? a causa della risposta immunitaria dell'organismo, puo' anche esserci anche una rimanenza di virus nell'occhio, ma dovrebbe avere ragione il nostro secondo oculista, e' un ricordo del sistema immunitario, altrimenti se gli infiltrati fossero dovuti ad una presenza ancora il loco del virus, non si spiegherebbe l'utilizzo del cortisone come immunosoppressore che invece favorirebbe l'azione del virus.
Ed ancora altri dubbi: dopo settimane e settimane di cortisone collirio, e' stato prescritto un collirio si' cortisonico ma anche antibiotico, per evitare un'insorgenza di una infezione batterica visto che il cortisone abbassa di molto le difese immunitarie. Ma gli altri oculisti nulla hanno detto riguardo all'antibiotico, questo e' stato dato in fase acuta, ma a distanza di mesi dalla congiuntivite virale e' il caso di dare l'antibiotico ? da quanto ho letto qui sul forum quasi tutti gli oculisti danno soltatnto cortisone per gli infiltrati corneali. Ad ogni modo, come ho detto prima, dato che va seguito un solo medico, e che non ci sono stati miglioramenti seguendo gli altri oculisti, assumiamo questo nuovo collirio antibiotico e cortisone, e' un cortisone diverso dagli altri usati, magari funziona. Per favore, vorrei se possibile una risposta alle mie domande. Riguando la ptk, di cui ho letto su questo forum, il secondo oculista dice che a livello di stroma non possiamo arrivare, ed e' li' che gli infiltrati si trovano.


Grazie

cordiali saluti
[#9]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
La PTK lavora dentro lo stroma corneale.
Prima di sottoporsi a PTK, però, proverei con la cura farmacologica.
Non avendo visitato sua moglie non posso consigliare un collirio anziché un altro.

Secondo le mie conoscenze sono d'accordo con chi riferisce che "gli infiltrati corneali sono dovuti alla risposta immunitaria dell'organismo, sono costituiti da macrofagi e linfociti e che il virus non c'e' piu', ma c'e' un ricordo delle nostre difese immunitarie su cui agisce il cortisone".

Cordiali saluti
[#10]
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Gentile Dr. Orione, grazie per avermi risposto, stiamo provando la cura farmacologica, passata la fase acuta, sono quasi tre mesi che mia moglie utilizza colliri cortisonici, non continuativamente, il primo oculista aveva dato per scontato che dopo la cura gli infiltrati sarebbero del tutto scomparsi, ma ad un controllo casuale (mia moglie mi ha accompagnato dall'oculista per un mio problema) questi e' saltato dalla sedia notando che invece gli infiltrati erano ritornati e piu' numerosi di prima, quindi ha prescritto visumetazone. Leggendo in rete e su questo forum mi sono fatto l'idea che questi infiltrati possono durare un tempo anche lungo, mesi e mesi, anche qualche anno, idea che il primo oculista assolutamente non condivide. Ci siamo quindi rivolti ad un secondo oculista, ci ha cambiato la cura (io non ho avuto ne' la congiuntivite ne' ho infiltrati corneali, ma e' come se ce l'avessi e stessi io stesso seguendo la cura, anzi, peggio), ha prescritto un collirio diverso, il lotemax. Non c'e' stato un evidente miglioramento, ci siamo quindi rivolti ad un terzo oculista, che ha prescritto un terzo collirio, betabioptal, una goccia tre volte al giorno, questo collirio contiene anche un antibiotico, ma, vorrei chiedere, e' necessario usare un antibiotico solo a scopo preventivo non essendoci in atto alcuna infezione batterica ? ha detto di mettere una goccia al giorno nell'altro occhio, sempre e solo a scopo preventivo, ma se non c'e' alcuna infezione che motivo c'e' ? quest'ultimo oculista inoltre afferma che c'e' virus "latente" nell'occhio, motivo per cui ci sono gli infiltrati corneali. Sono confuso, stiamo seguendo la cura di quest'ultimo oculista perche' e' piu' disponibile e puo' affettuare controlli ravvicinati ed adattare la cura di volta in volta, ma non sono d'accordo sulla causa degli infiltrati ne' sull'uso dell'antibiotico. Vorrei se possibile un suo parere sull'uso dell'antibiotico. Un'altra constatazione: ho visto personalmente gli infiltrati al microscopio, sono come dei puntini quasi bianchi sparsi per tutta la cornea, molto approssimativamente sono dell'ordine di poche decine, comunque tanti e di dimensioni diverse. Il secondo oculista ci ha detto che erano principalmente al centro sull'asse visivo, ma io li ho visti molti in periferia, probabilmente si modificano e si spostano col tempo, anche nel giro di pochi giorni.

Cordiali saluti
[#11]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
Gent.mo,
non posso permettermi di modificare la terapia di colleghi che hanno visitato e visto gli occhi di sua moglie.
Le posso confermare che le opacità residue dopo una congiuntivite virale possono durare anche anni o lasciare esiti permanenti.
Molte volte , infatti, siamo costretti ad effettuare la PTK per rimuoverli.

Cordialmente
[#12]
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Buongiorno,
purtroppo ad oggi gli infiltrati corneali non sono guariti, la cura e' consistita in questi mesi in una goccia di collirio cortisonico al giorno, quando non piu' visibili si e' scalati a una goccia ogni due giorni, ma quando si e' interrotta la cura per una settimana gli infiltrati sono riapparsi nuovamente.
Sono stati usati diversi colliri: lotemax, etacortilen, eucortex.
La pressione oculare e' stata monitorata in questi mesi e non si e' mai alzata, ma in quest'ultimo mese non e' stata piu' misurata perche' l'oculista ha detto che e' stato accertato che il soggetto e' non responder.
Vorrei avere per favore una risposta alle seguenti domande che mi stanno assillando: si puo' essere certi che un soggetto che non ha manifestato aumenti di pressione oculare in mesi di terapia non li manifesti successivamente ? quanto ancora si puo' continuare questa terapia farmacologica senza effetti collaterali importanti ? cioe', a parte l'aumento della pressione oculare, posto che questa rimanga sempre entro i limiti, non ci sono altri possibili effetti collaterali importanti della terapia cortisonica a dosi di una goccia al giorno o una goccia ogni due giorni ?

cordiali saluti
[#13]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
si puo' essere certi che un soggetto che non ha manifestato aumenti di pressione oculare in mesi di terapia non li manifesti successivamente ?
NO

quanto ancora si puo' continuare questa terapia farmacologica senza effetti collaterali importanti ?
cioe', a parte l'aumento della pressione oculare, posto che questa rimanga sempre entro i limiti, non ci sono altri possibili effetti collaterali importanti della terapia cortisonica a dosi di una goccia al giorno o una goccia ogni due giorni ?
DIPENDE DA PAZIENTE A PAZIENTE, OLTRE AL GLAUCOMA IL CORTISONICO SOMMINISTRATO A LUNGO Può FAR INSORGERE LA CATARATTA

Cordialmente
[#14]
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
La ringrazio molto di avermi risposto, ho capito che una goccia ogni due giorni non e' una dose cosi' bassa da escludere gli effetti collaterali che ha scritto, ma c'e' un'altra cura possibile oltre questa ? non sarebbe possibile usare il cortisone solo quando questi infiltrati danno un evidente calo del visus e sospenderlo quando sono in zona periferica ? oppure smettere del tutto la terapia visti i risultati (ricomparsa degli infiltrati alla sospensione) e attendere (un anno, due anni) che questi infiltrati si stabilizzino ? aggiungo che l'uso di cortisonici piu' blandi come il fuaton non solo non ha migliorato la situazione, ma quando gli infiltrati erano scomparsi con l'uso di cortisionici come il desametasone, sono ricomparsi usando il fluaton.
L'idea che mi sono fatto, da profano, e' che ci sia stata una cariva virale cosi' massiva che il sistema immunitario per "dimenticare" ,e quindi perche' scompaiano gli infiltrati, dovra' passare un bel po' di tempo, ancora almeno un anno e mezzo, e non e' detto poi che questi infiltrati sconpaiano del tutto, sarei felice che almeno siano solo periferici.

cordiali saluti
[#15]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
ma c'e' un'altra cura possibile oltre questa ?
LACRIME ARTIFICIALI
non sarebbe possibile usare il cortisone solo quando questi infiltrati danno un evidente calo del visus e sospenderlo quando sono in zona periferica ?
SI
oppure smettere del tutto la terapia visti i risultati (ricomparsa degli infiltrati alla sospensione) e attendere (un anno, due anni) che questi infiltrati si stabilizzino ?
LA TERAPIA CORTISONICA SI EFFETTUA QUANDO GLI INFILTRATI OSTACOLANO LA CORRETTA VISIONE

CORDIALMENTE
[#16]
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
La ringrazio ancora, immagino che quando si riferisce a "corretta visione" intende dire che il soggetto puo' evitare il cortisonico se non nota una diminuzione del visus nella normale attivita', quindi se svolge tranquillamente qualsiasi attivita', ma riesce a leggere scritture molto piccole solo con l'occhio sano e con l'altro occhio no, puo' soprassedere fino a quando la visione non comprometta ad esempio la normale lettura di un testo.
Finora si e' proceduto con l'esame al microscopio della cornea a cadenza a volte settimanale, altre quindicinale, e si e' di volta in volta stabilita la posologia, ma mi pare di capire che si potrebbe interrompere e riprendere quando lo stesso paziente si rende conto di avere la visione compromessa, certo dopo controllo medico e con cura del medico.

Cordiali saluti




[#17]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
Esattamente.

Buona serata
[#18]
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Gentile Dr. Orione,
lunedi' 16 c.m. l'oculista ha misurato la pressione ed ha detto che il valore era di 14, escludendo qualsiasi tipo di problemi, anche se mi pare di capire che la pressione non c'entra nulla con la cataratta, ma ha escluso anche quella (non so sulla base di cosa). La cura la sta continuando perche' gli infiltrati erano ricomparsi nella parte centrale, se dovesse interrompere potrebbero ricomparire nello stesso punto diminuendo il visus e si dovrebbe ricominciare nuovamente il ciclo di terapia cortisonica dall'inizio. A oggi la posologia e' di una goccia ogni due giorni, settimana prossima altro controllo, probabilmente si potra' ancora scalare la dose.
Le vorrei chiedere come puo' l'oculista escludere problemi di cataratta, con la semplice visione della cornea con il microscopio.

cordiali saluti
[#19]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
Gentile Utente,
con il microscopio, lampada a fessura, oltre alla cornea si visualizza molto bene anche il cristallino.

Cordialmente
[#20]
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Grazie

cordiali saluti
[#21]
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Buongiorno,
ho desiderato tanto chiudere questo thread con la notizia di una completa remissione di questi benedetti infiltrati, ci avevo davvero sperato perche' erano 3 mesi che non c'erano piu', e da circa un mese e mezzo che mia moglie usava il cortisone a dosi molto ridotte di una goccia a settimana, praticamente quasi nulla. Dalla visita di controllo della settimana scorsa pero' si sono riscontrati nuovamente gli infiltrati corneali, almeno 8, per cui e' stato prescritto nuovamente il collirio cortisonico, lo stesso che stava usando ma in gel, una goccia due volte al giorno per una settimana, gia' oggi al controllo gli infiltrati erano quasi spariti, per cui si passera' ad una goccia una volta al giorno. Dalla visita di mercoledi' scorso, l'oculista e' stato sorpreso quanto noi della ricomparsa di questi infiltrati, ha detto che lui stesso aveva constatato tra i suoi pazienti che negli ultimi periodi c'era stato un incremento ed una gravita' maggiore dei sintomi e degli esiti di congiuntiviti virali, ma nonostante cio' non immaginava che in mia moglie sarebbero ricomparsi ed e' dell'idea che sia dovuto a carenze del sistema immunitario dovute a stress o stanchezza, per cui ha chiesto cosa fosse cambiato o successo di particolare nell'ultimo mese. In effetti mia moglie ha assunto nel mese in questione la pillola anticoncezionale, che e' stata prescritta dall'ematologo e dal ginecologo per anemia sideropenica, e potrebbe essere stata questa pillola in parte la causa, in quanto di sicuro porta secchezza oculare ( ma mia moglie ha usato la lacrima artificiale almeno 3 volta al giorno) ma ha anche portato uno stravolgimento ormonale che non ha avuto gli effetti per cui la pillola e' stata assunta, tanto che l'ematologo l'ha sospesa. Vorrei sapere cortesemente se puo' essere stata la pillola una concausa, e se e' possibile che questi infiltrati ritornino per una carenza del sistema immunitario. Aggiungo che mia moglie sta assumendo ancora collirio cortisonico perche' parte di questi infiltrati non sono in zona periferica, anche se questa volta mia moglie non ha notato un calo del visus tanto che era quasi certa della loro totale scomparsa; capisco che l'oculista pensa che senza cura cortisonica questi possano aumentare e compromettere il visus, considerando gli effetti collaterali del cortisonico vorrei sapere se e' possibile usare il cortisonico solo quando c'e' un evidente fastidio (calo del visus) senza pericolo che gli infiltrati progrediscano ad un punto che non si possano piu' curare. E' passato piu' di un anno, ho letto che gli infiltrati possono durare anche 3 anni, e poi guarire, devo aspettare ancora altri due anni ?
Cordiali saluti
[#22]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
Purtroppo si, possono diminuire o aumentare indipendentemente da quello che ha assunto sua moglie.
Deve solo tenerli sottocontrollo con il suo medico oculista.

Cordiali saluti
[#23]
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Grazie gentile Dr. Orione della risposta che pero' non esclude la possibilita' che questi infltrati possano anche diminuire o aumentare in relazione a degli eventi come l'assunzione di farmaci ma potrebbe essere una carenza di difese immunitarie dell'organismo a causare questi infiltrati ? lei, come alcuni suoi colleghi, e' di questa linea di pensiero ?

Cercando in rete ho trovato che la ciclosporina viene utilizzata in sostituzione del cortisone e pare dare effetti collaterali molto piu' blandi, ho letto del collirio alla ciclosporina venduto all'estero ma non in Italia e di una sperimentazione effettuata in Italia che pare abbia dato dei buoni risultati:http://www.atonline.it/index.php/2011/10/ciclosporina-a-1-in-formulazione-topica-per-il-trattamento-degli-infiltrati-subepiteliali-dopo-cheratocongiuntivite-da-adenovirus/
vorrei sapere qual e' la sua idea riguardo l'uso di questo farmaco in sostituzione del cortisone e come mai in Italia siamo ancora nella fase di sperimentazione.

Cordiali saluti
[#24]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
Potrebbe essere, non ci sono certezze a riguardo.

In Italia non è in vendita quel collirio (è presente solo nelle farmacie del Vaticano ed è carissimo).
Per questo non vi è una sperimentazione in Italia.

Cordialmente
[#25]
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Grazie ancora della risposta, e' molto gentile,
il collirio a cui si riferisce, inizia per R, dovrebbe costare sui 200 euro per una confezione da 30 applicazioni monodose, pero' ho letto in rete che alcuni ospedali, universitari, lo possono fornire direttamente al paziente (e' usato per altre malattie dell'occhio). Lo studio sperimentale sull'uso della ciclosporina per curare questi infiltrati http://www.atonline.it/index.php/2011/10/ciclosporina-a-1-in-formulazione-topica-per-il-trattamento-degli-infiltrati-subepiteliali-dopo-cheratocongiuntivite-da-adenovirus/, ha pero' utilizzato un collirio con una percentuale 20 volte piu' alta di pincipio attivo (1%) rispetto al collirio che inzia per R suddeto, allo 0.05%.
Purtroppo lo studio si conclude senza poter affermare che questi infiltrati scompaiono definitivamente alla sospensione della cura alla ciclosporina.

Cordiali saluti
[#26]
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Buongiorno,
vorrei aggiornare la situazione. Mia moglie ha usato il collirio cortisonico a dosi via via piu' blande.
Dalla visita dello scorso luglio l'oculista prescrive una goccia due volte a giorno per 7 giorni (etacortilen gel) , succsiva visita una goccia al giorno per 12 giorni(etacortilen gel),
successiva visita misura la pressione di 14 e prescrive una goccia al giorno per 7 giorni (eucortex), successiva visita prescrive una goccia ogni due giorni per 28 giorni (eucortex), poi una goccia ogni tre giorni per 21 giorni(eucortex), poi una goccia ogni 4 giorni dal 25 settembre ad oggi (eucortex). Gli infiltrati fino alla precedente visita di oggi effettuata l'8 ottobre, non erano ricomparsi, ma oggi l'oculista ha riscontrato un piccolo infiltrato in zona periferica ed ha prescritto una goccia ogni tre giorni per 20 giorni (eucortex). Mia moglie sta assumendo colliri cortisonici da luglio del 2011 per curare questi infiltrati, per un breve periodo inizialmente si era pensato che fossero spariti, perche' il primo oculista cosi' ci aveva detto, poi mia moglie ha dovuto iniziare questi cicli di terapia con alte dosi iniziali che via via diminuiscono a dosi di mantenimento (una goccia ogni 3 o 4 giorni). L'oculista prospettava di dover continuare ancora per altri mesi di terapia, a basso dosaggio (una goccia ogni 3 giorni e poi ogni 4 giorni). La pressione e' stata misurata solo quando mia moglie assumeva il collirio ogni giorno, quando ha diminuito il dosaggio, l'oculista non ha ritenuto di dover controllare la pressione. Secondo quanto letto e dettomi da altre persone che hanno contratto questa congiuntivite virale ed avuto gli infiltrati, questi ad ogni ciclo di terapia cortisonica si ripresentano con meno intensita' sino a non comparire per mesi dalla sospensione di ogni terapia, ma poi a distanza di tempo via via maggiore si ripresentano. Vorrei sapere per favore se la pressione oculare puo' aumentare con basso dosaggio di collirio cortisonico (eucortex), una goccia ogni tre giorni, e se un basso dosaggio si puo' protarre per lunghissimi periodi (un anno) senza avere effetti collaterali. Cordiali saluti
[#27]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
L'importante è controllare la pressione oculare (previo controllo pachimetrico) ogni mese.

Un effetto collaterale potrebbe essere una cataratta prematura, ma sono rischi che in certi casi bisogna correre.

Cordiali saluti
[#28]
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Gent.mo Dr. Orione, grazie ancora per avermi risposto, non sapevo della pachimetria, a quanto ho letto e' un esame che misura lo spessore della cornea che e' correlato al valore della pressione oculare, nel senso che il valore della pressione oculare che si ricava dalla misura tonometrica e' funzione anche dello spessore corneale, di norma ho letto che i tonometri sono tarati su un valore di spessore corneale di 520 micrometri, e ci sono delle formule che, in base al valore dello spessore corneale ricavato dall'esame pachimetrico, permettono di ottenere un valore della pressione oculare prossimo a quello reale. Vorrei pero' domandarle cortesemente allora se l'uso del collirio cortisonico riduce lo spessore corneale, nel caso il cortisonico non influisca, allora mi domando se non sia necessario per chiunque sottoporsi almeno una volta alla pachimetria per ottenere il corretto valore della pressione oculare nelle successive misure tonometriche.

Cordiali saluti
[#29]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
Il cortisone non riduce lo spessore corneale.

Ritengo che sia INDISPENSABILE effettuare almeno una volta la pachimetria quando si misura la PIO, altrimenti non si può essere sicuri sul valore trovato.

Cordiali saluti
[#30]
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Grazie Dr.Orione,
neanche io ho mai effettuato una pachimetria, il mio (ex) oculista non mi ha mai detto di questa necessita'. Ma nel caso di mia moglie, posto che il cortisone non riduce lo spessore della cornea, se il valore della PIO misurato durante la cura cortisonica si mantiene in linea con i valori misurati in tanti anni di visite oculistiche, credo si possa affermare che il cortisone non ha prodotto un aumento della PIO. E' corretto ? Quindi se il valore misurato non e' quello reale, e' indipendente dall'uso del cortisone, sospenderlo non farebbe diminuire la PIO. Il problema della corretta misurazione della PIO, se ho capito bene, e' generale e riguarda tutti.
Mi dica per favore se sbaglio.

Cordiali saluti
[#31]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
Si è corretto.

Cordialmente
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