Trapianto di cornea

Buongiorno,
se dopo un trapianto di cornea il rigetto porta al fallimento dell'intervento si deve ripetere il trapianto, ma il rischio di rigetto può aumentare.
Quali opzioni terapeutiche si prospettano in caso di fallimento plurimo? E' possibile salvare l'occhio e non rimanere ciechi?
Vorrei chiedere anche quali sono le cause di possibili rigetti tardivi, cioè dopo molti anni dal trapianto.
Cordiali saluti
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Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
Gentile Ragazza,
innanzitutto bisogna capire le cause del rigetto che possono essere molteplici, poi, dopo un rigetto, si cerca una cornea "istocompatibile", cioè con caratteristiche più affini tra donatore e ricevente, per diminuire il rischio di un ulteriore fallimento del trapianto.
Cordiali saluti

Carlo Orione, MD
carlo.orione@orioneye.com
www.orioneye.com

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Buonasera dottore,

la ringrazio molto per la sua risposta.

Comunque anche in caso di fallimento plurimo oltre all'istocompatibilità, una buona preparazione del lembo, una sutura particolarmente accurata, una terapia medica sistemica e locale rigorosa consentono di poter controllare il rigetto?

Chiedendo anche in giro e parlando poi anche con l'oculista mi è stato detto che rigetti a molti anni di distanza sono molto rari, e per quanto riguarda l'esperienza dell' oculista con cui ho parlato mi ha detto che personalmente ha visto anche dopo molti anni dei tentativi di rigetto, sempre però innescati da cause gravi come infezioni o traumatismi.
Comunque rigetti spontanei che portano al fallimento dopo molti anni sono possibili?
Mi scusi se faccio molte domande, è un argomento di cui non si vorrebbe nemmeno parlare, ma purtroppo esiste, e penso che sia una delle cose più inquietanti per chi si deve sottoporre a trapianto di cornea
La ringrazio ancora
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Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
Stia serena,
le tecniche di trapianto al giorno d'oggi sono molto migliorate, e la possibilità di rigetto diminuita, anche se possibile.
Dipende molto, comunque, dalle cause che hanno portato al trapianto: cosa le è successo?
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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Buonasera dottore,

La ringrazio ancora per la sua risposta,
Io comunque dovrei fare un trapianto per cheratocono, e per quello che so io, se si fa il trapianto per questo il rigetto è meno frequente che in altri casi.

Ora comunque vorrei spiegarle nei dettagli come sono andate le cose.
Io devo fare il trapianto come detto per cheratocono, con magari l'intenzione poi di fare il laser al momento opportuno per correggere l'inevitabile difetto di vista residuo.
Sul problema del rigetto ho chiesto il parere a due oculisti, e uno mi ha detto in maniera abbastanza brutale queste testuali parole (che ormai ho imparato a memoria): "Il rischio di rigetto, anche se basso e pur diminuendo con il tempo, c'è e ci sarà sempre perchè le cellule della cornea trapiantata sono diverse dalle tue, e possono sempre e in qualsiasi momento stimolare il sistema immunitario".
Dico la verità, mi sono sentita crollare il mondo addosso a sentirmelo dire.
Ho chiesto il parere a un altro oculista e mi ha detto: "Tra sei mesi e un anno c'è la massima probabilità di rigetto spontaneo, e per quanto riguarda la mia esperienza, ho osservato anche a 10 di distanza dei tentativi di rigetto, sempre però innescati da cause come gravi infezioni o traumatismi".

Comunque tutti sono concordi nel dire che nei casi in cui il rigetto portasse al fallimento del trapianto non c'è altro da fare che ripeterlo, ma il rischio di rigetto può aumentare, perciò chiedevo quali opzioni terapeutiche si prospettano in caso di fallimento plurimo.
Un oculista come appunto ho detto, mi ha parlato di terapia sistemica rigorosa, sutura accurata, e preparazione del lembo, e lei mi ha parlato anche dell'istocompatibilità.
Io spero solo che qualcosa si possa fare sempre perchè la cornea in qualche maniera attecchisca e non perdere quindi l'occhio.



C'è anche un'altra cosa che mi preoccupa poi, cioè la velocità di impoverimento endoteliale della cornea trapiantata.




Io vorrei chiederle

- Anche se me ne ha già parlato (mi scusi se magari sono ripetitiva) il rigetto è così temibile?
Spero che lei mi capisca se dico che non è certo il massimo, anche dal punto di vista psicologico, vivere con il timore che il rigetto potrebbe arrivare in qualsiasi momento.

- Secondo lei è possibile che una persona che subisce un trapianto di cornea in giovane età (20-25 anni), possa arrivare alla vecchiaia senza dover mai ripetere il trapianto oppure è alquanto improbabile o praticamente impossibile?
(io di anni ne ho solo 25)

Io pensavo di risolvere finalmente il mio problema, ma non sono affatto tranquilla con queste prospettive




Spero in una sua ulteriore risposta a queste domande e di non averla disturbata
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Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
Cara Ragazza,
nel suo caso le probabilità di rigetto sono molto basse.
Dalla mia esperienza ritengo però che non si possa generalizzare, perchè ritengo che la possibilità di rigetto dipenda molto dalla condizione fisica personale di ogni paziente.
La maggior parte dei pazienti operati per cheratocono non hanno problemi per tutta la vita, ma io ho in cura una paziente che ha già subito 4 trapianti, di cui uno andato bene per 2 anni, in cui, ogni tanto, la cornea si scompensa e tende al rigetto per problemi endoteliali. L'ultima volta 2 mesi fa, risoltasi poi dopo 1 mese di cure.
Quindi, anche se raramente, i rigetti possono subentrare dopo il fatidico anno.
Nella maggior parte dei casi, però, non ci sono problemi.
Quindi si rilassi ed affronti con fiducia l'intervento.
Buona Giornata
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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Buonasera dottore,
la ringrazio davvero per le notizie confortanti che mi ha fornito.
Ho visto che lei si occupa molto di chirurgia refrattiva laser, e io vorrei chiederle se dopo qualche anno dal trapianto potrò anch'io fare il laser.
Io il sogno del laser per buttare gli occhiali e le lenti ce lo avevo fin da bambina, ma purtroppo il cheratocono me l'ha impedito.
Ora potrebbe essere possibile no?




Comunque quindi secondo lei non è impossibile o quasi che io, una volta operata, sia a posto per tutta la vita?
Chiedo perchè ho sentito che spesso dopo 20-25 anni dall'operazione la cornea trapiantata non è più otticamente valida per scompenso endoteliale, e ache in q uesto caso non resta che ripetere il trapianto, ma il rischio di rigetto in questo caso aumenta?




Avevo pensato che se dopo un certo numero di anni si deve ripetere il trapianto, e se è vero che a ogni trapianto le probabilità di rigetto aumentano, allora si potrebbe arrivare a un punto in cui le probabilità di successo saranno nulle o quasi...
Questo vuol dire che se faccio il trapianto ora che ho 25 anni, quando ne avrò 70-80-90 o più (se ci arriverò) probabilmente sarò non vedente?

Mi si potrebbe dire che mi preoccupo troppo del futuro, ma la cecità mi spaventa molto ovviamente.

Perciò la mia domanda principale è questa
Posso pensare e sperare concretamente che rimarrò vedente per tutta la vita?


La ringrazio moltissimo e faccio un grossissimo in bocca al lupo alla sua paziente!!!
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Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
Stia serena, ho pazienti operati da 30 anni di trapianto di cornea che non hanno alcun problema.
Per quanto riguarda il trattamento laser, se ci sono le giuste indicazioni, non ci sono problemi ad effettuare un trattamento laser refrattivo.

Buona giornata