Un calazio sulla zona già operata

Buongiorno,
da oltre 10 mesi ormai soffro di questo problema. In questo periodo mi si sono formati 7 calazi! Ho provato a seguire le cure prescritte dal mio oculista ( impacchi di acqua calda, creme come il betabioptal o il blephagel per la pulizia oculare) ma non sono servite! Sono ricorso due volte all'intervento chirurgico dove me nesono stati tolti 4, ma ora mi è cresciuto un calazio sulla zona già operata! Ho fatto degli esami del sangue dove sonostati esclusi problemi di glicemia o colesterolo! Cosa dovrei fare per eliminare il problema?
C'è una soluzione?
Vi ringrazio per la cortesia...
[#1]
Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Gentile paziente,
Il calazio unitamente all'orzaiolo, rappresenta una delle più frequenti lesioni acquisite della palpebra. Negli adulti i calazi
rientrano il più delle volte nel quadro clinico delle meibomiti croniche associate ad alcune affezioni dermatologiche quali la dermatite seborroica e l'acne rosacea.

Le palpebre contengono alcune strutture annessiali particolari: le ciglia con annesse le ghiandole di Zeiss (gh. sebacee); le
ghiandole di Moll,sudoripare modificate, e le ghiandole di Meibomio. Queste sono ghiandole sebacee olocrine inserite profondamente
nel piatto tarsale e completamente indipendenti dai follicoli delle ciglia. Sono presenti in un numero variabile da 20 a 30 sulla
palpebra superiore e da 10 a 20 in quella inferiore e producono un materiale lipidico normale costituente del film lacrimale.

Qualora si verifichi l'ostruzione del dotto escretore o quando una primitiva infezione batterica (orzaiolo interno) ne provochi la rottura,il rilascio del materiale lipidico nei tessuti circostanti produce una reazione da corpo estraneo costituita da istiociti, cellule giganti multinucleate, plasmacellule, eosinofili, linfociti e leucociti polimorfonucleati. Si costituisce così il calazio, un lipogranuloma che si sviluppa attorno alle ghiandole di Meibomio. La diagnosi differenziale principale va posta con l'orzaiolo, infezione batterica a carico del bulbo pilifero e/o delle ghiandole di Zeiss (orzaiolo esterno) o delle ghiandole di Meibomio (orzaiolo interno), il più delle volte sostenuta dallo Staphylococcus aureus.

L' affezione si risolve in 5-7 giorni con il drenaggio spontaneo dell'ascesso . Si differenzia inoltre dalla Cellulite presettale, che si manifesta con eritema ed edema palpebrale, per la mancanza di febbre e leucocitosi . L'evoluzione del calazio è condizionata dalla
possibilità della ghiandola di svuotarsi, se ciò avviene, può guarire spontaneamente; l' applicazione ripetuta nel corso della giornata di impacchi caldi agevola questo processo. Se si associa una blefarite significativa, può essere utile un antibioticoterapia topica.
Quando il trattamento conservativo fallisce si ricorre all' infiltrazione di 0.05-0.2 ml di Triamcinolone 5 mg/dL, che determina la guarigione delle lesioni entro 1 o 2 settimane, questo approccio terapeutico si è dimostrato più efficace rispetto al solo trattamento
conservativo.

In ultimo si può ricorrere al curettage transcongiuntivale del granuloma. Qualunque sia la scelta terapeutica è bene tenere presente
che la presenza di calazi a livello della palpebra superiore può determinare un transitorio appiattimento della porzione centrale della cornea con conseguente diminuzione del visus, peraltro reversibile a seguito della guarigione. I soggetti affetti da calaziosi vanno educati ad una accurata e giornaliera detersione della rima palpebrale per la possibilità che il fenomeno si ripresenti; oltre a questo provvedimento di base, deve essere messo in opera quanto necessario per la terapia della patologia di fondo (Dermatite seborroica,rosacea) quando presente.
Inoltre devono essere fatti esmi dell'apparato gastroenterico,perchè ci possono essere problematiche di alterato transito,colecistopatie etc.etc.
DUILIO SIRAVO
http://www.baab.it/siravoduilio_/
https://www.medicitalia.it
[#2]
Dr. Diego Micochero Oculista 1.4k 61
Gentile Utente
Concordo pienamente con quanto detto in queste interessanti ed esaurienti note dal Collega Dott.Siravo: vorrei porre l'accento sulla non remota associazione tra una calaziosi ( comparsa contemporanea o a breve lasso di tempo di numerosi calazi )ed una Dermatite seborroica od una Rosacea.
Ho visitato ed operato più di un paziente affetto da calaziosi che , a distanza di tempo e su mia richiesta, dopo essere stato visitato da un Collega Dermatologo, ha scoperto di essere affetto da una Rosacea... ergo , consiglio anche, se non l'ha già fatto, una visita dermatologica.
Cordialmente
Diego Micochero

DOTT.DIEGO MICOCHERO
DOTTORE DI RICERCA e già PROFESSORE a c.dell' UNIVERSITA' di PADOVA
Corso del Popolo, 21 PADOVA
340 5240373-3388718992.

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