Curiosità sul visus
Buonasera a tutti i medici.
La domanda che vi porrò riguarda più ad una sete di conoscenza che ad un "consulto".
Premetto che ho problemi di vista sin dalla prima infanzia ed ho subito un intervento all'occhio sinistro per strabismo (esotropia) all'età di anni 6.
Ora vado per i 22 anni e per tutto il tempo in cui sono stato seguito dallo stesso oculista (il medesimo che mi operò) non ho mai chiesto lui i "fondamentali dell'oftalmologia". Ed ecco 3 domande:
1. Il visus o acuità visiva definito in 10/10 è il valore massimo raggiungibile o riguarda una sorta di capacità visiva media? Chiedo questo perchè a volte si sente che ci sono individui che posseggono più di 10/10 e sono costretti ad usare occhiali.
2. Nel linguaggio comune si sente spesso dire (ci si sente per chi come me ha gli occhiali): "Quanto ti manca?" Con questa domanda ci si riferisce, immagino, alle diottrie. Ma le diottrie possono essere sia negative (es. -1,50) o positive (es. +2,75) se si tratta rispettivamente di miopia o ipermetropia quindi perchè si dice "ti manca"? Forse ci si riferisce ai decimi mancanti?
3. Un soggetto ipermetrope o miope ha sempre e comunque una riduzione del visus o il visus può calare o essere minore anche in assenza di vizi di rifrazione?
4. Nelle prescrizioni per lenti ad uso di soggetti astigmatici il valore indicato nelle caselle cilindro ed asse si riferisce all'asse più curvo ma in questo modo l'altro fascio (dell'asse "corretto") non rimane "errato"? Inoltre un soggetto potrebbe essere affeto da astigmatismo ipermetropico e da miopia oppure i due vizi non possono coesistere (riferendosi ad un solo occhio chiaramente)?
La domanda che vi porrò riguarda più ad una sete di conoscenza che ad un "consulto".
Premetto che ho problemi di vista sin dalla prima infanzia ed ho subito un intervento all'occhio sinistro per strabismo (esotropia) all'età di anni 6.
Ora vado per i 22 anni e per tutto il tempo in cui sono stato seguito dallo stesso oculista (il medesimo che mi operò) non ho mai chiesto lui i "fondamentali dell'oftalmologia". Ed ecco 3 domande:
1. Il visus o acuità visiva definito in 10/10 è il valore massimo raggiungibile o riguarda una sorta di capacità visiva media? Chiedo questo perchè a volte si sente che ci sono individui che posseggono più di 10/10 e sono costretti ad usare occhiali.
2. Nel linguaggio comune si sente spesso dire (ci si sente per chi come me ha gli occhiali): "Quanto ti manca?" Con questa domanda ci si riferisce, immagino, alle diottrie. Ma le diottrie possono essere sia negative (es. -1,50) o positive (es. +2,75) se si tratta rispettivamente di miopia o ipermetropia quindi perchè si dice "ti manca"? Forse ci si riferisce ai decimi mancanti?
3. Un soggetto ipermetrope o miope ha sempre e comunque una riduzione del visus o il visus può calare o essere minore anche in assenza di vizi di rifrazione?
4. Nelle prescrizioni per lenti ad uso di soggetti astigmatici il valore indicato nelle caselle cilindro ed asse si riferisce all'asse più curvo ma in questo modo l'altro fascio (dell'asse "corretto") non rimane "errato"? Inoltre un soggetto potrebbe essere affeto da astigmatismo ipermetropico e da miopia oppure i due vizi non possono coesistere (riferendosi ad un solo occhio chiaramente)?
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Buonasera, generalmente rispondiamo a richieste di consulti e non a coriosità, tuttavia cercherò di chiarire le tue curiosità morbose a patto che poi non mi incalzerai all'infinito costringendomi a scrivere un trattato di oftalmologia.
1)Il visus di 10/10 rappresenta la normale acuità visiva di un soggetto normale, ciò non di meno è possibile raggiungere performance visive maggiori (fino a 15/10 circa).Chi vede più di 10/10 non deve portare occhiali a meno che non sia ipermetrope (vede meglio per lontano e peggio per vicino) o presbite (dopo i 40 anni) che vede male solo per vicino.
2) quanto ti manca è una espressione comune, ma non corretta, generalmente si riferisce alle diottrie (es. -1,50 sfera sono le diottrie che occorrono ad un miope per raggiungere l'acuità visiva massima a lui possibile), i decimi sono un altra cosa.
3)il visus può senz'altro essere inferiore al normale anche in assenza di vizi di refrazione (per opacità dei mezzi diottrici, malattie della retina, nervo ottico etc...).
4)Il valore del cilindro si riferisce solo al potere diottrico necessario a correggere solo il meridiano indicato dall'asse, il resto può essere corretto con una lente sferica o neutra.Più difetti possono coesistere in un occhio (astigmatismo misto che può essere miopico ed ipermetropico).
Soddisfatt0 ??
Ti saluto cordialmente
1)Il visus di 10/10 rappresenta la normale acuità visiva di un soggetto normale, ciò non di meno è possibile raggiungere performance visive maggiori (fino a 15/10 circa).Chi vede più di 10/10 non deve portare occhiali a meno che non sia ipermetrope (vede meglio per lontano e peggio per vicino) o presbite (dopo i 40 anni) che vede male solo per vicino.
2) quanto ti manca è una espressione comune, ma non corretta, generalmente si riferisce alle diottrie (es. -1,50 sfera sono le diottrie che occorrono ad un miope per raggiungere l'acuità visiva massima a lui possibile), i decimi sono un altra cosa.
3)il visus può senz'altro essere inferiore al normale anche in assenza di vizi di refrazione (per opacità dei mezzi diottrici, malattie della retina, nervo ottico etc...).
4)Il valore del cilindro si riferisce solo al potere diottrico necessario a correggere solo il meridiano indicato dall'asse, il resto può essere corretto con una lente sferica o neutra.Più difetti possono coesistere in un occhio (astigmatismo misto che può essere miopico ed ipermetropico).
Soddisfatt0 ??
Ti saluto cordialmente
Dr. Enrico Rotondo
Responsabile Day Service Chirurgico - PTA di Gagliano del Capo (LE)
https://www.medicitalia.it/enricorotondo/
[#2]
Utente
Gentilissimo dr. Rotondo la ringrazio sentitamente, ha sedato completamente la mia sete di conoscenza riguardo l'argomento all'oggetto (comprendo che le sue risposte sono un sunto ma per un profano della materia sono più che sufficienti).
Ringraziandola nuovamente Le auguro buona giornata e buon lavoro.
Ringraziandola nuovamente Le auguro buona giornata e buon lavoro.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.9k visite dal 26/01/2011.
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