Operazioni per correggere la miopia

Salve, sono una ragazza di 23 anni e sono miope da quando ne avevo tre ;da circa tre anni la miopia sembra essersi stabilizzata e ho un difetto piuttosto importante, non ricordo quanto è in diottrie ma la gradazione delle lenti degli occhiali è -6 .Ho portato lenti a contatto da quando avevo otto anni per motivi sportivi, ma ho dovuto rinunciarvi due anni fa dopo aver avuto due volte la cheratite punctata, a causa dell'eccessivo utilizzo ,inoltre avvertitvo fastidio per via della secchezza dovuta ad una congiuntivite allergica che ho sempre avuto e che abitualmente curo con il Naaxia. Oggi , sia per motivi estetici ma soprattutto per motivi pratici ,sto valutando l'ipotesi di sottopormi ad un intervento e sarei molto grata se potessi ricevere indicazioni circa il tipo di intervento che potrebbe essere più adatto al mio caso. Effettuando una piccola ricerca sono venuta a conoscenza di tre tipi di operazioni: laser ad eccimeri, ,lensectomia ed applicazione di lenti intraoculari,mi sono inoltre sottoposta alle visite preliminari per il laser e sono risultata idonea, ma mi è stato sconsigliato da molti , visti i grossi rischi e i molti casi in cui si sono poi sorte complicazioni e problematiche di vario tipo .Attendo con ansia il parere professionale degli esperti. Ringraziandovi in anticipo
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Dr. Antonio Pascotto Oculista 3k 84
Cara ragazza toscana,

La vedo già discretamente preparata!

L'operazione più indicata, secondo le informazioni che ci ha dato, dovrebbe essere quella con il laser ad eccimeri. Effetti indesiderati possono essere presenti, ma in genere sono molto limitati ed abbondantemente compensati dalla soddisfazione che si ottiene vedendo bene senza dover ricorrere ad occhiali o a lenti a contatto.

Ho cercato di riassumere le informazioni sulla chirurgia refrattiva sul seguente link:

http://www.oculisticapascotto.it/01/index.php?section=18

Siamo a disposizione per ulteriori informazioni,
in bocca al lupo!
Antonio Pascotto

Dottor Antonio Pascotto
Tel. 081 554 2792
www.oculisticapascotto.it

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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17.1k 576
Buongiorno Preicipessa,
direbbe benigni
Le allego qualche dato presente in letteratura=
Alla fine degli anni `70 si è iniziato ad usare il laser per ottenere una maggiore precisione ed affidabilità nel cambiamento di forma della cornea.
I ricercatori scoprirono che il laser ad eccimeri poteva rimuovere il tessuto con una precisione accurata fino a 0,25 micron.
Attualmente, nella seconda decade d'uso, i laser ad eccimeri più tecnologicamente avanzati hanno raggiunto una precisione ed una sicurezza di livello straordinario nel campo della correzione chirurgica dei difetti visivi.
Utilizzando questa tecnica sofisticata viene cambiata la curvatura della cornea, in quantità tale da correggere il difetto, analogamente agli occhiali o alle lenti a contatto del paziente, riducendo così o addirittura eliminando una dipendenza a vita nei confronti delle lenti correttive.
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PRK -Photo Refractive Keratectomy
Nel settore della cosidetta 'para-chirurgia', il bisturi viene sostituito dal laser, ovvero da una strumentazione altamente tecnologica che emette radiazioni collimate ad alta intensità (una sorta di 'concentrato di luce'). Il laser ad eccimeri, una radiazione fredda e invisibile di ultravioletto indirizzata e guidata sulla superficie corneale attraverso il controllo di un sistema computerizzato, permette la vaporizzazione istantanea del tessuto corneale da parte del raggio laser consentendo di riscolpire il profilo della cornea con una precisione micrometrica, correggendo così il difetto refrattivo. Per l'intervento al paziente viene installata soltanto qualche goccia di collirio anestetico; successivamente viene disteso sotto il microscopio del laser, viene applicato un divaricatore delle palpebre (blefarostato) e viene sottoposto alla rimozione dello strato di cellule più superficiale della sua cornea (epitelio). Viene quindi invitato a fissare una luce rossa di riferimento, mentre un dispsitivo computerizzato (eye tracker) controlla l'allineamento dell'occhio per la durata del trattamento. Alla fine della procedura l'occhio viene medicato con colliri antibiotici e antinfiammatori e si applica una lente a contatto morbida terapeutica. Viene consigliato un analgesico per combattere la sintomatologia infiammatoria: fastidio, fotofobia, lacrimazione, gonfiore palpebrale, sensazione di corpo estraneo nell'occhio. La lente a contatto terapeutica ha un esclusivo scopo protettivo e antidolorifico e, anche se può sembrare la causa dei disturbi non va mai rimossa su iniziativa del paziente, ma solo da parte del medico, in genere dopo 4/5 giorni. Si richiede buon senso nell'evitare ambienti potenzialmente dannosi (molto assolati, fumosi o polverosi), di portare l'occhiale da sole e di installare con regolarità i colliri. Nei primi 12/20 giorni può accadere che il paziente accusi dei disturbi nella visione per vicino. Tale complicanza è destinata a ridursi a poche giornate se il paziente si attiene scrupolosamente alle indicazioni post-operatorie del chirurgo.
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Lasik - Laser in situ Keratomileusis
La LASIK è una procedura che combina laser e chirurgia per la correzione dei difetti visivi, ideata dal Dr. Barraquer negli anni '60 che con le recenti innovazioni offre risultati decisamente positivi. Uno speciale strumento tagliente, il microcheratomo, effettua un sottile taglio circolare sulla cornea creando un lembo che viene sollevato; successivamente gli strati sottostanti vengono trattati con il laser ad eccimeri. Il tessuto sollevato viene poi rimesso in sede senza punti. Nei confronti della PRK, la LASIK presenta numerosi vantaggi: minor fastidio per il paziente, un recupero visivo più rapido e un risultato più stabile. I suoi inconvenienti sono legati al costo e alla complessità dell'esecuzione durante la fase del taglio. Al paziente, disteso sotto il microscopio del laser, viene installata qualche goccia di collirio anestetico e viene applicato un divaricatore palpebrale (blefarostato). Fissato l'occhio con un dispositivo a suzione, il chirurgo esegue la prima fase di taglio meccanico mediante il microcheratomo, ottenendo un lembo protettivo, agganciato superiormente; il lembo viene sollevato e il laser agisce nella profondità del tessuto corneale, mentre il paziente fissa una luce rossa di riferimento. Alla fine del trattamento la lamella corneale protettiva viene riposizionata, l'occhio viene medicato con colliri antibiotici e antinfiammatori e vengono applicate delle conchigliette protettive. Si consiglia l'assunzione di un analgesico nel caso di sensazioni fastidiose che in genere si manifestano nelle prime 2/3 ore. Si richiede di evitare attività fisiche impegnative per i primi giorni, gli ambienti molto assolati, fumosi o polverosi, di installare con regolarità i colliri.
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Lasek
La LASEK è un delle tecniche più recenti. Essa deriva dalla PRK ma comporta il mantenimento dell'integrità dell'epitelio corneale, con, in alcuni casi, una possibile riduzione del dolore post-operatorio. Durante il trattamento il chirurgo provvederà a creare un lembo epiteliale e quindi il laser agirà sullo stroma superficiale. Al termine del trattamento il lembo viene ridisteso sul tessuto corneale e protetto con una lente a contatto terapeutica.
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Ptk
La PTK o cheratectomia fototerapeutica è una tecnica che viene utilizzata per asportare tessuto corneale alterato nelle sue caratteristiche di trasparenza e regolarità. Può essere utilizzata dopo chirurgia fotorefrattiva (smoothing) per migliorarne i risultati o come mezzo terapeutico per alcune patologie corneali (ad es.le erosioni corneali recidivanti).

oltre a questo provi ad andare anche su
www.laser3000.com
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Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119
Gentile paziente,
il fatto che porti una correzione ottica di -6 non significa che il suo difetto miopico reale sia questo. L`occhiale viene fatto in base a molti fattori, tra cui quello soggettivo della buona sopportazione della lente. Se la miopia e` realmente pari a -6 concordo con quanto detto dai colleghi, ma se fosse superiore, potrebbe prendere in considerazione l`impianto di una lente, PRL, CHE VIENE INSERITA TRA L`IRIDE E IL CRISTALLINO. Questo intervento e` reversibile perche` la lente si puo` rimuovere anche dopo molti anni e i risultati sono molto buoni. Mentre per il laser e` importante lo spessore corneale, in questo caso e` importante possedere un buon numero di cellule endoteliali, quelle che ricoprono la cornea dall`interno. Ne parli con il suo oculista che sicuramente la consigliera` al meglio;
Cordiali saluti
Carlo Orione

Carlo Orione, MD
carlo.orione@orioneye.com
www.orioneye.com

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