Cheratoplastica lamellare
Buongiorno,
Io ho 26 anni,ho il cheratocono da cinque anni e da allora porto lac semirigide anche se ho sempre avuto problemi di intolleranza.Due anni e mezzo fa ho eseguito una cheratoplastica all'occhio sinistro
Prima del Trapianto:
Visus Naturale
OD 3/10-OS 0.5/10
Visus LAC
OD 9/10-OS 7.5/10
Comunque poca tolleranza alle LAC
Dopo il Trapianto Lamellare:
Visus Naturale
OD 3/10-OS 4/10
Visus LAC
OD 9/10-OS 6.5/10
LAC OD sempre poca tolleranza essendo l'occhio ancora mai operato,OS fastidiosa e poco stabile a causa di necessarie scelte tecnologiche date dallo stato della cornea.
Il post trapianto ha dato fortissimi disagi,45 visite specialistiche in un anno e mezzo,punti che saltavano,presunti rigetti epiteliali(curati con due cicli di cortisone),vista sempre scadente,presenza di striature tra i due strati di cornea,riflessi luminosi nella visione,cornea fortemente irregolare,eccetera eccetera...
Ho fatto poi una visita da un'altra parte e mi è stato detto di lavorare col contattologo in cerca di risultati migliori per l'occhio sinistro,se non soddisfatta mettermi in lista per un nuovo trapianto,stavolta perforante,per togliere tutti gli strati di cornea mal coesi,mal cicatrizzati eccetera...
La delusione è stata enorme,perchè con l'intervento speravo di eliminare la necessità di LAC(che,come detto,ho sempre fatto molta fatica a tollerare),e perchè so che se il Trapianto Lamellare può dare complicazioni,quello Perforante ne ha molte di più.
Queste alcune che mi hanno detto nei colloqui e che ho letto:
-L'endotelio donatore è depauperato di cellule dalle reazioni cicatriziali e dalle eventuali reazioni di rigetto,inoltre il processo di degenerazione dell'endotelio(che avviene anche in cornee normali)può essere moderatamente accelerato in una cornea trapiantata,ne consegue un esaurimento del lembo dopo anni.
-L'endotelio è lo strato che più facilmente stimola il rigetto,e quindi questo rischio è ben maggiore,e mi è stato detto che certamente diminuisce col tempo,ma non si annulla mai,perchè le cellule(soprattutto appunto le endoteliali che non si riproducono)sono diverse dalle mie e possono sempre stimolare il sistema immunitario.E poi se si dovesse ripetere il trapianto il rischio aumenta.
E io dovrei vivere per sempre con la paura di un rigetto sempre in agguato?
-Inoltre la cicatrice della perforante non è mai del tutto stabile,e comunque ha meno stabilità di quella della lamellare e possono esserci cedimenti anche dopo molti anni.
-Spesso gli astigmatismi casuano comunque una pessima vista.
Stando così le cose secondo voi posso sperare di risolvere la situazione del mio occhio magari senza altri trapianti,o al limite fare un'altra lamellare,perchè una situazione come quella descritta,soprattutto dopo quello che sto passando,mi fa stare male anche psicologicamente e non sono disposta ad accettarla.
in attesa di una risposta porgo cordiali saluti
Io ho 26 anni,ho il cheratocono da cinque anni e da allora porto lac semirigide anche se ho sempre avuto problemi di intolleranza.Due anni e mezzo fa ho eseguito una cheratoplastica all'occhio sinistro
Prima del Trapianto:
Visus Naturale
OD 3/10-OS 0.5/10
Visus LAC
OD 9/10-OS 7.5/10
Comunque poca tolleranza alle LAC
Dopo il Trapianto Lamellare:
Visus Naturale
OD 3/10-OS 4/10
Visus LAC
OD 9/10-OS 6.5/10
LAC OD sempre poca tolleranza essendo l'occhio ancora mai operato,OS fastidiosa e poco stabile a causa di necessarie scelte tecnologiche date dallo stato della cornea.
Il post trapianto ha dato fortissimi disagi,45 visite specialistiche in un anno e mezzo,punti che saltavano,presunti rigetti epiteliali(curati con due cicli di cortisone),vista sempre scadente,presenza di striature tra i due strati di cornea,riflessi luminosi nella visione,cornea fortemente irregolare,eccetera eccetera...
Ho fatto poi una visita da un'altra parte e mi è stato detto di lavorare col contattologo in cerca di risultati migliori per l'occhio sinistro,se non soddisfatta mettermi in lista per un nuovo trapianto,stavolta perforante,per togliere tutti gli strati di cornea mal coesi,mal cicatrizzati eccetera...
La delusione è stata enorme,perchè con l'intervento speravo di eliminare la necessità di LAC(che,come detto,ho sempre fatto molta fatica a tollerare),e perchè so che se il Trapianto Lamellare può dare complicazioni,quello Perforante ne ha molte di più.
Queste alcune che mi hanno detto nei colloqui e che ho letto:
-L'endotelio donatore è depauperato di cellule dalle reazioni cicatriziali e dalle eventuali reazioni di rigetto,inoltre il processo di degenerazione dell'endotelio(che avviene anche in cornee normali)può essere moderatamente accelerato in una cornea trapiantata,ne consegue un esaurimento del lembo dopo anni.
-L'endotelio è lo strato che più facilmente stimola il rigetto,e quindi questo rischio è ben maggiore,e mi è stato detto che certamente diminuisce col tempo,ma non si annulla mai,perchè le cellule(soprattutto appunto le endoteliali che non si riproducono)sono diverse dalle mie e possono sempre stimolare il sistema immunitario.E poi se si dovesse ripetere il trapianto il rischio aumenta.
E io dovrei vivere per sempre con la paura di un rigetto sempre in agguato?
-Inoltre la cicatrice della perforante non è mai del tutto stabile,e comunque ha meno stabilità di quella della lamellare e possono esserci cedimenti anche dopo molti anni.
-Spesso gli astigmatismi casuano comunque una pessima vista.
Stando così le cose secondo voi posso sperare di risolvere la situazione del mio occhio magari senza altri trapianti,o al limite fare un'altra lamellare,perchè una situazione come quella descritta,soprattutto dopo quello che sto passando,mi fa stare male anche psicologicamente e non sono disposta ad accettarla.
in attesa di una risposta porgo cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 12/01/2011.
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