Cure per il cheratocono e sviluppi futuri
Buonasera,
So che attualmente le cure disponibili per il cheratocono sono queste:
- La Cheratoplastica Perforante, cioè il trapianto di cornea a tutto spessore, che però è pieno di limiti, almeno rispetto a una cornea originale sana, come per esempio astigmatismi che possono essere anche elevatissimi; un rischio di rigetto che, anche se diminuisce col passare del tempo, sarà sempre presente, e che aumenta ad ogni trapianto che l'occhio subisce; la perdita di trasparenza a lungo termine a causa dello scompenso endoteliale a lungo termine...
- La Cheratoplastica Lamellare, che conserva l'endotelio del ricevente, con la speranza quindi di evitare lo scompenso a lungo termine, e diminuire il rischio di rigetto, però anche in questo caso possono esserci complicazioni come a volte problemi di interfaccia e astigmatismi elevatissimi, e comunque è una tecnica relativamente giovane, per cui, anche se si spera che possa durare per tutta la vita graze alla conservazione dell'endotelio, non si può essere certi che sia così.
E in ogni caso, forse mi sbaglio, ma mi sembra sia ancora il trapianto perforante a dominare.
- Il Cross Linking, applicabile negli stadi iniziali della malattia che cerca di irrobustire la cornea e di bloccare l'evoluzione della malattia per un certo numero di anni, ma che però appunto non elimina il problema del cheratocono, e non risolve i problemi di vista, anche se qualche volta capita che leggermente la migliori, ma a volte anche la peggiora.
Inoltre uno dei suoi limiti più grossi è che è una tecnica ancora giovane, e non si può sapere dopo 20-30 anni o più cosa potrà succedere.
Essendo questo lo stato dell'arte direi che il cheratocono è davvero una cosa bruttissima e senza una vera soluzione.
Quello che vorrei chiedere è se ci sono sforzi da parte della ricerca scientifica per arrivare a sviluppi futuri, e trovare qualcosa di nuovo (eventualmente senza implicare donatori esterni), o comunque per superare i limiti delle terapie e soluzioni attuali.
La domanda magari sembrerà molto banale, perchè mi si potrebbe dire che è ovvio che la scienza è sempre in evoluzione, ma quello che mi scoraggia è che la situazione mi sembra cambiata poco o nulla rispetto a 10-15-20 anni fa (per fare un esempio, nonostante al momento stia iniziando un po' un "boom" del cross linking, che però, come detto, in realtà è più che altro un approccio conservativo dello "status quo" e non è affatto certo che sia definitivo, il trapianto perforante domina anche oggi proprio come dominava 15-20-o più anni fa, e i rischi, le possibili complicazioni, i promblemi, e i limiti che ha oggi sono gli stessi che aveva allora), ed è proprio questo che mi spaventa e mi scoraggia.
Ci sono comunque sforzi da parte della ricerca scientifica perchè ci siano sviluppi futuri per cercare di superare i (molti) limiti delle tecniche attuali?
Sperando in una risposta porgo cordiali saluti
So che attualmente le cure disponibili per il cheratocono sono queste:
- La Cheratoplastica Perforante, cioè il trapianto di cornea a tutto spessore, che però è pieno di limiti, almeno rispetto a una cornea originale sana, come per esempio astigmatismi che possono essere anche elevatissimi; un rischio di rigetto che, anche se diminuisce col passare del tempo, sarà sempre presente, e che aumenta ad ogni trapianto che l'occhio subisce; la perdita di trasparenza a lungo termine a causa dello scompenso endoteliale a lungo termine...
- La Cheratoplastica Lamellare, che conserva l'endotelio del ricevente, con la speranza quindi di evitare lo scompenso a lungo termine, e diminuire il rischio di rigetto, però anche in questo caso possono esserci complicazioni come a volte problemi di interfaccia e astigmatismi elevatissimi, e comunque è una tecnica relativamente giovane, per cui, anche se si spera che possa durare per tutta la vita graze alla conservazione dell'endotelio, non si può essere certi che sia così.
E in ogni caso, forse mi sbaglio, ma mi sembra sia ancora il trapianto perforante a dominare.
- Il Cross Linking, applicabile negli stadi iniziali della malattia che cerca di irrobustire la cornea e di bloccare l'evoluzione della malattia per un certo numero di anni, ma che però appunto non elimina il problema del cheratocono, e non risolve i problemi di vista, anche se qualche volta capita che leggermente la migliori, ma a volte anche la peggiora.
Inoltre uno dei suoi limiti più grossi è che è una tecnica ancora giovane, e non si può sapere dopo 20-30 anni o più cosa potrà succedere.
Essendo questo lo stato dell'arte direi che il cheratocono è davvero una cosa bruttissima e senza una vera soluzione.
Quello che vorrei chiedere è se ci sono sforzi da parte della ricerca scientifica per arrivare a sviluppi futuri, e trovare qualcosa di nuovo (eventualmente senza implicare donatori esterni), o comunque per superare i limiti delle terapie e soluzioni attuali.
La domanda magari sembrerà molto banale, perchè mi si potrebbe dire che è ovvio che la scienza è sempre in evoluzione, ma quello che mi scoraggia è che la situazione mi sembra cambiata poco o nulla rispetto a 10-15-20 anni fa (per fare un esempio, nonostante al momento stia iniziando un po' un "boom" del cross linking, che però, come detto, in realtà è più che altro un approccio conservativo dello "status quo" e non è affatto certo che sia definitivo, il trapianto perforante domina anche oggi proprio come dominava 15-20-o più anni fa, e i rischi, le possibili complicazioni, i promblemi, e i limiti che ha oggi sono gli stessi che aveva allora), ed è proprio questo che mi spaventa e mi scoraggia.
Ci sono comunque sforzi da parte della ricerca scientifica perchè ci siano sviluppi futuri per cercare di superare i (molti) limiti delle tecniche attuali?
Sperando in una risposta porgo cordiali saluti
[#1]
mia cara e giovane amica
e' molto bello tornare a casa e dopo una giornata di lavoro
di studio
di ricerca
...giornata
in cui ho consigliato al migliore e piu' giovane dei miei collleghi oculisti
di restare in Italia a
lavorare...
viene fuori lei e dice che e' tutto fermo....
non so che grado di cheratocono lei abbia
o se lei e' la paziente o un suo parente....
ma le assicuro che ogni mio minuto e' dedicato
alla ricerca
sua domanda
Ci sono comunque sforzi da parte della ricerca scientifica perchè ci siano sviluppi futuri per cercare di superare i (molti) limiti delle tecniche attuali?
risposta
assolutamente SIIIIIIIIIIII
e' molto bello tornare a casa e dopo una giornata di lavoro
di studio
di ricerca
...giornata
in cui ho consigliato al migliore e piu' giovane dei miei collleghi oculisti
di restare in Italia a
lavorare...
viene fuori lei e dice che e' tutto fermo....
non so che grado di cheratocono lei abbia
o se lei e' la paziente o un suo parente....
ma le assicuro che ogni mio minuto e' dedicato
alla ricerca
sua domanda
Ci sono comunque sforzi da parte della ricerca scientifica perchè ci siano sviluppi futuri per cercare di superare i (molti) limiti delle tecniche attuali?
risposta
assolutamente SIIIIIIIIIIII
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 12/01/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.