Fotofobia
Salve ho 23 anni e da qualche mese soffro di quella che credo essere una forma di fotofobia.
In pratica la luce, sopratutto se artificiale, mi provoca fastidio più che altro psicologico, come un senso di irrequietezza oltre che una sensazione di stanchezza oculare, se la luce è frontale avverto anche un senso di fastidio al centro degli occhi, o a volte nella parte del cranio verso cui è rivolta la fonte di luce.
Se poi tale situazione si associa a luoghi confusi e con diversi rumori indistinti avverto dei leggeri giramenti di testa il che succede sopratutto sul lavoro.
Caso limite si è verificato stamane verso mezzogiorno, in cui lungo una strada dritta con il sole frontale ed il completo riflesso sull'asfalto bagnato, non riuscivo a tenere gli occhi del tutto aperti e questi lacrimavano leggermente.
Soffro di miodesopsie da quando sono bambino e tutta la mia famiglia è miope quindi nei giorni scorsi mi sono sottoposto ad una visita oculistica credendo che il tutto fosse correlato ad un acutizzarsi alla mia tendenza alla miopia.
Il responso però non ha evidenziato problemi, mi sono state solamente prescritte lacrime artificiali in caso di eccessiva esposizione al pc.
Il mio medico (senza nessun tipo di esame) afferma che sia una manifestazione d'ansia e stress (sono molto ipocondriaco) ed in effetti, i sintomi si alleviano, senza però sparire, in caso di completa rilassatezza.
Tali manifestazioni sono però così legati alla natura della luce che ho il profondo timore si possa trattare di un cancro al cervello.
Secondo voi è il caso di sottopormi ad ulteriori esami specifici
In pratica la luce, sopratutto se artificiale, mi provoca fastidio più che altro psicologico, come un senso di irrequietezza oltre che una sensazione di stanchezza oculare, se la luce è frontale avverto anche un senso di fastidio al centro degli occhi, o a volte nella parte del cranio verso cui è rivolta la fonte di luce.
Se poi tale situazione si associa a luoghi confusi e con diversi rumori indistinti avverto dei leggeri giramenti di testa il che succede sopratutto sul lavoro.
Caso limite si è verificato stamane verso mezzogiorno, in cui lungo una strada dritta con il sole frontale ed il completo riflesso sull'asfalto bagnato, non riuscivo a tenere gli occhi del tutto aperti e questi lacrimavano leggermente.
Soffro di miodesopsie da quando sono bambino e tutta la mia famiglia è miope quindi nei giorni scorsi mi sono sottoposto ad una visita oculistica credendo che il tutto fosse correlato ad un acutizzarsi alla mia tendenza alla miopia.
Il responso però non ha evidenziato problemi, mi sono state solamente prescritte lacrime artificiali in caso di eccessiva esposizione al pc.
Il mio medico (senza nessun tipo di esame) afferma che sia una manifestazione d'ansia e stress (sono molto ipocondriaco) ed in effetti, i sintomi si alleviano, senza però sparire, in caso di completa rilassatezza.
Tali manifestazioni sono però così legati alla natura della luce che ho il profondo timore si possa trattare di un cancro al cervello.
Secondo voi è il caso di sottopormi ad ulteriori esami specifici
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 26/12/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.