Pretrombosi vena centrale occhio destro
Buongiorno,
ho 29 anni; 3 settimane fa, nel mezzo di un periodo di allenamento pre-maratona intensissimo, ho effettuato un test sui 10 km al 200% delle mie possibilità e al termine mi sono ritrovato un alone in un occhio. In quell'occasione l'alone è scomparso dopo qualche minuto, ma giorni dopo, sempre dopo un allenamento, è tornato, e sono andato al PS.
Esito dell'esame fluorangiografico: "Tempo braccio-occhio nella norma ma ritardo nel tempo di circolo retinico. Non presenza di aree di ipoperfusione. Il quadro è compatibile con pretrombosi della vena centrale". Esito dell'esame obiettivo: "Papilla leggermente iperemica con dilatazione venosa, piccole emorragiole al polo posteriore". Gli esami del sangue specifici (omocisteina &C) sono perfetti... la causa a quanto pare non é da ricercarsi nel sangue. Oltre a ció, non ho mai fumato e sono astemio...
Ho assunto eparina per 10 giorni, poi un secondo specialista mi ha prescritto un'iniezione di Avastin, che ho effettuato 1 settimana fa.
A distanza di 3 settimane, la vista é sicuramente migliorata; ho solo un leggero alone, meglio dire un bagliore, che a volte é piú visibile, a volte meno, ma tutto sommato non mi dá neanche piú di tanto fastidio. Peró temo di vedere meglio solo perché l'edema si é in parte riassorbito, mentre la vena centrale é ancora intasata. Cosa succederá se mai dovessi tornare a correre/nuotare? Ma al di lá dello sport, sono a rischio comunque? Potró condurre una vita "normale"? Qualcuno di Voi specialisti ha mai visto un caso del genere? Sono spaventato e temo il peggio... vivo nel'angoscia che una cosa del genere si possa ripresentare, stavolta in modo piú grave.
Vi ringrazio per le Vostre cortesi risposte, saluti
fp
ho 29 anni; 3 settimane fa, nel mezzo di un periodo di allenamento pre-maratona intensissimo, ho effettuato un test sui 10 km al 200% delle mie possibilità e al termine mi sono ritrovato un alone in un occhio. In quell'occasione l'alone è scomparso dopo qualche minuto, ma giorni dopo, sempre dopo un allenamento, è tornato, e sono andato al PS.
Esito dell'esame fluorangiografico: "Tempo braccio-occhio nella norma ma ritardo nel tempo di circolo retinico. Non presenza di aree di ipoperfusione. Il quadro è compatibile con pretrombosi della vena centrale". Esito dell'esame obiettivo: "Papilla leggermente iperemica con dilatazione venosa, piccole emorragiole al polo posteriore". Gli esami del sangue specifici (omocisteina &C) sono perfetti... la causa a quanto pare non é da ricercarsi nel sangue. Oltre a ció, non ho mai fumato e sono astemio...
Ho assunto eparina per 10 giorni, poi un secondo specialista mi ha prescritto un'iniezione di Avastin, che ho effettuato 1 settimana fa.
A distanza di 3 settimane, la vista é sicuramente migliorata; ho solo un leggero alone, meglio dire un bagliore, che a volte é piú visibile, a volte meno, ma tutto sommato non mi dá neanche piú di tanto fastidio. Peró temo di vedere meglio solo perché l'edema si é in parte riassorbito, mentre la vena centrale é ancora intasata. Cosa succederá se mai dovessi tornare a correre/nuotare? Ma al di lá dello sport, sono a rischio comunque? Potró condurre una vita "normale"? Qualcuno di Voi specialisti ha mai visto un caso del genere? Sono spaventato e temo il peggio... vivo nel'angoscia che una cosa del genere si possa ripresentare, stavolta in modo piú grave.
Vi ringrazio per le Vostre cortesi risposte, saluti
fp
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Caro ragazzo, alla sua eta' non e' ovviamente nella media una sintomatologia del genere, per cui l'unico consiglio che posso dare, oltre ad eseguire i controlli oculistici del caso, e' quello di eseguire uno screening approfondito per eventuali trombofilie su base congenita e genetica, a Milano c'e' un ottimo centro presso l'ospedale universitario Maggiore-Policlinico.
Un caro saluto.
Un caro saluto.
Dr. Filippo Nocera
Oculista malattie della retina e chirurgia vitreoretinica
http://www.reteimprese.it/filipponocera
Tel. 0254114910
[#3]
Utente
Gentili Dottori,
mi rivolgo ancora a voi per un parere...
Quello che, a distanza di 2 mesi e mezzo dall'episodio della pretrombosi, mi dá ancora da pensare é il dolore, piú o meno presente in diversi momenti della giornata, a tutto il bulbo oculare destro, per non dire all' intero emicranio, e all'orecchio. In realtá, giá da qualche settimana prima dello spiacevole episodio della preocclusione, avevo la sensazione che l'occhio facesse fatica a stare aperto, di averlo pesante, non so come spiegare... e infatti mi ero ripromesso che, non appena sarebbe terminato il periodo di preparazione massacrante per la maratona, sarei andato a fare una visita oculistica. Anche le miodesopsie, che io vedo abbastanza cospicue, mi sembravano aumentate. Purtroppo non ho fatto in tempo.
Alcuni dei momenti in cui non sento dolore (e mi sembra addirittura di non vedere alcuna macchia!) é quando faccio sport... ho ricominciato da qualche settimana, in modo blando ovviamente. Sará il senso di benessere generale, non so... comunque di sicuro correre o nuotare non mi fanno sentire in pericolo di una recidiva, anzi.
Quello che ora mi lascia da riflettere é questo: e se avessi un fenomeno pre-occlusivo anche in altre parti dell'occhio? Per non dire della testa... se fossi a rischio ictus? Al solo pensiero ho un mancamento.
Il mio medico mi ha prescritto una RMN alle orbite, che non ha segnalato alcunché. Ora io non sono un medico, ma la RMN non mi sembra mirata a vedere i dettagli dei capillari... o sbaglio? In ogni caso, gli esami del sangue (che ho fatto piú volte) non segnalano nulla che possa essere indice di questa predisposizione.
Va detto che comunque gli esami che svolgo periodicamente (una volta al mese) mostrano un miglioramento, un riassorbimento dell'edema e una leggera decongestione dei capillari, anche se restano parecchio contorti e il miglioramento é in fin dei conti molto lento.
Ancora grazie infinite, per la comprensione e per le gentili risposte. Saluti,
fp
mi rivolgo ancora a voi per un parere...
Quello che, a distanza di 2 mesi e mezzo dall'episodio della pretrombosi, mi dá ancora da pensare é il dolore, piú o meno presente in diversi momenti della giornata, a tutto il bulbo oculare destro, per non dire all' intero emicranio, e all'orecchio. In realtá, giá da qualche settimana prima dello spiacevole episodio della preocclusione, avevo la sensazione che l'occhio facesse fatica a stare aperto, di averlo pesante, non so come spiegare... e infatti mi ero ripromesso che, non appena sarebbe terminato il periodo di preparazione massacrante per la maratona, sarei andato a fare una visita oculistica. Anche le miodesopsie, che io vedo abbastanza cospicue, mi sembravano aumentate. Purtroppo non ho fatto in tempo.
Alcuni dei momenti in cui non sento dolore (e mi sembra addirittura di non vedere alcuna macchia!) é quando faccio sport... ho ricominciato da qualche settimana, in modo blando ovviamente. Sará il senso di benessere generale, non so... comunque di sicuro correre o nuotare non mi fanno sentire in pericolo di una recidiva, anzi.
Quello che ora mi lascia da riflettere é questo: e se avessi un fenomeno pre-occlusivo anche in altre parti dell'occhio? Per non dire della testa... se fossi a rischio ictus? Al solo pensiero ho un mancamento.
Il mio medico mi ha prescritto una RMN alle orbite, che non ha segnalato alcunché. Ora io non sono un medico, ma la RMN non mi sembra mirata a vedere i dettagli dei capillari... o sbaglio? In ogni caso, gli esami del sangue (che ho fatto piú volte) non segnalano nulla che possa essere indice di questa predisposizione.
Va detto che comunque gli esami che svolgo periodicamente (una volta al mese) mostrano un miglioramento, un riassorbimento dell'edema e una leggera decongestione dei capillari, anche se restano parecchio contorti e il miglioramento é in fin dei conti molto lento.
Ancora grazie infinite, per la comprensione e per le gentili risposte. Saluti,
fp
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 06/12/2010.
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