Un caso del genere c'era poco
Gen.li dottori,
per cause che conoscete bene (LENTI a CONTATTO) ho avuto la sfortuna di provare sulla mia pelle (o meglio nel mio occhio dx) che cos'è un ascesso corneale. La cosa accadde quando avevo 17 anni e cioè nel 1995 (ora ne ho 33). A seguito di 3 settimane di ospedale con antibiotici e cure varie, in cui c'è mancato poco che perdessi l'occhio, fui dimesso con le "rassicurazioni" che per un caso del genere c'era poco da fare almeno nel breve tempo e di provare a rifare dei controlli dopo 2-3 anni, nella speranza che il tempo avrebbe quantomeno ridotto se non migliorato-guarito quella cicatrice posta nella zona centrale della pupilla che mi impediva quasi del tutto la vista, ponendomi come un velo o un "doppio vetro opaco" davanti. Nel corso degli anni sono passato da vari specialisti della mia regione - la Toscana - e nel 2006 feci un ultimo consulto "approfondito" nel quale fui sottoposto ad una topografia con orb-scan e una pachimetria. A seguito di ciò mi fu detto che per la mia situazione si stava testando una particolare tecnica con laser (forse PTK?), ma non vi erano certezze sulla bontà del trattamento e quindi di lasciar passare altro tempo e poi risentirci.
Ora, passati 4 anni sto notando un'iniziale strabismo credo dovuto al fatto che ormai l'occhio dx si sta quasi "atrofizzando", poichè faccio tutto con il sx, e oltre a ciò provo una frequente stanchezza del sx, e soprattutto verso sera arrossamenti, nonchè frequenti mal di testa e a volte anche disequilibrio dovuto credo alla vista sfuocata. A causa di tali disturbi mi sono deciso di riaffrontare la questione e vedere se ci sono i presupposti per risolverla in parte o quantomeno attenuarla, dato che una risoluzione definitiva è quantomeno difficile almeno a detta dell'ultimo medico che mi ha recentemente visitato.
Preciso che dal dx vedo 1/10 -quindi poco e come mi ha detto l'oculista varrebbe la pena di fare un tentativo- , che la "zona ottica" presenta forti irregolarità e che lo spessore corneale è piuttosto esiguo in alcune zone. Se lo desideraste posso inviarvi una scansione degli esami da me eseguiti affinchè vi rendiate meglio l'idea della faccenda.
Grazie per la pazienza di aver letto tutto. A questo punto la domanda: cosa potrei fare?
Ringraziandovi della cortesia e della disponibilità vi saluto cordialmente.
p.s. 2 ultime cose: 1)dato che ho letto che a volte è stata consigliata dopo qualche mese dalla risoluzione dell'infezione la ptk, mi chiedo se anche nel mio caso si sarebbe potuto fare qualcosa all'epoca del problema, ossia nel '95-96. 2) a che tipo di specialista mi devo rivolgere: uno specialista in chirugia refrattiva o corneale? A Firenze potete consigliarmi qualcuno?
per cause che conoscete bene (LENTI a CONTATTO) ho avuto la sfortuna di provare sulla mia pelle (o meglio nel mio occhio dx) che cos'è un ascesso corneale. La cosa accadde quando avevo 17 anni e cioè nel 1995 (ora ne ho 33). A seguito di 3 settimane di ospedale con antibiotici e cure varie, in cui c'è mancato poco che perdessi l'occhio, fui dimesso con le "rassicurazioni" che per un caso del genere c'era poco da fare almeno nel breve tempo e di provare a rifare dei controlli dopo 2-3 anni, nella speranza che il tempo avrebbe quantomeno ridotto se non migliorato-guarito quella cicatrice posta nella zona centrale della pupilla che mi impediva quasi del tutto la vista, ponendomi come un velo o un "doppio vetro opaco" davanti. Nel corso degli anni sono passato da vari specialisti della mia regione - la Toscana - e nel 2006 feci un ultimo consulto "approfondito" nel quale fui sottoposto ad una topografia con orb-scan e una pachimetria. A seguito di ciò mi fu detto che per la mia situazione si stava testando una particolare tecnica con laser (forse PTK?), ma non vi erano certezze sulla bontà del trattamento e quindi di lasciar passare altro tempo e poi risentirci.
Ora, passati 4 anni sto notando un'iniziale strabismo credo dovuto al fatto che ormai l'occhio dx si sta quasi "atrofizzando", poichè faccio tutto con il sx, e oltre a ciò provo una frequente stanchezza del sx, e soprattutto verso sera arrossamenti, nonchè frequenti mal di testa e a volte anche disequilibrio dovuto credo alla vista sfuocata. A causa di tali disturbi mi sono deciso di riaffrontare la questione e vedere se ci sono i presupposti per risolverla in parte o quantomeno attenuarla, dato che una risoluzione definitiva è quantomeno difficile almeno a detta dell'ultimo medico che mi ha recentemente visitato.
Preciso che dal dx vedo 1/10 -quindi poco e come mi ha detto l'oculista varrebbe la pena di fare un tentativo- , che la "zona ottica" presenta forti irregolarità e che lo spessore corneale è piuttosto esiguo in alcune zone. Se lo desideraste posso inviarvi una scansione degli esami da me eseguiti affinchè vi rendiate meglio l'idea della faccenda.
Grazie per la pazienza di aver letto tutto. A questo punto la domanda: cosa potrei fare?
Ringraziandovi della cortesia e della disponibilità vi saluto cordialmente.
p.s. 2 ultime cose: 1)dato che ho letto che a volte è stata consigliata dopo qualche mese dalla risoluzione dell'infezione la ptk, mi chiedo se anche nel mio caso si sarebbe potuto fare qualcosa all'epoca del problema, ossia nel '95-96. 2) a che tipo di specialista mi devo rivolgere: uno specialista in chirugia refrattiva o corneale? A Firenze potete consigliarmi qualcuno?
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Buonasera, da quello he riferisce credo che qualcosa deve fare, non so se un trattamento PTK potrebbe essere risolutivo (dipende dall'entita di irregolarità corneale e dai valori pachimetrici), ma con un visus è pari ad 1/10 potrebbe valere la pena di valutare anche la possibilità di una cheratoplastica lamellare, naturalmente tutte queste disquisizioni vanno avvalorate da una attenta valutazione clinica del suo caso specifico.
Un parere sicuramente illuminato potrebbe forniglielo il Prof. Massimo Busin che opera presso la casa di cura convenzionata con il SSN "Villa Serena" di Forlì (può fare il mio nome)e che è una delle massime autorità nel campo della patologia corneale e della trapiantologia. Mi faccia sapere, la saluto cordialmente
Un parere sicuramente illuminato potrebbe forniglielo il Prof. Massimo Busin che opera presso la casa di cura convenzionata con il SSN "Villa Serena" di Forlì (può fare il mio nome)e che è una delle massime autorità nel campo della patologia corneale e della trapiantologia. Mi faccia sapere, la saluto cordialmente
Dr. Enrico Rotondo
Responsabile Day Service Chirurgico - PTA di Gagliano del Capo (LE)
https://www.medicitalia.it/enricorotondo/
[#2]
Utente
Gentile dr. Rotondo, innanzitutto la ringrazio della celere risposta. In effetti il mio caso, come mi ha detto l'ultimo oculista, è "da studiare", ed è proprio per questo che necessito di valutare attentamente consulti e pareri di dottori validi. Anche perchè effettivamente ho una discreta paura ad affrontare operazioni sull'occhio: ho dato un'occhiata al sito "corneatransplant.info" che è gestito dal dr Busin e ho visto un video oltre informazioni sull'operazione "CHERATOPLASTICA LAMELLARE ANTERIORE SUPERFICIALE ", e mi sono venuti i brividi.. Detto questo ho provato in mattinata a contattare la villa Serena a Forlì e la signora che mi ha risposto mi ha detto che il dottor Busin visita solo privatamente, e la prima possibilità era a Dicembre inoltrato. Volevo sapere quando dice che la clinica è convenzionata con il SSN cosa intende. Mi scusi è solo che non ne ho veramente idea. Tra l'altro date le mie difficili condizioni economiche (nonostante laurea e duona volontà) con lo stipendio che ho avrei grosse difficoltà a sostenere grosse spese, non so se mi spiego.
Grazie mille e cordiali saluti.
p.s. dato che ho trovato il contatto mail del dr Busin sul sito mi consiglia eventualmente di provare a inviargli una mail in cui ripropongo la discussione fatta qua su mediciitalia con in più allegati gli esami (topografia e pachimetria), per vedere se "si può accorciare i tempi" o comunque avviare già un percorso?
Grazie mille e cordiali saluti.
p.s. dato che ho trovato il contatto mail del dr Busin sul sito mi consiglia eventualmente di provare a inviargli una mail in cui ripropongo la discussione fatta qua su mediciitalia con in più allegati gli esami (topografia e pachimetria), per vedere se "si può accorciare i tempi" o comunque avviare già un percorso?
[#3]
Buongiorno, per convenzionata intendo per un eventuale intervento chirurgico che è quello che avrebbe costi altissimi, la visita non credo che sia gran cosa. L'idea di scrivere sulla sua mail è una buona idea, gli mandi pure le nostre discussioni e faccia il mio nome. Mi faccia sapere.
cordialmente
cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9k visite dal 20/10/2010.
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