20 anni fa ho subito un trapianto di cornea per cheratocono, ho avuto un episodio di rigetto che
Buongiorno, vi scrivo perchè preoccupatissima per la situazione in cui mi trovo:
20 anni fa ho subito un trapianto di cornea per cheratocono, ho avuto un episodio di rigetto che però si è risolto, e da allora non ho più avuto grossi problemi, ma da un po' di tempo ho notato che la mia vista cominciava a diminuire molto; ho fatto gli esami e mi è stato detto che il trapianto va ripetuto per scompenso endoteliale, mi è stato detto poi che anche nelle cornee normali c'è una progressiva perdita di cellule endoteliali, ma nelle cornee trapiantate questa progressiva perdita è molto più veloce sia per le reazioni di cicatrizzazione e di rigetto, sia perchè comunque a volte questo processo si accelera essendo stata un po' bistrattata.
E come se non bastasse mi è anche sato detto che per ogni trapianto che l'occhio subisce il rischio di rigetto aumenta in percentuale.
Io mi sono veramente sentita crollare il mondo addosso: credevo di avere risolto definitivamente i miei problemi e mi sono sentita dire queste cose...
Io ho già avuto un episodio di rigetto la prima volta e vorrei chiedere:
1)Se il rischio di rigetto è direttamente proporzionale al numero di trapianti subiti è possibile che l'occhio non accetti più una nuova cornea (per non parlare poi se dovessi ripetere altre volte il trapianto: io ho solo 40 anni, e quella cornea mi è durata solo 20...) e in questi casi si può fare qualcosa per non rischiare di perdere prima o poi l'occhio e rimanere vedenti per tutta la vita?
2)Può essere possibile comunque che questa seconda cornea trapiantata possa durarmi anche per tutta la vita?
Spero davvero in una vostra risposta perchè sono davvero disperata.
Cordiali saluti
20 anni fa ho subito un trapianto di cornea per cheratocono, ho avuto un episodio di rigetto che però si è risolto, e da allora non ho più avuto grossi problemi, ma da un po' di tempo ho notato che la mia vista cominciava a diminuire molto; ho fatto gli esami e mi è stato detto che il trapianto va ripetuto per scompenso endoteliale, mi è stato detto poi che anche nelle cornee normali c'è una progressiva perdita di cellule endoteliali, ma nelle cornee trapiantate questa progressiva perdita è molto più veloce sia per le reazioni di cicatrizzazione e di rigetto, sia perchè comunque a volte questo processo si accelera essendo stata un po' bistrattata.
E come se non bastasse mi è anche sato detto che per ogni trapianto che l'occhio subisce il rischio di rigetto aumenta in percentuale.
Io mi sono veramente sentita crollare il mondo addosso: credevo di avere risolto definitivamente i miei problemi e mi sono sentita dire queste cose...
Io ho già avuto un episodio di rigetto la prima volta e vorrei chiedere:
1)Se il rischio di rigetto è direttamente proporzionale al numero di trapianti subiti è possibile che l'occhio non accetti più una nuova cornea (per non parlare poi se dovessi ripetere altre volte il trapianto: io ho solo 40 anni, e quella cornea mi è durata solo 20...) e in questi casi si può fare qualcosa per non rischiare di perdere prima o poi l'occhio e rimanere vedenti per tutta la vita?
2)Può essere possibile comunque che questa seconda cornea trapiantata possa durarmi anche per tutta la vita?
Spero davvero in una vostra risposta perchè sono davvero disperata.
Cordiali saluti
[#1]
Buongiorno, gentile signora, non e' detto che il nuovo trpinto debba subire un rigetto, inoltre le terapie antirigetto oggi sono molto più efficci rispetto a 20 anni fa. La nuova cornea potrebbe durare per tutta la vita, perché no? Con i migliori auguri la saluto cordialmente
Dr. Enrico Rotondo
Responsabile Day Service Chirurgico - PTA di Gagliano del Capo (LE)
https://www.medicitalia.it/enricorotondo/
[#2]
Ex utente
La ringrazio infinitamente dottore per la risposta incoraggiante che mi ha fornito, che mi ha fatta sentire meglio.
La prego di scusarmi se scrivo ancora, ma giusto per sapere:
1) E' vero che comunque il rischio di rigetto aumenta ad ogni trapianto subito (a prescindere dal motico per cui il trapianto viene fatto)?
2) Se si che cosa si può fare se a un certo momento l'occhio non accetta più una nuova cornea? Può esserci un modo per salvare comunque l'occhio?
Mi scusi ancora, ma vorrei avere chiara la situazione in tutti i suoi aspetti.
Sperando in un'ulteriore risposta rinnovo i miei più cordiali saluti
La prego di scusarmi se scrivo ancora, ma giusto per sapere:
1) E' vero che comunque il rischio di rigetto aumenta ad ogni trapianto subito (a prescindere dal motico per cui il trapianto viene fatto)?
2) Se si che cosa si può fare se a un certo momento l'occhio non accetta più una nuova cornea? Può esserci un modo per salvare comunque l'occhio?
Mi scusi ancora, ma vorrei avere chiara la situazione in tutti i suoi aspetti.
Sperando in un'ulteriore risposta rinnovo i miei più cordiali saluti
[#3]
Non è detto che i rischi aumentino specie a distanza di 10 anni,è invece il motivo che ha portato al trapianto che più importante nei casi di recidiva (processi uveitici, causticazioni ulcere erpetiche sono più soggetti a recidiva). Stia tranquilla il suo occhio sicuramente "accetterà" la nuova cornea.
cordialità
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.7k visite dal 07/10/2010.
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