Lac strette
Salve dottori. La mia domanda è: quando (cioè in base a quali fattori) le lenti a contatto morbide possono essere definite strette? Qualche anno fa il mio oculista, dopo avermi determinato il mio deficit visivo in gradi di miopia e astigmatismo, ha però lasciato libero arbitrio al mio negozio di ottica di determinare il modello e la marca di LAC più adatto a me. Quindi in sostanza è stato il mio ottico a determinare la misura delle LAC che porto tuttora, e così non so se sono su misura o meno, cioè se sono strette o no, non so se il mio ottico ha preso le misure giuste, e così vorrei chiederlo a voi, dottori. Questo perchè so che le LAC strette comportano tanti inconvenienti per l'occhio, per esempio l'effetto ventosa. Non mi danno alcun tipo di fastidio quando le indosso, e la vista è nitida, però vorrei sapere se sono della misura giusta. Dunque: sulla scatola delle LAC c'è scritto che il raggio di curvatura (BC) è 8,8 mm, mentre il diametro di base (DIA) è 14,4 mm. Una volta indossate sull'occhio, si può notare chiaramente che la LAC appoggia il suo margine sulla parte bianca dell'occhio e non sulla cornea, e inoltre si nota che il margine della LAC è distante dal margine della cornea circa 1,5 mm, girando tutto intorno alla cornea essendo appunto tonda come la cornea. Facendo quindi un rapido calcolo, essendo 14,4 mm il diametro di base delle LAC, sottraendo i 3 mm del margine (cioè 1,5 mm da una parte, più 1,5 mm dall'altra), dovrebbe essere circa 11,4 mm il diametro di base della mia cornea. Come vanno queste LAC, da un punto di vista della misura, secondo voi, dottori? Va bene una distanza di circa 1,5 mm fra il margine della LAC e quello della cornea? Vi ringrazio, buonasera.
Santo
Santo
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Buonasera, sono lac pressocchè standard, e dovrebbero andare bene per lei, dai parametri che fornisce, comunque la misura delle lac è di pertinenza dell'ottico contattologo, non è necessariamente un atto medico, salvo casi particolari, si tranquillizzi ed use sempre colliri con lacrime artificiali quando indossa le lac.
Cordialmente
Cordialmente
Dr. Enrico Rotondo
Responsabile Day Service Chirurgico - PTA di Gagliano del Capo (LE)
https://www.medicitalia.it/enricorotondo/
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Ex utente
Buonasera dottor Rotondo. La ringrazio per il precedente intervento. Questa volta vorrei farle delle domande sulle lacrime artificiali che utilizzo. La prima domanda è relativa alla composizione del liquido, che come principio attivo non contiene il tanto inflazionato acido ialuronico ma il più ricercato estratto della mucillagine Althaea officinalis, che il bugiardino dice essere una sostanza molto "biocompatibile col film lacrimale". Di solito me ne metto 2 o 3 gocce per occhio. Fa realmente bene l'estratto di questa alga all'occhio? La seconda domanda riguarda invece il modo in cui instillo queste lacrime artificiali nell'occhio: non lascio cadere le gocce nel sacco congiuntivale, ma preferisco lasciarle cadere direttamente sulla cornea, perchè provo una maggiore sensazione di beneficio se le instillo direttamente sulla cornea, sento effetivamente la cornea più lubrificata. Quindi vorrei soltanto chiederle se è sbagliato che mi instilli le gocce seguendo questa procedura. Grazie, buonasera.
Santo
Santo
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Ex utente
Buonasera dottor Rotondo. Da diverso tempo sto notando questa cosa, che credo sia imputabile all'uso dellle lenti a contatto: le sclere dei miei occhi sono sempre bianche in ogni momento della giornata, anche con le LAC indossate, però in ognuna sclera ci sono tante piccole arterie rosse che, come i raggi della ruota di una bici, convergono verso il centro dell'occhio in direzione della cornea, fino ad inserirsi appunto nella cornea a livello del suo limbus. E sono davvero tante queste piccole e sottili arterie che si inseriscono nel limbus. Globalmente, però, il colore delle mie sclere è bianco, cioè i miei occhi non mi danno affatto la sensazione di essere degli occhi arrossati. Anche le congiuntive non mi sembrano particolarmente arrossate. Cosa significano, dottore, tutti questi sottili vasi sanguigni (rossi) che, partendo dal livello delle sacche congiuntivali e percorrendo le sclere (bianche), convergono e si inseriscono nei limbus della cornee? Vado per intuito: vuol dire per caso che le cornee hanno bisogno più irrorazione sanguigna? E perchè? Per le LAC? Le LAC le indosso massimo 9 ore al giorno. Le indosso da 5 anni. Cosa mi consiglia? Grazie dottore.
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Buonasera, quello che descrive è un fenomeno molto comune nei portatori di LAC, si chiama neovascolarizzazione limbare che quasi sempre avviene per 360°, questa è dovuta ad una sorta di ipossia (scarza ossigenazione della congiuntiva perilimbare che reagisce con la produzione di neovasi per migliorare l'apporto di ossigeno, non è un fenomeno francamente patologico ed è di comune riscontro in portatori cronici di LAC, le consiglio di alternare più spesso le lenti a gli occhiali e di usare abbondantemente lacrime artificiali.
cordialmente
cordialmente
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Ex utente
Buonasera dottor Rotondo. La ringrazio per i suoi precedenti consigli. Questa volta vorrei interpellarla per la seguente cosa. Ieri sono andato dall'ottico a farmi fare una visita con le LAC applicate. Dopo essermi accomodato su quello strumento che consente all'ottico di guardare l'occhio ingrandito, e dopo che lui ha fatto le sue osservazioni, lui mi ha riferito che sul margine di una delle due LAC ha individuato un frammento di metallo, cioè una piccola scheggia metallica delle dimensioni di 100 micron, totalmente conficcata nello spessore del margine della LAC. Mi ha detto che non è possibile rimuoverla perchè la scheggia è conficcata nel margine, poi mi ha assicurato che non è una cosa grave se continuo ad indossare la LAC con la microscheggia conficcata, inoltre ha ipotizzato l'origine di questa scheggia metallica che potrebbe derivare dalle polveri dell'inquinamento della città (ad esempio dalle rotaie della metropolitana), e infine mi ha detto che sono stato fortunato che questa scheggia metallica si sia conficcata sulla LAC la quale ha assolto il compito di proteggere la mia sclera o la mia cornea. In buona sostanza il mio ottico mi ha tranquillizzato. Mi ha spiegato che questa microscheggia non è visibile ad occhio nudo (è sui 100 micron, di dimensioni) e che non è possibile rimuoverla con le normali operazioni di pulizia delle LAC (strofinamento e detersione con la soluzione unica), perchè è proprio totalmente conficcata nella LAC. La LAC che uso io è una LAC morbida idrogel a sostituzione mensile, e quindi fra qualche giorno la butterò comunque. Lei che ne pensa di tutto ciò, dottore? Grazie.
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Ex utente
Salve dottor Rotondo. Ho sostituito immediatamente il giorno 15 maggio la lente con la scheggia conficcata, come mi aveva suggerito lei. Le faccio ora un altra domanda sulle lenti a contatto morbide. Ma perchè quando un portatore di LAC morbide idrogel ha qualche lieve problema di visione nitida, oppure qualche lieve problema di fastidio con le LAC indossate, si tende sempre ad imputare la causa di questi problemi alla salute degli occhi del portatore stesso (ad esempio la lacrimazione alterata, occhio secco, congiuntiviti,......)? E invece non si pensa mai a dei problemi insiti alle LAC morbide, cioè al modo in cui sono state fabbricate dalla casa produttrice? Le faccio un esempio dottore per farle capire: senza naturalmente citare la marca delle LAC morbide che uso io, mi è capitato diverse volte di notare che il blister in cui erano sigillate e immerse le LAC nuove non era completamente pieno di soluzione conservante. In pratica, ho notato che le LAC non erano completamente immerse nel liquido conservante già all'interno del blister in cui erano confezionate. Può questo fatto influire sul fatto che le LAC morbide si "rovinino" (si seccano) già all'interno del blister, se non sono completamente immerse nel liquido conservante? Se si indossano delle LAC morbide idrogel nuove, però "rovinate" (seccate) già all'interno del blister in cui sono sigillate, è logico che il portatore abbia dei problemi di visione nitida e di lieve fastidio, fin dal primo giorno di porto. Che ne pensa dottore? Chiedo a lei questa cosa, perchè immagino proprio che se chiedessi al mio ottico spiegazioni su questa cosa, lui tenderebbe a darmi delle risposte di parte, essendo un commerciante. Grazie.
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Ex utente
Salve dottor Rotondo. E' vero che esiste anche un rischio di occhi secchi durante i giorni particolarmente caldi-afosi dei mesi estivi, quando la temperatura è uguale o maggiore ai 30 gradi centigradi, dovuto ad un'eccessiva evaporazione del film lacrimale causata dal caldo, specialmente nei momenti della giornata in cui tutto il corpo sta sudando molto a causa dell'afa? Questa cosa qui me l'ha riferita il mio ottico che mi applica e controlla le LAC. E mi ha quindi detto di fare un po' attenzione ad usare le LAC quando fa molto caldo, perchè secondo lui esiste realmente questo rischio di evaporazione del film lacrimale quando la temperatura ambientale supera i 30 gradi. Grazie per la risposta.
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Ex utente
Buonasera Dottor Rotondo, buone feste. La interpello sempre in merito alle LAC, perché è da 3-4 mesi che sto notando il seguente fenomeno. Mi sono accorto, guardando controluce entrambe le lentine, che il primo giorno appena le tolgo dal blister hanno il colorito del loro materiale che è assolutamente normale, cioè tendente all' azzurrino e che è soprattutto trasparente, ma già dal secondo giorno di utilizzo succede che la metà superiore di ogni lentina assume un aspetto opaco, scolorito, molto poco trasparente, mentre la metà inferiore (cioè la metà in cui ci sono le 2 piccole tacche) di ogni lentina continua a conservare il colore e l'aspetto normale, cioè trasparente e azzurrino. Non avverto alcuna sensazione particolare quando le indosso durante la giornata, e le porto sempre per massimo 9 ore al giorno. Tutto questo, ripeto, lo sto notando da 3-4 mesi, quindi essendo portatore di LAC mensili sono già 3-4 lentine per ciascun occhio che hanno presentato questo fenomeno di opacizzazione della metà superiore. Sono circa 7 mesi che non vado dall'ottico a farmi fare un controllo con le LAC applicate, e quindi a farmi spiegare da lui cosa possa essere questo fenomeno. Ma intanto Dottor Rotondo chiedo a lei se ha un'idea di cosa possa trattarsi. Sicuramente è qualcosa che dipenderà dall'utilizzo, dall'indossamento delle LAC, visto che appena tolte dal blister hanno un aspetto normale. Grazie Dottore.
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Buonasera ed auguri anche a lei, credo che sia un fenomeno normale della superficie della lac a contatto con il film lacrimale, una sorta di microimbibizione con deposito di sali minerali, non comporta opacamento della lac e questa conserva normalmente la sua naturale scadenza, se non ha disturbi non ci faccia caso.
cordialmente
cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 9.5k visite dal 05/08/2010.
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