Vitrectomia e chirurgia refrattiva

gentile dottore, facendo seguito ad altri consulti ai quali ha già gentilmente risposto, volevo chiedere un suo parere circa quanto consigliatomi dal mio oculista. A seguito di vitrectomia per grave distacco di retina, con relativo impianto di olio di silicone (avvenuto circa un mese fa), il medico che mi ha (magistralmente direi) operato, mi ha prospettato l'eventualità di un conseguente intervento per cataratta (proprio a causa dell'olio di silicone). A quel punto, sperando nella riuscita di tutti gli interventi a catena, si porrebbe il problema della gradazione di miopia da lasciare nell'occhio operato: prima del distacco era di - 16 diottrie. Mi spego meglio, dato che l'altro occhio rimane ancora con una miopia di - 16 diottrie, non avrebbe senso azzerare la miopia dell'occhio operato, in quanto poi ci sarebbe uno "sbilanciamento" nei due occhi di appunto 16 diottrie. Quindi, secondo lui, la cosa più ragionevole sarebbe portare l'occhio vitrectomizzato a -7 circa, con l'impianto di cristallino artificiale. e l'altro alla stessa gradazione attraverso la chirurgia refrattiva. La domanda che le pongo è questa: soffrendo anche di maculopatia, non sarebbe rischioso effettuare una chirurgia refrattiva? Consideri che al momento ho 39 anni, e non ho mai avuto problemi a tollerare le lenti a contatto. La ringrazio sentitamente per la sua risposta.
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Dr. Enrico Rotondo Oculista 3.4k 82
Buonasera, la scelta tocca a lei, anche se il consiglio del suo oculista mi sembra sensato, non c'è nessuna controindicazione all'intervento di chirurgia refrattiva in caso di maculopatia.
Cordialmenta

Dr. Enrico Rotondo
Responsabile Day Service Chirurgico - PTA di Gagliano del Capo (LE)
https://www.medicitalia.it/enricorotondo/

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