La secchezza ed il ketoftil, un collirio antistaminico
Salve
ho 28 anni e da tre mesi soffro di fastidi ad entrambi gli occhi. Tali fastidi consistono in sensi di bruciore, irritazione degli stessi e difficoltà nella vista.
Sono stato dalla mia oculista che mi ha diagnosticato una congiuntivite di natura allergica e una secchezza degli occhi dovuta ad un uso prolungato del computer (strumento ahimè necessario per il mio lavoro).
La dottoressa mi ha prescritto delle lacrime artificiali per combattere la secchezza ed il ketoftil, un collirio antistaminico per la congiuntivite.
Il problema è questo: dopo cinque giorni dall'uso del collirio il senso di bruciore e irritazione è stato attenuato cosi come la difficoltà della vista. Ma ho avvertito un forte bruciore nella parte di angolatura interna dell'occhio (quella vicno al naso per intenderci) e nella stessa zona la sensazione di presenza di un corpo estraneo (tipo sabbia o ciglia).
Quindi ho richiamato l'oculista che mi ha consigliato di sospendere il ketoftil e proseguire solo con le lacrime.
Tutto ok fino alla settimana scorsa: sono tornati bruciore, irritazione e difficoltà nella vista. Sono stato in visita nuovamente dall'oculista che mi ha riprescritto il ketoftil.
Dopo 4 giorni dall'utilizzo rieccomi con la sensazione di presenza di corpo estraneo e bruciore nella zona dell'occhio che va vicina al naso.
Ora mi chiedo: ci sarà stato un errore di diagnosi??? Oppure il bruciore e la sensazione di presenza di corpo estraneo sono normali? Sono reazioni al collirio? Se si è normale che sia cosi?
Grazie in anticipo.
Sospeso il Ketoftil , se l'agente scatenante non viene allontanato, i disturbi ovviamente ricompaiono.
Quindi quello che lei descrive è un quadro normale in questo caso.
Forse sarebbe utile sapere a cosa lei è allergico eseguendo gli allergotest cutanei, per poter eventualmente disporre di una terapia mirata ( desensibilizzante ).
Fino ad allora deve seguire le indicazioni della Collega: usare il ketoftil al bisogno per attenuare i disturbi allergici, usando sempre i sostituti lacrimali come terapia di supporto.
Nel caso si potranno poi sesguire ulteriori test lacrmali ( citologia lacrimale, felcizzazione etc. ) per inqudrare meglio ilm problema.
Cordialmente
DOTT.DIEGO MICOCHERO
DOTTORE DI RICERCA e già PROFESSORE a c.dell' UNIVERSITA' di PADOVA
Corso del Popolo, 21 PADOVA
340 5240373-3388718992.
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