Problema occhio destro
Gentile dottore,
sono un ragazzo di 23 anni e da circa due mesi soffro di un problema all'occhio destro: in particolare avverto una sensazione di gonfiore e talora nevralgia (sebbene priva di riscontro esterno, giacchè all'apparenza l'occhio risulta essere di aspetto normale).
Il principale problema è nel movimento: tenendo chiuso l'occhio sx il movimento dell'occhio dx è impacciato e poco fluido (con leggera sensazione di fastidio), mentre (al contrario) tenendo chiuso l'occhio dx quello di sx riesce a muoversi in modo decisamente più ampio e veloce (preciso di non aver mai sofferto di tale disturbo in precedenza).
Inoltre al risveglio avverto una maggiore difficoltà a tenere aperto l'occhio, il quale tende a rimanere più chiuso rispetto al sinistro. Si rileva inoltre una maggiore lubrificazione dello stesso occhio dx.
A questo (per sola completezza di informazione) si aggiungono dei disturbi di intorpidimento muscolare agli arti di destra (braccia e gambe) e al collo con fascicolazioni diffuse (le quali sono tuttavia di frequenza maggiore alle palpebre e si accentuano ogniqualvolta provo a chiudere volontariamente gli occhi).
Per quando riguarda gli accertamenti eseguiti, ad oggi mi sono sottoposto a
RMN encefalo + colonna (cervicale, dorsale, lombosacrale) e visita neurologica con esame del fundus oculi (nella norma, eccetto minima anisocoria con occhio dx>sx). Nella norma anche gli esami del sangue.
In attesa di sottopormi ad accertmaneti specifici e diretti, volevo domandare 1) quale potrebbe essere uno degli orientamenti clinici più comuni in presenza di tali disturbi; 2) se un problema di tal genere possa essere compatibile con disfunzioni di carattere neurologico, anzichè oftalmologico (considerando tuttavia l'esito negativo della RMN encefalo + rachide e dell'esame obiettivo);
3) se, eventualmente una sinusite o rinite allergica, possono essere alla base del disturbo; 4) se è possibile escludere (sempre in virtù degli esami effettuati) una neurite ottica (dato ache il carattere prolungato e forse aspecifico del disturbo).
Aggiungo che non si evidenzia ptosi, nè diminuzione del visus (anche se al tempo di insorgenza del disturbo avvertivo affaticamento della vista e difficoltà a mettere a fuoco - sempre con interessamento al solo occhio dx - oggi completamente svanito).
Grazie mille, cordiali saluti.
sono un ragazzo di 23 anni e da circa due mesi soffro di un problema all'occhio destro: in particolare avverto una sensazione di gonfiore e talora nevralgia (sebbene priva di riscontro esterno, giacchè all'apparenza l'occhio risulta essere di aspetto normale).
Il principale problema è nel movimento: tenendo chiuso l'occhio sx il movimento dell'occhio dx è impacciato e poco fluido (con leggera sensazione di fastidio), mentre (al contrario) tenendo chiuso l'occhio dx quello di sx riesce a muoversi in modo decisamente più ampio e veloce (preciso di non aver mai sofferto di tale disturbo in precedenza).
Inoltre al risveglio avverto una maggiore difficoltà a tenere aperto l'occhio, il quale tende a rimanere più chiuso rispetto al sinistro. Si rileva inoltre una maggiore lubrificazione dello stesso occhio dx.
A questo (per sola completezza di informazione) si aggiungono dei disturbi di intorpidimento muscolare agli arti di destra (braccia e gambe) e al collo con fascicolazioni diffuse (le quali sono tuttavia di frequenza maggiore alle palpebre e si accentuano ogniqualvolta provo a chiudere volontariamente gli occhi).
Per quando riguarda gli accertamenti eseguiti, ad oggi mi sono sottoposto a
RMN encefalo + colonna (cervicale, dorsale, lombosacrale) e visita neurologica con esame del fundus oculi (nella norma, eccetto minima anisocoria con occhio dx>sx). Nella norma anche gli esami del sangue.
In attesa di sottopormi ad accertmaneti specifici e diretti, volevo domandare 1) quale potrebbe essere uno degli orientamenti clinici più comuni in presenza di tali disturbi; 2) se un problema di tal genere possa essere compatibile con disfunzioni di carattere neurologico, anzichè oftalmologico (considerando tuttavia l'esito negativo della RMN encefalo + rachide e dell'esame obiettivo);
3) se, eventualmente una sinusite o rinite allergica, possono essere alla base del disturbo; 4) se è possibile escludere (sempre in virtù degli esami effettuati) una neurite ottica (dato ache il carattere prolungato e forse aspecifico del disturbo).
Aggiungo che non si evidenzia ptosi, nè diminuzione del visus (anche se al tempo di insorgenza del disturbo avvertivo affaticamento della vista e difficoltà a mettere a fuoco - sempre con interessamento al solo occhio dx - oggi completamente svanito).
Grazie mille, cordiali saluti.
[#2]
Ex utente
Gentile dottore,
la visita oculistica (a completamento dell'iter diagnostico intrapreso) è stata fissata per la fine del prossimo mese (luglio).
Chiedevo pertanto a lei (in attesa di accertamenti specifici) un possibile orientamento generale verso quelle che potrebbero essere le cause maggiormente ricorrenti in presenza di tal genere di disturbi.
In particolare se: 1) se risultano essere tipici o atipici per un'iptesi di neurite ottica (RMN encefalo negativa); 2) se potrebbero trovare fondamento in una sinusite o rinite allergica.
Cordialmente.
la visita oculistica (a completamento dell'iter diagnostico intrapreso) è stata fissata per la fine del prossimo mese (luglio).
Chiedevo pertanto a lei (in attesa di accertamenti specifici) un possibile orientamento generale verso quelle che potrebbero essere le cause maggiormente ricorrenti in presenza di tal genere di disturbi.
In particolare se: 1) se risultano essere tipici o atipici per un'iptesi di neurite ottica (RMN encefalo negativa); 2) se potrebbero trovare fondamento in una sinusite o rinite allergica.
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 24/06/2010.
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